(Allegato 1)
                             ALLEGATO 1 
                    ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE 
                 DELLE PROVE DIAGNOSTICHE UFFICIALI 
Operazioni preliminari: 
   Il veterinario ufficiale provvede alle seguenti operazioni: 
    1) verifica  della  registrazione  ufficiale  dell'allevamento  e
controllo  degli  esiti  delle  prove  diagnostiche   precedentemente
effettuate e del rispetto degli eventuali provvedimenti emanati; 
    2) raccolta e registrazione sulla scheda ufficiale delle seguenti
informazioni relative all'allevamento e di ogni altro dato utile alla
formazione dei rilievi diagnostici ed epidemiologici: 
     - tipologia produttiva dell'allevamento; 
     - consistenza totale dell'effettivo e numero  degli  animali  di
eta' superiore a sei settimane; 
     - qualifica sanitaria attribuita all'allevamento; 
     - movimenti di capi in entrata ed uscita dopo l'ultimo controllo
di stalla; 
    3)   esame   clinico   (semiologia   della   collettivita')    ed
identificazione dei singoli soggetti. 
   L'identificazione va estesa a tutti i soggetti presenti,  compresi
quelli sotto eta' diagnostica che devono comunque  essere  registrati
sulla scheda ufficiale. 
   L'identificazione va praticata con tatuaggio o marca auricolare  o
altro metodo apposito, approvati dalla competente regione o provincia
autonoma, secondo codici ufficiali di identificazione che  contengano
anche l'indicazione dell'U.S.L. e della  provincia  in  cui  ha  sede
l'allevamento. 
   L'identificazione deve essere individuale  e  deve  consentire  di
risalire all'allevamento di origine. 
Tecnica ed interpretazione delle prove ufficiali. 
   Sono riconosciute ufficialmente le seguenti prove per la  diagnosi
in vita di tubercolosi: 
     a) intradermotubercolinizzazione unica: inoculazione singola  di
tubercolina PPD bovina (5000 UTC in 0,1 ml); 
     b)   intradermotubercolinizzazione   comparativa:   inoculazione
contemporanea, in  punti  diversi  distanti  fra  loro  circa  12  cm
disposti uno sotto l'altro, delle due tubercoline,  aviare  e  bovina
(5000 UTC di tubercolina bovina in 0,1 e  5000  U.I.  di  tubercolina
aviare in 0,2 ml). 
   Negli animali giovani, sul cui collo non vi e'  abbastanza  spazio
per  effettuare  l'inoculazione  delle  due  tubercoline  a  distanza
sufficiente sullo stesso lato, potra' risultare conveniente praticare
le inoculazioni ai due lati del collo in due punti corrispondenti; 
     c) la tubercolinizzazione deve essere effettuata nella cute  del
collo al limite fra il terzo anteriore e il terzo mediano. 
Tecnica ed interpretazione delle reazioni di tubercolinizzazione. 
   Tecnica: tosare e pulire i punti di inoculazione, prendere fra  il
pollice e l'indice una piega  della  pelle  in  ciascuna  delle  zone
depilate, misurare lo spessore con un cutimetro a molla ed  annotarne
il risultato. Introdurre  obliquamente  negli  strati  piu'  profondi
della pelle un ago corto montato su siringa graduata  in  0,1  ml  ed
iniettare la dose di tubercolina. Non e'  autorizzata  l'inoculazione
della  tubercolina  con  tecniche  o  strumenti  diversi  da   quelli
indicati.  L'inoculazione  e'  avvenuta  in  modo  corretto   se   la
palpazione  rivela  un  piccolo  gonfiore,  delle  dimensioni  di  un
pisello, nel punto di inoculazione. A distanza  di  72  ore  misurare
nuovamente lo  spessore  della  piega  cutanea  in  ciascun  punto  e
annotare il risultato. Tra una prova tubercolinica  e  la  successiva
deve  intercorrere  un  periodo  di  tempo  non  inferiore  alle  sei
settimane. 
   Interpretazione delle reazioni: l'interpretazione  delle  reazioni
deve essere fondata su osservazioni cliniche  e  sulla  registrazione
mediante cutimetro a  molla  dell'aumento  di  spessore  della  piega
cutanea nei punti di inoculazione, 72 ore dopo la prova: 
     a) reazione negativa: si osserva solo un gonfiore  circoscritto,
con aumento di spessore della piega cutanea  non  superiore  a  2  mm
senza  segni  clinici,  quali  edema  locale  diffuso,   essudazione,
necrosi, dolore o infiammazione dei dotti linfatici regionali  o  dei
linfonodi; 
     b) reazione dubbia: non si osservano segni clinici  come  quelli
descritti al punto a) e l'aumento di spessore della piega cutanea  e'
compresa fra 2 e 4 mm; 
     c) reazione positiva: si osservano segni  clinici,  come  quelli
descritti al punto a) o si riscontra un aumento di 4 mm o piu'  dello
spessore della piega cutanea nel punto d'inoculazione. 
   Gli animali per i  quali  l'intradermotubercolinizzazione  singola
non da' esito conclusivo devono essere sottoposti ad un'altra prova a
distanza di almeno 42 giorni. 
   Gli animali che non risultano negativi alla seconda  prova  devono
essere ritenuti positivi. 
   In casi particolari, per approfondimento diagnostico, il  servizio
veterinario  dell'U.S.L.  valuta  l'opportunita'  di  ricorrere  alla
intradermotubercolinizzazione comparativa, secondo i seguenti criteri
interpretativi. 
   Reazione bovina negativa, ovvero reazione bovina positiva o dubbia
ma di intensita' pari o inferiore alla reazione aviare ed assenza  di
segni clinici in entrambi i casi = negativa. 
   Reazione bovina positiva o dubbia superiore  da  2  a  4  mm  alla
reazione aviare ed assenza di segni clinici  in  entrambi  i  casi  =
dubbia. 
   Reazione bovina positiva, superiore di oltre 4  mm  alla  reazione
aviare, ovvero presenza di segni clinici nel primo caso = positiva.