Con  decreti ministeriali 31 dicembre 1992 sono state conferite le
seguenti ricompense al merito dell'Esercito:
                           Croci d'argento
   Al gen. D.CC Mario Cucci, nato a Cuneo il 16 marzo  1931,  con  la
seguente  motivazione:  "Ufficiale generale in possesso di un insieme
armonico di pregevolissime doti  morali  e  culturali,  d'impeccabile
stile  militare,  arricchito  da una eccellente preparazione tecnico-
professionale  sostenuta  da  altissimo  senso  del  dovere.  Il  suo
spiccato  spirito d'iniziativa e le larghe vedute intellettuali hanno
fatto si' che  l'azione  di  comando  fosse  saggia,  equilibrata  ed
autorevole.  In  tutti  gli  incarichi  ricoperti  ha  esercitato una
instancabile spinta produttiva e profuso  un  incondizionato  impegno
nell'espletamento  degli  onerosissimi compiti affidatigli, giungendo
sempre a soluzioni brillanti e proficue.  Comandante  di  reparti  di
grande  rilievo  operativo ed addestrativo, dal gruppo carabinieri di
Nuoro, alle legioni carabinieri di Genova  e  di  Roma,  ha  ottenuto
eccellenti  risultati partecipando direttamente alle piu' impegnative
e  rischiose  operazioni  di  servizio,  condotte   sia   contro   la
delinquenza  comune  sia  contro  il  terrorismo. Dopo aver ricoperto
l'incarico di comandante della 1a brigata carabinieri  di  Torino  e'
stato chiamato a quello, ancora piu' prestigioso, di comandante della
1a  divisione  'Pastrengo'  di  Milano,  ove ha operato con giovanile
entusiasmo  conseguendo  brillanti  risultati  in  ogni  settore   di
attivita'.   Durante  il  mandato  di  vice  comandante  generale  ha
concorso,  con  proposte  sagaci,  lungimiranti  e   concrete,   alla
risoluzione di complesse problematiche dell'Arma. Ufficiale di classe
superiore  che  con il suo operato lucido ed incisivo, ha contribuito
ad esaltare l'immagine ed il prestigio della Forza armata".  -  Roma,
17 settembre 1991 - 17 settembre 1992.
   Al gen. D. CC Arnaldo Grilli, nato ad Ascoli Piceno il 24 novembre
1928,  con  la  seguente  motivazione:  "Ufficiale generale dotato di
grandi doti  umane  ed  intellettuali,  in  possesso  di  non  comuni
capacita'  professionali sostenute da vasta preparazione tecnica e da
spiccato spirito d'iniziativa e chiara visione dei  problemi,  si  e'
prodigato in ogni circostanza ed in tutti gli incarichi ricoperti con
incondizionato  impegno  e  completa  dedizione  nell'espletamento di
onerosissimi compiti,  giungendo  sempre  a  soluzioni  brillanti  ed
efficaci.  Comandante  di  reparti  di  grande  rilievo  operativo ed
addestrativo, dal gruppo carabinieri di Venezia - dove ha riscosso il
plauso delle autorita' provinciali per le sue intelligenti iniziative
e le brillanti soluzioni in situazioni di accesi conflitti  sindacali
-  alla  Legione  carabinieri  di  Roma, ove ha operato con giovanile
entusiasmo conseguendo brillanti  risultati.  Nominato  membro  della
commissione   consultiva  per  il  potenziamento  e  l'ammodernamento
tecnologico dei servizi per la tutela dell'ordine e  della  sicurezza
pubblica,  ha  pubblicato  vari  studi di grande interesse. Dopo aver
ricoperto  l'importante  incarico  di  vice  direttore  del  servizio
informazioni  per  la sicurezza democratica e' stato impiegato presso
l'ufficio dell'Alto commissario  per  il  coordinamento  della  lotta
contro  la  delinquenza  mafiosa,  fino  a pervenire alla prestigiosa
carica di vice comandante generale  dell'Arma.  In  tale  mandato  ha
proseguito  la  sua  opera  di  elevatissima  qualita',  contribuendo
fattivamente  ad  elevare  l'immagine  della  Forza  armata   e,   in
particolare,  dei  carabinieri, esaltandone il prestigio in Italia ed
all'estero". - Roma, 17 settembre 1992 - 24 novembre 1992.
