L'ANAS  Ente  nazionale  per  le  strade  -  Direzione generale -
Ufficio speciale infrastrutture - Via Monzambano, 10 - 00185 Roma, ai
sensi  dell'art.  14-ter,  comma  10, della legge n. 241 del 7 agosto
1990,  cosi'  come  modificato  dall'art.  11  della legge n. 340 del
24 novembre  2000, comunica che il Ministro dell'ambiente di concerto
con il Ministro per i beni e le attivita' culturali, ha espresso, con
decreto  V.I.A.  n. 6231 del 2 luglio 2001 giudizio positivo circa la
compatibilita' ambientale del progetto relativo all'adeguamento a tre
corsie  per  ogni senso di marcia dell'autostrada del GRA - Quadrante
nord-ovest per il tratto Aurelia-Flaminia compreso tra il km 0+450 ed
il   km   18+800,   a  condizione  che  si  ottemperi  alle  seguenti
prescrizioni:
Tratto Aurelia-Trionfale:
    a) in  corrispondenza dello svincolo Montespaccato-Boccea l'ANAS,
al fine di rendere piu' funzionale tale svincolo ed in particolare il
collegamento  con  i  flussi  di  traffico da e per via di Boccea, il
progetto  esecutivo  dell'ANAS dovra' comprendere l'adeguamento della
via della Maglianella, tratto via di Boccea-svincolo Montespaccato da
realizzarsi a cura e spese dell'ANAS;
    b) la  rampa di svincolo Montespaccato-Boccea di collegamento con
via  Suor  Maria Agostina dovra' essere realizzata mediante l'ausilio
di  tecniche  di  ingegneria  naturalistica  al  fine  di  migliorare
l'inserimento  ambientale delle nuove opere, tutelando in particolare
la  continuita'  ecologica  e  dei  corridoi  biologici  al piede dei
costoni tra i quali viene inserita la rampa;
    c) lo  svincolo  di Casal del Marmo dovra' essere modificato come
previsto  nella  soluzione  progettuale  riportata  nella  "Tavola di
sintesi  allegata  alle  note  relative  ai chiarimenti richiesti dal
Ministero dell'ambiente servizio VIA, trasmessa in allegato alla nota
dell'ANAS  datata  18 maggio  2000, protollo n. 1130, "Tale soluzione
prevede  l'avvicinamento  di via Casal del Marmo alla rotatoria dello
svincolo, cosi' da mantenerla totalmente alla sinistra orografica del
Fosso  della  Maglianella,  al fine di ridurre l'ingombro complessivo
delle  nuove opere ed eliminare i due attraversamenti del Fosso della
Maglianella previsti nella soluzione originaria senza interferire con
i  tre  pozzi segnalati dalla societa' Valleverde S.p.a. Le eventuali
ottimizzazioni   geometriche   dello   svincolo   per  migliorare  la
funzionalita',  che  il  proponente  si  e'  riservato  di introdurre
successivamente,  dovranno in ogni modo mantenere l'intero insieme di
viabilita' e rampe sul solo lato in sinistra orografica del Fosso;
    d) la   prevista  galleria  artificiale  Palmarola-Selva  Candida
dovra'  essere prolungata per un tratto di circa 250 metri lato nord.
