IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  Visto  il  decreto  del Presidente della Repubblica 12 giugno 2001,
recante  la nomina dell'on. avv. Roberto Maroni a Ministro del lavoro
e delle politiche sociali;
  Visto  il  decreto  del Presidente della Repubblica 12 giugno 2001,
recante  la  nomina  a  Sottosegretario  di  Stato  del dott. Alberto
Brambilla;
  Vista  la  legge  23 agosto  1988,  n.  400,  recante la disciplina
dell'attivita'   di   Governo  e  ordinamento  della  Presidenza  del
Consiglio  dei  Ministri, come modificata dal decreto-legge 12 giugno
2001,  n.  217,  convertito,  con modificazioni, dalla legge 3 agosto
2001, n. 317;
  Visto  il  decreto  legislativo  30  marzo  2001, n. 165, avente ad
oggetto  "Norme  generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze
delle amministrazioni pubbliche";
  Visto  il  decreto  legislativo  30 luglio 1999, n. 300, recante la
riforma  dell'organizzazione  del  Governo a norma dell'art. 11 della
legge  15  marzo  1997,  n.  59, come modificato dal decreto-legge 12
giugno  2001,  n.  217,  convertito,  con  modificazioni, dalla legge
3 agosto 2001, n. 317;
  Visto  il  decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n. 303, recante
l'ordinamento  della  Presidenza  del  Consiglio dei Ministri a norma
dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 2001, n.
176,  avente  ad  oggetto l'organizzazione del Ministero del lavoro e
delle politiche sociali;
  Visto   il   decreto-legge   12   giugno   2001,  n.  217,  recante
modificazioni  al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, nonche'
alla  legge  23 agosto 1988, n. 400, in materia di organizzazione del
Governo, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2001, n.
317;
  Ritenuta  la  necessita' di determinare le attribuzioni delegate al
Sottosegretario di Stato dott. Alberto Brambilla;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  1.   Sono   riservate   al   Ministro   le  funzioni  di  indirizzo
politico-amministrativo,   la   definizione   degli  obiettivi  ed  i
programmi  da  attuare,  la  verifica della rispondenza dei risultati
dell'attivita'   amministrativa   e  della  gestione  agli  indirizzi
impartiti, nonche' l'adozione degli atti individuati negli articoli 4
e 14 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
  2. Sono, altresi', in ogni caso riservati al Ministro:
    a) i rapporti con il Governo e il Parlamento;
    b) il  coordinamento  sulle  questioni di carattere comunitario e
internazionale;
    c) gli atti di nomina e di designazione o di revoca di componenti
di organizzazioni o commissioni internazionali;
    d) gli  atti  concernenti  questioni  di indirizzo generale o che
comunque   implichino  determinazioni  di  principio  di  particolare
importanza politica, amministrativa o economica;
    e) i  rapporti  con  gli  organi  costituzionali  o ausiliari del
Governo,   nonche'   le   risposte   agli  organi  di  controllo  sui
provvedimenti del Ministro;
    f) i  provvedimenti di designazione, nomina, annullamento, revoca
e  scioglimento  di  organi  di  amministrazione  e  di controllo, di
comitati tecnici, di commissari straordinari, di dirigenti degli enti
sottoposti  alla  vigilanza e tutela del Ministero, di componenti gli
organi  collegiali  costituiti nell'ambito dell'amministrazione, o di
altre   amministrazioni   ovvero   di   enti   pubblici,  nonche'  il
coordinamento degli enti vigilati;
    g) i  provvedimenti  da  adottare  in  materia  di  rendiconto  e
controllo  relativamente agli enti sottoposti alla vigilanza e tutela
del Ministero;
    h) i criteri per l'affidamento di convenzioni per studi, indagini
e  rilevazioni  con  enti  ed  organismi  di studio, documentazione e
ricerca;
    i) le  determinazioni  sulla valutazione di cui all'art. 5, comma
3,  del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, e sulle relazioni
che  i responsabili degli uffici sono tenuti a sottoporre al Ministro
per  le  questioni  che  presuppongono le risoluzioni di tematiche di
rilievo generale;
    l)  la  determinazione  dei  compensi  ai componenti degli organi
individuali o collegiali in base alla normativa vigente;
    m) l'adozione degli atti aventi contenuto normativo di competenza
del   Ministero,   nonche'   le  richieste  di  adesioni  alle  altre
amministrazioni  in  merito  agli  atti aventi contenuto normativo di
competenza  del  Ministero,  gli  atti  di  adesione agli atti aventi
contenuto normativo promossi da altre amministrazioni;
    n) gli  atti,  comprese  le  circolari,  contenenti  direttive di
carattere generale;
    o) le funzioni di indirizzo politico-amministrativo in materia di
immigrazione  di cui all'art. 4, comma 1, lettera f), del decreto del
Presidente della Repubblica 26 marzo 2001, n. 176;
    p) le funzioni di indirizzo politico-amministrativo in materia di
famiglia  e  di  paternita' e maternita', di cui all'art. 4, comma 1,
lettera  b),  del  decreto  del  Presidente della Repubblica 26 marzo
2001, n. 176.