   Al  gen.  C.A.  Francesco  Bettin,  nato  a  Fiume (Croazia) il 14
novembre 1931, con la seguente motivazione:  "Ufficiale  generale  in
possesso  di non comuni doti umane ed intellettuali, sostenuto da una
vasta preparazione tecnico-professionale, si  e'  prodigato  in  ogni
circostanza  ed  in  tutti gli incarichi ricoperti con incondizionato
impegno  e  completa  dedizione  nell'espletamento  di   onerosissimi
compiti.  Quale  capo ufficio addestramento e regolamenti dello stato
maggiore della  Difesa,  ha  portato  a  termine  con  successo,  con
eccezionali  capacita'  e non comune sacrificio personale, numerose e
gravose  attivita',  tra  le   quali   spicca   per   importanza   il
perfezionamento  della legge di principio sulla disciplina militare e
l'elaborazione  dei  conseguenti   regolamenti   applicativi.   Quale
comandante  della  brigata  meccanizzata  'Gorizia',  capo  di SM del
comando  regione  militare  tosco  emiliana  ed  infine   prestigioso
comandante  della  divisione  corazzata 'Centauro' ha sempre messo al
servizio  dell'istituzione  le  sue  superiori  qualita'   morali   e
l'acutezza  del suo impegno, costituendo chiarissimo esempio e sprone
per tutti i dipendenti.  Encomiabile  per  senso  del  dovere  e  per
l'incondizionata  dedizione  al  servizio  ha  esercitato, quale vice
comandante e poi comandante della RMNE, una sicura, attenta  e  ferma
azione  di  direzione,  coordinamento  e  di  controllo  di  tutte le
complesse e poliedriche funzioni svolte in ambito  Regione  Militare,
riuscendo  a  razionalizzare,  con  perizia  ed  alta  capacita',  le
multiformi attivita' quotidiane di sostegno  logistico  di  tutte  le
G.U.  dipendenti ed avviando l'ardua opera di razionalizzazione delle
numerose infrastrutture di enti ed organismi dislocati  in  localita'
diverse   e   spesso   distanti  tra  loro.  Ispettore  dell'Arma  di
artiglieria e per la difesa NBC,  ha  dato  un  determinante  impulso
all'ammodernamento   dei   materiali  e  alla  definizione  di  nuovi
procedimenti di impiego, contribuendo, quindi all'accrescimento e  al
rafforzamento del prestigio dell'Esercito". - Roma, 23 ottobre 1991 -
27 novembre 1992.
   Al  gen.  C.A.  Luigi  Trinchieri,  nato  a  Bengasi  (Libia) il 5
dicembre 1932, con la seguente motivazione:  "Ufficiale  generale  di
elevatissime  qualita'  intellettuali,  in  possesso di preclare doti
umane e morali che sorrette da  una  vasta  e  profonda  preparazione
tecnico  professionale  e  da  non  comune sagacia ed esperienza, gli
hanno consentito di individuare ed  adottare,  in  ogni  circostanza,
soluzioni  brillanti  in  tutti  i  settori  in  cui  ha  operato con
eccezionale tempestivita' ed efficacia. Prestigioso comandante  della
brigata  corazzata  'Vittorio  Veneto' prima e della regione militare
meridionale poi, ha portato le unita' poste  alle  sue  dipendenze  a
livelli  di  assoluto  rilievo  per  funzionalita'  organizzativa  ed
efficacia addestrativa. Ha ricoperto importanti  incarichi  di  stato
maggiore  in  ambito  nazionale  quale  capo ufficio ricerche e studi
dello SM dell'Esercito ed internazionale presso SHAPE ove  ha  potuto
evidenziare    le    brillanti    qualita'   organizzative   che   lo
contraddistinguono riscuotendo,  in  tal  modo,  vivi  e  lusinghieri
apprezzamenti  anche  dai partners europei. Nella carica di direttore
generale delle Armi, delle munizioni e degli  armamenti  terrestri  e
successivamente  in  quella  di comandante della scuola di guerra, ha
messo a frutto, in maniera eccezionale, la  sua  profonda  conoscenza
delle materie professionali, sempre alla luce di un encomiabile senso
del  dovere e di incondizionata dedizione al servizio. Costantemente,
nell'intero arco della sua fulgida carriera, ha con il  suo  operato,
contribuito  in  sommo  grado  a  dare  lustro  alla  Forza armata".-
Civitavecchia, 31 ottobre 1989 - 25 novembre 1992.
