IL MINISTRO DELL'INTERNO Considerato che il sig. Giuseppe Tripodoro e' stato eletto consigliere del comune di Rossano (Cosenza) nelle consultazioni amministrative del 29 maggio 1988; Considerato che nei confronti del medesimo figurano numerosi precedenti penali e che e' in corso un procedimento per il reato di resistenza aggravata e oltraggio a pubblico ufficiale; Considerato che lo stesso consigliere, fratello maggiore di Pasquale Tripodoro, capo dell'omonimo clan, e' in rapporti di assidua frequentazione con esponenti della malativa locale; Constatato che l'espletamento, da parte del predetto consigliere, della carica elettiva ricoperta e' incompatibile con la funzione rappresentativa della comunita' locale ed in contrasto con le esigenze di decoro, di dignita' e di prestigio connesse con la detta carica; Tenuto conto che la permanenza del consigliere sig. Giuseppe Tripodoro nel consiglio comunale del comune di Rossano (Cosenza) rischia di compromettere la legalita' e la trasparenza dell'azione amministrativa di detto ente, con possibile pericolo di turbativa dell'ordine pubblico; Ritenuto, pertanto, che ricorrono gli estremi per far luogo alla rimozione del suddetto amministratore dalla carica di consigliere del comune di Rossano (Cosenza); Visto l'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142; Visto l'art. 2 della legge 12 gennaio 1991, n. 13; Visto il decreto del prefetto di Cosenza numero 1292/12.B.2/Gab. del 16 marzo 1993 con il quale il predetto consigliere viene sospeso dalla carica, ai sensi dell'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142; Vista la relazione allegata al presente decreto che ne costituisce parte integrante; Decreta: Il sig. Giuseppe Tripodoro e' rimosso dalla carica di consigliere del comune di Rossano (Cosenza). Roma, 16 aprile 1993 Il Ministro: MANCINO