L'ASSESSORE PER I BENI CULTURALI
                   ED AMBIENTALI E PER LA PUBBLICA
                             ISTRUZIONE
  Visto lo statuto della regione;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 agosto 1975, n.
637,  recante  norme  di  attuazione  dello  statuto  della   regione
siciliana  in  materia di tutela del paesaggio, di antichita' e belle
arti;
  Visto il testo unico delle leggi  sull'ordinamento  del  Governo  e
dell'amministrazione  della  regione siciliana, approvato con decreto
del presidente della regione siciliana 28 febbraio 1979, n. 70;
  Vista la legge regionale 1 agosto 1977, n. 80;
  Vista la legge regionale 7 novembre 1980, n. 116;
  Vista la legge 29 giugno 1939,  n.  1497,  sulla  protezione  delle
bellezze naturali e panoramiche;
  Visto  il  regolamento  di esecuzione della predetta legge n. 1497,
approvato con regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357;
  Vista la legge 8 agosto 1985, n. 431;
  Esaminato il verbale redatto nella seduta del 28 luglio  1987,  con
il  quale  la  commissione  provinciale  per la tutela delle bellezze
naturali e panoramiche di Trapani ha proposto di sottoporre a vincolo
paesaggistico l'Arcipelago delle Egadi,  che  ricade  nel  territorio
comunale  di  Favignana  e  che  risulta  costituito  dalle  isole di
Favignana, Levanzo e Marettimo e dagli scogli di Formica e Maraone;
  Accertato che il predetto verbale  del  28  luglio  1987  e'  stato
pubblicato  nell'albo  pretorio  del comune di Favignana e depositato
nella segreteria del comune stesso, per il periodo 11 agosto  1987  -
11 novembre 1987;
  Premesso  che  il  gruppo  delle  Egadi,  costituito  da  tre isole
principali, Favignana, Levanzo e Marettimo, e due minori,  Maraone  e
Formica, e' un eccezionale insieme ambientale, inscindibile nelle sue
parti,   sia  per  i  rilevanti  valori  paesistici  che  per  quelli
geologici, naturalistici, formali, storici  ed  archeologici  che  lo
connotano;
  Considerato che dal punto di vista paesaggistico l'Arcipelago delle
Egadi  presenta  notevole  interesse,  sia  per i tratti di costa, in
alcune parti alte e a strapiombo sul mare  ed  in  altre,  di  minore
estensione,   molto   frastagliate   e  basse,  costituite  da  cale,
insenature e grotte, alcune naturali, altre  scavate  dall'uomo,  che
formano  scorci  di  eccezionale  interesse  panoramico;  sia  per la
suggestione del proprio  territorio,  morfologicamente  vario,  cosi'
come  contraddistinto  a  Favignana,  con aree alterne pianeggianti e
montagnose che declinano verso il mare con alte coste, e,  tra  punta
Marsala ed il porto, prevalentemente pianeggiante;
  Considerato  che le peculiarita' geologiche e naturali concorrono a
dare  un'immagine  ed  una  configurazione  delle  Egadi  del   tutto
particolari:   di   notevole  suggestione  nell'isola  di  Favignana,
costituita da calcare, sono le numerose voragini geometrizzate,  cave
di  tufo  abbandonate, la cui attivita' estrattiva si presume risalga
all'epoca romana e che furono dagli arabi denominate  "Mafie",  oggi,
vere  e  proprie  sculture  a  scala  territoriale, frutto di un duro
lavoro dell'uomo, e luogo di lussureggianti e rigogliosi giardini;
  Ritenuto  che  tale  morfologia del territorio puo' considerarsi un
insieme storico e culturale, dove la natura e' stata  oggetto  e  non
soggetto, e l'immagine che ci e' tramandata e' di estrema suggestione
e bellezza ed interesse, laddove superficialmente si potrebbe pensare
di trovarsi di fronte ad un territorio arido e desolato, e abbassando
gli  occhi  c'e'  la  sconvolgente  sorpresa  di  scoprire una natura
ipogeica;
  Considerato che dal punto di vista naturalistico il gruppo di isole