Tale  modifica  progettuale  e'  riportata  nella  "Tavola di sintesi
allegata  alle  note  relative ai chiarimenti richiesti dal Ministero
dell'ambiente servizio VIA" trasmessa in allegato alla nota dell'ANAS
datata  18 maggio 2000, protocollo n. 1130. Tale soluzione si e' resa
necessaria  al fine di contenere ulteriormente l'impatto acustico sui
fabbricati prospicienti il GRA;
    e) per  quanto  riguarda le gallerie artificiali vanno adottati i
prolungamenti   come  nelle  modifiche  di  progetto  presentate.  Le
coperture  delle  stesse  vanno  realizzate  modellandole  secondo la
morfologia   del  territorio  circostante.  La  ricostituzione  della
vegetazione  dovra'  essere realizzata con specie arbustive e arboree
autoctone in funzione della ricomposizione del paesaggio;
    f) lo  svincolo  Trionfale dovra' essere modificato come previsto
nella  soluzione  progettuale  riportata  nella tavola "Area protetta
Quarto  degli  Ebrei  ridefinizione morfologica ed ambientale e nuova
soluzione  dello  svincolo Trionfale" trasmessa in allegato alla nota
dell'ANAS  datata 18 maggio 2000, prot. n. 1130. Tale soluzione si e'
resa  necessaria  al  fine  di  tutelare l'area protetta mediante una
ridefinizione   complessiva   dell'area  interessata  dallo  svincolo
attraverso  una  completa  rimodellazione morfologica e il ripristino
della    continuita'    biologica.   La   nuova   soluzione   prevede
l'eliminazione  dei  viadotti  di svincolo ipotizzati nella soluzione
originaria e l'inserimento di gallerie artificiali che consentono una
ricostituzione   morfologia   del  pianoro  di  Quarto  degli  Ebrei,
realizzando  rello  stesso tempo anche la completezza delle relazioni
dirette  di  scambio  tra  il  GRA  e  via  Trionfale,  nelle diverse
possibili  direzioni.  Si  dovranno  ulteriormente  ridurre  le  aree
intercluse  comprese  tra  le  rampe di immissione al GRA provenienti
dalla    via    Trionfale.    L'intervento    dovra'   curare   anche
l'accessibilita'   ciclopedonale   alla  stazione  ferroviaria  dalle
limitrofe zone residenziali e dalle fermate dell'autobus;
    g) i  cavalcavia  e i sottopassi destinati alla viabilita' locale
dovranno  essere  adeguati  per la mobilita' in sicurezza dell'utenza
ciclo-pedonale.  Per  quelli  esistenti  di  cui  e' prevista la sola
demolizione,  ove  ritenuto  necessario dalle amministrazioni locali,
dovranno  essere  comunque  sostituiti  da  manufatti per il transito
ciclopedonale e dei ciclomotori;
    h) il   progetto   deve  recepire  integralmente  le  indicazioni
contenute   nello   studio   di   impatto   ambientale  e  successive
integrazioni  relativamente  alla  realizzazione  degli interventi di
mitigazione  ambientale  in  fase  di  cantiere  ed esercizio e delle
barriere  antirumore,  inserendo  le  relative  voci  nel  capitolato
speciale  d'appalto. I progetti di sistemazione a verde e inserimento
ambientale   devono   far  riferimento  al  documento  del  Ministero
dell'ambiente  "Linee guida per capitolati speciali per interventi di
ingegneria  naturalistica  e  lavori  di opere a verde" del settembre
1997;
    i) poiche'  la  geologia  dell'area prevede lungo il tracciato un
alternarsi  di  strati  a  diversa  permeabilita' che al piu' possono
portare  alla  formazione  di  falde  sospese  e  limitate  di scarso
interesse   e   potenzialita',   e   che  le  capacita'  filtranti  e
autodepuranti  del  terreno  sono  sufficientemente buone, si ritiene
possibile   lo   smaltimento  delle  acque  di  piattaforma  mediante
infiltrazione  su  scarpata  e canali e avvallamenti inerbiti. In tal
