IL COMMISSARIO LIQUIDATORE

  Vista la legge 14 agosto 1982, n. 610;
  Visto il regolamento CE n. 1663 del 7 luglio 1995 recante norme per
il riconoscimento di organismo pagatore;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  n.  30  del
14 febbraio    1985    di   approvazione   dello   statutoregolamento
dell'A.I.M.A.;
  Visto   il  decreto  legislativo  n.  165  del  27 maggio  1999  di
soppressione  dell'A.I.M.A.,  messa  in  liquidazione  della stessa e
istituzione dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura - AGEA;
  Visto  l'art.  1, secondo comma, del richiamato decreto legislativo
n.   165/1999  riguardante  la  nomina  del  commissario  liquidatore
dell'A.I.M.A.  ed  il  successivo  art.  12  che  individua i compiti
attribuiti al citato commissario liquidatore;
  Visto  il  decreto  legislativo  n. 188 del 15 giugno 2000 che reca
disposizioni   correttive   ed   integrative   al   predetto  decreto
legislativo n. 165/1999;
  Visto  il  decreto  del  Ministro  per  le  politiche  agricole  n.
33617/1096  del  12 luglio  2000,  con  il  quale  e'  stato nominato
commissario liquidatore dell'A.I.M.A. il dott. Vincenzo Pilo;
  Vista  la  deliberazione  commissariale  30 aprile 1999 n. 606, che
dispone  in merito agli adempimenti connessi agli aiuti comunitari ai
settori seminativi e della zootecnia;
  Visto  il regolamento CE n. 1254/1999 del 17 maggio 1999 - relativo
all'organizzazione  comune nei mercati nel settore delle carni bovine
-  che  introducendo nuovi aiuti nel medesimo settore, ne disciplina,
di conseguenza, i relativi adempimenti;
  Ritenuto  necessario modificare ed integrare, pertanto, la predetta
deliberazione n. 606/1999 limitatamente a quanto disposto al punto C)
della  stessa in merito agli adempimenti specifici per le domande PAC
zootecnia;
  Per le motivazioni espresse in premessa;
                              Dispone:
  Il  capoverso  sub  C)  della deliberazione 30 aprile 1999, n. 606,
viene annullato e sostituito dal seguente:
  C) Adempimenti specifici per le domande PAC zootecnia.
  Ai  fini  della  presentazione  della domanda di premio nel settore
della zootecnia deve essere prodotta la seguente documentazione:
1. Ovicaprini.
  Premio ai produttori di carni ovi-caprine:
    a) copia del registro aziendale.
2. Bovini e vacche nutrici.
  Premio speciale bovini maschi e di mantenimento vacche nutrici:
    a) copia del registro aziendale;
    b) copia  dei  passaporti  degli  animali  richiesti a premio. La
copia  deve  essere  effettuata dopo che nell'apposita sezione ovvero
con   apposito   timbro   e/o   etichetta,  sia  indicato  il  numero
identificativo   della  domanda  con  la  quale  e'  stata  richiesta
l'ammissione a premio degli animali;
    c) qualora  la  resa  lattiera  per  produrre  il quantitativo di
riferimento   sia   superiore   a  quella  prevista  dalla  normativa
comunitaria  per l'Italia deve essere prodotta attestazione originale
di detta resa.
  Premio supplementare alle vacche nutrici:
    a) copia   della   dichiarazione   dell'associazione   allevatori
attestante  l'iscrizione  al  libro  genealogico  di  razza da carne,
dell'azienda e dei capi richiesti a premio.
  Premio  all'estensivizzazione  -  fermo  restando  l'obbligo  della
presentazione  della documentazione prevista ai capoversi sub A) e B)
della  deliberazione  n.  606/1999  -  ai  fini dell'accertamento del
rispetto del coefficiente di densita' (2 UBA/ha):
    a) copia  del  modello 4 (decreto del Presidente della Repubblica
n.  317/1996) se gli animali sono stati spostati per il pascolo fuori
del comune limitrofo a quello dove e' ubicata l'azienda;
    b) copia  del  modello 7 (decreto del Presidente della Repubblica
n. 320/1954) per le zone che praticano l'alpeggio;
    c) copia  dei  documenti  di  trasporto  dei  foraggi  qualora le
superfici  a  foraggiere ed assimilate a pascolo ricadano fuori della
provincia limitrofa a quella dove e' ubicata l'azienda.
3. Macellazione.
  Premio alla macellazione:
    a) originale    dell'attestato   di   macellazione   laddove   la
macellazione  e'  avvenuta presso uno stabilimento non aderente ad un
organismo;
    b) originale  dell'attestato  di  esportazione  per  gli  animali
esportati verso Paesi terzi;
    c) copia  del  modello 4 (decreto del Presidente della Repubblica
n. 317/1996) che attesti lo spostamento degli animali dall'azienda al
macello o verso Paesi terzi;
    d) copia  dell'estratto  del  registro  di  stalla  aggiornato al
momento  della  presentazione della domanda su supporto cartaceo o su
supporto    magnetico,   corredato,   quest'ultimo,   dal   prospetto
riepilogativo dei dati ivi contenuti;
    e) copia   dei   sottoindicati   documenti  da  cui  rilevare  le
informazioni  di  entrata e di uscita di stalla degli animali oggetto
di  premio;  copia  dei passaporti degli animali macellati o estratto
dello  stato di carico e scarico di bestiame dell'azienda, prodotto e
convalidato  dal  servizio  veterinario, competente per territorio di
ubicazione  dell'azienda:  qualora tali informazioni non siano ancora
presenti     nella     banca     dati    dell'anagrafe    zootecnica,
autocertificazione  in cui e' riportata, analiticamente la situazione
di  entrata  e  di uscita dei capi oggetto di domanda di premio ed in
cui  si  dichiara  di  aver gia' ottemperato alla regolarizzazione di
detti  animali  presso la ASL competente per territorio di ubicazione
dell'azienda;
    f) copia   della   dichiarazione   dell'associazione   allevatori
attestante  l'iscrizione  al  libro  genealogico  di  razza  da carne
dell'azienda  e degli animali richiesti a premio. Tale documentazione
e'  necessaria  ai fini della richiesta del premio supplementare alle
giovenche  figlie  di  vacche  nutrici  di  aziende iscritte ai libri
genealogici di razza da carne.
  Tutta   la  predetta  documentazione  deve  essere  conservata  nel
fascicolo  del  produttore,  debitamente  aggiornata al momento della
presentazione della domanda.
  La  presente disposizione sara' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
    Roma, 4 agosto 2000
                                     Il commissario liquidatore: Pilo