IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Vista la nota del 22 agosto 2006 del sindaco di Assisi (Perugia); Visto il decreto-legge 9 ottobre 2006, n. 263, recante: «Misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania»; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3546 del 12 ottobre 2006, recante: «Ulteriori disposizioni per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti della regione Campania»; Vista la nota n. 2161 in data 11 agosto 2006 del Ministero dell'interno - Dipartimento dei vigili del fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 29 gennaio 2005, con il quale lo stato di emergenza in ordine alla situazione socio-economico-ambientale determinatasi nel bacino idrografico del fiume Sarno e' stato ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2006; Viste le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3270 del 12 marzo 2003, n. 3301 dell'11 luglio 2003, n. 3315 del 2 ottobre 2003, n. 3348 del 2 aprile 2004, n. 3364 del 13 luglio 2004, n. 3378 dell'8 ottobre 2004, n. 3390 del 29 dicembre 2004, n. 3449 del 15 luglio 2005, n. 3452 del 1° agosto 2005, n. 3494 dell'11 febbraio 2006, n. 3508 del 13 aprile 2006 e n. 3529 del 30 giugno 2006; Vista la nota del generale Roberto Jucci - commissario delegato del 13 settembre 2006; Vista la nota del presidente della giunta della regione Campania del 19 ottobre 2006; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3433 del 13 maggio 2005, recante interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare la situazione di pericolo determinatasi a seguito dell'esplosione di ordigni bellici avvenuta all'interno dello stabilimento di munizionamento nella frazione di Baiano nel comune di Spoleto (Perugia); Vista la nota del 27 settembre 2006 del commissario delegato per la situazione di criticita' di cui alla sopra citata ordinanza di protezione civile n. 3433 del 2005; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 7 luglio 2006, con il quale sono stati prorogati, fino al 31 gennaio 2006, gli stati di emergenza in relazione agli eventi alluvionali ed ai dissesti idrogeologici verificatisi nella regione Campania; Visto l'art. 6, comma 2, dell'ordinanza di protezione civile n. 3545 del 29 settembre 2006; Visto l'art. 2, comma 7, del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 1998, n. 267, e successive modificazioni ed integrazioni, concernente la realizzazione di un programma di potenziamento delle reti di monitoraggio meteo-idro-pluviometrico mirato alla copertura omogenea del territorio nazionale; Visto l'art. 1, comma 6, del decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 dicembre 2000, n. 365, che, per l'attuazione del citato programma di potenziamento delle reti di monitoraggio meteo-idro-pluviometriche, prevede l'adozione di ordinanze di cui all'art. 5, comma 2, della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto, inoltre, l'art. 1, comma 7, decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 dicembre 2000, n. 365, con il quale, nell'ambito del potenziamento delle reti di monitoraggio meteo-idro-pluviometrico, e' prevista l'adozione di un programma per assicurare un'adeguata copertura di radar meteorologici del territorio nazionale; Vista l'ordinanza di protezione civile del 27 dicembre 2002, n. 3260; Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004, recante «Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile» e successive modificazioni; Ravvisata la necessita' ed urgenza di completare il programma di potenziamento delle reti di monitoraggio meteo-idro-pluviometrico mediante la copertura del territorio nazionale con radar meteorologici al fine di assicurare in tempi brevi un sistema automatico atto a garantire le funzioni di preallarme ed allarme ai fini di protezione civile; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2006 con il quale e' stato dichiarato, fino al 31 dicembre 2008, lo stato di emergenza determinatosi nel settore del traffico e della mobilita' nel territorio della capitale della Repubblica; Viste le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3323 del 5 novembre 2003, n. 3361 dell'8 luglio 2004 e n. 3492 del 30 gennaio 2006, adottate per fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi atmosferici verificatisi il giorno 8 settembre 2003 nel territorio della provincia di Taranto; Vista la nota n. 593 del 2005 del presidente della regione Puglia - commissario delegato per gli interventi straordinari ed urgenti di cui alla citata ordinanza di protezione civile n. 3323 del 2003 e successive modifiche ed integrazioni; Viste le note del 28 settembre 2006 del presidente della regione Puglia - Commissario delegato e del 28 ottobre 2006 del dirigente della struttura commissariale con le quali si chiede la proroga dei termini stabiliti dall'ordinanza di protezione civile n. 3492 del 30 gennaio 2006; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 14 dicembre 2005, con il quale gli stati d'emergenza concernenti gli eventi sismici che hanno colpito il territorio delle regioni Molise e Puglia sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2006; Viste le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3253 del 29 novembre 