IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
  Visto  che  il consiglio comunale di Quindici (Avellino), rinnovato
nelle consultazioni elettorali del 18 dicembre 1988,  presenta  forme
di  condizionamento da parte della criminalita' organizzata, rilevate
dalla relazione inoltrata dal prefetto di Avellino;
  Constatato che  tali  forme  di  condizionamento  compromettono  la
libera  determinazione  dell'organo  elettivo  ed  il  buon andamento
dell'amministrazione  comunale  di  Quindici,  nonche'  il   regolare
funzionamento  dei  servizi  alla  medesima affidati, determinando la
deviazione dell'amministrazione locale dai criteri di legalita';
  Constatato,   altresi',   che   la   permeabilita'   dell'ente   ai
condizionamenti  esterni  della criminalita' organizzata arreca grave
pregiudizio per lo stato della  sicurezza  pubblica  e  determina  lo
svilimento   delle  istituzioni  e  la  perdita  di  prestigio  e  di
credibilita' degli organi gestionali;
  Ritenuto che, al fine di rimuovere la causa del grave  inquinamento
e  deterioramento  dell'amministrazione comunale, si rende necessario
far luogo allo scioglimento  degli  organi  ordinari  del  comune  di
Quindici  per  il  ripristino dei princi'pi democratici e di liberta'
collettiva;
  Visto  l'art.  1  del  decreto-legge  31  maggio  1991,   n.   164,
convertito, con modificazioni, nella legge 22 luglio 1991, n. 221;
  Vista  la  proposta  del  Ministro dell'interno la cui relazione e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
  Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri,  adottata  nella
riunione del 2 aprile 1993;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  Il  consiglio  comunale  di  Quindici  (Avellino) e' sciolto per la
durata di diciotto mesi.