IL COMMISSARIO GOVERNATIVO
  Visto  il  decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13
dicembre  2001  con il quale e' stato prorogato, per ultimo, lo stato
di  emergenza idrica in Sardegna fino alla data del 31 dicembre 2003,
confermando,  sino  a tale data, i poteri commissariali attribuiti al
presidente  della  regione  autonoma  della Sardegna con le pregresse
ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri medesimo;
  Vista  l'ordinanza  del  Ministro  dell'interno  -  Delegato per la
protezione civile, n. 3196 in data 12 aprile 2002;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3243
in  data  29  settembre  2002,  contenente ulteriori disposizioni per
fronteggiare l'emergenza idrica in Sardegna;
  Considerato   che  per  la  risoluzione  dell'emergenza  idrica  in
Sardegna  si  rende  necessario  predisporre  un urgente e strategico
programma  di interventi commissariali che attivi la realizzazione di
opere emergenziali di primaria importanza sia per l'immediato che per
il medio periodo e preveda il completamento di quelli gia' avviati;
  Considerato  che  tale  programma  deve  articolarsi sulle seguenti
quattro principali aree di intervento:
                         AREE DI INTERVENTO
  1.  Collegamenti ed interconnessioni bacini idrografici di primaria
importanza strategica ed emergenziale.
  2.  Completamento  opere  idriche  di  primaria  importanza, invasi
artificiali  e  avvio  procedure  progettuali  e  di  valutazione  di
fattibilita'  tecnico-economico-ambientale  di  nuovi  invasi in base
alle normative vigenti.
  3.   Piano   strategico  reti  idriche:  risparmio  idrico  con  la
riqualificazione delle reti idriche dei centri abitati.
  4. Interventi emergenziali urgenti.
                           OPERE E LAVORI
1.  Collegamenti  ed  interconnessione bacini idrografici di primaria
importanza strategica ed emergenziale.
1.1.    Interconnessione    dei    sistemi   idrici   del   Tirso   e
Flumendosa-Campidano  e  migliore  utilizzazione  dei  bacini vallivi
Tirso-Fluminimannu di Pabillonis-Mogoro.
Intervento
  Essa e' finalizzata a costituire l'asse principale di trasferimento
delle risorse dal centro-nord all'area meridionale della Sardegna una
volta completato l'intero sistema idrico dell'isola.
  In particolare dovranno essere realizzate le opere di utilizzazione
delle  risorse  del  Mogoro, del Flumineddu di Allai e del Montiferru
oltre  alle  interconnessioni  con  i bacini, contermini a quello del
Tirso, della Sardegna nord-occidentale e nord-orientale.
  La  portata  media  annua  di  trasporto, stimata in tale orizzonte
temporale,  come riportato nel piano d'ambito recentemente approvato,
e' pari a quasi 3 m3/s.
  L'intervento  consentira'  la  piena utilizzazione dei deflussi dei
periodi  di  morbida  del bacino residuo del Tirso a S. Vittoria, del
bacino  del  Fluminimannu  di  Pabillonis  e  del  bacino del Mogoro,
collegandoli  con  un sistema a forte domanda idropotabile e, quindi,
caratterizzato    da   consistenti   prelievi   anche   nel   periodo
autunno-invernale.
  Per  tale  scopo,  trattandosi  di prelievi ad acqua fluente, senza
regolazione   delle   portate   naturali,   maggiore  e'  la  portata
trasferibile  e  maggiore  risulta  il volume utilizzabile, riducendo
cosi' i volumi sfiorati a mare.
  L'intervento   e'  ideato  e  finalizzato  allo  scopo  di  rendere
disponibile  un  collegamento  fisico bidirezionale tra i due sistemi
idrici  piu' importanti dell'isola al fine di sopperire ai fabbisogni
primari  delle  due  aree territoriali in situazioni di emergenza per
improvvise fallanze di uno dei due sistemi dovute a cause idrologiche
o a deficienze improvvise nei sistemi infrastrutturali.
  Il  dimensionamento della linea di adduzione adottato, capacita' di
trasporto   di   3   m3/s,  corrisponde  al  livello  ottimale  della
potenzialita'  di  trasporto  per  rispettare  i  tre obiettivi sopra
indicati.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  Con  ordinanza  commissariale n. 314 del 28 agosto 2002, che affida
all'Ente  autonomo  del  Flumendosa  l'attuazione dell'intervento, e'
stato    approvato    il    progetto    preliminare   dell'intervento
"Interconnessione dei sistemi idrici del Tirso e Flumendosa-Campidano
e  migliore  utilizzazione  dei  bacini vallivi Tirso-Fluminimannu di
Pabillonis-Mogoro"  per  un importo complessivo di Euro 76.430.000,00
suddiviso  in tre lotti, di cui i primi due, del costo complessivo di
Euro  61.430.000,00,  relativi alle opere di collegamento prioritarie
ed    alle    opere   di   completamento   funzionale,   nell'insieme
indispensabili     a     garantire     la     piena     funzionalita'
dell'interconnessione tra i due sistemi idrici interessati, rivestono
carattere  di  massima urgenza al fine del superamento dell'emergenza
idrica in Sardegna.
  In  data  21 dicembre 2002 e' stato firmato un protocollo di intesa
tra il Commissario governativo per l'emergenza idrica in Sardegna, la
regione  autonoma  della  Sardegna,  la provincia di Oristano, l'Ente
autonomo  del Flumendosa ed il Consorzio di bonifica dell'Oristanese,
secondo il quale il Consorzio di bonifica dell'Oristanese provvedera'
alla  predisposizione  del  progetto  dell'intervento  relativo  alla
captazione  delle  risorse del Rio Mogoro ed all'interconnessione con
il  canale  sinistra  Tirso-Arborea.  Cio'  in quanto l'opera risulta
interamente nella competenza territoriale del consorzio, mentre l'EAF
provvedera'  all'attuazione  delle  opere  di  primo  e secondo lotto
relative al canale di adduzione principale.
