(Allegato II)
                                                          Allegato II 
                        REQUISITI ESSENZIALI 
                      Osservazione preliminare 
  Ai fini del presente allegato il termine "unita" designa le  unita'
da diporto e le moto d'acqua. 
A. Requisiti essenziali  di  sicurezza  per  la  progettazione  e  la
costruzione delle unita'. 
 
  1. Categorie di progettazione delle unita'. 
 
    

=====================================================================
                      |                      | Altezza significativa
                      |                      |delle onde da prendere
Categoria di          |Forza del vento (Scala|in considerazione H1/3,
    progettazione     |      Beaufort)       |        metri)
=====================================================================
A {In alto mare}      |         > 8          |          > 4
---------------------------------------------------------------------
B {Al largo}          |        < = 8         |         < = 4
---------------------------------------------------------------------
C {In prossimita'     |                      |
della costa}          |        < = 6         |         < = 2
---------------------------------------------------------------------
D {In acque protette} |        < = 4         |        < = 0,3

Definizioni:
A.  In alto mare: progettate per viaggi di lungo corso, in cui la
forza  del  vento  puo'  essere  superiore  ad  8  (Scala Beaufort) e
l'altezza  significativa delle onde superiore a 4 m, ma ad esclusione
di circostanze anomale; imbarcazioni ampiamente autosufficienti.
B.  Al  largo:  progettate per crociere d'altura, in cui la forza
del  vento  puo' essere pari a 8 e l'altezza significativa delle onde
puo' raggiungere 4 m.
C.  In  prossimita' della costa: progettate per crociere in acque
costiere,  grandi  baie,  estuari, fiumi e laghi, in cui la forza del
vento  puo' essere pari a 6 e l'altezza significativa delle onde puo'
raggiungere 2 m.
D.  In  acque protette: progettate per crociere in acque costiere
riparate, in piccole baie, laghi, fiumi e canali, in cui la forza del
vento  puo' essere pari a 4 e l'altezza significativa delle onde puo'
raggiungere 0,3 m, con onde occasionali di altezza massima pari a 0,5
m, ad esempio a causa di imbarcazioni di passaggio.
Le unita' da diporto di ciascuna categoria devono essere progettate
e  costruite  conformemente  a  questi  parametri per quanto riguarda
stabilita',   galleggiamento   e   gli   altri  pertinenti  requisiti
essenziali  elencati  nel presente allegato II e per essere dotate di
buone caratteristiche di manovrabilita'.

2. Requisiti generali.
I prodotti di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a) devono essere
conformi ai requisiti essenziali nella misura in cui questi sono loro
applicabili.
2.1. Identificazione dell'unita'.
Ogni  unita'  reca  una marcatura con il numero di identificazione,
comprendente le seguenti informazioni:
codice del costruttore;
Paese di costruzione;
numero di serie unico;
anno di costruzione;
anno del modello.
La  norma  armonizzata  pertinente  fornisce  i  dettagli  di  tali
requisiti.
2.2. Targhetta del costruttore.
Ogni  unita'  da  diporto:  reca  una  targhetta  fissata  in  modo
inamovibile,  separata  dal  numero  d'identificazione  dello  scafo,
contenente le seguenti informazioni:
nome del costruttore;
marcatura "CE" (vedi allegato III);
categoria di progettazione di cui al punto 1;
portata  massima  consigliata dal costruttore di cui al punto 3.6
escluso il peso del contenuto dei serbatoi fissi pieni;
numero  di  persone  raccomandate  dal  fabbricante  per  il  cui
trasporto l'unita' da diporto e' stata concepita.
2.3.  Protezioni  contro  la  caduta  in  mare e mezzi di rientro a
bordo.
A  seconda  della  categoria di progettazione, le unita' da diporto
sono  progettate in modo da ridurre al minimo il rischio di caduta in
mare e da facilitare il rientro a bordo.
2.4. Visibilita' a partire dalla posizione principale di governo.
In  condizioni  normali  di uso, (velocita' e carico), la posizione
principale  di  governo  nelle unita' da diporto a motore consente al
timoniere una buona visibilita' a 360°.
2.5. Manuale del proprietario.
Ogni unita' da diporto e' fornita di un manuale del proprietario in
lingua  italiana  e nella lingua (o nelle lingue) del Paese in cui e'
commercializzata.  Detto manuale dovra' piu' particolarmente attirare
l'attenzione  sui  rischi di incendio e di allagamento e conterra' le
informazioni  elencate ai punti 2.2, 3.6 e 4, nonche' i dati relativi
al peso a vuoto dell'unita' da diporto in chilogrammi.