senso  i  fossi di guardia e i canali di sgrondo non vanno realizzati
in  calcestruzzo  o  altri  sistemi di scorrimento superficiale ma in
terra   utilizzando   a   fini  antierosivi  tecniche  di  ingegneria
naturalistica  quali  stuoie  sintetiche  tridimensionali  bitumate a
freddo  e  inerbite;  sulle  scarpate, ove necessario, vanno adottate
tecniche di stabilizzazione e drenaggio mediante viminate e fascinate
vive.  I  canali vanno in tal senso dimensionati anche in funzione di
presidio  e  condizionamento delle acque di sgronda di piattaforma, e
vanno  abbinati,  ove  necessario,  con  vasche  di  sedimentazione e
disoleazione;
    l)  per  quanto  riguarda  le scarpate in trincea che rimangono a
cielo aperto, la pendenza di scavo, prevista nel progetto a 45o, deve
essere possibilmente ridotta, ove non sussistano vincoli al contorno,
per  migliorare  le  condizioni di rivegetazione. Ove la pendenza non
possa  essere  modificata, considerato che su queste litologie il 45o
garantisce   la   stabilita'   geotecnica   ma  non  si  presta  alla
rivegetazione  con  possibile  innesco  di  erosioni  superficiali  e
scoscendimenti  localizzati,  vanno  progettate  in sede esecutiva le
tecniche di rivestimento o di stabilizzazione da adottare (viminate e
palizzate  vive,  rivestimenti  vegetativi in rete e stuoie, ed altre
tecniche   secondo   le  linee  guida  per  capitolati  speciali  per
interventi  di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde del
Ministero dell'ambiente, (settembre 1997);
    m) al  fine  di  ricostituire  e  incrementare il sistema di reti
ecologiche  e  di  corridoi  vegetali che caratterizzano l'area, deve
essere  realizzata  una  consistente  quantita'  di fasce arbustive e
arboree  con  specie autoctone, lato strada, ove non contrastanti con
le  destinazioni  urbanistiche  locali e con le esigenze di sicurezza
stradale.  Tali  fasce  si  rendono necessarie anche per assolvere la
funzione di contenimento dell'inquinamento acustico;
    n) in  corrispondenza  dello  svincolo Casal del Marmo, titolo di
compensazione, va realizzata la riqualificazione ambientale del Fosso
della Maglianella mediante interventi di ingegneria naturalistica;
    o) per  il controllo e mitigazione dell'inquinamento atmosferico,
dovra'  essere  redatto ed attuato un programma di monitoraggio della
qualita'  dell'aria  ed  in  particolare di NO, NO2, CO, PTS, PM10,
benzo(a)pirene, benzene, nei tratti in prossimita' di aree abitate, e
in  particolare  in  corrispondenza  degli  imbocchi  di uscita delle
gallerie.  Tali  campagne,  della  durata  minima  di  una  settimana
ciascuna, dovranno essere eseguite una volta l'anno per almeno cinque
anni  dopo  la  realizzazione dell'opera, preferibilmente nel periodo
compreso  tra  novembre  e  gennaio  in  cui  le concentrazioni degli
inquinanti  primari  associati  al  traffico  autoveicolare sono piu'
elevate.  Allo  scopo  di  ottimizzare  l'utilizzo a fini di gestione
territoriale dei dati di monitoraggio, la progettazione, l'esecuzione
e  la  valutazione  di  tali  dati debbano essere effettuate sotto la
supervisione del comune di Roma, Dipartimento ambiente;
    p) durante  la fase di cantiere dovra' essere attuato un piano di
gestione  del traffico generale e puntuale al fine di minimizzarne le
turbative  e  massimizzare la sicurezza; in particolare dovra' essere
fornita  sistematica  informazione  in  tempo  reale delle condizioni
della   circolazione   (mediante   segnaletica  stradale,  cartelloni
elettronici,  messaggi  radio). In fase di esercizio, dovranno essere