  Con  la  medesima  ordinanza  n.  314/2002  sopracitata, le risorse
necessarie  per  la  realizzazione  dell'intervento in argomento sono
state  individuate  in  Euro  33.569.698,44  a  valere  sui  fondi  a
disposizione del commissario sulla contabilita' speciale di tesoreria
n.  1690/3, e in Euro 27.860.301,56 a valere su fondi da individuarsi
sugli stanziamenti attribuiti alla regione Sardegna con deliberazioni
CIPE,  per  un  importo  complessivo,  relativo  ai  primi  due lotti
dell'opera,   di   Euro  61.430.000,00  e  quanto  ai  restanti  Euro
15.000.000,00 relativi al terzo lotto, su fondi ancora da programmare
da parte della regione autonoma della Sardegna.
  Il   progetto   "definitivo"   dei   primi   due  lotti,  da  porre
congiuntamente in esecuzione, su cui ha espresso parere favorevole il
comitato  tecnico  amministrativo  regionale  con voto n. 826 in data
4 dicembre   2002   e'   in   corso  di  approvazione  con  ordinanza
commissariale.
  L'integrazione   del  parziale  finanziamento  commissariale,  gia'
sussistente,  e'  indispensabile per la messa in gara dell'intervento
di  che  trattasi  da  parte  dell'Ente autonomo del Flumendosa, ente
sub-commissariato per la realizzazione dell'intervento stesso.
  L'intervento  di che trattasi, la cui realizzazione verra' attuata,
stante  l'estrema  urgenza  dell'intervento stesso, nell'ambito della
gestione  commissariale,  e con le modalita' e procedure disposte dal
Commissario  governativo  per l'emergenza idrica in Sardegna e' anche
inserito  nel  programma  di  infrastrutture  strategiche di cui alla
deliberazione CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001, ai sensi dell'art. 1,
comma 1, della legge n. 443 del 2001.
  L'intervento  in parola, ai sensi di legge e' stato dichiarato, con
la  sopra  citata  ordinanza  commissariale  n. 314/2002, di pubblica
utilita', urgente ed indifferibile.
  L'ordinanza  del  Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3243 del
29  settembre  2002  ha disposto, all'art. 1, che il presidente della
regione   autonoma   della   Sardegna,  Commissario  governativo  per
l'emergenza  idrica in Sardegna, allo scopo di attuare gli interventi
programmati  ai  fini  del  superamento  dell'emergenza  stessa, puo'
avvalersi,  anche  in deroga alle procedure previste dalle pertinenti
deliberazioni  del  CIPE,  delle  risorse  finanziarie assegnate alla
regione  autonoma  della  Sardegna,  ma  non  ancora impegnate, dalle
deliberazioni  del CIPE medesimo n. 4/1999, n. 84/2000, n. 138/2000 e
n. 36/2002.
  Accertato  che sulle risorse attribuite alla regione autonoma della
Sardegna,  alla  data della presente ordinanza, a valere sui fondi di
cui  alle  predette deliberazioni del CIPE, risultano disponibili per
la regione Sardegna risorse ancora da finalizzare, al netto di quanto
gia'  programmato  con  gli  atti  formali  previsti in ordinario, un
importo   complessivo   pari  ad  Euro  529.842.584,84,  sussiste  la
possibilita'  di  attingere  a tale fonte finanziaria, in particolare
sulle  risorse  di  cui  alle  deliberazioni  CIPE  n.  138/2000 e n.
36/2002,  disponendo il vincolo di destinazione e di prelievo, per il
riversamento  nella contabilita' speciale del Commissario governativo
per     l'emergenza    idrica    in    Sardegna    dell'importo    di
Euro 27.860.301,56.
1.2. Interconnessione bacini idrici nord-sud Sardegna.
  La delibera CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001, con la quale e' stato
approvato   il  programma  sistemi  idrici  per  gli  interventi  nel
Mezzogiorno,  prevede  all'allegato B  interventi di interconnessione
tra   i  bacini  della  Sardegna  per  un  ammontare  complessivo  di
Euro 524,72  milioni  di  euro  cosi'  come  proposti  dalla  regione
Sardegna.
  Considerato  che  anche quest'anno ingenti risorse idriche andranno
perse  per la mancanza di collegamenti tra invasi si rende necessario
attivare   con   urgenza   lo   studio   di   fattibilita'   relativo
all'interconnessione  tra  i bacini nord-sud Sardegna, anticipando la
definizione  delle  fasi  progettuali  previste nel piano stralcio di
bacino.
  L'EAF  appare  il  soggetto  piu'  indicato,  con  il  concorso dei
soggetti    preposti    alla   gestione   dei   singoli   invasi   da
interconnettere,   per   realizzare   lo   studio   di   fattibilita'
dell'intervento di che trattasi.
  Per  tale studio sono necessari 250.000 euro. L'EAF di concerto con
gli enti interessati all'interconnessione dei bacini, provvedera' con
risorse interne alla realizzazione della fattibilita' dell'intervento
proponendo   la   soluzione   finale   entro  sessanta  giorni  dalla
formalizzazione dell'incarico.
  In  considerazione  della  sopracitata ordinanza del Presidente del
Consiglio  dei  Ministri  n.  3243  del  29 settembre 2002 le risorse
necessarie  per  la  realizzazione del suddetto studio possono essere
rinvenute  nell'ambito  delle disponibilita' che ancora sussistono, a
valere  sulle  risorse  di  cui alle deliberazioni CIPE n. 4/1999, n.
84/2000, n. 138/2000 e n. 36/2002, di cui il presidente della regione
autonoma  della  Sardegna,  Commissario  governativo  per l'emergenza
idrica  in  Sardegna,  puo'  avvalersi  per  attuare  gli  interventi
programmati   ai   fini   del   superamento   dell'emergenza   stessa
disponendone il vincolo di destinazione e di prelievo
2. Completamento   opere   idriche  di  primaria  importanza,  invasi
artificiali   e   avvio   procedure   progettuali  e  di  valutazione
tecnico-economica-ambientale  di  nuove  dighe in base alle normative
vigenti.
