IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

  Visto  il  decreto  legislativo  4 giugno  1997,  n.  143,  recante
"Conferimento  alle  regioni delle funzioni amministrative in materia
di   agricoltura  e  pesca  e  riorganizzazione  dell'amministrazione
centrale",  con  cui  viene  istituito  il  Ministero delle politiche
agricole e forestali;
  Visto  il  decreto  legislativo  30 aprile  1998,  n.  173, recante
"Disposizioni  in  materia  di contenimento dei costi di produzione e
per  il  rafforzamento  strutturale  delle  imprese agricole, a norma
dell'art. 55, commi 14 e 15, della legge 27 dicembre 1997, n. 449";
  Vista  la  legge  2 dicembre  1998,  n.  423,  recante  "Interventi
strutturali e urgenti nel settore agricolo, agrumicolo e zootecnico",
che all'art. 3 prevede interventi ulteriori per il settore agricolo e
agroalimentare;
  Vista  la  legge 17 maggio 1999, n. 144, recante "Misure in materia
d'investimenti,  delega  al  Governo  per il riordino degli incentivi
all'occupazione  e  della  normativa  che disciplina l'INAIL, nonche'
disposizioni   per   il   riordino   degli  enti  previdenziali",  in
particolare  l'art.  25  che  istituisce  il Fondo per lo sviluppo in
agricoltura;
  Vista la legge 23 dicembre 1999, n. 499, recante "Razionalizzazione
degli    interventi    nei    settori    agricolo,    agroalimentare,
agroindustriale e forestale" che:
    all'art.  2  definisce le dotazioni finanziarie e le procedure di
programmazione e, in particolare:
      al  comma  1  stabilisce  che  al perseguimento delle finalita'
della  legge  sono  destinate  le  risorse  statali  che  vengono ivi
elencate,  comprensive di quelle specificata-mente recate dalla legge
stessa  e di quelle a tale scopo autonomamente iscritte dalle regioni
nei rispettivi bilanci;
      al comma 2 riporta i fondi specificatamente recati dalla stessa
legge,  per  il periodo 1999-2002, nella misura di 499.3 miliardi per
il  1999,  99,1  miliardi  per  il 2000 e 101,1 miliardi per ciascuno
degli anni 2001 e 2002;
      al  comma  5 dispone che il Ministro delle politiche agricole e
forestali   presenta   al   CIPE   per  l'approvazione  il  documento
programmatico  agricolo,  agroalimentare, agroindustriale e forestale
nazionale (D.P.A.A.F.);
      al comma 7 definisce i contenuti del D.P.A.A.F.;
    all'art. 4 destina al finanziamento delle attivita' di competenza
del  Ministero  delle  politiche agricole e forestali la somma di 250
miliardi per ciascuno degli anni 1999-2002;
  Viste  le leggi 23 dicembre 2000, n. 388 (legge finanziaria 2001) e
27 marzo   2001,   n.   122,  recante  "Disposizioni  modificative  e
integrative  alla  normativa  che  disciplina  il  settore agricolo e
forestale",   che  hanno  modificato  e  integrato  gli  stanziamenti
previsti dalla citata legge n. 499/1999;
  Visto il regolamento (CE) 1257/99 del Consiglio del 17 maggio 1999,
relativo  al sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo
agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG), che ha introdotto, in
particolare,   come  nuovo  strumento  di  programmazione  a  livello
regionale, il piano di sviluppo rurale (P.S.R.);
  Visto il regolamento (CE) 1260/99 del Consiglio del 21 giugno 1999,
recante disposizioni generali sui fondi strutturali, che tra l'altro,
prevede,  per le aree dell'obiettivo 1, la predisposizione del quadro
comunitario  di sostegno (Q.C.S.) e dei programmi operativi regionali
(P.O.R.);
  Visto  il  regolamento (CE) 1750/99 della Commissione del 23 luglio
1999,  recante  disposizioni  di  applicazione  del  regolamento (CE)
1257/99 del Consiglio, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEAOG);
  Vista  la nota del Ministro delle politiche agricole e forestali n.
50571  del 23 marzo 2001, con cui si trasmette, per l'approvazione da
parte  del CIPE, il documento programmatico agricolo, agroalimentare,
agroindustriale e forestale nazionale 2001- 2003, costituito da linee
di  indirizzo  e  coordinamento,  piani  regionali di sviluppo rurale
(PSR),  programmi  operativi  regionali  obiettivo 1 (POR), schemi di
piani  di  settore  che  riguardano l'ortofrutta, l'ovino-caprino, il
floricolo, l'ovicolo ed il sughero;
  Considerato   che   il   documento  presentato  contiene  le  parti
specificamente  previste  dall'art. 2, comma 7, della citata legge n.
