IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto  l'art.  107, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 31
marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
6 dicembre 2002, con il quale lo stato di emergenza in relazione alla
crisi  di approvvigionamento idro-potabile in atto nelle province del
territorio  della  regione  Siciliana  e' stato, da ultimo, prorogato
fino al 31 dicembre 2004;
  Vista  l'ordinanza  di protezione civile n. 2428 del 3 aprile 1996,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 85
dell'11 aprile 1996;
  Vista  l'ordinanza  di  protezione  civile  n. 3043 del 26 febbraio
2000,  pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
n. 53 del 4 marzo 2000;
  Vista  l'ordinanza  di protezione civile n. 3052 del 31 marzo 2000,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 92
del 19 aprile 2000;
  Vista  l'ordinanza di protezione civile n. 3059 del 30 maggio 2000,
pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 130
del 6 giugno 2000;
    Vista  l'ordinanza  di  protezione civile n. 3108 del 24 febbraio
2001,  pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
n. 50 del 1° marzo 2001;
  Vista  l'ordinanza  di protezione civile n. 3114 del 19 marzo 2001,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 81
del 6 aprile 2001;
  Vista  l'ordinanza di protezione civile n. 3128 del 27 aprile 2001,
pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 103
del 5 maggio 2001;
  Vista  l'ordinanza di protezione civile n. 3131 del 30 aprile 2001,
pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 108
dell'11 maggio 2001;
  Vista l'ordinanza di protezione civile n. 3160 del 27 novembre 2001
pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 280
del 1° dicembre 2001;
  Vista  l'ordinanza  di protezione civile n. 3189 del 22 marzo 2002,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 80
del 5 aprile 2002;
  Vista  l'ordinanza di protezione civile n. 3224 del 28 giugno 2002,
pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 168
del 19 luglio 2002;
  Vista  l'ordinanza di protezione civile n. 3234 del 26 luglio 2002,
pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 183
del 6 agosto 2002;
  Vista  l'ordinanza  di  protezione  civile  n. 3252 del 27 novembre
2002,  pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
n. 283 del 3 dicembre 2002;
  Visto  l'Accordo di programma quadro risorse idriche per la regione
Siciliana,   stipulato  in  data  5 ottobre  2001,  e  le  successive
modifiche ed integrazioni;
  Preso  atto  della  avvenuta costituzione degli ambiti territoriali
ottimali,  previsti dalla legge n. 36/1994, cosi' come recepita dalla
regione  Siciliana  con  legge  n.  10/1999, e della approvazione dei
relativi piani d'ambito;
  Ritenuto  indifferibile  ed  urgente assicurare, fino all'effettivo
avvio   della   gestione   degli   ambiti   da   parte  dei  soggetti
imprenditoriali  in  fase  di  individuazione, la realizzazione degli
interventi  sulle reti interne finalizzati al superamento dello stato
di  emergenza,  dichiarati imprescindibili ed urgenti dalle Unita' di
crisi istituite presso gli Uffici territoriali del Governo;
  Ritenuto altresi' che il definitivo superamento della condizione di
emergenza  ed  il  ritorno  alle  normali  condizioni  di  vita della
popolazione  isolana  e'  inscindibilmente  legato alla previsione di
ulteriori  misure  urgenti  per la realizzazione delle infrastrutture
indicate nel sopra citato Accordo di programma quadro risorse idriche
per la regione Siciliana;
  Considerato   che   la  situazione  di  maggiore  criticita'  nella
distribuzione   delle   risorse   idriche   e'   rappresentata  dalla
fatiscenza,  insufficienza,  nonche'  dal  mancato  completamento del
sistema  acquedottistico  e  di  invasi  artificiali a servizio delle
province  di Caltanissetta, Agrigento e Trapani, e che quindi risulta
assolutamente indispensabile adottare iniziative di carattere urgente
finalizzate   alla   normalizzazione  dell'erogazione  delle  risorse
