IL DIRIGENTE GENERALE
                       ISPETTORE GENERALE CAPO
             dell'Ispettorato centrale repressione frodi
  Visto  il decreto legislativo 4 giugno 1997, n. 143, concernente il
"Conferimento  alle  regioni delle funzioni amministrative in materia
di   agricoltura  e  pesca  e  riorganizzazione  dell'Amministrazione
centrale";
  Visto,  in  particolare,  l'art.  2 del citato decreto legislativo,
che,  rispettivamente  al  comma  1  istituisce  il  Ministero per le
politiche agricole ed al comma 3 stabilisce che spettano al Ministero
per  le  politiche  agricole, tra gli altri, i compiti relativi "alla
prevenzione  e  repressione  delle  frodi  nella  preparazione  e nel
commercio di prodotti agroalimentari ad uso agrario";
  Visto  altresi'  l'art.  5,  del  citato  decreto  legislativo  che
stabilisce  la successione del cennato Ministero "in tutti i rapporti
attivi  e  passivi  e  nelle  funzioni  di  vigilanza  del  soppresso
Ministero   delle   risorse   agricole,   alimentari   e   forestali,
relativamente  alle funzioni e ai compiti di cui all'art. 2, nonche',
fino alla data di entrata in vigore dei provvedimenti attuativi delle
disposizioni  degli  articoli  3 e 4, negli altri rapporti e funzioni
facenti capo al medesimo Ministero";
  Visto   il   decreto   legislativo  del  30 luglio  1999,  n.  300,
concernente  la  "Riforma  dell'organizzazione  del  Governo, a norma
dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59";
  Vista  la  legge  24 novembre  1981,  n. 689, recante "Modifiche al
sistema penale";
  Visto  il  decreto-legge  27 ottobre  1986, n. 701, convertito, con
modificazioni,  nella legge 23 dicembre 1986, n. 898, recante "Misure
urgenti   in   materia  di  controlli  degli  aiuti  comunitari  alla
produzione dell'olio di oliva;
  Vista  la legge 29 dicembre 1990, n. 428, in particolare l'art. 63,
recante   "disposizioni   per  l'adempimento  di  obblighi  derivanti
dall'appartenenza   dell'Italia   alle   Comunita'   europee   (legge
comunitaria per il 1990)";
  Vista  la sentenza della Corte costituzionale n. 60 dell'8 febbraio
1993, che attribuisce allo Stato la competenza all'applicazione delle
sanzioni   amministrative   previste   dall'art.   63,   della  legge
29 dicembre    1990,    n.   428,   in   materia   di   prelievo   di
corresponsabilita' sui cereali;
  Visto  l'art.  11, comma 4, del decreto ministeriale 4 maggio 1998,
n. 298, emanato in attuazione della legge 8 luglio 1997, n. 213;
  Visto  il  decreto  n.  2141  del  6 agosto  1998,  con il quale il
Ministro  per  le  politiche  agricole  ha  stabilito  che, a seguito
dell'entrata  in  vigore  del  decreto legislativo n. 80 del 31 marzo
1998,  la  competenza  ad  emettere le ordinanze-ingiunzioni relative
agli  illeciti  previsti  dalle  norme  nel medesimo decreto indicate
spetta   al   dirigente  generale  ispettore  generale  capo  per  la
prevenzione e la repressione delle frodi agroalimentari, ovvero ad un
dirigente o funzionario da lui delegato;
  Visto il decreto ministeriale n. 50802 del 14 febbraio 2000, con il
quale  il  Ministro delle politiche agricole e forestali ha demandato
la  competenza  ad  applicare le sanzioni amministrative in relazione
alle  disposizioni  indicate  nel  decreto  legislativo  n.  507  del
30 dicembre  1999,  con riguardo ai reati depenalizzati in materia di
alimenti  e  di  bevande  -  per  i  quali  e' prevista la competenza
sanzionatoria del Ministero delle politiche agricole e forestali - al
dirigente  generale  ispettore  generale capo per la prevenzione e la
repressione  delle  frodi  agro-alimentari,  con facolta' di delega a
dirigenti e funzionari;
  Visto   il   decreto  legislativo  n.  507  del  30 dicembre  1999,
concernente  la  "Depenalizzazione  dei  reati  minori  e riforma del
sistema  sanzionatorio,  ai  sensi  dell'art. 1 della legge 25 giugno
1999, n. 205";
    Ritenuta  l'opportunita'  di  delegare  ai direttori degli uffici
periferici l'emissione delle ordinanze-ingiunzioni di pagamento delle
sanzioni   amministrative   pecuniarie   al  fine  di  assicurare  lo
snellimento delle relative procedure;
  Ritenuta altresi' l'opportunita' di fissare per taluni procedimenti
limiti   di   valore   secondo   criteri,  definiti  nell'articolato,
determinati   esclusivamente   ai  fini  della  individuazione  della
competenza ad emettere le predette ordinanze;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  1.  I  direttori  degli uffici periferici dell'Ispettorato centrale
repressione  frodi,  a fianco di ciascun ufficio di seguito indicati,
sono  delegati  ad  emettere  le  ordinanze- ingiunzioni di pagamento
delle   sanzioni  amministrative  pecuniarie,  per  le  trasgressioni
amministrative   commesse   nell'ambito   della   circoscrizione   di
competenza, in violazione di quanto previsto dagli articoli 2 e 3 del
decreto-legge 27 ottobre 1986, n. 701, convertito, con modificazioni,
nella  legge 23 dicembre 1986, n. 898, qualora la somma indebitamente
percepita non sia superiore a L. 100.000.000:
    ufficio periferico di Torino - dott. Gianfranco Amerio;
    ufficio  periferico  di Asti - dott. Gianfranco Amerio, direttore
reggente;
    ufficio  periferico  di Milano - dott. Piero Meregalli, direttore
reggente;
    ufficio  periferico  di Modena e sezione distaccata di S. Michele
all'Adige - dott. Antonino Crisafulli;
    ufficio  periferico  di Conegliano Veneto - dott. Angelo Vittorio
Salzedo;
    ufficio periferico di Genova - dott. Pietro Gusinu;
    ufficio  priferico  di  Bologna  -  dott. Enrico Mariani Tosatti,
direttore reggente;
    ufficio periferico di Firere - dott. Paolo Capretti;
    ufficio periferico di Pisa - dott. Giovanni Goglia;
    ufficio periferico di Perugia - dott. Guerrino Giorgetti;
    ufficio periferico di Ancona - dott. Umberto Di Martino;
    ufficio periferico di Pescara - dott. Angelo D'Addabbo;
    ufficio periferico di Roma - dott. Bruno Grasso;
    ufficio periferico di Portici - dott. Italo Cancellara;
    ufficio periferico di Salerno - dott. Luigi Stra-maglia;
    ufficio periferico di Bari - dott. Michele Lonigro;
    ufficio  periferico  di Lecce - dott. Angelo D'Addabbo, direttore
reggente;
    ufficio periferico di Cosenza - dott. Luigi Catanese;
    ufficio periferico di Catania - dott. Piero Patane';
    ufficio periferico di Palermo - dott. Domenico Borgese;
    ufficio   periferico   di  Cagliari  -  dott.ssa  Maria  Severina
Liberati.