2002, n. 3279 del 10 aprile 2003, n. 3300 dell'11 luglio 2003, n. 3375 del 20 settembre 2004, n. 3469 del 13 ottobre 2005, n. 3486 del 29 dicembre 2005; Viste le note del 27 gennaio, 24 marzo e 16 giugno 2006 del sindaco di S. Giuliano di Puglia; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 17 febbraio 2006, con il quale e' stato prorogato fino al 31 dicembre 2006 lo stato di emergenza in relazione alla situazione determinatasi nel territorio dell'isola di Lampedusa e nelle prospicienti aree marine; Vista l'ordinanza di protezione civile del 16 aprile 2004, n. 3350, recante: «Disposizioni urgenti per fronteggiare l'emergenza derivante dalla grave situazione di crisi ambientale determinatasi nel territorio dell'isola di Lampedusa e nelle prospicienti aree marittime»; Vista l'ordinanza di protezione civile del 4 marzo 2005, n. 3410, recante: «Disposizioni urgenti per fronteggiare l'emergenza determinatasi nel territorio dell'isola di Linosa e nelle prospicienti aree marittime ed ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare l'emergenza determinatasi nel territorio dell'isola di Lampedusa»; Visto, in particolare, l'art. 1 della citata ordinanza di protezione civile n. 3410 del 2005, disciplinante il compimento delle operazioni di messa in sicurezza, di bonifica ambientale, di rimozione e di smaltimento dei relitti e delle imbarcazioni utilizzati dagli immigrati clandestini che approdano sull'isola di Lampedusa, ponendo a carico dell'Agenzia delle dogane i relativi oneri sui fondi all'uopo richiamati dalla circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 13 febbraio 2003; Considerato che, nell'ambito del contesto emergenziale di cui alla sopra citata ordinanza di protezione civile, e nelle more che vengano trasferite le occorrenti risorse finanziare al commissario delegato da parte dell'Agenzia delle dogane, occorre procedere con l'urgenza del caso alla rimozione e smaltimento delle imbarcazioni e dei relitti utilizzati dagli immigrati clandestini che approdano sull'isola di Lampedusa; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 1° giugno 2006, con il quale e' stato prorogato, fino al 31 gennaio 2007, lo stato di emergenza nel settore dei rifiuti, nonche' in materia di bonifica dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati, e di tutela delle acque superficiali della regione Campania; Vista la nota n. 7198 del 2 ottobre 2006 del commissario delegato per l'emergenza bonifiche e tutela delle acque nella regione Campania; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3536 del 28 luglio 2006, ed in particolare l'art. 21 della medesima; Vista la nota del 27 settembre 2006 del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento del tesoro; Vista la nota n. 1746/VARIE/11799 del 13 ottobre 2006 dell'Ufficio del coordinamento legislativo del Ministero dell'economia e delle finanze; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 febbraio 2006 recante la proroga, fino al 31 gennaio 2007, dello stato di emergenza nel territorio del comune di Cerzeto, in provincia di Cosenza, interessato da gravissimi dissesti idrogeologici con conseguenti diffusi movimenti franosi; Viste le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3427 del 29 aprile 2005, n. 3472 del 21 ottobre 2005, n. 3485 del 22 dicembre 2005 e n. 3520 del 2 maggio 2006; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 ottobre 2005, recante la dichiarazione di «grande evento» nel territorio della provincia di Pescara in occasione dei «XVI Giochi del Mediterraneo»; Visto, inoltre, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 dicembre 2005, recante l'estensione del riconoscimento di «grande evento» dei «XVI Giochi del Mediterraneo» a tutto il territorio della regione Abruzzo; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3539 del 4 agosto 2006 recante «Interventi conseguenti alla dichiarazione di "grande evento" nel territorio della regione Abruzzo per garantire il regolare svolgimento dei "XVI Giochi del Mediterraneo" del 2009»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° giugno 2006 recante la proroga, fino al 31 gennaio 2007, dello stato di emergenza nel territorio della regione Puglia nel settore dei rifiuti urbani, speciali e speciali pericolosi, bonifica e risanamento ambientale dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati; Viste le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 2450 del 27 giugno 1996, n. 2557 del 30 aprile 1997, n. 2776 del 31 marzo 1998, n. 2985 del 31 maggio 1999, n. 3045 del 3 marzo 2000, n. 3077 del 4 agosto 2000, n. 3184 del 22 marzo 2002, n. 3271 del 12 marzo 2003; Considerato che, a seguito dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3184/2002, nel territorio della regione Puglia la competenza ordinaria per il rilascio delle autorizzazioni per gli impianti di rifiuti speciali e speciali pericolosi e' gia' rientrata in capo alle amministrazioni competenti in via ordinaria; Ritenuto utile e necessario continuare ad assicurare in capo alla competenza commissariale il mantenimento delle attivita' di pianificazione in materia di gestione rifiuti, di rilascio delle autorizzazioni per gli impianti di smaltimento e recupero dei soli