adottati  sistemi e attrezzature tecnologiche di controllo e gestione
del  traffico  per  ottimizzare  la mobilita' urbana in ragione degli
eventuali  eventi  incidentali  e  dei  superamenti  delle  soglie di
inquinamento    atmosferico.    Dovra'   infine   essere   assicurata
l'informazione  sui  parcheggi  di  scambio  e i servizi di trasporto
pubblico  ad  essi  integrati  al  fine di incentivare l'utilizzo dei
trasporti pubblici e di altre forme di mobilita' sostenibile;
    q) in  fase  di  esercizio  si  dovra'  prevedere  una  specifica
campagna di monitoraggio dell'inquinamento acustico in corrispondenza
dei   recettori   individuati  nello  studio  di  impatto  ambientale
finalizzata    a    verificare   l'affidabilita'   delle   previsioni
modellistiche  che  hanno  portato  a  dimensionare gli interventi di
mitigazione.  Nel  caso  si  verificassero  sensibili scostamenti tra
valori   rilevati  e  valori  stimati,  dovranno  essere  predisposti
specifici  interventi  di  adeguamento  delle mitigazioni tra i quali
anche   interventi   di   difesa  passiva  da  mettere  in  opera  in
corrispondenza dei recettori piu' esposti;
    r) dovranno,  altresi',  essere  ottemperate,  ove non ricomprese
nelle  precedenti,  tutte le prescrizioni, riportate integralmente in
premessa,  del  Ministero per i beni e le attivita' culturali e della
regione Lazio;
Tratto Cassia-Flaminia:
    a) devono  essere  adottate  le  seguenti  modifiche  progettuali
richieste  e  verificate  nel  corso  dell'istruttoria come riportato
nella  planimetria  generale  PG.01  e  nella planimetria relativa ai
lotti 5o e 6o trasmesse in allegato alla nota dell'ANAS del 18 maggio
2000:
      lo  svincolo  Cassia  dovra' essere completato con una rampa di
collegamento  da  Cassia in entrata al GRA, carreggiata esterna, e da
una  rampa  di  collegamento  in uscita dal GRA, carreggiata interna,
allo svincolo Cassia. Questa ultima rampa dovra' essere realizzata in
parte  in galleria artificiale artificiale per una lunghezza di circa
330 m (in sostituzione della trincea originariamente prevista al fine
di  consentire  la  continuita'  territoriale  della riserva naturale
dell'Insugherata.  I  tratti  della prevista strada a doppio senso di
marcia  di  collegamento tra Trionfale e Cassia, non riutilizzati per
gli svincoli in progetto, vanno eliminati;
      il  viadotto Volusia, in corrispondenza del tratto compreso tra
la  progressiva  km 13+500 e 13+670 lotto 40 dovra' essere realizzato
con ponte ad arco ribassato ad unica luce, rispettivamente di 40.00 m
per  la  carreggiata  interna e di 80.00 m per la carreggiata esterna
(in  sostituzione  dello  scatolare  di  6.0 x 5.50 m originariamente
previsto).  Tale  variazione  risulta  necessaria  al  fine  ottenere
una maggiore permeabilita' ecologica e faunistica del territorio, una
minore  occupazione  delle  aree  necessarie alla realizzazione delle
opere  autostradali,  la  continuita' della vallecola per un migliore
inserimento  delle  opere nel contesto paesaggistico ambientale della
zona del Parco di Veio;
      nel  tratto  compreso  tra  le sezioni 40 e 43 del lotto 5o (in
corrispondenza   del   sovrappasso   dell'esistente  via  del  Quarto
Peperino)  dovra' essere realizzata una galleria artificiale a doppia
canna  della  lunghezza  di  circa 90 m (in sostituzione del previsto
tratto  in  trincea).  Tale  variazione risulta necessaria al fine di
assicurare  il ripristino della continuita' territoriale, sopprimendo
il  cavalcavia esistente, consentendo, comunque, la continuita' della
strada in essere;