3. Resistenza e requisiti strutturali.
3.1. Struttura.
La  scelta  e la combinazione dei materiali e la costruzione devono
assicurare  all'unita'  da  diporto  una resistenza adatta da tutti i
punti di vista. Particolare attenzione si prestera' alla categoria di
progettazione  di  cui  al punto 1 e alla portata massima consigliata
dal costruttore di cui al punto 3.6.
3.2. Stabilita' e bordo libero.
L'unita' da diporto ha una stabilita' e un bordo libero adatti alla
categoria  di  progettazione di cui al punto 1 e alla portata massima
consigliata dal costruttore, di cui al punto 3.6.
3.3. Galleggiabilita'.
L'unita'   da   diporto   e'   costruita   in   modo  da  garantire
caratteristiche  di  galleggiabilita'  adeguate alla sua categoria di
progettazione ai sensi del punto 1 e alla portata massima consigliata
dal  costruttore,  di  cui  al  punto 3.6. Tutte le unita' da diporto
multiscafo  abitabili  devono  essere progettate in modo da avere una
sufficiente   galleggiabilita'  per  restare  a  galla  in  posizione
rovesciata.  Le unita' da diporto inferiori a 6 metri, sono munite di
una riserva di galleggiabilita' per consentire loro di galleggiare in
caso  di  allagamento quando siano utilizzate conformemente alla loro
categoria di progettazione.
3.4. Aperture nello scafo, nel ponte e nella sovrastruttura.
Le   aperture  nello  scafo,  nel  ponte  (o  nei  ponti)  e  nella
sovrastruttura non pregiudicano la resistenza strutturale dell'unita'
da  diporto  e  la  sua  resistenza agli agenti atmosferici quando si
trovano  in  posizione  chiusa.  Finestrature,  oblo'  e portelli dei
boccaporti resistono alla pressione dell'acqua prevedibile nella loro
posizione specifica, nonche' alle eventuali punte di carico applicate
dalla  massa  delle  persone  che si muovono in coperta. Le tubazioni
attraversanti  lo  scafo,  progettate  per consentire il passaggio di
acqua  dentro  o  fuori  dello  scafo,  al  di  sotto  della linea di
galleggiamento  corrispondente  alla  portata massima consigliata dal
costruttore, di cui al punto 3.6, sono munite di chiusure prontamente
accessibili.
3.5. Allagamento.
Tutte  le  unita'  da diporto sono progettate in modo da ridurre al
minimo  il  rischio  di  affondamento.  Occorre riservare particolare
attenzione:
ai  pozzetti  e gavoni, che devono essere autovuotanti o disporre
di   altri   mezzi  efficaci  per  impedire  all'acqua  di  penetrare
all'interno dell'unita' da diporto;
agli impianti di ventilazione;
all'evacuazione dell'acqua con apposite pompe o altri mezzi.
3.6. Portata massima consigliata dal costruttore.
La  portata massima consigliata dal costruttore [carburante, acqua,
provviste,  attrezzi  vari  e  persone (in chilogrammi)] per la quale
l'unita'  da  diporto e' stata progettata, e' determinata in funzione
della  categoria  di  progettazione (punto 1), della stabilita' e del
bordo libero (punto 3.2), della galleggiabilita' e del galleggiamento
(punto 3.3).
3.7. Alloggiamento della zattera di salvataggio.
Tutte  le  unita'  da diporto delle categorie A e B, nonche' quelle
appartenenti  alle  categorie C e D di lunghezza superiore ai 6 metri
sono  munite  di  uno  o piu' alloggiamenti per una o piu' zattere di
salvataggio  sufficientemente  capienti  per  contenere  il numero di
persone  raccomandato  dai fabbricanti che, secondo la progettazione,
possono  trovarsi  a  bordo durante la navigazione. Gli alloggiamenti
sono di pronto accesso in qualsiasi momento.
3.8. Evacuazione.
Tutte  le  unita'  da  diporto  multiscafo  abitabili  di lunghezza
superiore  a 12 metri sono munite di un mezzo di evacuazione efficace
in  caso  di  rovesciamento.  Tutte  le  unita' da diporto multiscafo
abitabili  sono munite di un mezzo di evacuazione efficace in caso di
incendio.
3.9. Ancoraggio, ormeggio e rimorchio.
A seconda della categoria di progettazione e delle caratteristiche,
tutte  le  unita'  da  diporto sono munite di uno o piu' attacchi per
punti   d'ancoraggio  o  di  altro  dispositivo  atto  a  reggere  in
condizioni  di  sicurezza  i  carichi di ancoraggio, di ormeggio e di
rimorchio.