idriche in dette province, anche in considerazione dell'avvento della
stagione estiva;
  Ravvisata,  quindi,  la necessita' di procedere in termini di somma
urgenza  alla realizzazione del sistema di accumulo, potabilizzazione
e distribuzione di risorse idriche a servizio delle popolazioni delle
province  di  Caltanissetta,  Agrigento  e  Trapani, e, segnatamente,
degli  acquedotti  «Gela-Aragona»,  «Favara  di  Burgio», «Montescuro
Ovest»,  dell'ampliamento del «Potabilizzatore di Sambuca di Sicilia»
e  della costruzione del «Serbatoio artificiale Blufi sul fiume Imera
meridionale»;
  Considerato   altresi',   che   sulla   base   di  quanto  previsto
dall'Accordo  di  programma  quadro  risorse  idriche  per la regione
Siciliana,    allegato    1,   nello   stesso   ambito   territoriale
pluriprovinciale   sopra  richiamato  insistono  l'invaso  Villarosa,
l'invaso  Gibbesi  ed il «Sistema Sosio Verdura - Belice», per ognuno
dei   quali   sono   stati   acquisiti  gli  studi  strumentali  alla
progettazione  delle  opere di captazione e fruizione delle acque ivi
localizzabili;
  Ravvisata  la  necessita'  di  provvedere  con  ogni  urgenza  alla
correlata progettazione, funzionale alla approvazione di rito ed alla
realizzazione  di  dette opere, in ragione della stretta correlazione
delle   medesime   con  il  definitivo  superamento  dello  stato  di
emergenza;
  Considerato,  inoltre,  che  la  massima  criticita' del sistema di
distribuzione  delle risorse idriche nelle province di Caltanissetta,
Agrigento  e  Trapani  si  riscontra nella citta' di Agrigento per la
quale,  sia  a  causa  della  particolare  condizione  di  vetusta' e
disfunzione  del sistema esterno di adduzione dell'acqua ai serbatoi,
sia  a causa del sistema interno di distribuzione, occorre provvedere
con  somma  urgenza  alla  creazione  di  strutture  temporanee  e di
soccorso  di  produzione  di  fonti  idriche  non  convenzionali,  ad
integrazione   della   scarsa   disponibilita'  di  fatto  assicurata
dall'attuale   sistema   di   veicolazione   della   risorsa   idrica
disponibile,
  Vista  la  nota  prot.  n.  15464 del 4 aprile 2003 del sindaco del
comune di Agrigento, inviata all'Ufficio del commissario delegato per
l'emergenza nel settore dell'approvvigionamento idrico nel territorio
della regione Siciliana;
  Considerata  altresi' la grave situazione determinatasi nel settore
dell'approvvigionamento   idrico   nella  provincia  di  Siracusa,  e
segnatamente nell'area industriale di pertinenza del Consorzio ASI di
Siracusa  e  nel  territorio  dei comuni di Melilli e Priolo, dove il
quadro  emergenziale,  gia'  estremamente  critico  in conseguenza di
fenomeni  di  insalinamento  delle  falde  e  conseguente  rischio di
subsidenza,  ha  conosciuto  un  ulteriore aggravamento a causa della
riscontrata presenza di idrocarburi nelle falde acquifere;
  Ravvisata   quindi   la   necessita',  al  fine  di  un  definitivo
superamento  dell'emergenza, di procedere in termini di somma urgenza
alla  realizzazione  delle  opere  ricadenti  nel sopra citato ambito
territoriale,  ricomprese  nell'Accordo  di  programma quadro risorse
idriche per la regione Siciliana;
  Ritenuto   altresi'   necessario   individuare,   nelle   more  del
superamento  della  condizione  di  emergenza,  nel  Presidente della
regione  Siciliana  -  Commissario  delegato  il  soggetto  unico cui
demandare    ogni    decisione,   nell'ottica   di   una   necessaria
pianificazione   del   complesso   delle   attivita'   di   carattere
emergenziale,  in ordine alla distribuzione delle risorse idriche tra
i   settori  idropotabile,  agricolo,  industriale  interessati  alla
fruizione;
  Ravvisata  la  necessita'  di  disporre  ulteriori misure di natura
contabile   relative   agli   interventi   eseguiti   sulla  condotta
sottomarina   di  Favignana,  ai  sensi  della  citata  ordinanza  n.
3043/2000;
  Acquisita l'intesa della regione Siciliana;
  Su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri;
                              Dispone:
                               Art. 1.