      nel  tratto  compreso  tra  le sezioni 85 e 92 del lotto 5o (in
corrispondenza  dell'ansa  del  Rio Cremera) dovra' essere realizzato
uno spostamento del tratto autostradale di circa 10 m lato Roma. Tale
variazione  risulta  necessaria al fine di salvaguardare l'integrita'
territoriale  dell'azienda agricola posta tra le sezioni 86 e 87 e di
allontanarsi adeguatamente dalla sponda destra del Rio Cremera tra le
sezioni 91 e 92;
      in   corrispondenza  della  progressiva  km  17+500  (lotto  6)
dovranno  essere eliminate le rampe I ed N di collegamento tra la via
Salk  e il GRA. Tale variazione risulta necessaria al fine di evitare
zone di scambio a lunghezza ridotta tra le complanari e le rampe I, L
da un lato e N, P dall'altro;
      nel progetto esecutivo delle relazioni di scambio tra la Cassia
bis  direzione  Flaminia e il GRA, carreggiata interna, dovra' essere
garantita  la  sicurezza  della  circolazione  riducendo  al minimo i
conflitti   tra   i   diversi   flussi  di  traffico,  e  perseguendo
contestualmente una ripartizione adeguata dei carichi di traffico tra
complanare e carreggiata di marcia del GRA;
      nella zona est dello svincolo Flaminia, in corrispondenza della
zona  Rio  Cremera-Fiume Tevere, dovra' essere verificata e garantita
la sicurezza della doppia immissione della complanare e della rampa H
nella  carreggiata  interna  GRA.  Nello  stesso tratto dovra' essere
assicurato  il  collegamento  tra  la  zona  del  Labaro  e l'abitato
intercluso   a   est   della  ferrovia,  garantendo  l'accessibilita'
confortevole   e  in  sicurezza  per  gli  utenti  ciclopedonali,  in
particolare  alle  fermate  del  treno  e  degli  autobus.  Sotto  le
carreggiate  del  GRA,  tra  lo  svincolo Flaminia e il fiume Tevere,
dovra'  essere  riservato  adeguato  spazio per la prosecuzione verso
monte della pista ciclopedonale lungo il Tevere;
      per   quanto   riguarda   l'attraversamento   del   Tevere,  in
considerazione  dei  notevoli flussi di traffico gia' ora registrati,
l'ANAS  dovra'  effettuare  una  puntuale  verifica  modellistica dei
flussi  di traffico futuri. Nel caso emergano problemi di congestione
alla  luce  di tale verifica, il ponte sul fiume Tevere dovra' essere
realizzato  in modo compatibile ad un eventuale ampliamento (5 corsie
per ogni senso di marcia come nel tratto precedente);
    b)   il  progetto  deve  recepire  integralmente  le  indicazioni
contenute  nello  studio impatto ambientale e successive integrazioni
relativamente  alla  realizzazione  degli  interventi  di mitigazione
ambientale  in  fase  di  cantiere  ed  esercizio  e  delle  barriere
antirumore,  inserendo  le  relative  voci  nel  capitolato  speciale
d'appalto.   i   progetti  di  sistemazione  a  verde  e  inserimento
ambientale   devono   far  riferimento  al  documento  del  Ministero
dell'ambiente  "Linee Guida per capitolati speciali per interventi di
ingegneria  naturalistica  e  lavori  di opere a verde" del settembre
1997;
    c) per quanto riguarda le acque di piattaforma, in corrispondenza
degli  attraversamenti  del Rio Cremera e del Fiume Tevere (km 17+250
al  Km  18+700  e  dal  18+700  al km 18800) vanno realizzati presidi
idraulici  mediante  vasche di sicurezza opportunamente dimensionate,
come previsto nello studio di impatto;
    d) considerato   che  la  geologia  dell'area  prevede  lungo  il
tracciato un alternarsi di strati a diversa permeabilita' che al piu'
possono portare alla formazione di falde sospese e limitate di scarso
interesse   e   potenzialita',   e   che  le  capacita'  filtranti  e