2.1. Diga di Cumbidanovu nell'alto Cedrino.
Intervento
  L'intervento  costituisce  presupposto  e  opera  principale  dello
schema  idrico dell'alto Cedrino. Prevede il completamento dei lavori
per la realizzazione di un invaso artificiale, per un volume utile di
10,6  milioni  di  metri  cubi,  sull'alto  corso  del fiume Cedrino,
localita' Cumbidanovu in comune di Orgosolo. Il progetto nasce per il
rilancio  dell'economia  della  Sardegna  centrale, allo stato basata
essenzialmente    sulla   pastorizia   transumante,   attraverso   la
trasformazione  irrigua  di  una vasta area di circa 3.000 Ha, avente
ottime   caratteristiche   agro-pedologiche.  In  considerazione  del
perdurare  della crisi idrica e la scarsita' di afflussi degli ultimi
anni,   l'invaso   costituisce   un  importante  arricchimento  della
dotazione  idrica  complessiva  dell'Isola  nella  prospettiva  della
totale  messa  in  rete  dei  serbatoi artificiali dell'Isola stessa,
oltre al significativo apporto per il territorio dell'area contermine
piu' direttamente interessato.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  Le  opere  sono state avviate nel 1989 e sospese nel 1992 a seguito
di  un  contenzioso.  Al  fine  di pervenire ad una risoluzione dello
stesso contenzioso, il commissario governativo per l'emergenza idrica
ha  promosso appositi incontri tra le parti. Da ultimo il commissario
del  Consorzio  di  bonifica  della  Sardegna centrale ha ricevuto il
mandato  per  definire il contenzioso entro il 31 dicembre 2002. Allo
stato  le  opere  sono  state adeguate alle prescrizioni del Servizio
nazionale dighe e del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
  Sono  in  corso  le  procedure  relative  alla  VIA  sulle opere di
adeguamento.
  L'importo   complessivo  dell'intervento  assomma,  allo  stato,  a
complessivi Euro 51.811.898,03.
  Di  questi,  Euro 21.101.912,44 sono disponibili sui fondi Agensud,
Euro 10.329.137,98  su risorse regione autonoma Sardegna (assessorato
lavori  pubblici),  ed  Euro 2.530.638,81 su risorse RAS (assessorato
industria), per un totale di Euro 33.961.689,23.
  La  giunta  regionale  con  atto  programmatico formalizzato con la
deliberazione  n.  36/48  del  23 ottobre 2001, ha previsto, a valere
sulle disponibilita' delle deliberazioni CIPE n. 4/1999, n. 14/2000 e
n.  138/2000,  il  finanziamento  per  17,04  milioni  di  euro delle
ulteriori  risorse  necessarie  per il completamento dell'intervento,
quali   risultano   dall'aggiornamento  della  progettazione,  resosi
necessario  per  adempiere  alle  prescrizioni del Servizio nazionale
dighe  nonche'  per  la  risoluzione  delle problematiche relative ai
rapporti  con  l'impresa,  alla  quale a seguito di appalto era stata
affidata la realizzazione dell'opera stessa.
  Il  soggetto  attuatore dell'intervento e' il Consorzio di bonifica
della Sardegna centrale.
  La  compiuta  realizzazione dell'intervento di che trattasi si pone
in  termini  di  estrema  urgenza  in  quanto  necessaria ai fini del
superamento dell'emergenza idrica.
  Atteso  quanto  disposto  all'art.  1  della  citata  ordinanza del
Presidente  del  Consiglio dei Ministri n. 3243 del 29 settembre 2002
di  cui  sopra, considerato che alla data della presente ordinanza, a
valere  sui fondi di cui alle deliberazioni n. 4/1999, n. 84/2000, n.
138/2000  e  n. 36/2002 del CIPE, al netto di quanto gia' programmato
con  gli  atti  formali  previsti  in  ordinario risulta siano ancora
disponibili  risorse per essere finalizzate, sussiste la possibilita'
di  attingere  a tale fonte finanziaria, in particolare sulle risorse
di  cui  alle  deliberazioni  CIPE  n.  138/2000 e n. 36/2002, per il
completamento dell'intervento in parola.
2.2. Diga Monti Nieddu per l'utilizzazione irrigua e potabile dei rii
Monte Nieddu, Is Canargius e bacini minori ed opere complementari.
Intervento
  L'opera  localizzata in provincia di Cagliari interessa i comuni di
Sarroch, Pula, Villa San Pietro, Domus de Maria e Teulada.
  Il  volume  di  acqua  reso  disponibile nell'invaso consentira' di
eliminare il deficit idrico potabile ed irriguo della fascia costiera
sud  occidentale  del  Golfo  di Cagliari, soddisfando interamente la
domanda  di  acqua  potabile  ai  fini  civili e turistici della zona
costiera delimitata dai centri urbani citati.
  L'intervento prevede le seguenti opere:
    una  diga di ritenuta sul rio Monte Nieddu in localita' Sa Stria,
con una capacita' utile d'invaso di 35,4 milioni di mc;
    una traversa di sbarramento sul rio Is Canargius, con una portata
massima derivabile di 12 mc/sec;
    una  galleria  di  collegamento  tra  gli  invasi  creati dai due
sbarramenti precedenti, con una lunghezza di circa 1100 m diametro di
2500 mm, portata di 12 mc/sec, portata massima 20 milioni di mc/sec;
    altre  opere  complementari,  tra  cui  la  torre  di  presa  per
l'alimentazione  dell'acquedotto  per l'utilizzo potabile delle acque
invasate.
  La realizzazione dell'opera, il cui invaso alimentera' l'acquedotto
della costa sud-occidentale in sostituzione degli attuali apporti dal
sistema  Flumendosa,  incidera'  positivamente sulle problematiche di
emergenza  idrica  dell'area  maggiormente  in  deficit della regione
(Campidano e area vasta di Cagliari), in quanto non solo risolvera' i
problemi  delle  aree  direttamente interessate, ma liberera' risorse
aumentando la dotazione disponibile nel sistema Flumendosa.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  Sono   stati   realizzati  i  lavori  relativi  al  primo  stralcio
funzionale della diga Sa Stria sul rio Monte Nieddu.
  Relativamente  alla traversa di sbarramento di Medau Aingiu sul rio
Is Canargius sono stati realizzati i lavori relativi alla viabilita',
mentre  per  quanto  concerne  la  traversa di sbarramento sono stati
conclusi  tutti  gli scavi per la formazione della sede di imposta di
sbarramento.  Quanto  alla galleria di collegamento tra gli invasi e'
stata completamente scavata e parzialmente rivestita.
  Complessivamente     sono     state     realizzate     opere    per
Euro 18.086.764,57.
  Restano da realizzare le opere di completamento.
