IL MINISTRO DELL'INTERNO e per il coordinamento della protezione civile Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 giugno 2000 con il quale lo stato di emergenza determinatosi nella regione Calabria e' stato prorogato fino al 31 dicembre 2001; Viste le ordinanze n. 2696 del 21 ottobre 1997, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 250 in data 25 ottobre 1927, n. 2707 del 7 novembre 1997, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 266 in data 14 novembre 1997, n. 2856 del 1 ottobre 1998, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 236 in data 9 ottobre 1998, n. 2881 del 30 novembre 1998, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 285 in data 5 dicembre 1998 e n. 2984 del 31 maggio 1999, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 131 in data 7 giugno 1999; Considerato che permangono situazioni oggettive di rischio ambientale a causa dei ritardi nell'esecuzione degli interventi diretti al superamento dell'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti e della tutela delle acque; Vista la relazione della commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attivita' illecite ad esso connesse ed in modo particolare alle pagine 24, 25 e 31; Vista la nota n. 15713 del 27 dicembre 1999 con la quale il commissario delegato - presidente della regione Calabria chiede la proroga per un ulteriore anno dello stato di emergenza determinatosi nel territorio della regione Calabria nel settore della gestione dei rifiuti urbani, speciali, speciali pericolosi nonche' in materia di bonifica dei siti inquinati e di tutela delle acque; Vista la nota n. 5389 del 12 giugno 2000 con la quale il presidente della regione Calabria chiede la proroga dello stato di emergenza in atto in quel territorio regionale fino al 31 dicembre 2001 e fa presente, tra l'altro, che qualora venga confermata l'erogazione del contributo cosiddetto CIP 6/92 potranno essere aperti i cantieri per realizzare gli impianti dei sistemi integrati "Calabria Nord" e "Calabria Sud"; Ritenuto pertanto necessario, indispensabile e inevitabile avviare con urgenza tutti gli interventi idonei a ridurre e scongiurare la comprovata grave situazione di rischio ambientale in atto nel territorio della regione Calabria; Acquisita l'intesa del presidente della regione Calabria giusta nota n. 7302 in data 5 luglio 2000; Acquisita l'intesa del Ministro dell'ambiente giusta nota n. 9149 in data 5 luglio 2000; Su proposta del direttore dell'Agenzia di protezione civile prof. Franco Barberi; Dispone: Art. 1. 1. I poteri conferiti al commissario delegato - presidente della regione Calabria, con le ordinanze n. 2696 del 21 ottobre 1997, n. 2856 del 1 ottobre 1998, n. 2881 del 30 novembre 1998 e n. 2984 del 31 maggio 1999 sono prorogati fino alla cessazione dello stato di emergenza e sono integrati con quelli disposti dalla presente ordinanza. 2. Il commissario delegato predispone il piano di gestione dei rifiuti e delle bonifiche delle aree inquinate di cui all'art. 22 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, nonche' il piano di tutela delle acque di cui all'art. 44 del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152. Il commissario delegato provvede, altresi', all'adeguamento del programma di interventi di emergenza di cui all'art. 1, comma 2, dell'ordinanza n. 2881 del 30 novembre 1998, integrandolo sulla base del criteri di massima sicurezza sanitaria ed ambientale, definiti dal Ministero dell'ambiente.