L'Autorita',  ai  sensi della propria delibera n. 278/99, recante
"Procedura  per lo svolgimento di consultazioni pubbliche nell'ambito
di   ricerche  e  indagini  conoscitive",  indice  una  consultazione
pubblica, nell'ambito del Progetto speciale ricerca per la tutela dei
minori. La consultazione e' stata autorizzata dalla commissione per i
servizi  e  i  prodotti nella riunione del 2 ottobre 2001, sulla base
del  "documento  per la consultazione" approvato dal comitato tecnico
scientifico del Progetto.
                   DOCUMENTO PER LA CONSULTAZIONE
    Al  fine  di  acquisire elementi di informazione e documentazione
per  lo  studio, alla luce dei mutamenti intervenuti nel rapporto tra
minori  e media, di alcune problematiche connesse alla programmazione
televisiva  nella  "fascia oraria protetta", si invitano le categorie
di soggetti: famiglie; "minori"; istituti di istruzione e formazione;
operatori;  associazioni;  esperti,  a partecipare alla consultazione
pubblica  concernente "La fascia oraria protetta nella programmazione
televisiva  quale  strumento  per  la  prevenzione  e  la  tutela dei
minori",  che  sviluppa  una  prima  indagine  su aspetti riguardanti
rispettivamente le seguenti quattro aree:
      A. La fascia protetta;
      B. La valutazione dei contenuti;
      C. Le icone di segnalazione;
      D. Le guide ai programmi.
    La   consultazione   e'   pubblicata   nel  bollettino  ufficiale
dell'Autorita',  sul  sito  web  dell'Autorita' stessa all'indirizzo:
www.agcom.it e nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
    Il  rapporto  sulle  risultanze della consultazione e' pubblicato
nel bollettino ufficiale e sul sito web dell'Autorita'.
Contenuti.
                        A. LA FASCIA PROTETTA
Introduzione.
    Per  determinate  categorie  di  programmi  televisivi,  la legge
prevede delle apposite fasce orarie protette per i minori nelle quali
e'  vietata  la loro trasmissione: si tratta delle fasce comprese tra
le  ore 7 e le ore 22,30 per i film cinematografici vietati ai minori
di  anni  quattordici,  tra  le  ore  7 e le ore 23 per i film per la
televisione  contenenti immagini di sesso o di violenza tali da poter
incidere  negativamente sulla sensibilita' dei minori, tra le ore 7 e
le ore 24 per i servizi di tipo interattivo audiotex e videotex quali
linea  diretta  conversazione,  messaggerie vocali, chat line, one to
one e hot line. Alle fasce protette si aggiungono norme che impongono
il  divieto  assoluto di trasmissione di film cinematografici vietati
ai minori di anni diciotto o di programmi dal contenuto osceno o che,
piu' in generale, possano nuocere allo sviluppo psichico o morale dei
minori   in   quanto   contenenti   scene   di  violenza  gratuita  o
pornografiche,  ovvero  scene  rientranti  nelle fattispecie previste
dagli  articoli  14 e 15 della legge n. 47 del 1948 ed applicabili in
base  all'espresso  richiamo  dell'art.  30,  comma 2, della legge n.
223/1990.
Domanda n. 1.
    E'  opportuno  continuare  ad  utilizzare  la  fascia oraria come
strumento di prevenzione e vigilanza a tutela dei minori?
Risposta:
    a) Si', perche' ............;
    b) No, perche' .............
Domanda n. 2.
    Quali strumenti si potrebbero utilizzare in alternativa?
Risposta:
    a) ........................  (Specificare uno o piu' strumenti in
ordine di priorita).
Domanda n. 3.
    E'   utile   incentivare  la  sperimentazione,  negli  apparecchi
televisivi,  di  dispositivi tecnici che consentano di controllare le
trasmissioni in onda?
Risposta:
      a) Si', perche' .............;
      b) No, perche' ............
Domanda n. 4.
    Quali  potrebbero  essere  le motivazioni che spingono i minori a
scegliere una fascia oraria piuttosto che un'altra?
Risposta:
    a) presenza  di  trasmissioni  specificatamente  dedicate a loro,
perche' ............;
    b) fascia  oraria  di  emissione  compatibile con i loro impegni,
perche' ............;
    c) desiderio di stare accanto ai genitori, perche' ....;
    d) altro (specificare in ordine di priorita), perche' ....
Domanda n. 5.
    Quali  compiti  potrebbero  essere  attribuiti,  in  un'emittente
televisiva,  a  un  responsabile  della  programmazione  dedicata  ai
minori, anche al fine di incentivare l'attivita' di prevenzione?