  Il progetto esecutivo del secondo stralcio, ha gia' acquisito tutte
le  autorizzazioni ed i nulla osta necessari, e' stato predisposto ed
e'  in  corso  di  presentazione  per  la  riapprovazione al Servizio
nazionale dighe e al C.T.A.R.
  Il  fabbisogno  finanziario per la realizzazione dell'intervento e'
stato   determinato   al   netto   del   ribasso  a  base  d'asta  in
L. 101.132.310.715.
  L'intervento,  previsto  nel programma operativo risorse idriche di
cui  al  Q.C.S.  1994-1999, e' stata finanziato dall'ex Ministero dei
lavori   pubblici   (attuale   Ministero   per  le  infrastrutture  e
trasporti),  nel  contesto  dell'accordo  di programma quadro risorse
idriche  e opere fognario-depurative sottoscritto in data 22 febbraio
2002 dalla regione autonoma della Sardegna e dagli organi del governo
centrale.
  L'intervento  di  che  trattasi  e' stato inserito nel programma di
infrastrutture  strategiche di cui alla deliberazione CIPE n. 121 del
21  dicembre  2001,  ai sensi dell'art. 1, comma 1 della legge n. 443
del 2001.
  Il  Commissario  governativo  al  fine  di  definire la ripresa dei
lavori   ha  promosso  appositi  incontri  che  hanno  consentito  la
sottoscrizione  in data 11 novembre 2002 di un intesa preliminare tra
le parti, finalizzata alla immediata ripresa dei lavori.
  Dato  il contributo che la realizzazione dell'intervento dara' alla
soluzione  delle  problematiche  emergenziali  e' necessario inserire
l'intervento   medesimo  nel  programma  commissariale  di  opere  ed
interventi per il superamento dell'emergenza idrica in Sardegna.
  Allo stato attuale e' necessario far fronte all'esecuzione di nuovi
lavori, oggetto di una perizia di variante e suppletiva in dipendenza
delle modifiche da apportare alle opere connesse al reperimento delle
ceneri,   all'adozione  delle  piu'  recenti  tecniche  di  posa  del
calcestruzzo  rullato  ed  all'esecuzione dei lavori scaturenti dagli
imprevisti  geologici emersi in corso d'opera, nonche' alla soluzione
della  controversia  sorta  con  l'impresa appaltatrice. Le ulteriori
risorse necessarie assommano ad Euro 27.888.077,55.
  In  considerazione  della  sopracitata ordinanza del Presidente del
Consiglio  dei  Ministri  n.  3243  del  29 settembre 2002 le risorse
necessarie  per  la  ripresa  dei  lavori  e l'ultimazione dell'opera
possono  essere  reperite nell'ambito delle disponibilita' che ancora
sussistono  a  valere sulle risorse di cui alle deliberazioni CIPE n.
4/1999,  n.  84/2000, n. 138/2000 e n. 36/2002 e di cui il presidente
della  regione  autonoma  della Sardegna, commissario governativo per
l'emergenza  idrica  in  Sardegna  puo'  avvalersi  per  attuare  gli
interventi programmati ai fini del superamento dell'emergenza stessa,
disponendone il vincolo di destinazione e di prelievo.
2.3. Diga di Medau Zirimilis.
Intervento
  La  diga  di  Medau  Zirimilis  e'  stata ultimata nel 1990. Ricade
nell'agro  di  Siliqua,  nel comprensorio del Cixerri, nella Sardegna
sud-occidentale.
  Durante  gli  invasi sperimentali si sono riscontrate delle perdite
idriche  rilevanti,  causate  da una circolazione idrica profonda che
sottopassa  le  fondazioni. Il Servizio nazionale dighe ha, pertanto,
disposto la redazione di un progetto per eliminare l'inconveniente.
  Obiettivo  dell'intervento  rendere  disponibili le risorse del Rio
Casteddu che si invasano nel serbatoio sul Rio Casteddu sotteso dalla
diga di Medau Zirimilis. Tali risorse costituiranno nella prospettiva
della  totale  messa  in rete dei serbatoi artificiali dell'Isola, un
arricchimento della dotazione idrica complessiva dell'Isola stessa, e
potranno   anche  essere  utili  ai  fini  dello  sviluppo  economico
dell'area  di  riferimento.  Il  completamento  dell'invaso, infatti,
assicurera'    l'approvvigionamento   idrico   della   zona   servita
dall'invaso  medesimo,  zona caratterizzata da gravi disagi dovuti al
perdurare della crisi idrica.
  L'intervento  sulla struttura idraulica si rende necessario ai fini
della  pubblica  incolumita',  secondo  le  prescrizioni del Servizio
nazionale dighe.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  Il progetto di risanamento oggetto dell'intervento e' finalizzato:
    al  ripristino  delle  fondazioni e dello schermo di tenuta delle
"spalle" oltre che dello sbarramento centrale;
    alla realizzazione di un tunnel di dreno.
  Del   progetto   e'  stato  realizzato  il  primo  lotto,  relativo
all'approfondimento  dello  schermo  delle  spalle  sn e dx. Resta da
realizzare la parte centrale.
  La  realizzazione dell'intervento dara' un significativo contributo
alla  soluzione delle problematiche emergenziali dell'area contermine
all'invaso.  E',  pertanto, necessario inserire l'intervento medesimo
nel programma commissariale di opere ed interventi per il superamento
dell'emergenza idrica in Sardegna.
  La spesa e' stata prevista in Euro 5.680.000,00.
  In  considerazione  della  sopracitata ordinanza del Presidente del
Consiglio  dei  Ministri  n.  3243  del  29 settembre 2002 le risorse
necessarie  per  il completamento dei lavori possono essere rinvenute
nell'ambito  delle  disponibilita'  che  ancora  sussistono, a valere
sulle  risorse  di cui alle deliberazioni CIPE n. 4/1999, n. 84/2000,
n. 138/2000 e n. 36/2002, di cui il presidente della regione autonoma
della  Sardegna,  commissario  governativo  per l'emergenza idrica in
Sardegna,  puo'  avvalersi  per attuare gli interventi programmati ai
fini  del  superamento dell'emergenza stessa, disponendone il vincolo
di destinazione e di prelievo.