4. Caratteristiche di manovra.
4.1.  Il  costruttore  provvede  affinche'  le  caratteristiche  di
manovra  dell'unita'  da  diporto  con  il motore piu' potente per il
quale   l'unita'   da   diporto   e'  progettata  e  costruita  siano
soddisfacenti.  In  conformita'  della  norma  armonizzata la potenza
massima  nominale  di tutti i motori destinati alle unita' da diporto
deve essere specificata nel manuale fornito al proprietario.

5. Requisiti relativi ai componenti e alla loro installazione.
5.1. Motori e compartimenti motore.
5.1.1. Motore entrobordo.
Tutti  i  motori  entrobordo si trovano in un vano chiuso e isolato
dai locali alloggio e sono installati in modo da ridurre al minimo il
rischio  di  incendi  o di propagazione di incendi nonche' i pericoli
derivanti  da  fumi  tossici,  calore, rumore o vibrazioni nei locali
alloggio.  Le  parti  del  motore  e gli accessori che richiedono una
frequente  ispezione  e/o manutenzione sono facilmente accessibili. I
materiali  isolanti  posti  all'interno dei compartimenti motore sono
incombustibili.
5.1.2. Ventilazione.
Il  vano  motore  deve  essere  ventilato.  E'  necessario  evitare
l'ingresso di acqua nel vano motore attraverso le prese d'aria.
5.1.3. Parti esposte.
Le  parti  esposte  del  motore  in  movimento  o calde che possono
causare  lesioni alle persone devono essere efficacemente protette, a
meno  che il motore non sia gia' rinchiuso o comunque isolato nel suo
vano.
5.1.4. Avviamento dei motori fuoribordo.
Tutte  le  unita' da diporto munite di motori fuoribordo dispongono
di un dispositivo atto ad impedire l'avviamento del motore con marcia
inserita, tranne il caso in cui:
a) il motore fornisca meno di 500 N di spinta statica;
b) il  motore  disponga  di  un  dispositivo  di strozzamento che
limiti la spinta a 500 N al momento dell'avviamento.
5.1.5. Moto d'acqua funzionanti senza conducente.
Le  moto d'acqua sono progettate o con un dispositivo automatico di
arresto  del  motore  o  con un dispositivo automatico che obbliga il
veicolo  a  descrivere  un  movimento circolare in avanti a velocita'
ridotta  quando  il  conducente  scende deliberatamente dall'unita' o
cade in acqua.
5.2. Sistemi di alimentazione del carburante.
5.2.1. Considerazioni generali.
I  dispositivi e le installazioni destinati al rabbocco, stivaggio,
sfiato e alimentazione di carburante sono progettati ed installati in
modo da ridurre al minimo il rischio d'incendio e di esplosione.
5.2.2. Serbatoi di carburante.
I  serbatoi,  le  tubazioni  e le manichette per il carburante sono
posti  in  una  posizione  sicura  e separati o protetti da qualsiasi
fonte  significativa  di  calore. Il materiale dei serbatoi ed i loro
sistemi  di  costruzione sono adatti alla loro capacita' e al tipo di
carburante.  Tutti  gli  spazi  contenenti  i serbatoi debbono essere
ventilati.  La  benzina  viene conservata in serbatoi che non formino
parte integrante dello scafo e siano:
a) isolati dal vano motore e da ogni altra fonte di ignizione;
b) isolati dai locali di alloggio.
Il  gasolio  puo'  essere  conservato  in  serbatoi  facenti  parte
integrante dello scafo.
5.3. Impianto elettrico.
Gli  impianti  elettrici  sono  progettati  e installati in modo da
garantire   un  funzionamento  corretto  dell'unita'  da  diporto  in
condizioni  di uso normale, e ridurre al minimo il rischio d'incendio
e   di   elettrocuzione.   Particolare  attenzione  e'  rivolta  alla
protezione  dai  sovraccarichi  e dai cortocircuiti di tutte le reti,
fatti  salvi  i  circuiti  di  accensione  del  motore, alimentate da
batterie.   Deve   essere  garantita  una  ventilazione  per  evitare
l'accumulo  di gas eventualmente emessi dalle batterie. Queste ultime
sono assicurate fermamente e protette dalle infiltrazioni d'acqua.
5.4. Sistema di governo.
5.4.1. Considerazioni generali.