autodepuranti  del  terreno  sono  sufficientemente buone, si ritiene
possibile   lo   smaltimento  delle  acque  di  piattaforma  mediante
infiltrazione  su  scarpata  e canali e avvallamenti inerbiti. In tal
senso  i  fossi di guardia e i canali di sgrondo non vanno realizzati
in  calcestruzzo  o con altri sistemi di scorrimento superficiale, ma
in  terra  utilizzando  a  fini  antierosivi  tecniche  di ingegneria
naturalistica,  quali  stuoie  sintetiche  tridimensionali bitumate a
freddo  e  inerbite;  sulle  scarpate, ove necessario, vanno adottate
tecniche di stabilizzazione e drenaggio mediante viminate e fascinate
vive.  I  canali vanno in tal senso dimensionati anche in funzione di
presidio  e  condizionamento delle acque di sgronda di piattaforma, e
vanno  abbinati,  ove  necessario,  con  vasche  di  sedimentazione e
disoleazione;
    e) per  quanto  riguarda  le  scarpate in trincea che rimangono a
cielo  aperto, la pendenza di scavo, prevista nel progetto a 45o deve
essere possibilmente ridotta, ove non sussistano vincoli al contorno,
per  migliorare  le  condizioni di rivegetazione. Ove la pendenza non
possa  essere  modificata, considerato che su queste litologie il 45o
garantisce   la   stabilita'   geotecnica   ma  non  si  presta  alla
rivegetazione  con  possibile  innesco  di  erosioni  superficiali  e
scoscendimenti  localizzati,  vanno  progettate  in sede esecutiva le
tecniche di rivestimento o di stabilizzazione da adottare (viminate e
palizzate  vive,  rivestimenti  vegetativi in rete e stuoie, ed altre
tecniche   secondo   le  linee  guida  per  capitolati  speciali  per
interventi  di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde del
Ministero dell'ambiente, (settembre 1997);
    f) i  cavalcavia  e i sottopassi destinati alla viabilita' locale
dovranno  essere  adeguati  per la mobilita' in sicurezza dell'utenza
ciclo-pedonale.  Per  quelli  esistenti  di  cui  e' prevista la sola
demolizione,  ove  ritenuto  necessario dalle amministrazioni locali,
dovranno  essere  comunque  sostituiti  da  manufatti per il transito
ciclopedonale e dei ciclomotori;
    g) al  fine  di  ricostituire  e  incrementare il sistema di reti
ecologiche  e  di  corridoi  vegetali che caratterizzano l'area, deve
essere  realizzata  una  consistente  quantita'  di fasce arbustive e
arboree  con  specie autoctone, lato strada, ove non contrastanti con
le  destinazioni  urbanistiche  locali e con le esigenze di sicurezza
stradale.  Tali  fasce si rendono necessarie anche per assolvere alla
funzione di contenimento dell'inquinamento acustico;
    h) a   titolo  di  compensazione,  vanno  realizzati  i  seguenti
interventi:
      tra le progressive km 17+000 e 17+500 (lotto 50) nel tratto del
Cremera  con  ansa e contro ansa devono essere realizzate, in accordo
con   l'Autorita'  di  bacino  Tevere,  delle  golene  di  espansione
rivegetate secondo la serie igrofila;
      l'area degradata situata nel tratto compreso tra il km 17+000 a
17+400,  lato interno, deve essere bonificata mediante ricostituzione
di fascia boscata;
      l'area  a  verde  a  servizio  urbano,  attualmente presente in
fregio al lato nord dello svincolo Flaminia, deve essere estesa verso
ovest  fino  alla  progressiva  km  17+800  introducendo  una  fascia
vegetata a filtro tra il GRA e la zona abitata;
    i) per  il controllo e mitigazione dell'inquinamento atmosferico,
dovra'  essere  redatto ed attuato un programma di monitoraggio della
qualita'  dell'aria  ed  in  particolare di NO, NO2, CO, PTS, PM10,
benzo(a)pirene, benzene, nei tratti in prossimita' di aree abitate, e