   Al gen. C.A. Sandro Romagnoli, nato a Roma il 21 maggio 1932,  con
la  seguente  motivazione:  "Ufficiale generale dotato di grandi doti
umane  ed  intellettuali,  in  possesso  di  non   comuni   capacita'
professionali  sostenute  da vasta preparazione tecnica e da spiccato
spirito d'iniziativa e chiara visione dei problemi, si  e'  prodigato
in   ogni  circostanza  ed  in  tutti  gli  incarichi  ricoperti  con
incondizionato impegno  e  completa  dedizione  nell'espletamento  di
onerosi  compiti, giungendo sempre a soluzioni brillanti ed efficaci.
Prestigioso  comandante  di  reparti  ed  unita'  di  grande  rilievo
operativo  ed  addestrativo, dal 1› reggimento bersaglieri corazzato,
alla  brigata  meccanizzata  'Garibaldi',  ha  espletato,   altresi',
attivita'  di  stato  Maggiore  in  incarichi di grande valenza quale
sottocapo di SM presso il comando della regione militare  meridionale
e  capo  di  SM  del  5› Corpo d'Armata. Impiegato presso il servizio
informazioni difesa, con il suo acume e la sua accorta opera di  'in-
telligence' ha efficacemente contribuito ad individuare e controllare
fermenti  anti-istituzionali  di  potenziale  grave pericolosita' per
l'intera compagine nazionale. Chiamato per le sue peculiari  qualita'
prima   alla   carica  di  vice  comandante  della  regione  militare
meridionale, poi di direttore delle armi,  delle  munizioni  e  degli
armamenti  terrestri  ed,  infine,  a quella di vertice della regione
militare centrale, ha contribuito in sommo grado a dare  lustro  alla
Forza armata". - Roma, 13 ottobre 1982 - 28 novembre 1992.
   Al  gen.  C.A.  Luigi  Ramponi,  nato a Reggio Emilia il 30 maggio
1930,  con  la  seguente  motivazione:  'Ufficiale   generale   dalle
eccezionali   qualita'  morali,  intellettuali  e  professionali.  Ha
profuso instancabilmente, il meglio di se stesso, dimostrando  sempre
un giovanile entusiasmo ed ottenendo, cosi', brillantissimi risultati
nell'espletamento  degli  incarichi  di  alta  responsabilita' che e'
stato chiamato ad assolvere. Prestigioso  comandante  di  reparti  ed
unita'  di  grande  rilievo  operativo  ed  addestrativo dall'11› btg
bersaglieri, al 1›  rgt.  bersaglieri,  all'8a  brigata  meccanizzata
"Garibaldi"  ed,  infine,  al  comando  della  regione militare della
Sardegna, ha agito, sempre, per il bene dell'istituzione con  spirito
di abnegazione ed alto senso del dovere, conseguendo, in special modo
in  quest'ultimo  incarico,  risultati  degni  di lode ed ammirazione
anche da parte delle autorita' civili e della popolazione, chiara eco
dell'ampio prestigio  di  cui  ha  goduto  nel  contesto  dell'isola.