conta numerosi tipi di flora, alcuni dei quali endemici  e  che,  per
tale   motivo,  le  "rupi"  di  Marettimo  sono  da  considerarsi  un
eccezionale "luogo botanico" dal punto di  vista  scientifico,  cosi'
come  documentato  da  due  grandi  studiosi  dell'800,  Gussone e Lo
Jacono, con le loro ricchezze di specie, alcune delle  quali  non  si
ritrovano   in   Sicilia,  ma  sono  presenti  nel  litorale  centro-
meridionale della penisola, quali la Daphine  Aleifalia  e  L'Eradium
Marettimum;
  Considerato   che   la  peculiarita'  architettonica  dello  intero
arcipelago ha un notevole valore storico-socio culturale; infatti  il
"modus edificandi" sembra risentire di un certo influsso arabo per la
semplicita'  dei  giochi  volumetrici e l'essenzialita' formale ed e'
costituito da case prevalentemente a due elevazioni con scale esterne
e cortili interni, prive di qualsiasi ornamento superfluo  e  tipiche
di  una architettura spontanea la cui soluzione tipologica e' dettata
dalla funzionalita';
  Ritenuto, inoltre, che  nei  centri  abitati  tali  costruzioni  si
aggregano   le   une   alle  altre  formando  spazi  in  cui  diviene
indiscriminato il rapporto tra pubblico e privato, mentre nell'aperta
campagna le abitazioni rurali hanno un aspetto caratteristico,  quasi
unico,  che  si  integra  nel  paesaggio;  infatti, le configurazioni
proposte da tali manufatti, perimetrati da bassi muretti a  secco  di
calcare,   con  un  giardino  spesso  ricavato  dalle  cave  di  tufo
abbandonate, e quindi sotto il livello  del  terreno,  appaiono  agli
occhi  del  visitatore  come  parte  integrante  ed  inscindibile del
territorio;
  Rilevato che, a parte gli aspetti  architettonici  gia'  accennati,
ulteriori  episodi  costruttivi  interessanti,  e  per  certi aspetti
unici, caratterizzano le isole Egadi, integrandosi armoniosamente con
il  gia'  esaltante  paesaggio,  come  i  castelli  di  Favignana   e
Marettimo,  i luoghi di culto, gli stabilimenti per la trasformazione
del  tonno  di  Favignana  e  Formica,  quest'ultimi  veri  e  propri
"monumenti  di archeologia industriale", testimonianza di un processo
evolutivo legato alla principale attivita'  produttiva  nella  storia
dell'arcipelago;
  Considerato  che  tutto  il  territorio  delle  Egadi,  nonche' gli
specchi d'acqua antistanti la costa, rievocano una storia  intensa  e
di  particolare  interesse. Tanto evidenziano: l'insediamento di Cala
S. Nicola (fine XIII-inizio VII sec. a.C.), quello di contrada  Bosco
e  la  "Grotta  del  Pozzo"  a  Favignana,  nonche' il tratto di muro
megalitico in contrada Le Case a  Marettimo,  a  dimostrazione  della
presenza  dei  fenici  prima e punici poi, che fecero delle Egadi una
delle loro sedi; la  "Battaglia  delle  Egadi"  del  241  a.C.,  come
narrato  dalle  fonti  classiche,  tra la flotta cartaginese e quella
romana, il cui esito, disastroso per i cartaginesi,  segno'  la  fine
della  1a guerra punica; Marettimo, chiamata dai greci "hieronesos" e
cioe' "isola sacra", ricordata come punto di approdo e rifugio  della
flotta  cartaginese prima e dopo la battaglia; i resti di un ninfeo o
di  una  piccola  terma  in  contrada  Badia  e  l'impianto  per   la
lavorazione del pesce di punta S. Nicola a Favignana, lo stabilimento
per  la  produzione  del garum a Cala Minnola a Levanzo, e i resti di
una costruzione in opus  caementicium  a  Marettimo  a  dimostrazione
della determinante presenza romana;
  Considerato  che,  per la loro storia, le isole Egadi rivestono, da
un punto di vista archeologico, un carattere di particolare interesse
in quanto che, in esse  e'  testimoniata  una  continuita'  di  vita'
ininterrotta, a partire dall'eta' preistorica;
  Rilevato  che  il  fatto  archeologico  piu'  importante  e', senza
