IL MINISTRO DEL TESORO
  Visto il proprio decreto n. 253814/66-AU-168 del 13 settembre 1988,
pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale n. 232 del 3 ottobre 1988, con
cui e' stata disposta un'emissione di certificati del Tesoro  in  ECU
con  godimento  28  settembre  1988, di durata quinquennale, al tasso
d'interesse annuo dell'8,75%, per l'importo di 1.000 milioni di ECU;
  Visto, in particolare, l'art. 9 del richiamato decreto ministeriale
del 13 settembre 1988, con cui, fra l'altro, si dispone che l'importo
degli  interessi  da  pagare   annualmente   sui   predetti   titoli,
relativamente  alla  quota  degli  stessi  circolante all'interno, e'
determinato con decreto del Ministro del tesoro, in  misura  pari  al
valore  nominale  in ECU convertito in lire italiane sulla base della
media aritmetica dei tassi di cambio  lira  italiana/ECU,  comunicati
dall'Ufficio  italiano  dei  cambi nei primi venti giorni del mese di
agosto precedente la scadenza della cedola di interesse;
  Considerato che occorre determinare l'importo  degli  interessi  da
pagare  relativamente  alla  terza  cedola - di scadenza 28 settembre
1991 - dei predetti certificati del Tesoro in ECU;
  Visto il proprio decreto n. 570606/66-AU-168 del  21  luglio  1989,
pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale n. 200 del 28 agosto 1989, con
cui si e' provveduto  a  regolare  i  rapporti  tra  Tesoro  e  Banca
d'Italia in ordine al servizio di pagamento dei ripetuti certificati;
  Visto,  in  particolare,  il  quinto comma dell'art. 1 del predetto
decreto del 21 luglio 1989 con cui si stabilisce  che,  in  relazione
alla   variabilita'   dell'ammontare   dei  titoli  di  che  trattasi
circolanti all'interno, la Banca d'Italia provvedera' a comunicare al
Tesoro, entro il mese di agosto di ogni anno,  il  capitale  nominale
complessivo   dei   certificati   stessi,  sul  quale  devono  essere
effettuati i pagamenti in lire;
  Visto il telex in data 22 agosto 1991, con cui la Banca d'Italia ha
comunicato, tra l'altro, che:
   l'importo nominale  dei  CTE  con  godimento  28  settembre  1988,
attualmente   circolanti   all'interno,   e  sui  quali  deve  essere
effettuato il pagamento  degli  interessi  relativamente  alla  terza
cedola, di scadenza 28 settembre 1991, e' di 262.930.000 ECU;
   la  media  aritmetica  dei  tassi  di  cambio  lira  italiana/ECU,
comunicati dall'Ufficio italiano dei cambi  e  riferentisi  ai  primi
venti giorni del mese di agosto 1991, e' di L. 1.534,98 per ogni ECU;
                              Decreta:
  Ai  sensi e per gli effetti dell'art. 9 del decreto ministeriale n.
253814/66-AU-168 del 13  settembre  1988,  meglio  specificato  nelle
premesse,  l'importo degli interessi netti da pagare in lire italiane
sulla quota  attualmente  circolante  all'interno  (pari  a  nominali
262.930.000   ECU)  dei  CTE  quinquennali  8,75%  con  godimento  28
settembre 1988 - relativamente alla  terza  cedola,  di  scadenza  28
settembre 1991 - ammonta a L. 30.900.034.805.
  La ritenuta fiscale del 12,50% di cui al decreto-legge 19 settembre
1986,  n. 556, convertito, con modificazioni, nella legge 17 novembre
1986, n. 759, ammonta a L. 4.414.291.000.
  La spesa complessiva di L. 35.314.325.805 fara' carico al cap. 4691
dello stato di previsione della spesa del Ministero  del  tesoro  per
l'anno finanziario 1991.
  Il  presente  decreto  sara'  trasmesso alla Corte dei conti per la
registrazione e verra'  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana.
   Roma, 9 settembre 1991
                                                   Il Ministro: CARLI
Registrato alla Corte dei conti il 16 settembre 1991
Registro n. 30 Tesoro, foglio n. 310