I  sistemi  di  governo sono progettati, costruiti ed installati in
modo   da  garantire  la  trasmissione  delle  forze  di  governo  in
condizioni di funzionamento prevedibili.
5.4.2. Dispositivi di emergenza.
Le  unita'  da  diporto  a  vela e le unita' da diporto con un solo
motore entrobordo dotate di sistemi di governo con comando a distanza
sono munite di dispositivi di emergenza per il governo dell'unita' da
diporto a velocita' ridotta.
5.5. Impianto del gas.
Gli  impianti del gas per uso domestico sono del tipo a prelievo di
vapore  e vengono progettati ed installati in modo da evitare perdite
ed  il  rischio  di esplosione e in modo da controllarne la tenuta. I
materiali  ed  i  componenti  sono  adatti  al  tipo specifico di gas
utilizzato   per   resistere   alle  sollecitazioni  ed  agli  agenti
incontrati  in  ambienti  marino.  Ciascun  apparecchio  e' munito di
dispositivo  di  sicurezza  contro  lo spegnimento della fiamma. Ogni
apparecchio  che  consuma  gas  deve  essere  alimentato  da  un ramo
distinto  del sistema di distribuzione e ogni apparecchio deve essere
controllato  da  un  dispositivo  di  chiusura  separato. Deve essere
prevista  una  ventilazione adeguata per prevenire i rischi dovuti ad
eventuali  perdite  di  prodotti  di  combustione. Tutte le unita' da
diporto   aventi  un  impianto  del  gas  fisso  sono  dotate  di  un
compartimento   isolato   per   contenere  le  bombole  del  gas.  Il
compartimento  e'  isolato  dai  locali di alloggio, accessibile solo
dall'esterno  e  ventilato verso l'esterno in modo che qualsiasi fuga
di  gas  sia  convogliata fuoribordo. Gli impianti del gas fissi sono
collaudati dopo l'installazione.
5.6. Protezione antincendio.
5.6.1. Considerazioni generali.
Il  tipo di equipaggiamento installato e l'allestimento dell'unita'
da diporto tengono conto del rischio d'incendio e di propagazione del
fuoco.  E'  riservata particolare attenzione all'ambiente circostante
gli  apparecchi  a  fiamma  libera,  le  zone  calde  o i motori e le
macchine  ausiliarie,  ai traboccamenti di olio e di carburante, alle
conduttore  di  olio  e  carburante  non  ricoperte  ed e' evitata la
presenza  di  fili  elettrici  al  di  sopra  delle parti calde delle
macchine.
5.6.2. Attrezzatura antincendio.
L'unita'  e'  fornita di un'attrezzatura antincendio adatta al tipo
di   rischio   o   la  posizione  e  la  capacita'  dell'attrezzatura
antincendio  adatta al tipo di rischio sono indicate. Le imbarcazioni
non   sono  messe  in  servizio  finche'  non  sia  stata  installata
l'appropriata  attrezzatura  antincendio. I vani dei motori a benzina
sono  protetti  con  un  sistema  estintore  che  consenta di evitare
l'apertura del vano in caso di incendio. Gli estintori portatili sono
fissati  in  punti facilmente accessibili ed uno e' collocato in modo
da  poter  essere  facilmente raggiunto dalla posizione principale di
governo dell'unita'.
5.7. Fanali di navigazione.
Laddove  installati, i fanali di navigazione devono essere conformi
alla  regolamentazione COL REG 1972, quale successivamente modificata
o CEVNI, a seconda dei casi.
5.8.  Prevenzione  dello  scarico  e  impianti  che  consentono  di
trasferire i rifiuti a terra.
Le  unita' sono costruite in modo da evitare lo scarico accidentale
fuori bordo di sostanze inquinanti (olio, carburante, ecc.).
Le unita' fornite di servizi igienici devono essere munite:
a) di serbatoi, oppure
b) di dispositivi che consentono l'installazione di serbatoi.
Le  unita'  dotate  di  serbatoi  installati  permanentemente  sono
fornite di una connessione di scarico standard per consentire ai tubi
degli  impianti  di  scarico  di  essere  collegati alla tubazione di
scarico  dell'imbarcazione.  Inoltre i tubi destinati all'evacuazione
dei  rifiuti  umani  attraversanti  lo scafo debbono essere dotati di
valvole che ne consentano la chiusura a tenuta stagna.