2.4. Schema San Simone - primo lotto invaso.
2.5. Schema idrico Buttule e Calambru.
2.6. Diga Sa Contra Ruja.
2.7. Schema Flumineddu (S'Allusia). (Oristano) - primo lotto invaso.
  La  scarsita'  della risorsa idrica e le caratteristiche climatiche
della  Sardegna  degli  ultimi  decenni, caratterizzate da intense ma
rare   precipitazioni,   e   la   definizione   delle   idro-esigenze
multisettoriali nell'ambito degli studi connessi alla predisposizione
del  "Piano  stralcio  di  bacino  -  Risorse idriche", comportano la
necessita'  che  la rete dei bacini artificiali sia completata con la
realizzazione  di alcuni serbatoi rilevanti per lo sviluppo locale ed
indispensabili  per  implementare  la  dotazione  idrica  complessiva
dell'Isola.
  Tali  interventi  sono finalizzati ad intercettare deflussi residui
particolarmente   consistenti  che  attualmente  non  possono  essere
immessi  nel  sistema  idrico  regionale  per assenza di strutture di
captazione   e  regolazione.  La  risorsa  idrica  cosi'  disponibile
costituira'  elemento  per  lo sviluppo locale delle aree interessate
penalizzate dalla scarsita' di disponibilita' di acqua.
  Sono   indicati,   in   prosieguo,   quattro   potenziali  serbatoi
artificiali  per  i  quali si rende necessario avviare con urgenza il
processo   di   progettazione   a  partire,  prioritariamente,  dalla
redazione  degli  studi  di  fattibilita',  secondo  le metodologie e
verifica  delle  procedure previste con la deliberazione della giunta
della regione della Sardegna n. 42/11 del 4 dicembre 2001 (bollettino
ufficiale  della regione Sardegna n. 9 del 29 marzo 2002, supplemento
ordinario)  e  per  gli  studi di compatibilita' ambientale a termini
della legislazione vigente.
  In considerazione dell'apporto che la realizzazione delle succitate
opere,  per  le  motivazioni  sopra indicate, da alla soluzione delle
problematiche   emergenziali,  la  progettazione  delle  medesime  e'
oggetto di intervento commissariale. Pertanto e' necessario inserirle
nel programma commissariale di opere ed interventi per il superamento
dell'emergenza idrica in Sardegna.
  Considerata  la specificita' di tali interventi, la predisposizione
degli studi di fattibilita' sara' affidata ai soggetti competenti.
  Gli  stessi  dovranno  comunque  svolgere tale attivita' in stretto
coordinamento   e  secondo  le  linee  metodologiche  definite  dalle
strutture  operative  incaricate della elaborazione ed attuazione dei
piani stralcio dell'unico bacino idrografico regionale.
  Le  risorse  necessarie  per  le progettazioni di cui sopra possono
essere   reperite   nell'ambito   delle   disponibilita'  che  ancora
sussistono,  a valere sulle risorse di cui alle deliberazioni CIPE n.
4/1999,  n.  84/2000, n. 138/2000 e n. 36/2000 e di cui il presidente
della  regione  autonoma  della Sardegna, commissario governativo per
l'emergenza  idrica in Sardegna, ai sensi della sopracitata ordinanza
del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri n. 3243 del 29 settembre
2002,  puo'  avvalersi per attuare gli interventi programmati ai fini
del  superamento  dell'emergenza  stessa,  disponendone il vincolo di
destinazione e di prelievo.
  Si  illustrano  qui  di seguito gli interventi predetti da inserire
nel programma commissariale.
2.4. Schema San Simone - primo lotto invaso.
Intervento
  L'opera,  proposta dal Consorzio di bonifica della Gallura, prevede
la  realizzazione di un invaso nel territorio del comune di Telti, in
un  territorio  gravemente  colpito  dalla carenza di risorsa idrica.
Infatti  a  causa della costante diminuzione delle precipitazioni, la
relativa  disponibilita' mediamente invasata nella diga del Liscia e'
insufficiente  a  soddisfare  il  fabbisogno  dell'area  ed evidenzia
l'insufficiente dotazione infrastrutturale del territorio.
  L'intervento  e' finalizzato al reperimento di nuova risorsa pari a
circa  9  Mmc  nel sistema n. 3 - Gallura (piano stralcio di bacino -
risorse  idriche).  Si  prevede  la  realizzazione  di  un invaso nel
territorio  comunale  di Telti, il collegamento con il sistema n. 3 a
sostegno  dei  volumi  del  Liscia  e  la possibilita' di integrare i
volumi  invasati  attraverso  il  rilancio  dei volumi derivati dalla
traversa sul rio Enas.
  L'intervento,  gia'  previsto  nel  piano  acque  del 1989 e' stato
successivamente indicato nel documento base elaborato nell'agosto del
2000  per  la  predisposizione  dell'A.P.Q.  risorse  idriche.  Viene
indicato anche nel piano stralcio di bacino-risorse idriche in quanto
considerato  tra  le  infrastrutture  multisettoriali  finalizzate al
riequilibrio del bilancio idrico.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  La  predisposizione  dello studio di fattibilita' sara' affidata al
Consorzio di bonifica della Gallura.
  Da  una  prima  stima  risulta  che  il  costo  di  un  primo lotto
individuato e' di 15,49 milioni di euro.
  Il  finanziamento  necessario  per  lo studio di fattibilita' e' di
0,70 milioni di euro.
2.5. Schema idrico Buttule e Calambru.
Intervento
  Per  la  realizzazione dell'intervento si prevede la costruzione di
un  invaso  localizzato in provincia di Nuoro, nel comune di Bonorva,
nella zona tra Bonorva e Foresta Burgos.
  L'intervento,   gia'  previsto  dalla  deliberazione  della  giunta
regionale  n.  16/35 dell'8 maggio 2001, e le cui risorse finanziarie
sono  in  quell'atto  individuate, viene individuato anche tra quelli
indicati dal piano stralcio regionale di bacino - risorse idriche.
  L'intervento  consiste  nella  realizzazione  di  un invaso sul Riu
Calambru,  di  una  traversa  sul  Riu  Buttule  e di una galleria di
collegamento  tra  i  due  invasi, nel territorio comunale di Bonorva
(Sassari) e al confine con Foresta Burgos (Nuoro).
