IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO
  Visti  i  sottoindicati  decreti  ministeriali,  tutti  debitamente
registrati alla Corte dei conti:
   n.  570439/66-AU-183  del 30 marzo 1989, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 98 del 28  aprile  1989,  recante  un'emissione  di  CCT
quinquennali con godimento 1  aprile 1989, sottoscritti per l'importo
di lire 1.500 miliardi;
   n.  193172/66-AU-224  del  20  settembre  1990,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale n. 242 del 16 ottobre 1990,  recante  un'emissione
di  CCT  quinquennali con godimento 1  ottobre 1990, sottoscritti per
l'importo di lire 9.000 miliardi;
   n. 348419/66-AU-235 del 20 marzo 1991, pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale  n.  96  del  24  aprile  1991, recante un'emissione di CCT
settennali con godimento 1  aprile 1991, sottoscritti  per  l'importo
di lire 7.500 miliardi;
   n.  349251/66-AU-247  del  19  settembre  1991,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale n. 224 del 24 settembre 1991, recante un'emissione
di CCT settennali con godimento 1   ottobre  1991,  sottoscritti  per
l'importo di lire 11.000 miliardi;
   n.  825339/66-AU-259  del 23 marzo 1992, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 72 del  26  marzo  1992,  recante  un'emissione  di  CCT
settennali  con  godimento 1  aprile 1992, sottoscritti per l'importo
di lire 12.000 miliardi;
  Visto,  in   particolare,   l'art.   2   dei   suindicati   decreti
ministeriali,  il  quale,  tra  l'altro,  indica  il  procedimento da
seguirsi per la determinazione del tasso  d'interesse  semestrale  da
corrispondersi sui predetti certificati di credito relativamente alle
cedole  successive  alla  prima e prevede che il tasso medesimo venga
fissato con decreto del Ministro del  tesoro,  da  pubblicarsi  nella
Gazzetta Ufficiale entro il quindicesimo giorno precedente la data di
godimento delle cedole stesse;
  Ritenuto  che  occorre  determinare il tasso d'interesse semestrale
dei succennati certificati di credito relativamente alle  cedole  con
godimento  nel  mese  di  ottobre  1993 e scadenza nel mese di aprile
1994;
  Vista la comunicazione della Banca d'Italia  riguardante  il  tasso
d'interesse  delle  cedole,  con  godimento nel mese di ottobre 1993,
relative ai suddetti certificati di credito;
  Visto l'art. 3 del decreto legislativo del 3 febbraio 1993, n. 29;
                              Decreta:
  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 2 dei decreti ministeriali  n.
570439  del 30 marzo 1989, n. 193172 del 20 settembre 1990, n. 348419
del 20 marzo 1991, n. 349251 del 19 settembre 1991 e n. 825339 del 23
marzo 1992, meglio  cennati  nelle  premesse,  il  tasso  d'interesse
semestrale da corrispondersi sui certificati di credito del Tesoro di
seguito  indicati,  relativamente alle cedole di scadenza nel mese di
aprile 1994, e' determinato nella misura:
   del  5,45%  per  i  CCT  quinquennali  1  aprile 1989 - codice ABI
13036, emessi per lire 1.500 miliardi, cedola n. 10;
   del 5,45% per i CCT quinquennali 1   ottobre  1990  -  codice  ABI
13089, emessi per lire 9.000 miliardi, cedola n. 7;
   del  5,45% per i CCT settennali 1  aprile 1991 - codice ABI 13097,
emessi per lire 7.500 miliardi, cedola n. 6;
   del 5,45% per i CCT settennali 1  ottobre 1991 - codice ABI 13207,
emessi per lire 11.000 miliardi, cedola n. 5;
   del 5,45% per i CCT settennali 1   aprile  1992  -  codice  titolo
36603, emessi per lire 12.000 miliardi, cedola n. 4.
  La  spesa  complessiva  derivante  dal  presente  decreto  e' di L.
2.234.397.500.000, cosi' ripartite:
   L. 81.746.250.000 per i CCT quinquennali 1  aprile 1989;
   L. 490.477.500.000 per i CCT quinquennali 1  ottobre 1990;
   L. 408.731.250.000 per i CCT settennali 1  aprile 1991;
   L. 599.472.500.000 per i CCT settennali 1  ottobre 1991;
   L. 653.970.000.000 per i CCT settennali 1  aprile 1992,
e fara' carico ad apposito capitolo dello stato di  previsione  della
spesa del Ministero del tesoro per l'anno finanziario 1994.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 14 settembre 1993
                                   p. Il direttore generale: PAOLILLO