IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto il decreto-legge 29 agosto 2003, n. 239, convertito, con modificazioni, nella legge 27 ottobre 2003, n. 290 (di seguito il «decreto-legge n. 239/2003»), recante disposizioni urgenti per la sicurezza del sistema elettrico nazionale e per il recupero di potenza di energia elettrica e, in particolare, l'art. 1-ter, comma 1, il quale dispone che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle attivita' produttive, si definiscano - nel rispetto dei principi di salvaguardia degli interessi pubblici legati alla sicurezza ed affidabilita' del sistema elettrico nazionale e di autonomia imprenditoriale dei soggetti attualmente proprietari delle reti di trasmissione elettrica - i criteri, le modalita' e le condizioni per l'unificazione della proprieta' e della gestione della rete elettrica nazionale di trasmissione, la gestione del soggetto risultante dalla unificazione, ivi inclusa la disciplina dei diritti di voto e la sua successiva privatizzazione; Visto l'art. 1-ter, comma 4, del decreto-legge n. 239/2003 il quale, in particolare, prevede che ciascuna societa' operante nel settore della produzione, importazione, distribuzione e vendita di energia elettrica e del gas naturale, anche attraverso societa' controllate, controllanti o controllate dalla medesima controllante e, comunque, ciascuna societa' a controllo pubblico non puo' detenere, direttamente o indirettamente, a decorrere dal 1° luglio 2007, quote superiori al 20 per cento del capitale delle societa' che sono proprietarie e che gestiscono reti nazionali di trasporto di energia elettrica e di gas naturale; Visto il decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, che attua la direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, come modificato dall'art. 1-ter, comma 3, del decreto-legge n. 239/2003 (di seguito il «decreto legislativo n. 79/1999»), e, in particolare, l'art. 1 il quale, tra l'altro, riserva allo Stato le attivita' di trasmissione e dispacciamento e le attribuisce in concessione al Gestore della rete di trasmissione nazionale (di seguito: il «Gestore»); Visto l'art. 3 del decreto legislativo n. 79/1999, che definisce e disciplina, tra l'altro, le funzioni e le attivita' del Gestore e la costituzione da parte di Enel S.p.a. di una societa' per azioni che assume la titolarita' e le funzioni di Gestore; Vista la direttiva 2003/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2003, recante norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica e che abroga la direttiva 96/92/CE; Visti gli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 79/1999, che disciplinano la costituzione da parte del Gestore delle societa' per azioni «Acquirente Unico» e «Gestore del Mercato Elettrico» e ne individuano le rispettive funzioni; Visto l'art. 3, comma 7, del decreto legislativo n. 79/1999 che definisce le modalita' di individuazione dell'ambito della rete di trasmissione nazionale, richiedendo ai soggetti proprietari di tale rete e a coloro che detengono la disponibilita' della stessa, la costituzione di specifiche societa' di capitali alle quali attribuire esclusivamente i beni ed i rapporti, le attivita' e le passivita' relativi alla trasmissione di energia elettrica; Visto l'art. 13, comma 2, lettera d), del decreto legislativo n. 79/1999, che espressamente dispone la costituzione da parte di Enel S.p.a. di una societa' separata per l'esercizio dei diritti di proprieta' della rete di trasmissione comprensiva delle linee di trasporto e delle stazioni di trasformazione dell'energia elettrica; Visto l'atto costitutivo della societa' Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale S.p.a. del 27 aprile 1999 (di seguito: «GRTN S.p.a.»), le cui azioni sono state assegnate dall'Enel S.p.a. a titolo gratuito al Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica ai sensi dell'art. 3, comma 4, del decreto legislativo n. 79/1999; Visto l'atto costitutivo della societa' Terna S.p.a. del 31 maggio 1999, il cui intero capitale sociale e' attualmente detenuto da Enel S .p.a.; Visto l'atto di conferimento del 7 settembre 1999 del ramo d'azienda della Divisione Trasmissione da parte di Enel S.p.a. in favore di Tema S.p.a., efficace dal 1° ottobre 1999; Visti il decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato del 25 giugno 1999 ed il decreto del Ministro delle attivita' produttive del 23 dicembre 2002, che determinano l'ambito della rete di trasmissione nazionale; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 settembre 1999 che individua Enel S.p.a., Enel Produzione S.p.a., Terna S.p.a. ed Enel Distribuzione S.p.a. quali societa' nei cui statuti, prima di ogni atto che determini la perdita del controllo da parte dello Stato, deve essere introdotta una clausola