499/1999, a eccezione dei programmi di formazione professionale delle
regioni e province autonome, in quanto, al momento non disponibili;
  Ritenuto,  tuttavia,  che  tale  carenza,  dovuta alla complessita'
degli  adempimenti necessari, non impedisca la definizione del quadro
strategico  triennale  per il settore e che gli elementi mancanti del
programma  possano essere portati all'approvazione di questo Comitato
non appena realizzati i necessari adempimenti;
  Acquisita  l'intesa  della Conferenza permanente per i rapporti tra
lo  Stato,  le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano,
resa il 22 marzo 2001;
  Tenuto  conto  che, nell'esprimere parere favorevole, la Conferenza
permanente  per  i  rapporti  tra  lo Stato, le regioni e le province
autonome  di  Trento e di Bolzano impegna il Ministro delle politiche
agricole  e forestali all'utilizzo dei 200 miliardi di cui al decreto
legislativo  n.  173/1998,  disponibili  alla  luce  delle  decisioni
dell'Unione  europea  sui  nuovi  regimi  di  aiuto, e che, nel corso
dell'istruttoria  per  l'espressione dell'intesa, il Comitato tecnico
permanente  di  coordinamento in materia di agricoltura ha chiesto un
approfondimento  dei  piani  di  settore  allegati  al documento e la
predisposizione dei piani dei settori mancanti;
  Acquisiti  i  pareri  favorevoli delle competenti commissioni della
Camera   dei   deputati   e   del   Senato   della  Repubblica,  resi
rispettivamente il 12 aprile e 2 maggio 2001;
  Tenuto   conto  che,  nell'esprimere  parere  favorevole,  la  XIII
Commissione permanente della Camera dei deputati chiede, fra l'altro,
che si promuova, in vista della periodica revisione del documento, il
confronto  con  le organizzazioni professionali e produttive, che sia
assicurato   il  coordinamento  tra  il  D.P.A.A.F.  e  la  legge  di
orientamento  in  agricoltura,  che  si  preveda  la riorganizzazione
strutturale  delle  filiere produttive, che siano meglio definiti gli
interventi di contrasto e prevenzione rispetto alle recenti emergenze
agroalimentari,  che  si  persegua  una migliore finalizzazione della
ricerca  agroalimentare  e  un  piu'  efficace trasferimento dei suoi
risultati,  che  siano  definiti criteri guida per l'elaborazione dei
piani interregionali e per le iniziative di sviluppo Italia;
  Tenuto  conto  che  la  IX  Commissione permanente del Senato della
Repubblica   ha   subordinato   il  parere  favorevole  a  condizioni
concernenti  la  piena  attuazione  delle misure previste dal decreto
legislativo  n.  173/1998,  la  valorizzazione  della  programmazione
negoziata  in agricoltura e dei distretti agroalimentari di qualita',
l'attuazione  delle  modifiche  apportate al fondo di solidarieta' in
agricoltura  dalla  citata  legge  n.  388/2000,  la creazione di uno
strumento istituzionale di supporto all'export agroalimentare;
  Udita   la  relazione  del  Ministro  delle  politiche  agricole  e
forestali;
                              Delibera:
  1.    E'    approvato    il   documento   programmatico   agricolo,
agroalimentare,  agroindustriale  e  forestale nazionale 2001-2003 di
cui alle premesse.
  2.  Il  documento,  di durata triennale, e' aggiornato, con cadenza
annuale,  sulla base dei risultati conseguiti, delle variazioni nella
disponibilita'  di  risorse,  dell'evoluzione delle normative e degli
scenari rilevanti per il settore.
  3. Il Ministro delle politiche agricole e forestali, entro sei mesi
dall'adozione di questa delibera:
    presentera'   a   questo   Comitato  i  programmi  di  formazione
professionale  di  cui  all'art.  2, punto 7a), della citata legge n.
499/1999;
    informera'  questo  Comitato  degli esiti dell'esame dei piani di
settore  da  parte  del  comitato  tecnico  permanente agricolo della
Conferenza Stato-regioni e trasmettera' i piani di settore mancanti o
modificati.
  4.  L'attuazione  degli interventi previsti nel documento approvato
sara'  assicurata,  per  la  parte  di competenza statale, nei limiti
delle   risorse  allo  scopo  destinate  dai  relativi  documenti  di
bilancio.
  5. Entro il mese di aprile di ogni anno il Ministro delle politiche
agricole  e  forestali presentera' a questo Comitato, unitamente alla
relazione   sullo   stato  dell'agricoltura  italiana,  la  relazione
sull'attuazione  degli  interventi  e  delle  politiche  previste nel
D.P.A.A.F.,   con   indicazione  dello  stato  di  realizzazione  dei
programmi,  dei  risultati  conseguiti,  dei  fondi spesi per settore
d'intervento  e  delle  principali  problematiche  emerse  nel  corso
dell'attuazione.
  6.    A    partire    dall'anno   2002,   entro   sessanta   giorni
dall'approvazione   del   documento  di  programmazione  economica  e
finanziaria,   il  Ministro  delle  politiche  agricole  e  forestali
presentera'  a  questo  Comitato, per l'approvazione, l'aggiornamento
annuale del D.P.A.A.F.
  7.  La  realizzazione  degli  interventi  previsti dal documento e'
subordinata   alla   verifica   di   conformita'   con  la  normativa
comunitaria.
                             Raccomanda
al  Ministro  delle  politiche  agricole  e  forestali di adottare le
opportune  iniziative per dare positivo riscontro alle prescrizioni e
alle richieste contenute nei pareri delle Commissioni parlamentari.
    Roma, 3 maggio 2001
                                        Il Presidente delegato: Visco

Registrato alla Corte dei conti il 31 luglio 2001
Ufficio  controllo  sui Ministeri economico-finanziari, registro n. 4
Tesoro, foglio n. 203