(Allegato-art. 64)
                              Art. 64. 
 
                       Obblighi del dipendente 
 
    1.  Il  dipendente   conforma   la   sua   condotta   al   dovere
costituzionale di servire la Repubblica con impegno e responsabilita'
e  di  rispettare  i  principi  di  buon  andamento  e  imparzialita'
dell'attivita' amministrativa, anteponendo il rispetto della legge  e
l'interesse pubblico agli interessi  privati  propri  ed  altrui.  Il
dipendente adegua  altresi'  il  proprio  comportamento  ai  principi
riguardanti  il  rapporto  di  lavoro,  contenuti   nel   codice   di
comportamento di cui all'art. 54 D.Lgs. n. 165/2001 e nel  codice  di
comportamento di amministrazione adottato da ciascuna Azienda o Ente. 
    2.  Il  dipendente  si  comporta  in  modo   tale   da   favorire
l'instaurazione di rapporti di fiducia e collaborazione tra l'Azienda
o Ente e i cittadini. 
    3. In tale specifico  contesto,  tenuto  conto  dell'esigenza  di
garantire la migliore qualita' del servizio, il  dipendente  deve  in
particolare: 
      a) collaborare con diligenza, osservando le norme del  presente
contratto, le disposizioni  per  l'esecuzione  e  la  disciplina  del
lavoro impartite dall'Azienda o Ente anche in  relazione  alle  norme
vigenti in materia di sicurezza e di ambiente di lavoro; 
      b) rispettare il segreto d'ufficio nei casi e nei modi previsti
dalle norme dell'ordinamento ai sensi dell'art.  24  della  legge  n.
241/1990; 
      c) non  utilizzare  a  fini  privati  le  informazioni  di  cui
disponga per ragioni d'ufficio; 
      d) nei rapporti con il cittadino, fornire tutte le informazioni
cui lo stesso  abbia  titolo,  nel  rispetto  delle  disposizioni  in
materia di trasparenza  e  di  accesso  all'attivita'  amministrativa
previste dalla legge n. 241/1990,  dai  regolamenti  attuativi  della
stessa vigenti nell'Azienda o  Ente,  e  dal  D.Lgs.  n.  33/2013  in
materia di accesso civico, nonche' osservare  le  disposizioni  della
stessa Azienda o Ente in  ordine  al  decreto  del  Presidente  della
Repubblica n. 445/2000 in tema di autocertificazione; 
      e) rispettare l'orario di  lavoro,  adempiere  alle  formalita'
previste per la rilevazione delle presenze e non assentarsi dal luogo
di lavoro senza l'autorizzazione del  dirigente  o  del  responsabile
preposto; 
      f)  durante  l'orario  di  lavoro,   mantenere   nei   rapporti
interpersonali e con gli utenti  condotta  adeguata  ai  principi  di
correttezza ed astenersi da comportamenti lesivi della dignita' della
persona; 
      g) non attendere ad  occupazioni  estranee  al  servizio  e  ad
attivita' che ritardino  il  recupero  psico-fisico  nel  periodo  di
malattia od infortunio; 
      h)  eseguire  le  disposizioni  inerenti  l'espletamento  delle
proprie funzioni o mansioni che gli siano impartite dai superiori; se
ritiene che l'ordine sia palesemente illegittimo, il dipendente  deve
farne rimostranza a chi lo ha impartito, dichiarandone le ragioni; se
l'ordine e' rinnovato per iscritto ha il dovere di darvi  esecuzione;
il dipendente non deve, comunque, eseguire l'ordine quando l'atto sia
vietato dalla legge o costituisca illecito amministrativo; 
      i)  vigilare  sul  corretto  espletamento  dell'attivita'   del
personale  sottordinato  ove  tale  compito  rientri  nelle   proprie
responsabilita'; 
      j)  avere  cura  dei  locali,  mobili,   oggetti,   macchinari,
attrezzi, strumenti ed automezzi a lui affidati; 
      k) non valersi di quanto e' di proprieta' dell'Azienda  o  Ente
per ragioni che non siano di servizio; 
      l) non chiedere ne' accettare, a  qualsiasi  titolo,  compensi,
regali o altre utilita' in connessione con la prestazione lavorativa,
salvo i casi di cui all'art. 4, comma 2 del  decreto  del  Presidente
della Repubblica n. 62/2013; 
      m)  osservare  scrupolosamente  le  disposizioni  che  regolano
l'accesso ai locali dell'Azienda o Ente da parte del personale e  non
introdurre, salvo che  non  siano  debitamente  autorizzate,  persone
estranee all'Azienda o Ente stesso in locali non aperti al pubblico; 
      n) comunicare all'Azienda o Ente la propria  residenza  e,  ove
non  coincidente,  la  dimora  temporanea,  nonche'  ogni  successivo
mutamento delle stesse; 
      o) in caso di malattia, dare tempestivo avviso  all'ufficio  di
appartenenza salvo comprovato impedimento; 
      p) astenersi dal partecipare all'adozione  di  decisioni  o  ad
attivita'  che  possano  coinvolgere  direttamente  o  indirettamente
interessi  finanziari  o  non  finanziari  propri,  del  coniuge,  di
conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado. 
      q)  comunicare   all'Azienda   o   Ente   la   sussistenza   di
provvedimenti di rinvio a giudizio in procedimenti penali.