che attribuisca al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica i poteri speciali di cui all'art. 2 del decreto-legge 31 maggio 1994, n. 332, convertito, con modificazioni ed integrazioni, nella legge 30 luglio 1994, n. 474 (di seguito: il «decreto-legge n. 332/1994»); Visto il decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica del 17 settembre 1999, che individua il contenuto della clausola che attribuisce i poteri speciali al Ministro dell'economia e delle finanze di cui all'art. 2 del citato decreto-legge n. 332/1994, da inserire negli statuti di Enel S.p.a., Enel Produzione S.p.a., Terna S.p.a. ed Enel Distribuzione S.p.a.; Visto lo statuto di Terna S.p.a. e, in particolare, l'art. 6 che disciplina i poteri speciali in conformita' al richiamato decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica del 17 settembre 1999; Visto il parere dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato del 15 aprile 2004, reso ai sensi dell'art. 22 della legge 10 ottobre 1990, n. 287; Vista la segnalazione del 20 aprile 2004 dell'Autorita' per l'energia elettrica e il gas al Governo in merito all'applicazione dell'art. 1-ter, comma 1, della legge 27 ottobre 2003, n. 290; Visto il decreto legislativo n. 387 del 29 dicembre 2003, recante «Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricita» (di seguito: il «decreto legislativo n. 387/2003»); Visto il decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato del 17 luglio 2000 che attribuisce a GRTN S.p.a. la concessione delle attivita' di trasmissione e dispacciamento dell'energia elettrica nel territorio nazionale, ai sensi dell'art. 1, comma 1, del decreto legislativo n. 79/1999, ed approva la relativa convenzione; Considerato che, con analogo decreto, si provvedera' ad integrare o a modificare la menzionata concessione in tutti i casi di modifiche nell'assetto e nelle funzioni del Gestore e, comunque, ove il Ministro delle attivita' produttive lo ritenga necessario, per la migliore funzionalita' della concessione medesima all'esercizio delle attivita' riservate al Gestore stesso; Considerato che Terna S.p.a. detiene attualmente la proprieta' di circa il 90 per cento della rete di trasmissione nazionale, mentre la restante quota e' detenuta da societa' pubbliche e private; Considerato l'intendimento di Enel S.p.a., che attualmente detiene l'intero capitale sociale di Terna S.p.a., di procedere alla quotazione delle azioni della stessa societa', mediante offerta pubblica di vendita, all'esito della quale e' comunque previsto che Enel S.p.a. continuera' a detenere il controllo della societa'; Considerato che il capitale di Enel S.p.a. e' attualmente detenuto per circa il 50,6 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze, per circa il 10,4 per cento dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.a. e, per il restante 39,0 per cento circa, e' diffuso sul mercato; Ritenuto che l'unificazione della proprieta' e della gestione della rete nazionale di trasmissione, prevista dall'art. 1-ter, comma 1, del decreto-legge n. 239/2003, risulta funzionale all'obiettivo di assicurare una maggiore efficienza, sicurezza e affidabilita' del sistema elettrico nazionale e che, a tal fine, solo alcune attivita' attualmente svolte da GRTN S.p.a. dovranno confluire in tale soggetto; Ritenuto che la gestione del soggetto derivante dalla unificazione della proprieta' e della gestione della rete elettrica nazionale di trasmissione deve essere ispirata a principi di neutralita' e imparzialita' e deve assicurare l'assenza di ogni discriminazione di utenti o categorie di utenti; Ritenuto che l'unificazione in capo ad un unico soggetto della proprieta' dell'intera rete elettrica nazionale di trasmissione favorisca lo sviluppo della capacita' di trasporto della rete stessa, nonche' migliori la sicurezza e l'economicita' del sistema elettrico nazionale; Ritenuto che, nella scelta delle modalita' con le quali operare la privatizzazione del soggetto risultante dalla unificazione della proprieta' e della gestione della rete elettrica nazionale di trasmissione, debbano essere assicurati gli obiettivi dell'azionariato diffuso, della stabilita' dell'assetto proprietario, anche in considerazione della tutela delle caratteristiche di servizio di pubblica utilita' delle attivita' svolte da tale soggetto; Sulla proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle attivita' produttive, Decreta: Art. 1. Unificazione della proprieta' e della gestione della rete elettrica nazionale di trasmissione 1. Entro il 31 ottobre 2005 sono trasferiti a Terna S.p.a., eventualmente anche attraverso conferimento, le attivita', le funzioni, i beni, i rapporti giuridici attivi e passivi - ivi inclusa la titolarita' delle convenzioni di cui all'art. 3, commi 8, 9 e 10, del