Nell'incarico  di  addetto  militare  a Washington ha riscosso vivi e
lusinghieri  apprezzamenti  da  parte  delle  autorita'  del   luogo,
contribuendo a migliorare ulteriormente i rapporti con gli U.S.A. e a
promuovere sempre piu' proficue forme di collaborazione. Chiamato per
le sue qualita', intrinseche ed estrinseche, alle prestigiose cariche
di  capo  ufficio del segretario generale e direttore nazionale degli
armamenti, sottocapo di stato maggiore della  Difesa,  direttore  del
servizio  informazioni  e sicurezza militari e di comandante generale
della Guardia di finanza ha portato a soluzione problemi di rilevante
complessita',  fornendo   pareri   di   straordinario   livello   per
concretezza  ed originalita'. La sua instancabile ed appassionata op-
era ha, cosi', riscosso plausi e consensi tra le autorita'  civili  e
militari in patria ed all'estero, che hanno esaltato l'immagine della
Forza Armata". - Roma, 6 agosto 1992 - 26 novembre 1992.
   Al  gen.  isp.  Aldolfo Amato, nato a Trapani, il 25 ottobre 1929,
con la seguente motivazione: "Ufficiale  generale  di  preclare  doti
intellettive  e  morali  ha  sempre  profuso  nella  specifica branca
tecnica, ogni energia emergendo per il costante impegno e la profonda
capacita' non disgiunte da  una  rara  virtu'  semplificatrice  delle
problematiche  piu'  complesse.  Chiamato  a  ricoprire  incarichi di
prestigio, da capo  ufficio  energia  nucleare  presso  il  consiglio
tecnico  scientifico  della  difesa, dove ha fattivamente collaborato
alla stesura del regolamento della difesa  in  materia  di  sicurezza
nucleare, a direttore dello stabilimento militare materiali di difesa
NBC,  risolvendo  complessi  problemi relativi allo smantellamento ed
alla bonifica  dell'ex  deposito  di  Cesano  ed  allo  sgombero  del
deposito  centrale  NBC  di  Ozieri,  a  direttore del centro tecnico
militare  difesa  NBC,  a  consulente  tecnico  per  l'armamento  del
segretario  generale  e DNA, a capo del nucleo ispettivo della Cotes,
fino a pervenire a quello di capo del corpo tecnico dell'Esercito, ha
ovunque  affrontato  tematiche  impegnative   pervenendo   sempre   a
brillanti risultati. Membro di numerose commissioni interministeriali
e  parlamentari,  ove e' spesso intervenuto quale esperto del settore
tecnico-logistico delle Forze armate, ha riscosso - anche per il  suo
contributo alla ristrutturazione dell'Area industriale della Difesa -
meritati  apprezzamenti  per la sua altissima competenza e per la sua
sottile capacita' diplomatica. - Il suo  operato  ha  contribuito  ad
accrescere il prestigio della Forza armata". - Roma, 1› maggio 1990 -
30 novembre 1992.
   Al  gen.  D.  CC  Sergio  Colombini, nato a Pordenone, il 9 maggio
1931; con la seguente motivazione: "Ufficiale generale in possesso di
preclare  doti  intellettive  e  morali,  supportato  da  non  comuni
capacita'  professinali, ha profuso, in ogni circostanza e in maniera
instancabile, il meglio di se stesso, ottenendo sempre brillantissimi
risultati.  Prestigioso  comandante  di  reparti  di  grande  rilievo
operativo  ed  addestrativo,  dal gruppo carabinieri di Vicenza, alla
legione di Padova, ha sempre ottenuto i massimi risultati  nonostante
le  difficili  condizioni  operative  ed ambientali. Al comando della
brigata carabinieri di Torino prima e della 5a divisione  carabinieri
'Vittorio  Veneto' in Padova poi, e' sempre riuscito ad armonizzare i
vasti e complessi problemi istituzionali con le problematiche locali,
mantenendo ottimi rapporti con le autorita' e la popolazione  civile.
Dopo  aver  comandato  la  scuola  ufficiali  dei carabinieri ed aver
diretto la scuola di perfezionamento per  le  forze  di  polizia,  e'
stato  chiamato  -  per  le sue indiscusse capacita' - a ricoprire il
prestigiosissimo incarico  di  vice  comandante  generale  dell'Arma.
Ufficiale  di  grande  classe  che ha contribuito, con la costante ed
incisiva opera, ad esaltare il prestigio della  Forza  armata  e  dei
carabinieri". - Roma, 25 novembre 1992 - 3 dicembre 1992.