  Esso e' finalizzato ad assicurare un volume utile di regolazione di
circa  59  Mmc nel sistema n. 4 - nord occidentale (piano stralcio di
bacino - risorse idriche).
  Consentirebbe, quindi:
    di utilizzare circa l'80% dei deflussi naturali del Riu Buttule e
del  Riu  Calambru,  andando  a  soddisfare le esigenze idriche di un
territorio di circa 15.000 ettari e di circa 28.000 abitanti;
    di  razionalizzare  i  deflussi verso la diga del Coghinas le cui
dimensioni  non  permettono,  nei  periodi  di  piogge abbondanti, di
invasare   tutti   i  deflussi  idrici  compresi  quelli  provenienti
dall'area oggetto dell'intervento.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  La  predisposizione  dello studio di fattibilita' sara' affidata al
Consorzio di bonifica del nord Sardegna.
  Da  una  prima  stima  risulta  che  il  costo  di  un  primo lotto
individuato e' di 10,33 milioni di euro.
  Il  finanziamento  necessario per l'avvio delle fasi progettuali e'
di 0,46 milioni di euro.
2.6. Diga Sa Contra Ruja.
Intervento
  L'intervento  e'  relativo  alla realizzazione di un invaso sul rio
Mannu  a  Benetutti in localita' Sa Contra Ruja. Anche in questo caso
la realizzazione dell'opera e' prevista in un'area gravemente colpita
da carenza di risorsa idrica.
  L'intervento  gia'  previsto  dalla  D.G.R.  n. 16/35 dell'8 maggio
2001,  e  le  cui risorse finanziarie sono in quell'atto individuate,
consiste  nella  realizzazione di un serbatoio diretto ad invasare le
acque  del  Riu  Mannu  di Benetutti e del Riu Minore, nel territorio
comunale di Benetutti (Sassari).
  Esso e' finalizzato ad assicurare un volume utile di regolazione di
circa  25  Mmc  nel  sistema n. 5 - Tirso (piano stralcio di bacino -
risorse idriche).
  Consentirebbe,  quindi,  di  utilizzare  circa  il 70% dei deflussi
naturali  del  Riu  Mannu  di  Benetutti  e del Riu Minore, andando a
soddisfare le esigenze idriche di un territorio di circa 7.000 ettari
e di circa 14.000 abitanti.
  L'intervento  e'  anche  finalizzato a regolare i deflussi verso la
diga  di  Cantoniera sul fiume Tirso; svolgendo anche una funzione di
regolazione idrogeologica.
  Infatti,  negli  ultimi  anni  con  il  mutamento  delle condizioni
climatiche  della  Sardegna,  e  quindi  con  l'alternarsi  di lunghi
periodi  di  siccita'  a  brevi  ma intensi periodi di piogge, l'area
oggetto   dell'intervento   nei   periodi  di  intense  piogge  viene
interessata  da  allagamenti  a  causa  di una inadeguata regolazione
idraulica delle acque dei due fiumi che si intendono invasare.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  La predisposizione dello studio di fattibilita' sara' affidata alla
VII   comunita'  montana  "Goceano"  che  ha  ereditato  le  funzioni
precedentemente  svolte  dal  Consorzio  di  bonifica  S.  Saturnino,
soppresso nel 1988.
  Da  una  prima  stima  risulta  che  il  costo  di  un  primo lotto
dell'opera e' indicato in 12,91 milioni di euro.
  Il  finanziamento  necessario per l'avvio delle fasi progettuali e'
di 0,58 milioni di euro.
2.7. Schema Flumineddu (S'Allusia) (Oristano), primo lotto invaso.
Intervento
  Nell'ambito degli studi finalizzati alla redazione del programma di
opere  necessarie  per  fronteggiare  l'emergenza idrica, si e' posta
l'esigenza  di rivedere lo schema di utilizzazione del rio Flumineddu
al  fine  di  individuare  soluzioni  in  grado  di  incrementare  lo
sfruttamento  di  questa  importante  risorsa  non  ancora pienamente
utilizzata.
  Le  soluzioni  proposte  sono  state strutturate per conseguire gli
obiettivi  fissati  per  il  soddisfacimento  della  domanda, e cioe'
garantire   disponibilita'  idriche  adeguate  ai  comprensori  della
Marmilla e di Samugheo.
  Nell'ambito  della  realizzazione dello schema di utilizzazione del
rio  Flumineddu  rientra  l'intervento relativo alla realizzazione di
una diga a S'Allusia. L'opera e' finalizzata ad aumentare di circa 13
Mmc  la  capacita'  di  regolazione  del  sistema n. 5 - Tirso (piano
stralcio  di  bacino - risorse idriche), mediante la realizzazione di
un invaso a monte della traversa di Bau e Linu ed il collegamento tra
lo sbarramento e la traversa.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  La  predisposizione  dello studio di fattibilita' sara' affidata al
Consorzio di bonifica dell'oristanese.
  Da  una  prima  stima  risulta  che il costo complessivo dell'opera
ammontera' a circa 37,18 milioni di euro.
  Il finanziamento necessario per la progettazione di fattibilita' e'
di 1,67 milioni di euro.
3. Piano strategico reti idriche, risparmio idrico relativamente alla
riqualificazione delle reti idriche dei centri abitati.
3.1. Opere di riqualificazione reti idriche.
Intervento
  Obiettivo  primario:  opere  di riqualificazione di reti idriche da
attivare  con  meccanismo  di  finanziamento  legato  alla verificata
urgenza  e  documentata  utilita'  in  termini  di  risparmio  idrico
dell'intervento.
  Elementi  di  valutazione  saranno  la  documentata  progettualita'
appaltabile e la cantierabilita' dell'opera.
  Tale   intervento   si   inquadra  nell'ambito  delle  azioni  tese
all'eliminazione   delle   consistenti   perdite  idriche  dovute  in
particolare  all'inadeguatezza  delle infrastrutture di distribuzione
che  determinano  immissioni  di  quantita'  di risorsa superiori del
40-50%  a  quella  effettivamente necessaria per soddisfare l'utenza.
Tale  inadeguatezza  e'  dovuta  ad  un  deficit  di  investimenti  e
all'innalzamento  degli  standard  a  seguito  di  nuove disposizioni
normative.