decreto legislativo n. 79/1999 - facenti capo a GRTN S.p.a. ad eccezione di: a) beni, rapporti giuridici e personale afferenti alle funzioni di cui all'art. 3, commi 12 e 13, e di cui all'art. 11, comma 3, del decreto legislativo n. 79/1999, nonche' le attivita' correlate di cui al decreto legislativo n. 387/2003; b) le partecipazioni detenute nelle societa' Gestore del Mercato Elettrico S.p.a. ed Acquirente Unico S.p.a.; c) gli eventuali oneri, ed i relativi eventuali stanziamenti di copertura, di natura risarcitoria e sanzionatoria per le attivita' poste in essere - fino alla data di efficacia del trasferimento di cui al presente comma - dallo stesso GRTN S.p.a. In ogni caso GRTN S.p.a. tiene indenne Terna S.p.a. da eventuali oneri - di natura risarcitoria e sanzionatoria che potranno derivare alla stessa Terna S.p.a. per le attivita' poste in essere da GRTN S.p.a. fino alla data di efficacia del trasferimento di cui al presente comma, fermo restando l'impegno di Terna S.p.a. di fare tutto quanto in suo potere affinche' l'ammontare di tali oneri risulti minimizzato. 2. Il trasferimento di cui al comma 1 avviene a titolo oneroso. A tal fine, GRTN S.p.a. e Terna S.p.a. concordano la consistenza dei beni e dei rapporti giuridici, le unita' di personale da trasferire, nonche' il relativo valore. In caso di mancato raggiungimento dell'accordo entro il 30 aprile 2005, qualora il trasferimento avvenga mediante contratto di compravendita, la determinazione del prezzo, individuato tenendo conto dei valori di mercato, e' rimessa ad un collegio di tre valutatori indipendenti - operanti sulla base di sperimentate metodologie di valutazione - di cui due indicati, rispettivamente, da ciascuna delle parti, che ne sopportano i relativi oneri, e il terzo, indicato dal presidente del tribunale territorialmente competente in base alle sedi legali delle societa', i cui oneri sono ripartiti pariteticamente fra le parti. 3. Alla data di efficacia del trasferimento di cui al comma 1, Terna S.p.a. assume la titolarita' e le funzioni di Gestore di cui all'art. 3, commi 1 e 2, del decreto legislativo n. 79/1999. Con effetto dalla medesima data, GRTN S.p.a. e Terna S.p.a. provvedono a modificare le rispettive ragioni sociali. 4. Entro il 31 dicembre 2004, GRTN S.p.a. predispone un documento integrato, denominato «codice di trasmissione, dispacciamento, sviluppo e sicurezza della rete» (il «Codice»), contenente le regole tecniche, di carattere obiettivo e non discriminatorio, ai sensi del decreto legislativo n. 79/1999, per l'accesso e l'uso della rete elettrica nazionale di trasmissione e delle apparecchiature direttamente connesse, per l'interoperabilita' delle reti e per l'erogazione del servizio di dispacciamento, nonche' i criteri generali per lo sviluppo e la difesa della sicurezza della rete elettrica nazionale di trasmissione e per gli interventi di manutenzione della stessa rete. Il Codice prevede l'istituzione, prima del trasferimento di cui all'art. 1, comma 1, di un organo tecnico di consultazione degli utenti della rete elettrica nazionale di trasmissione (il «Comitato di consultazione»), composto da un numero massimo di sette membri e con competenze in merito all'aggiornamento delle regole in esso contenute, nonche' con funzioni di agevolazione della risoluzione di eventuali controversie derivanti dalla applicazione delle regole stesse. Il Comitato di consultazione propone modifiche ed integrazioni al Codice, puo' esprimere pareri non vincolanti, anche su richiesta del Gestore, sulle proposte di modifica ed aggiornamento del Codice stesso e sulla rispondenza delle regole in esso contenute alle finalita' di servizio di pubblica utilita' ed alle esigenze di non discriminazione, trasparenza e neutralita' delle informazioni e delle procedure. Puo' esprimere pareri non vincolanti, anche su richiesta del Gestore, sui criteri generali per lo sviluppo della rete, lo sviluppo e la gestione delle interconnessioni, la difesa della sicurezza della rete, nonche' sui criteri generali di classificazione delle informazioni sensibili e dell'accesso alle stesse. Le modalita' di nomina e di funzionamento del Comitato di consultazione sono previste nel Codice. I costi di funzionamento sono a carico dei soggetti ivi rappresentati. Il Ministero delle attivita' produttive e l'Autorita' per l'energia elettrica e il gas verificano, per quanto di rispettiva competenza, ai sensi del decreto legislativo n. 79/1999 e del decreto-legge n. 239/2003, la conformita' del Codice e delle modalita' di funzionamento del Comitato di consultazione alle condizioni e alle direttive da essi emanate e si pronunciano, sentito il Gestore, entro novanta giorni dalla data di ricezione. Qualora la pronuncia non avvenga entro tale termine, il Codice si intende approvato.