B. Requisiti essenziali relativi alle emissioni di gas di scarico dei
motori di propulsione.
I   motori  di  propulsione  devono  essere  conformi  ai  seguenti
requisiti essenziali relativi alle emissioni di gas di scarico.

1. Identificazione del motore.
1.1. Su ogni motore figurano chiaramente le informazioni seguenti:
marchio  commerciale  o  nome  commerciale  del  costruttore  del
motore;
tipo del motore, famiglia del motore, se del caso;
un numero di identificazione unico del motore;
la marcatura CE, nei casi previsti dall'art. 8.
1.2.  Le  diciture  suddette devono essere chiaramente leggibili ed
indelebili  e  rimanere  tali  per  la durata normale d'esercizio del
motore.  Se sono utilizzate etichette o targhette, esse devono essere
apposte  in  modo  da  rimanere  fissate  per  la  durata  normale di
esercizio  del  motore  e  da  non  poter essere rimosse senza essere
distrutte o cancellate.
1.3.  Le  diciture  suddette devono essere apposte in una parte del
motore necessaria per il suo normale funzionamento e che abitualmente
non  richiedono una sostituzione per tutta la durata di esercizio del
motore.
1.4. Le diciture suddette devono essere collocate in modo da essere
immediatamente  visibili da una persona normale dopo che il motore e'
stato  assemblato  con  tutti  i  componenti  necessari  per  il  suo
funzionamento.

2. Requisiti relativi alle emissioni di gas di scarico.
I  motori  di  propulsione  devono  essere  progettati, costruiti e
assemblati  in  modo  tale  che, se correttamente installati e in uso
normale,  le  loro  emissioni non superino i valori limite risultanti
dalla tabella seguente:

Tabella 1

    
              Parte di provvedimento in formato grafico
    

A,  B  e  n  sono  valori costanti indicati nella tabella, PN e' la
potenza  nominale  del  motore in kW e le emissioni di gas di scarico
sono   misurate   conformemente   alla   norma   armonizzata  EN  ISO
8178-1:1996.
Per  i motori di potenza superiore a 130 kW sono utilizzati i cicli
di funzionamento E3 (IMO) o ES (nautica da diporto).
I carburanti di riferimento da utilizzare per le prove di emissione
per  i  motori alimentati a benzina o a diesel sono specificati nella
direttiva  98/69/CE,  (allegato  IX,  tabelle  1  e 2) e per i motori
alimentati  con  gas  di  petrolio  liquefatto sono specificati nella
direttiva 98/77/CE.

3. Durata.
Il costruttore del motore fornisce istruzioni per l'installazione e
la  manutenzione  del  motore che, se applicate, devono consentire al
motore  di  mantenersi  conforme  ai limiti di cui sopra per tutta la
durata normale di esercizio del motore e in condizioni d'uso normali.
Queste  informazioni  sono  ottenute  dal  costruttore  del  motore
effettuando  preliminarmente una prova di resistenza, basata su cicli
di  funzionamento  normali,  e  calcolando l'usura dei componenti; in
questo  modo  il  costruttore  potra'  predisporre  e  pubblicare  le
istruzioni  per  la  manutenzione con tutti i nuovi motori immessi in
commercio per la prima volta.
La durata normale dei motori e' considerata la seguente:
a) per i motori entrobordo o entrobordo con comando a poppa con o
senza  scarico  integrato:  480  ore  o  10  anni (la prima di queste
eventualita' a verificarsi);
b) per  i motori di moto d'acqua: 350 ore o cinque anni (la prima
di queste eventualita' a verificarsi);
c) per i motori fuoribordo: 350 ore o 10 anni (la prima di queste
eventualita' a verificarsi).

4. Manuale del proprietario.
Con ogni motore e' fornito un "manuale del proprietario" redatto in
lingua  italiana  e nella lingua (o nelle lingue) del Paese in cui e'
commercializzato. Il manuale deve:
a) fornire  istruzioni  per  l'installazione  e  la  manutenzione
necessarie  per  il  corretto  funzionamento  del  motore  secondo  i
requisiti di cui al paragrafo 3 (durata);
b) specificare  la potenza del motore misurata conformemente alla
norma armonizzata.

