Con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, registrato alla Corte dei conti il 7 febbraio 1987, registro n. 4 Difesa, foglio n. 104, e' sanzionata la Croce al valor militare gia' conferita «sul campo» dalle autorita' all'uopo delegate in favore di: Occa Gaetano, nato a Ceriano Laghetto (Milano) il 4 aprile 1920, caporale del 281° battaglione mitraglieri, con la seguente motivazione: «Addetto ai lavori del fosso anticarro, in zona intensamente battuta dall'artiglieria nemica, continuava nel lavoro, dando esempio di alto senso del dovere, di serenita' e di sprezzo del pericolo». - Z.O., 26 aprile 1943. Con decreto del Presidente della Repubblica 4 ottobre 1986, registrato alla Corte dei conti il 26 gennaio 1987, registro n. 2 Difesa, foglio n. 299, e' sanzionata la Croce al valor militare gia' conferita «sul campo» dalle autorita' all'uopo delegate in favore di: Rossato Remo, nato a Nervesa della Battaglia (Treviso) il 7 giugno 1913, sergente del XV battaglione artieri, 1ª compagnia, con la seguente motivazione: «Sprezzante del pericolo, ligio al proprio dovere, incurante di fatiche e privazioni dava durante trentasei giorni di servizio di prima linea, quale comandante di squadra mitraglieri, bell'esempio ai dipendenti delle sue virtu' militari. In azioni di guerra stroncava col pronto intervento della sua arma, tentativi nemici di infiltrazione nelle nostre linee». - Omo Bottego, 15 aprile 1941 - 22 maggio 1941. Con decreto del Presidente della Repubblica 4 ottobre 1986, registrato alla Corte dei conti il 26 gennaio 1987, registro n. 2 Difesa, foglio n. 297, e' sanzionata la Croce al valor militare gia' conferita «sul campo» dalle autorita' all'uopo delegate in favore di: Carputi Mario, nato a Napoli il 6 giugno 1916, sottotenente di artiglieria della 44ª batteria someggiata coloniale, con la seguente motivazione: «Comandante di sezione someggiata coloniale, in vari combattimenti dimostrava sprezzo del pericolo, serenita' ed ardimento. Il giorno 8 febbraio, in uno scontro con rilevanti forze ribelli, effettuava numerose prese di posizione allo scoperto, incurante dell'intenso fuoco avversario. Col fuoco aggiustato dei pezzi infliggeva rilevanti perdite al nemico portando cosi' valido contributo alla riuscita dell'azione». - Acefer, 8 febbraio 1941.