  Ai fini del risparmio e per il recupero di consistenti quantita' di
risorsa idrica per il superamento dell'emergenza idrica nella regione
e'  necessario  intervenire al fine della riqualificazione delle reti
idriche urbane.
  L'intervento commissariale e' coerente con il progetto obiettivo n.
1  previsto  dal  piano  d'ambito, relativo a: "Efficientamento delle
reti di distribuzione e riorganizzazione dei rapporti commerciali" il
cui  obiettivo  specifico  e',  appunto, quello di ridurre le perdite
fisiche e commerciali, ed il miglioramento qualitativo del servizio".
  Con  tale intervento si mira ad accelerare e anticipare il progetto
obiettivo n. 1 del piano d'ambito.
  In  considerazione  della  sopracitata ordinanza del Presidente del
Consiglio  dei  Ministri  n.  3243  del  29 settembre 2002 le risorse
necessarie  per  tale  intervento possono essere reperite nell'ambito
delle disponibilita' che ancora sussistono, a valere sulle risorse di
cui  alle  deliberazioni CIPE n. 4/1999, n. 84/2000, n. 138/2000 e n.
36/2002,  di cui il presidente della regione autonoma della Sardegna,
commissario  governativo  per  l'emergenza  idrica  in Sardegna, puo'
avvalersi   per  attuare  gli  interventi  programmati  ai  fini  del
superamento   dell'emergenza   stessa,  disponendone  il  vincolo  di
destinazione e di prelievo.
Fabbisogni finanziari.
  Per  l'intervento in parola si prevede un costo di 90,00 milioni di
euro.
4. Interventi emergenziali urgenti.
4.1. Realizzazione  campagna  pozzi  nel  Campidano  Meridionale  per
l'approvvigionamento idro-potabile di Cagliari.
Intervento
  L'intervento   interessa   l'area  a  ovest  di  Uta  e  a  sud  di
Villaspeciosa.
  Dallo  studio  relativo  a  "Fattibilita'  di  un  campo  pozzi nel
Campidano   meridionale   per  l'approvvigionamento  idropotabile  di
Cagliari"  realizzato  dalla  societa' Hydrocontrol quale supporto al
commissario  governativo  per l'emergenza idrica in Sardegna ai sensi
dell'ordinanza  commissariale n. 304 dell'11 luglio 2002, risulta che
la  realizzazione  di tale intervento rende disponibile un apporto di
risorsa  al  sistema  idrico  della  Sardegna  meridionale pari ad un
volume  stimato  su  di un valore oscillante da un minimo di 10 ad un
massimo  di  20  milioni  di mc/anno di acqua, che contribuirebbero a
ridurre   i  pesanti  disagi  connessi  alla  ridotta  disponibilita'
idropotabile  dell'area  di  Cagliari.  L'apporto  di  risorsa idrica
derivante  dalla  realizzazione  del  suddetto  intervento coprirebbe
infatti  circa  il  25%  annuo  del  fabbisogno  dell'area  urbana di
Cagliari.
  L'esito degli studi eseguiti esprime una valutazione positiva sulla
fattibilita' di un intervento di captazione costituito da 15-20 pozzi
di  profondita'  150-200 m, da ubicarsi nell'area ad ovest di Uta e a
sud  di  Villaspeciosa. Si prevede di utilizzare una condotta di 40,1
km,  di  cui  6,3  km  di  nuova  realizzazione e 33,8 gia' esistenti
(sistema  idrico  EAF),  con una portata di 320 l/s per trasferire le
acque  sotterranee  al  sistema  di  distribuzione  della  citta'  di
Cagliari.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  Al  momento e' stato redatto dalla societa' Hydrocontrol uno studio
di  fattibilita', tramite un modello di simulazione del flusso idrico
sotterraneo  dell'acquifero  del  Campidano  meridionale realizzato a
partire  dal  modello  concettuale  proposto nell'ambito del progetto
speciale 25/96 Casmez del 1984.
  Si  prevede  di  realizzare  in  tredici settimane la progettazione
esecutiva dell'intervento, che prevede le seguenti attivita':
    aggiornamento dei dati utilizzati per la redazione del modello di
simulazione;
    valutazione  delle  strategie  di protezione statico/dinamica del
campo pozzi;
    realizzazione dei pozzi spia;
    progettazione   esecutiva  del  campo  pozzi  e  del  sistema  di
adduzione ad integrazione dello schema esistente.
  Si prevede, conseguentemente all'analisi predetta, di realizzare le
seguenti opere:
    quindici pozzi e prove di portata;
    realizzazione telecontrollo;
    realizzazione nuovo acquedotto.
  L'intervento,  per  le  motivazioni  sopraesposte ricade tra quelli
oggetto  di  intervento  commissariale.  In considerazione, pertanto,
della sopracitata ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri
n.  3243  del  29  settembre  2002,  le risorse necessarie per la sua
realizzazione    possono    essere    reperite    nell'ambito   delle
disponibilita'  che  ancora sussistono, a valere sulle risorse di cui
alle  deliberazioni  CIPE  n.  4/1999,  n.  84/2000, n. 138/2000 e n.
36/2002,  di cui il presidente della regione autonoma della Sardegna,
commissario  governativo  per  l'emergenza  idrica  in Sardegna, puo'
avvalersi   per  attuare  gli  interventi  programmati  ai  fini  del
superamento   dell'emergenza   stessa,  disponendone  il  vincolo  di
destinazione e di prelievo.
  Il  costo  complessivo  stimato  necessario  per  la  realizzazione
dell'intervento e' di 4 milioni di euro.
4.2.   Attivazione  impianti  di sollevamento al fine del recupero di
risorse idriche diversamente destinate allo scarico esterno di bacini
idrografici.
Intervento
  Il  protocollo  d'intesa stipulato in data 21 dicembre 2002, tra il
commissario  governativo  per  l'emergenza  idrica  in  Sardegna,  la
regione  autonoma  della  Sardegna,  la provincia di Oristano, l'ente
autonomo  del  Flumendosa e il Consorzio di bonifica dell'oristanese,
avente  ad oggetto "Lavori per la realizzazione dell'interconnessione
sistemi  idrici Tirso e Flumendosa-Campidano e migliore utilizzazione
dei bacini vallivi Tirso-Fluminimannu di Pabillonis-Mogoro", implica,
tra  le  attivita'  da  porre  in  essere,  anche  l'attivazione  del
sollevamento    delle   acque   dal   Flumineddu,   alla   confluenza
Tirso-Flumineddu, alla traversa di Pranu Antoni.