C. Requisiti essenziali relativi alle emissioni acustiche.
Le  unita' da diporto con motore entrobordo o motore entrobordo con
comando  a  poppa senza scarico integrato, le moto d'acqua e i motori
fuoribordo  e  i  motori  entrobordo  con comando a poppa con scarico
integrato  devono  essere  conformi  ai seguenti requisiti essenziali
relativi alle emissioni acustiche.

1. Livelli di emissione acustica.
1.1.  Le  unita'  da diporto con motore entrobordo o entrobordo con
comando  a  poppa senza scarico integrato, le moto d'acqua e i motori
fuoribordo  e  i  motori  entrobordo  con comando a poppa con scarico
integrato  sono  progettati,  costruiti  e  assemblati in modo che le
emissioni  acustiche misurate conformemente alla prova definita nella
norma armonizzata EN ISO 14509, non superino i valori limite indicati
nella tabella seguente:
Tabella 2

=====================================================================
                               |    Livello massimo di pressione
Potenza di ciascun motore in kW|       sonora = LpASmax in dB
=====================================================================
PN < = 10                      |                 67
---------------------------------------------------------------------
10 < PN < = 40                 |                 72
---------------------------------------------------------------------
PN > 40                        |                 75

PN  =  potenza nominale del motore in kWh alla velocita' nominale e
LpASmax  =  livello  massimo di pressione sonora in dB. Per le unita'
con  due  o  piu'  motori di qualsiasi tipo puo' essere applicata una
tolleranza di 3 dB.
1.2.  In  alternativa  alle prove di misura del suono, le unita' da
diporto con motore entrobordo o entrobordo con comando a poppa, senza
scarico  integrato,  sono  considerate conformi ai requisiti relativi
alle emissioni acustiche se hanno un numero di Froude pari a &amp;60; 1,1

    
e un rapporto potenza/dislocamento pari a &60; 40 e se il motore e il 
sistema di scarico sono installati conformemente alle specifiche  del
costruttore del motore. 
  1.3. Il "numero di Froude"  e'  calcolato  dividendo  la  velocita'
massima dell'imbarcazione  V  (m/s)  per  la  radice  quadrata  della
lunghezza della linea al galleggiamento lwl (m) moltiplicata  per  la
costante gravitazionale (g = 9,8 m/s2). 
  Fn = V/ radice quadrata di (g.Lwl). 
  Il  "rapporto  potenza/dislocamento"  e'  calcolato  dividendo   la
potenza del motore P (kW) per il dislocamento dell'imbarcazione D (t)
= P/D. 
  1.4. Quale ulteriore alternativa alle prove di misura del suono, le
unita' da diporto con motore entrobordo o entrobordo  con  comando  a
poppa,  senza  scarico  integrato,  sono  considerate   conformi   ai
requisiti relativi alle emissioni  acustiche  se  i  loro  principali
parametri di progettazione sono identici o compatibili con quelli  di
una  unita'  di  riferimento  certificata  rispetto  alle  tolleranze
specificate nella norma armonizzata. 
  1.5.  Per  "unita'  di  riferimento  certificata"   s'intende   una
specifica  combinazione  scafo/motore  entrobordo  o  entrobordo  con
comando a poppa, senza scarico integrato, di cui e'  stata  accertata
la  conformita'  ai  requisiti  relativi  alle  emissioni  acustiche,
misurata conformemente  al  punto  1.1.,  e  per  la  quale  tutti  i
principali parametri di progettazione e le misure di  livello  sonoro
appropriati sono stati inclusi successivamente nell'elenco pubblicato
delle unita' di riferimento certificate. 
 
2. Manuale del proprietario. 
  Per le unita' da diporto con motore  entrobordo  o  entrobordo  con
comando a poppa con o senza scarico integrato e le moto  d'acqua,  il
manuale del proprietario di cui all'allegato II, paragrafo  A,  punto
2.5, comprende le informazioni necessarie per mantenere l'unita' e il
dispositivo di scarico  in  una  condizione  che,  nella  misura  del
possibile, garantira' la  conformita'  ai  valori  limite  di  rumore
specificati nell'uso normale. 
  Per i  motori  fuoribordo,  il  manuale  del  proprietario  di  cui
all'allegato  II,  paragrafo  B,  punto  4,  fornisce  le  istruzioni
necessarie per mantenere il motore fuoribordo in una condizione  che,
nella misura del  possibile,  garantira'  la  conformita'  ai  valori
limite di rumore specificati nell'uso normale.".