Risposta:
    a) Supervisione  e  analisi della qualita' dei programmi, perche'
........................;
    b) Supervisione  e  selezione  del  materiale da mandare in onda,
perche' .............;
    c) Analisi  della  risposta  del  pubblico,  non  solo  minorile,
perche' ........................;
    d) Altro (specificare), perche' ............
Domanda n. 6.
    E'  opportuno  prevedere un unico codice di disciplina europeo ed
un  sistema  sanzionatorio  univoco  per  la  tutela  dell'infanzia e
dell'adolescenza nella programmazione televisiva?
Risposta:
    a) Si', perche' .............;
    b) No, perche' ............
                   B. LA VALUTAZIONE DEI CONTENUTI
Introduzione.
    La necessita' di procedere sia ad un'accurata classificazione dei
contenuti,  di  carattere  editoriale e pubblicitario, come vietati o
nocivi,   ai  fini  della  prevista  verifica  dell'osservanza  delle
disposizioni  in  materia  di fascia protetta e di tutela dei minori,
sia  ad una valutazione, anche qualitativa, dei programmi dedicati ai
minori  volta,  prioritariamente, ad identificare il contributo che i
programmi  stessi  possono  fornire ai processi educativi e formativi
dei minori, richiede che l'esame dei loro contenuti si fondi su di un
sistema  di  criteri omogenei. Relativamente al primo obiettivo, tali
criteri  devono  risultare  funzionali  all'inquadramento  di ciascun
programma nella rispettiva categoria contemplata dalle norme di legge
e  dunque  alla classificazione dello stesso come osceno, violento o,
piu' in generale, come nocivo per lo sviluppo dei minori.
Domanda n. 7.
    Quali  sono  i  criteri  su  cui  fondare  una valutazione, anche
qualitativa, dei contenuti dedicati ai minori?
Risposta:
      a) Criteri   relativi   al   linguaggio   utilizzato,   perche'
............;
      b) Criteri relativi al target specifico di riferimento, perche'
..............................;
      c) Criteri    relativi   alle   tematiche   trattate,   perche'
............;
      d) Criteri  relativi  ad  altri  fattori  (specificare  quali),
perche' ..............................
Domanda n. 8.
    E'   opportuno   procedere  alla  valutazione  dei  contenuti  di
carattere pubblicitario oltre che di quelli di carattere editoriale ?
Risposta
      a) Si', perche' ............;
      b) No, perche' ............
                     C. LE ICONE DI SEGNALAZIONE
Introduzione.
    Per  agevolare  la  scelta dei programmi da parte dei minori e la
vigilanza   da  parte  degli  educatori,  potrebbe  essere  opportuno
trasmettere  in  sovrimpressione,  per tutta la durata dei programmi,
delle  icone  di  segnalazione  sui  contenuti dei programmi che, pur
rispettando la normativa, presentano caratteristiche tali da renderli
non  adatti a tutti o parte dei potenziali telespettatori minori. Per
essere   funzionale   al  riconoscimento  delle  caratteristiche  dei
programmi, la classificazione degli stessi dovra' tradursi in termini
perfettamente  speculari  in  una  serie  di  icone  di  segnalazione
identificative  dei  fattori  di rischio presenti nei contenuti degli
eventi  trasmessi.  Analoghe soluzioni risultano ad oggi sperimentate
in Olanda.
Domanda n. 9.
    E'  opportuno  introdurre un sistema di segnalazione iconografica
dei contenuti non adatti ai minori, rendendolo omogeneo per categorie
(ad  es.  contenenti  scene di paura, violenza, sesso, ecc.), nonche'
omologare  le  tecniche impiegate dall'emittenza pubblica e da quella
privata?
Risposta:
      a) Si', perche' .............;
      b) No, perche' ............
Domanda n. 10.
    Quali  tipi  di criteri possono essere utilizzati per attribuire,
con  modalita'  standardizzata,  le  icone di segnalazione ai singoli
programmi?
Risposta:
      a) Criteri   relativi   al   linguaggio   utilizzato,   perche'
............;
      b) Criteri relativi al target specifico di riferimento, perche'
..............................;
      c) Criteri    relativi   alle   tematiche   trattate,   perche'
............;
      d) Criteri  relativi  ad  altri  fattori  (specificare  quali),
perche' ...............................
Domanda n. 11.
    Le  icone  dovrebbero  permanere  in sovrimpressione per l'intera
durata dei programmi?
Risposta:
      a) Si', perche' ..............;
      b) No, perche' .............
Domanda n. 12.
    E'  opportuno  introdurre  le icone di segnalazione dei contenuti
nelle  guide  elettroniche ai programmi e nelle riviste specializzate
per consentirne la selezione?