dubbio, costituito dallo straordinario complesso di  arte  figurativa
rupestre  rinvenuto  nel  1950  in  una grotta di Cala dei Genovesi a
Levanzo, dove sono rappresentate, con vivace naturalismo, tre  figure
umane  e  29  figure animali (bovidi, cervidi, equidi fra cui l'equus
hydruntinus, oggi scomparso), e databile al paleolitico superiore;
  Rilevato, inoltre, che sia a  Levanzo  che  a  Favignana  abbondano
grotte  con ricchi depositi antropozoici del quaternario e che sempre
ad eta' preistorica, ma ad un momento successivo, sono databili le 22
tombe a forno, di cui molte riutilizzate in epoca romana, ubicate sul
massiccio montuoso di "Montagna Grossa" a Favignana;
  Ritenuto, pertanto, che nella specie ricorrono evidenti  motivi  di
pubblico  interesse,  che suggeriscono l'opportunita' di sottoporre a
vincolo paesistico tutto l'Arcipelago delle Egadi,  costituito  dalle
isole  di Favignana, Levanzo e Marettimo, e dagli scogli di Formica e
Maraone, ricadenti nel comune  di  Favignana,  in  conformita'  della
proposta  del 28 luglio 1987 della commissione provinciale di Trapani
per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche;
  Vista  la  nota  n.  27514  del  18  ottobre  1988,  con  la  quale
l'assessorato regionale del territorio e dell'ambiente da' il proprio
assenso,  ai  sensi  e per gli effetti del secondo comma dell'art. 13
della legge 29 giugno 1939,  n.  1497,  all'imposizione  del  vincolo
stesso;
  Rilevato che hanno prodotto opposizioni alla proposta di vincolo:
   1)  il  consiglio comunale di Favignana, con delibera n. 98 del 28
maggio 1988, trasmessa con nota n. 9160 dell'11 luglio 1988;
   2) le imprese Faraci Franco e altre, con atto del 6 luglio 1988;
   3) i  signori  Azzano  Antonino,  Marseguerra  Salvatore,  Spataro
Giuseppe,  Figliomeni  Francesco,  Bevilacqua  Caterina  e Principato
Antonino, con separati atti senza data pervenuti il 30 giugno 1988;
   4) La Federazione sindacale comunale unitaria (C.G.I.L. - C.I.S.L.
- U.I.L.), il comitato per lo sviluppo socio economico delle Egadi  e
imprenditori e cittadini (complessive 1151 firme), con atto trasmesso
dal comune di Favignana con nota n. 9160 dell'11 luglio 1988;
  Considerato   che   le   opposizioni  predette  sono  da  ritenersi
inammissibili, perche' prodotte oltre i termini prescritti  dall'art.
3  della  legge  n.  1497/1939,  e, comunque, nel merito, generiche e
prive di fondamento;
  Rilevato, in  proposito,  che  il  vincolo  paesistico  non  e'  di
ostacolo   all'economia   locale   ne'   all'iniziativa  edilizia  ed
urbanistica, ma e' preordinato soltanto  ad  assicurare  un  ordinato
sviluppo  economico, edilizio ed urbanistico, al fine di impedire che
vengano compromesse le esigenze di tutela paesistica;
  Rilevato  che l'apposizione del vincolo comporta soltanto l'obbligo
per i proprietari, possessori o detentori, a qualsiasi titolo,  degli
immobili  ricadenti  nella  localita'  vincolata  di  presentare alla
competente Soprintendenza ai beni culturali  ed  ambientali,  per  la
preventiva  autorizzazione,  qualsiasi  progetto  di  opere che possa
modificare l'aspetto esteriore della zona;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  Per le motivazioni espresse in premessa, l'Arcipelago delle  Egadi,
descritto   come  sopra  e  delimitato  in  rosso  nelle  planimetrie
allegate, che formano  parte  integrante  del  presente  decreto,  e'
dichiarato di notevole interesse pubblico, ai sensi e per gli effetti
dell'art.  1,  numeri  3  e  4, della legge 29 giugno 1939, n. 1497 e
dell'art. 9, numeri 4 e 5, del relativo  regolamento  di  esecuzione,
approvato con regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357.