in  particolare  in  corrispondenza  degli  imbocchi  di uscita delle
gallerie.  Tali  campagne,  della  durata  minima  di  una  settimana
ciascuna, dovranno essere eseguite una volta l'anno per almeno 5 anni
dopo   la   realizzazione  dell'opera,  preferibilmente  nel  periodo
compreso  tra  novembre  e  gennaio  in  cui  le concentrazioni degli
inquinanti  primari  associati  al  traffico  autoveicolare sono piu'
elevate.  Allo  scopo  di  ottimizzare  l'utilizzo a fini di gestione
territoriale dei dati di monitoraggio, la progettazione, l'esecuzione
e  la  valutazione  di  tali  dati debbano essere effettuate sotto la
supervisione del comune di Roma, Dipartimento ambiente;
    l)  per il controllo e mitigazione dell'inquinamento acustico, in
fase  di  esercizio  si  dovra'  prevedere uno specifico programma di
monitoraggio  in  corrispondenza  dei  recettori individuati nel SIA,
finalizzato    a    verificare   l'affidabilita'   delle   previsioni
modellistiche  che  hanno  portato  a  dimensionare gli interventi di
mitigazione.  Nel  caso  si  verificassero  sensibili scostamenti tra
valori   rilevati  e  valori  stimati,  dovranno  essere  predisposti
specifici  interventi  di  adeguamento  delle mitigazioni tra i quali
anche   interventi   di   difesa  passiva  da  mettere  in  opera  in
corrispondenza dei recettori piu' esposti;
    m) per  quanto  riguarda la sicurezza stradale e la circolazione,
durante  la  fase  di  cantiere  dovra'  essere  attuato  un piano di
gestione  del traffico generale e puntuale al fine di minimizzarne le
turbative  e  massimizzare la sicurezza; in particolare dovra' essere
fornita  sistematica  informazione  in  tempo  reale delle condizioni
della   circolazione   (mediante   segnaletica  stradale,  cartelloni
elettronici,  messaggi  radio). In fase di esercizio, dovranno essere
adottati  sistemi e attrezzature tecnologiche di controllo e gestione
del  traffico  per  ottimizzare  la mobilita' urbana in ragione degli
eventuali  eventi  incidentali  e  dei  superamenti  delle  soglie di
inquinamento    atmosferico.    Dovra'   infine   essere   assicurata
l'informazione sui parcheggi di interscambio e i servizi di trasporto
pubblico  ad  essi  integrati  al  fine di incentivare l'utilizzo dei
trasporti pubblici e di altre forme di mobilita' sostenibile;
    n) dovranno,  altresi',  essere  ottemperate,  ove non ricomprese
nelle  precedenti,  tutte le prescrizioni, riportate integralmente in
premessa,  del  Ministero per i beni e le attivita' culturali e della
regione Lazio;
    Si   raccomanda   al  comune  di  Roma  di  assicurare  l'urgente
realizzazione  degli  interventi  previsti  nel piano della mobilita'
redatto  dagli  uffici  VI  e VII Dipartimento del comune di Roma con
l'assistenza  della STA, finalizzati all'adeguamento della viabilita'
comunale  in  stretta connessione con le opere di adeguamento del GRA
ed  in  particolare  in  relazione  alla capacita' di assorbimento da
parte  della  rete  viaria  cittadina  del  traffico  derivante dagli
svincoli Montespaccato, Boccea e Casal del Marmo;
                               Dispone
che  il  presente  provvedimento  sia  comunicato al l'ANAS direzione
generale  ufficio  speciale  infrastrutture,  al Ministero dei lavori
pubblici  DICOTER,  al  comune di Roma, gabinetto del sindaco ed alla
regione  Lazio,  la  quale provvedera' a depositarlo presso l'ufficio
istituito  ai  sensi dell'art. 5, comma 3, del decreto del Presidente
del  Consiglio dei Ministri n. 377 del 10 agosto 1988 ed a portarlo a
conoscenza delle altre amministrazioni interessate.