  Tale  attivita'  si  rende  necessaria  al fine di far confluire le
acque,  altrimenti destinate per fenomeni di sfioramento allo scarico
esterno  del  bacino, nel serbatoio del Tirso in localita' Cantoniera
per destinarle a risorsa strategica a fine idropotabile.
  Per  l'attivazione, in continuo, della stazione di pompaggio per il
sollevamento  di  un  volume  medio  stimato di circa 25 Mcm di acqua
relativo  alla corrente stagione invernale primaverile, si prevede un
costo di 2,5 milioni di euro.
  Date  le  caratteristiche  di cui sopra, tale attivita' rientra tra
quelle  oggetto  di  intervento  commissariale  e quindi inserita nel
programma  commissariale  di  interventi  finalizzati  al superamento
dell'emergenza idrica in Sardegna.
  In   considerazione,  pertanto,  della  sopracitata  ordinanza  del
Presidente  del Consiglio dei Ministri n. 3243 del 29 settembre 2002,
le  risorse  necessarie  per  la  sua  realizzazione  possono  essere
reperite  nell'ambito  delle  disponibilita' che ancora sussistono, a
valere  sulle  risorse  di  cui alle deliberazioni CIPE n. 4/1999, n.
84/2000, n. 138/2000 e n. 36/2002, di cui il presidente della regione
autonoma  della  Sardegna,  commissario  governativo  per l'emergenza
idrica  in  Sardegna,  puo'  avvalersi  per  attuare  gli  interventi
programmati   ai   fini   del   superamento   dell'emergenza  stessa,
disponendone il vincolo di destinazione e di prelievo;
  Visto e considerato quanto sopra premesso;
                               Ordina:
                               Art. 1.
                Approvazione dell'undicesimo stralcio
              del programma commissariale di interventi
    1.  E'  approvato  l'undicesimo  stralcio operativo del programma
commissariale      ricomprendente      i      seguenti     interventi
strategico-emergenziali illustrati in premessa:


====================================================================
                                Costo totale
                                 previsto
    Intervento                dell'intervento      Ente attuatore
                                  milioni
                                  di euro
--------------------------------------------------------------------
    |Collegamenti ed             |      |
    |interconnessioni bacini     |      |
    |idrografici di primaria     |      |
    |importanza strategica ed    |      |
1   |emergenziale                |      |
---------------------------------------------------------------------
    |Interconnessione dei sistemi|      |
    |idrici del Tirso e          |      |
    |Flumendosa Campidano e      |      |
    |migliore utilizzazione dei  |      |
    |bacini vallivi Tirso -      |      |Ente autonomo del Flumendosa
    |Fluminimannu di             |      |su affidamento del
1.1.|Pabillonis-Mogoro           |61,43 |commissario governativo
---------------------------------------------------------------------
    |Interconnessione bacini     |      |
    |idrici nord-sud Sardegna -  |      |Ente autonomo del Flumendosa
    |avvio progettazione - studio|      |su affidamento del
1.2.|fattibilita'                | 0,25 |commissario governativo
---------------------------------------------------------------------
    |Completamento opere idriche |      |
    |di primaria importanza,     |      |
    |invasi artificiali ed avvio |      |
    |procedure progettuali e di  |      |
    |valutazione tecnico -       |      |
    |economica - ambientale di   |      |
    |nuove dighe in base alle    |      |
2.  |normative vigenti           |      |
---------------------------------------------------------------------
    |Diga di Cumbidanovu         |      |Consorzio di bonifica della
2.1.|sull'Alto Cedrino           |51,81 |Sardegna centrale
---------------------------------------------------------------------
    |Diga per "Utilizzazione     |      |
    |irrigua e potabile dei rii  |      |
    |Monti Nieddu, Is Canargius e|      |
    |bacini minori ed opere      |      |Consorzio di bonifica della
2.2.|complementari               |80,11 |Sardegna meridionale
---------------------------------------------------------------------
    |Lavori integrativi sulle    |      |
    |fondazioni della diga di    |      |Consorzio bonifica del
2.3.|Medau Zirimilis             | 5,68 |Cixerri
---------------------------------------------------------------------
    |Schema San Simone - primo   |      |Consorzio di bonifica della
2.4.|lotto invaso                |15,49 |Gallura
---------------------------------------------------------------------
    |Schema idrico Butulle       |      |Consorzio di bonifica del
2.5.|Calambru                    |10,33 |nord Sardegna
---------------------------------------------------------------------
    |                            |      |VII comunita' montana
2.6.|Diga Sa Contra Ruja         |12,91 |"Goceano"
---------------------------------------------------------------------
    |Schema Flumineddu           |      |
    |(S'Allusia), (Oristano) -   |      |Consorzio di bonifica
2.7.|primo lotto invaso          |37,18 |dell'oristanese
---------------------------------------------------------------------
    |Piano strategico reti       |      |
    |idriche, risparmio idrico   |      |
    |relativamente alla          |      |
    |riqualificazione delle reti |      |
3.  |idriche dei centri abitati  |      |
---------------------------------------------------------------------
    |Opere di riqualificazione   |      |
    |reti idriche dei centri     |      |
3.1.|abitati                     |90,00 |Enti locali
---------------------------------------------------------------------
    |Interventi emergenziali     |      |
4.  |urgenti                     |      |
---------------------------------------------------------------------
    |Realizzazione campagna pozzi|      |
    |nel Campidano meridionale   |      |
    |per l'approvvigionamento    |      |E.A.F. in collaborazione con
4.1.|idro-potabile di Cagliari   | 4,00 |Hydrocontrol
---------------------------------------------------------------------
    |Attivazione impianti di     |      |
    |sollevamento al fine del    |      |
    |recupero di risorse idriche |      |
    |diversamente destinate allo |      |
    |scarico esterno di bacini   |      |
4.2.|idrografici                 | 2,50 |Enti gestori degli impianti
---------------------------------------------------------------------
    |Costo totale                |371,69|

    2.  Con  successive  ordinanze commissariali verranno disposte le
fasi attuative degli interventi previsti dal programma predetto.