rifiuti urbani, nonche' di bonifica e risanamento ambientale dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati; Viste le note del presidente della regione Puglia - commissario del 31 agosto 2006 e n. 6396 dell'11 ottobre 2006; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 marzo 2006 con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione al movimento franoso che ha interessato la discarica comunale in localita' La Torre nel comune di Teramo; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3452 del 1° settembre 2006, recante «Disposizioni urgenti in relazione allo stato di emergenza relativo al movimento franoso che ha interessato la discarica comunale in localita' La Torre nel comune di Teramo; Vista la nota dell'assessore alla protezione civile della giunta regionale dell'Abruzzo del 17 ottobre 2006; Vista la nota del prefetto di Teramo - commissario delegato del 25 ottobre 2006; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 6 aprile 2006 con il quale e' stato prorogato, fino al 30 aprile 2007, lo stato di emergenza socio-economico-ambientale nel territorio dei comuni di Colleferro, Segni e Gavignano della provincia di Roma, e dei comuni di Paliano, Anagni, Ferentino, Sgurgola, Morolo e Supino, della provincia di Frosinone, interessato da una gravissima situazione di inquinamento ambientale che ha causato la contaminazione dei prodotti agricoli, nonche' la presenza di sostanze organo-clorurate nel latte prodotto dagli allevatori titolari di talune aziende zootecniche; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 giugno 2005, n. 3441 recante «Primi interventi urgenti diretti a fronteggiare la situazione di emergenza nel territorio del bacino del fiume Sacco tra le province di Roma e Frosinone in ordine alla situazione di crisi socio-economico-ambientale», la successiva del 14 luglio 2005, n. 3447, nonche' l'ulteriore del 25 gennaio 2006; Viste le note del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 1° giugno, del 10 agosto e del 16 ottobre 2006; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 maggio 2002 con la quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza nel territorio della regione Friuli-Venezia Giulia in ordine alla situazione socio-economico-ambientale determinatasi nella laguna di Marano-Grado; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 maggio 2004, con la quale, lo stato d'emergenza sopra citato e' stato prorogato fino al 30 aprile 2005; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 maggio 2005, con la quale, lo stato d'emergenza sopra citato e' stato prorogato fino al 30 aprile 2006; Visto l'art. 39-duodecies del decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 273, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 febbraio 2006, n. 51, che dispone la proroga dello stato di emergenza fino al 30 novembre 2006; Vista la nota del presidente della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia del 26 ottobre 2006, con la quale si rappresenta l'esigenza di nominare in qualita' di commissario delegato il vice presidente della giunta regionale; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 aprile 2006, recante dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio circostante il Golfo di La Spezia, in relazione all'affondamento della nave mercantile Margaret; Considerata la necessita' di effettuare accertamenti relativi allo stato di pericolosita' della motonave Margaret e propedeutici a porre in essere gli eventuali interventi di messa in sicurezza ovvero di rimozione totale del relitto; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 marzo 1999 relativo alla dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio dei comuni di Cengio (Savona) e Saliceto (Cuneo) in ordine alla situazione di crisi socio-ambientale, nonche' il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 dicembre 2000, con il quale il medesimo stato d'emergenza e' stato prorogato fino al 31 dicembre 2002; Visto il successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 dicembre 2002, con il quale il predetto stato d'emergenza e' stato prorogato fino al 31 dicembre 2004; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 14 gennaio 2005 recante la proroga dello stato di emergenza nel territorio dei predetti comuni sino al 31 dicembre 2006; Considerato poi che in ordine alla definizione dei poteri di intervento del commissario delegato sono state emanate le ordinanze di protezione civile n. 2986 del 31 maggio 1999, n. 3012 del 21 ottobre 1999, n. 3127 del 27 aprile 2001, n. 3232 del 24 luglio 2002, e l'art. 5 dell'ordinanza di protezione civile n. 3251 del 14 novembre 2002 e n. 3455 del 5 agosto 2005; Su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Dispone: Art. 1. 1. Al fine di porre in essere i necessari ed urgenti interventi di somma urgenza finalizzati al ripristino della strada provinciale n. 249 sita nel territorio del comune di Assisi, in provincia di Perugia, interrotta in conseguenza della frana che interessa l'ex cava di Torgiovannetto, e' assegnata alla regione Umbria la somma di euro 2.500.000,00 a carico del Fondo della protezione civile, sul quale e' stata accertata l'esistenza delle occorrenti disponibilita'.