Risposta:
      a) Si', perche' .............;
      b) No, perche' ............
                      D. LE GUIDE AI PROGRAMMI
Introduzione.
    Di  particolare  interesse, almeno nei programmi specificatamente
dedicati  ai  minori,  risulta  la  disponibilita'  di  guide  atte a
informare sui contenuti dei programmi stessi per facilitare la scelta
da parte dei telespettatori. Pertanto, i contenuti delle guide devono
essere  tali da contribuire all'educazione del minore sulla selezione
ragionata  dei programmi di interesse culturale e di approfondimento,
nonche'  potrebbero  utilmente armonizzarsi con i criteri seguiti nei
processi  di  istruzione  e  di formazione. Una tassonomia funzionale
all'obiettivo  di  assicurare  un'adeguata  tutela  dei  minori deve,
infatti,  fondarsi  su  sistemi  di  classificazione  degli  elementi
caratterizzanti  i  contenuti  trasmessi,  che  siano  universalmente
riconoscibili,  in  quanto tali, da genitori ed educatori e da questi
condivisi.
Domanda n. 13.
    Le  guide  ai  contenuti  dei  programmi  possono  contribuire ad
accrescere  la  autonoma  e libera capacita' del minore di valutare e
selezionare i programmi d'interesse?
Risposta:
      a) Si', perche' ...............;
      b) No, perche' ..............
Domanda n. 14.
    Le  guide possono rappresentare un elemento di ausilio esterno ai
processi educativi istituzionali?
Risposta:
      a) Si', perche' .............;
      b) No, perche' .............
Domanda n. 15.
    Quali  tipi  di criteri possono essere utilizzati per costruire i
contenuti delle guide ai programmi?
Risposta:
      a) Criteri   relativi   al   linguaggio   utilizzato,   perche'
.............;
      b) Criteri relativi al target specifico di riferimento, perche'
..........................;
      c) Criteri    relativi   alle   tematiche   trattate,   perche'
.............;
      d) Criteri  relativi  ad  altri  fattori (specificare quali), e
perche' ...........................
Domanda n. 16.
    In  che  modo  potrebbe procedersi alla divulgazione delle guide,
anche  elettroniche,  e dei criteri di segnalazione dei contenuti dei
programmi?
      a) Istruzioni  d'uso  delle  guide  elettroniche  ai programmi,
perche' .............;
      b) Apposite     campagne    di    sensibilizzazione,    perche'
.............;
      c) Approfondimenti     nelle    sedi    scolastiche,    perche'
.............;
      d) Altro (specificare), perche' .............
             Modalita' e termini per la partecipazione.
    I   soggetti   che  partecipano  alla  consultazione  inviano  le
comunicazioni  di  risposta,  recanti  in  oggetto  gli  estremi  del
mittente,  la  relativa  categoria  (famiglie;  "minori"; istituti di
istruzione  e  formazione; operatori; associazioni; esperti), nonche'
per  le  persone  fisiche  i  dati anagrafici e la professione, entro
sessanta  giorni  dalla  pubblicazione  del  presente documento nella
Gazzetta Ufficiale, tramite:
      a) raccomandata  con ricevuta di ritorno o raccomandata a mano,
al  seguente indirizzo: Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni
-  Gabinetto  -  Progetto speciale ricerca per la tutela dei minori -
Centro  direzionale  -  Is.  B5  "Torre  Francesco"  -  80143 Napoli,
indicando  sulla busta la dicitura Consultazione pubblica: "La fascia
oraria  protetta  nella programmazione televisiva quale strumento per
la prevenzione e la tutela dei minori",
ovvero
      b) in   formato   elettronico  al  seguente  indirizzo  e-mail:
progettominori@agcom.it,  indicando  in oggetto, dopo le informazioni
sul mittente, la dicitura sopra indicata.
    Per  le  comunicazioni  di  risposta  puo'  essere  utilizzato il
modello  presente,  unitamente al testo della consultazione, sul sito
web dell'Autorita'.
    I  dati personali acquisiti nel corso della consultazione vengono
trattati,  per  le  finalita'  del  Progetto,  mediante elaborazione,
interconnessione  e  raffronto  con  altri  dati,  nel rispetto delle
previsioni della legge n. 675/1996 recante "Tutela delle persone e di
altri  soggetti  rispetto al trattamento dei dati personali". Per gli
altri  elementi  di  risposta,  viene  osservato,  anche  nel caso di
utilizzo in forma autonoma, l'anonimato.
    Le comunicazioni non precostituiscono, ai sensi della delibera n.
278/1999,  alcun  titolo, condizione o vincolo rispetto ad eventuali,
successive decisioni dell'Autorita'.