IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto l'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
24  maggio 2002 concernente la dichiarazione dello stato di emergenza
in  relazione  alla  grave  crisi  idrica  che  ha colpito la regione
Umbria;
  Considerato  che la dichiarazione dello stato di emergenza e' stata
adottata per fronteggiare situazioni che per intensita' ed estensione
richiedono l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari;
  Considerato  che gli interventi predisposti sono tuttora in corso e
che, quindi, l'emergenza non puo' ritenersi conclusa;
  Vista  la richiesta del presidente della regione Umbria di cui alla
nota in data 9 dicembre 2002;
  Vista  la  deliberazione  del Consiglio dei Ministri adottata nella
riunione del 20 dicembre 2002;
                              Decreta:
  Ai  sensi  e  per  gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24
febbraio  1992,  n.  225,  in  considerazione  di  quanto espresso in
premessa,  e'  prorogato,  fino  al  31 dicembre  2003,  lo  stato di
emergenza in relazione alla crisi di approvvigionamento idrico che ha
colpito la regione Umbria.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
    Roma, 20 dicembre 2002
                                            Il Presidente: Berlusconi