IL MINISTRO PER IL COORDINAMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Visto il decreto-legge 12 novembre 1982, n. 829, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1982, n. 938; Vista l'ordinanza n. 1679/FPC del 5 aprile 1989, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 86 del 13 aprile 1989, con la quale e' stata nominata una commissione tecnico-scientifica per l'esame delle cause del crollo della torre civica avvenuto in Pavia il 17 marzo 1989 e per l'espletamento di indagini circa lo stato di conservazione di altri monumenti cittadini circostanti ed e' stato destinato per l'anzidetta finalizzazione un primo stanziamento di un miliardo a carico del fondo per la protezione civile; Vista l'ordinanza n. 1717/FPC del 15 maggio 1989, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 120 del 25 maggio 1989, con la quale sono state autorizzate procedure in deroga per l'affidamento dei lavori inerenti all'incarico conferito ai sensi della sopra citata ordinanza n. 1679/FPC del 5 aprile 1989; Considerato che nel corso delle riunioni di coordinamento intervenute al fine di concertare l'azione del Governo, circa le misure da adottare per fronteggiare le piu' immediate emergenze ed i successivi interventi di recupero, e' emersa la disponibilita' ad una soluzione concordata tra le amministrazioni competenti, facendo ricorso all'emanazione di apposito provvedimento straordinario, utilizzando risorse afferenti alle amministrazioni interesssate; Visto lo studio elaborato dal Gruppo nazionale per la difesa dalle catastrofi idrogeologiche in merito alla stima dei costi correlati alla indagine conoscitiva ed al monitoraggio del Duomo e di sei torri ubicate nella citta' di Pavia, valutati in lire 3.600 milioni dei quali 1.000 milioni, come innanzi specificato, sono gia' stati attribuiti ai sensi dell'ordinanza n. 1679/FPC del 5 aprile 1989; Vista la nota n. 1/170 P.C. GAB. del 28 marzo 1989 con la quale la prefettura di Pavia e l'amministrazione comunale hanno fornito il prospetto analitico degli stanziamenti richiesti per gli interventi di emergenza e di avvio alla ricostruzione, quantificati in lire 7.000 milioni per gli interventi di prima assistenza ed a tutela della pubblica incolumita'; in lire 14.000 milioni per il ripristino urgente della viabilita' ed infrastrutture; in lire 30.000 milioni per il ripristino di edifici di interesse storico ed artistico danneggiati o distrutti; in lire 15.000 milioni per il recupero degli edifici pubblici danneggiati o distrutti; in lire 15.000 milioni per il ristoro dei danni subiti da privati per un importo totale presunto pari a lire 81.000 milioni circa; Visto il telegramma n. UCA/2286/A.G P. 3 del 7 giugno 1989 con il quale il Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha rappresentato la necessita' di emanare un provvedimento straordinario finalizzato alla realizzazione degli interventi urgenti sopra menzionati ed ha richiesto ai Ministeri del tesoro, dei lavori pubblici, dell'interno e per i beni culturali ed ambientali di indicare le disponibilita' reperibili nei rispettivi bilanci da trasferire per le sopra enunciate finalizzazioni al Fondo per la protezione civile; Vista la nota n. 2229 del 12 luglio 1989 con la quale il Ministero dei lavori pubblici ha comunicato una disponibilita' di lire 2.550 milioni sullo stanziamento del capitolo 9004 del proprio stato di previsione della spesa per il parziale reintegro delle somme occorse per gli interventi a tutela della pubblica incolumita', nonche' la disponibilita' a finanziare, a carico del cap. 1124 del proprio stato di previsione della spesa, il completamento delle indagini diagnostiche in corso ai sensi di quanto previsto dall'ordinanza n. 1679/FPC del 5 aprile 1989 sopra citata, e cio' per l'importo di lire 2.600 milioni; Visti i telegrammi n. 1620 e n. 14519/58/2 rispettivamente del 1 agosto e del 21 settembre 1989 con i quali il Ministero dell'interno ha comunicato la propria disponibilita' a finanziare, a carico del capitolo 4296 del proprio stato di previsione della spesa, gli interventi di prima emergenza posti in essere dal comune di Pavia per lire 300 milioni, nonche' a carico del cap. 7231 del proprio stato di previsione della spesa - proventi netti della gestione della casa da gioco di Campione d'Italia - gli interventi urgenti realizzati dal medesimo comune su opere pubbliche, previa presentazione di apposita istanza e sulla base di idonea documentazione, per lire 450 milioni; Considerato che non e' ancora pervenuta indicazione di alcuna disponibilita' da parte del Ministero per i beni culturali e ambientali; Ravvisata, comunque, l'urgente necessita', attesa l'avvenuta indicazione da parte di talune delle amministrazioni interessate delle disponibilita' reperibili sui competenti capitoli di bilancio, di disporre, nei limiti delle medesime disponibilita', le misure necessarie al completamento delle indagini diagnostiche e di monitoraggio in corso, come piu' innanzi specificato e la concessione di un contributo straordinario in favore del comune di Pavia, a parziale reintegro delle spese gia' sostenute per gli interventi di prima emergenza, attivita' assistenziali alla popolazione, ed interventi a tutela della pubblica incolumita' e su opere pubbliche, salva una eventuale assegnazione al predetto comune di altra contribuzione straordinaria nei limiti delle disponibilita' successivamente acquisite; Dispone: Art. 1. Per provvedere al completamento delle indagini diagnostiche e di monitoraggio sulla cattedrale di Pavia e su sei torri sussistenti nell'area adiacente al crollo, il cui onere e' stato valutato, come esplicitato nelle premesse, dal Gruppo nazionale per la difesa dalle catastrofi idrogeologiche complessivamente in lire 3.600 milioni, e' assegnata al provveditorato alle opere pubbliche della Lombardia la somma di lire 2.600 milioni. In merito all'esecuzione delle opere di cui al presente articolo il Provveditorato alle opere pubbliche della Lombardia provvede d'intesa con le locali sovrintendenze ai beni ambientali ed architettonici, all'archeologia ed ai beni artistici e storici.