  1.  Il  Presidente  della regione Siciliana - Commissario delegato,
ferme  le  iniziative  da porre in essere sulla base delle precedenti
ordinanze  citate  in  premessa,  ed al fine di rendere piu' efficace
l'azione   di   carattere  straordinario  finalizzata  al  definitivo
superamento     dello     stato     di    emergenza    nel    settore
dell'approvvigionamento idrico, provvede a:
    a) realizzare  gli  interventi  prioritari  e strategici previsti
negli  allegati dell'accordo di programma quadro «Risorse idriche per
la  regione  Siciliana» stipulato in data 5 ottobre 2001 e successive
modifiche ed integrazioni;
    b) qualora le Autorita' di ambito non provvedano ad individuare i
soggetti   gestori   entro   il   termine  di  novanta  giorni  dalla
pubblicazione   della  presente  ordinanza,  adottare  le  iniziative
strettamente  necessarie al superamento della condizione di emergenza
ed  alla  piena  operativita'  degli  ambiti  territoriali  ottimali,
secondo  le  modalita'  previste  dal  decreto  del  Presidente della
regione  Siciliana del 7 agosto 2001, ponendo in essere, ove occorra,
gli  interventi  sostitutivi  in luogo dei soggetti inadempienti e le
misure  di  accompagnamento necessarie all'avvio della gestione degli
ambiti territoriali ottimali;
    c) rideterminare,  per  le  finalita'  strettamente necessarie al
superamento  dell'emergenza  idrica, le linee di programmazione delle
iniziative  e  degli  interventi  da attuare nella regione Siciliana,
sulla  base  delle esigenze gia' prospettatesi durante il corso della
gestione  commissariale,  ed  azionare  le  procedure funzionali alla
realizzazione delle opere cosi' individuate;
    d) realizzare   in   termini  di  somma  urgenza  gli  acquedotti
«Gela-Aragona»,  «Favara  di  Burgio»,  «Montescuro  Ovest»,  nonche'
l'ampliamento  del  «potabilizzatore  di  Sambuca  di  Sicilia»  e la
costruzione   del   «Serbatoio  artificiale  Blufi  sul  fiume  Imera
meridionale»  con  i  poteri  di  cui  all'art.  1  dell'ordinanza n.
3252/2002;
    e) tenuto  conto  del collegamento funzionale tra le opere appena
indicate,  ed  i  sistemi  di  captazione  e  distribuzione correlati
all'invaso Villarosa, all'invaso Gibbesi ed al «Sistema Sosio Verdura
-  Belice»,  ed  esaminati  gli  studi  gia' realizzati allo scopo di
avviare  nel  piu'  breve  tempo  possibile i lavori di realizzazione
delle opere individuate, affidare in deroga alla disciplina ordinaria
la  progettazione  delle  opere  relative,  necessarie al superamento
della condizione di emergenza idrica;
    f) avviare con ogni urgenza e fino alla realizzazione del sistema
acquedottistico  a  servizio  delle  popolazioni  delle  province  di
Caltanissetta,   Agrigento   e  Trapani,  l'iniziativa  indicata  nel
successivo  art.  7  per l'approvvigionamento idrico di soccorso alla
citta' di Agrigento ed ai comuni limitrofi;
    g) realizzare  in  termini di somma urgenza e con i poteri di cui
all'art.  1  dell'ordinanza n. 3252/2002, le seguenti opere, previste
dall'Accordo  quadro  risorse  idriche  per  la  regione  Siciliana e
ricadenti nel territorio della provincia di Siracusa:
      Consorzio ASI Siracusa, «Ottimizzazione delle risorse idriche -
scorporo,  trattamento  e  riutilizzo delle acque dolci - II lotto di
completamento», con contestuale individuazione del gestore;
      Consorzio ASI Siracusa «Manutenzione straordinaria degli schemi
idrici  a servizio dell'area industriale "Quota 100" Chiarificatore -
Progetto I lotto»;
    h) predisporre, ove occorra, la progettazione delle opere e delle
infrastrutture  strettamente necessarie al superamento dell'emergenza
idrica  nel  territorio  regionale  o  attraverso le professionalita'
tecniche  presenti  nella  struttura  commissariale,  o  mediante  la
stipula   di   convenzioni   con   soggetti  esterni  alla  struttura
commissariale, in deroga alla disciplina vigente;
    i) utilizzare  le risorse finanziarie in disponibilita' anche per
iniziative,  strettamente  correlate  al  superamento  dello stato di
emergenza, pertinenti al settore irriguo, industriale e zootecnico;
    l) avvalersi delle prerogative previste all'art. 1 dell'ordinanza
del  Presidente del Consiglio dei Ministri n. 2428 del 3 aprile 1996,
al   fine   di  consentire  l'apertura  delle  cave  occorrenti  alla
costruzione   del   corpo   diga,   e  strumentali  al  completamento
dell'invaso Blufi;
    m) nelle  more  del  superamento  dello stato di emergenza, ed al
fine  di assicurare un'azione unitaria in materia di distribuzione di
risorse  idriche  nei  settori  idropotabile, agricolo ed industriale
interessati alla fruizione, adottare le decisioni necessarie, urgenti
ed indifferibili in ordine alla distribuzione medesima.