IL MINISTRO DELL'INTERNO Visto che il sig. Giuseppe Ceglie e' stato eletto consigliere del comune di Napoli nelle consultazioni amministrative del 7 giugno 1992; Rilevato che il predetto amministratore e' stato tratto in arresto in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli in data 30 aprile 1993, in quanto sono stati ritenuti sussistenti nei suoi confronti gravi indizi di colpevolezza per i reati di cui agli articoli 317, 629, 110 del codice penale, nonche' agli articoli 10, 12 e 14 della legge 14 ottobre 1974, n. 497; Considerato che l'attuale posizione processuale penale del sig. Giuseppe Ceglie si pone in particolare contrasto con l'esercizio delle funzioni pubbliche cui il medesimo e' preposto e con le esigenze di decoro, di dignita' e di prestigio della carica elettiva ricoperta; Constatato che la permanenza nel civico consesso del citato amministratore rischia di compromettere la legalita' e la trasparenza dell'azione amministrativa dell'ente, ingenerando allarme nella popolazione, con grave pericolo di turbativa dell'ordine pubblico; Ritenuto, pertanto, che ricorrano gli estremi per far luogo alla rimozione del suddetto amministratore dalla carica di consigliere del comune di Napoli; Visto l'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142; Visto l'art. 2 della legge 12 gennaio 1991, n. 13; Vista la relazione allegata al presente decreto e che ne costituisce parte integrante; Decreta: Il sig. Giuseppe Ceglie e' rimosso dalla carica di consigliere del comune di Napoli. Roma, 8 luglio 1993 Il Ministro: MANCINO