IL SEGRETARIO GENERALE

  Vista  la  legge  18 maggio  1989,  n.  183,  recante «Norme per il
riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo»;
  Visto  l'art.  17, comma 6-bis della predetta legge che prevede che
«in  attesa  dell'approvazione  del  piano di bacino, le autorita' di
bacino,   tramite  il  comitato  istituzionale,  adottano  misure  di
salvaguardia ...»;
  Visto  l'art.  1, comma 1-bis, del decreto-legge 11 giugno 1998, n.
180,  e successive modificazioni, che prevede che entro il 31 ottobre
1999,  le  autorita'  di  bacino di rilievo nazionale, in deroga alle
procedure  della  legge  18 maggio  1989,  n.  183,  approvano  piani
straordinari diretti a rimuovere le situazioni a rischio piu' alto ed
adottano misure di salvaguardia, con il contenuto di cui all'art. 17,
commi  3  e  6-bis  della  citata  legge  n.  183/1989,  per  le aree
individuate  e  perimetrate  quali aree a rischio idrogeologico molto
elevato  per  l'incolumita'  delle  persone  e per la sicurezza delle
infrastrutture e del patrimonio ambientale e culturale;
  Vista  la  delibera  n.  85  del  29 ottobre  1999, con la quale il
Comitato  istituzionale ha approvato il Piano straordinario diretto a
rimuovere  le situazioni a rischio molto elevato (P.S.T.), pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - serie generale -
del  15 dicembre  1999,  n.  293,  e  sue successive modificazioni ed
integrazioni;
  Visto l'art. 4 della normativa di attuazione del P.S.T. concernente
«integrazioni  e  modifiche  al piano» e, in particolare, il comma 3,
cosi' come modificato con deliberazione del Comitato istituzionale n.
99  del  18 dicembre  2001 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana - serie generale - n. 21 del 25 gennaio 2002) che
disciplina, tra l'altro, la procedura di «riperimetrazione» di aree a
rischio  oggetto di aggiornamento degli studi condotti dall'Autorita'
di  bacino del fiume Tevere, prevedendo allo scopo l'emanazione di un
apposito decreto del Segretario generale;
  Visto  in  particolare  il  proprio  precedente  decreto n. 38/2002
dell'8 agosto   2002,   pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana - serie generale - del 20 settembre 2002, n. 221,
recante  modifica  delle aree perimetrate di P.S.T. inerenti il fosso
Rivo   ed   il  fosso  Lagarello  in  comune  di  Terni  individuate,
rispettivamente, nelle seguenti tavole di P.S.T.:
    I) allegato cartografico B del Piano, tavola n. 35, area 19.7;
    II) allegato cartografico B del Piano, tavola n. 36, area 19.8;
  Vista  la  determinazione dirigenziale n. 9250 del 15 ottobre 2003,
con  la  quale  il  dirigente  del  servizio  Difesa del suolo, cave,
miniere   e   acque   minerali   del   Dipartimento  delle  politiche
territoriali,  ambiente  ed  infrastrutture,  della  giunta regionale
dell'Umbria  ha  approvato  gli studi relativi ai «Bacini idrografici
minori  della  Conca  ternana.  Studio  idrologico  e  idraulico  con
definizione   delle   portate   con  Tr=50  e  200  anni  e  relative
perimetrazioni delle aree di inondazione dei fossi Capparone, Carone,
Collescipoli,  Fiaia, Morgnano, Toano, Rivo, Calcinare Lagarello e lo
studio  idraulico  per  l'aggiornamento della aree di inondazione per
portare con Tr=100 anni dei fossi Calcinare e Lagarello», redatti dal
Consorzio  di  bonifica Tevere-Nera e finalizzati alla ridefinizione,
da  parte  dell'Autorita'  di  bacino  del  fiume  Tevere, delle aree
perimetrate  a rischio comprese nel P.S.T. di cui al decreto-legge n.
180/1998  e  nel  Progetto di PAI adottato dal Comitato istituzionale
con  delibera  n.  101  del 1° agosto 2002, richiesta con la medesima
determinazione;
  Acquisito  al  riguardo nella seduta del 12 novembre 2003 il parere
del  comitato  tecnico  (il  cui  verbale  e'  stato  approvato nella
successiva  seduta del 12 dicembre 2003) che, esaminata l'istruttoria
predisposta  dal  competente ufficio dell'Autorita' condividendone le
proposte  finali,  ha  approvato  gli  studi  idraulici  di cui sopra
nonche'  la  nuova  perimetrazione dei fossi della Conca ternana gia'
compresi   nel   P.S.T.   con   le   limitazioni  e  le  precisazioni
cartografiche  riportate  nella  citata  istruttoria,  recepite nella
cartografia allegata al presente decreto;
  Ritenuto,  pertanto, ricorrendone tutti i necessari presupposti, di
emanare  il  presente  decreto di nuova perimetrazione delle suddette
aree a rischio del P.S.T.;

                              Decreta:

                               Art. 1.
  Sono approvate, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 1, comma
1-bis,  del  decreto-legge  11 giugno  1998,  n.  180,  e  successive
modificazioni ed all'art. 4 della normativa di attuazione del P.S.T.,
le   seguenti  nuove  perimetrazioni  delle  aree  di  cui  al  Piano
straordinario  diretto  a  rimuovere  le  situazioni  a rischio molto
elevato (P.S.T.), approvato dal comitato istituzionale dell'Autorita'
di  bacino  del  fiume  Tevere  con  propria  deliberazione n. 85 del
29 ottobre 1999 e gia' modificate con decreto segretariale n. 38/2002
dell'8 agosto 2002:
    nell'allegato cartografico B del P.S.T.:
      la  cartografia  di  cui  alla  tavola  n.  33,  codice 19.4 e'
sostituita  dalla  cartografia  allegata  (allegato  1)  al  presente
decreto  (nuova perimetrazione fossi di Collescipoli e Forma di Fiaia
- perimetrazione fosso di Vallo immutata);
      la  cartografia  di  cui  alla  tavola  n.  35,  codice 19.7 e'
sostituita  dalla cartografia (allegato 2) al presente decreto (fossi
Rivo e Calcinare);
      la  cartografia  di  cui  alla  tavola  n.  36,  codice 19.8 e'
sostituita  dalla  cartografia  allegata  (allegato  3)  al  presente
decreto (fosso Lagarello).