IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, che all'art. 16 stabilisce che il CIPE promuove e coordina l'attivita' degli enti pubblici, indicando le direttive generali della loro azione per l'attuazione dei programmi governativi; Vista la legge 15 dicembre 1971, n. 1240, che all'art. 26 affida al Comitato l'esame dei piani pluriennali dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (I.N.F.N.); Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, istitutiva del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica che, all'art. 8 cita espressamente l'Istituto nazionale di fisica nucleare fra gli enti pubblici di ricerca a carattere non strumentale e precisa che tali enti "svolgono attivita' di ricerca .. in coerenza con le rispettive funzioni istituzionali e nel quadro della programmazione nazionale", e che all'art. 11 istituisce il Consiglio nazionale della scienza e della tecnologia (C.N.S.T.) e ne individua la funzione nella formulazione di pareri e proposte relative, fra l'altro, agli atti di programmazione della ricerca ed alle proposte del Ministro al CIPE; Vista la legge 25 agosto 1991, n. 282, di riforma dell'ENEA che, all'art. 23 dichiara l'abrogazione della sopracitata legge n. 1240 del 1971 facendo in tal modo venir meno l'obbligatorieta' dell'approvazione del piano dell'I.N.F.N. da parte del CIPE; Vista la proposta del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica, trasmessa con nota n. 2643 dell'8 luglio 1993 perche' il CIPE esamini il piano quinquennale dell'I.N.F.N.; Considerato che l'I.N.F.N. ha fin qui svolto la propria attivita' sulla base di programmi quinquennali sottoposti all'approvazione del CIPE; Considerato che l'approvazione dei piani di attivita' degli enti di ricerca da parte del CIPE e' generalmente prevista dalla vigente normativa, ivi compresa la citata legge n. 282 del 1991; Considerato inoltre che la citata legge n. 48 del 1967 riconosce al CIPE un generale potere di promozione e coordinamento dell'attivita' degli enti pubblici; Ritenuto pertanto di dover condividere la determinazione del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica di sottoporre all'esame del Comitato, per l'approvazione, il piano quinquennale 1994-98 dell'I.N.F.N., pur in carenza di espressa disposizione normativa; Visto il documento "Piano quinquennale dell'Istituto nazionale di fisica nucleare per gli anni 1994-98", trasmesso dal Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica con la citata nota n. 2643 e che prevede, nell'ambito di una spesa complessiva nel quinquennio per 2.590 miliardi di lire, l'attuazione di una politica volta principalmente alla realizzazione, alla gestione ed all'utilizzo degli apparati sperimentali nel campo della fisica nucleare e subnucleare, al rafforzamento dei laboratori e delle altre strutture di base e allo sviluppo di attivita' di ricerca fondamentale e nel campo delle nuove tecnocologie ad esse collegate; Visto il parere favorevole sul documento di piano espresso dal Consiglio nazionale della scienza e della tecnologia (C.N.S.T.) nella seduta del 15 giugno 1993; Considerato che nella citata proposta del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica e' positivamente sottolineato come sia gia' stato effettuato dall'I.N.F.N un generale e ragionato ridimensionamento dei programmi di spesa, a seguito anche della discussione preliminare in Consiglio nazionale della scienza e della tecnologia (C.N.S.T.), per conformare il piano alle esigenze attuali della finanza pubblica, attraverso uno sforzo di contenimento delle erogazioni, con maggiore attenzione al triennio 1994-96, da perseguire anche favorendo tutte le possibili interazioni con le altre realta' scientifiche. Considerato il regolare andamento del corrente piano quinquennale 1989-93, sia sotto il profilo tecnico-scientifico, sia sotto quello finanziario, quale risulta dalle annuali relazioni presentate dal Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica a questo Comitato, l'ultima delle quali, afferente all'anno 1991, e' stata esaminata nella seduta del 30 dicembre scorso; Ritenuto che le linee generali di impostazione del piano quiquennale 1994-98 corrispondono all'esigenza di salvaguardare la qualita' dell'impegno scientifico, i livelli di risultato fin qui conseguiti dall'Istituto ed il ruolo assunto nel settore dal nostro Paese; Ritenuto altresi' opportuno confermare il sistema di controllo sull'andamento annuale dell'attivita' dell'Istituto, previsto dalla delibera CIPE del 14 giugno 1988, al fine di verificare il perseguimento degli obiettivi indicati nel piano e di esaminare gli eventuali adeguamenti che l'I.N.F.N. dovesse ritenere necessari nel corso del quinquennio; Delibera: Sono approvati gli indirizzi generali e le linee operative del pi- ano quinquennale dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (I.N.F.N.) per gli anni 1994-98, corrispondenti ad un fabbisogno finanziario pari a 2.590 miliardi di lire per l'intero periodo. La modulazione del complessivo fabbisogno finanziario sui singoli anni sara' effettuata nell'ambito dei necessari provvedimenti legislativi. Il Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica, d'intesa con i Ministri del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, dell'industria, del commercio e dell'artigianato, provvedera' ad istituire una commissione interministeriale, della quale saranno chiamati a far parte rappresentanti dell'I.N.F.N., avente il compito di verificare il perseguimento degli obiettivi indicati nel Piano, esaminare gli aggiustamenti che si rendessero necessari all'attuazione del Piano stesso. Sulla base di tali valutazioni il Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica riferira' annualmente al CIPE sullo stato di attuazione del piano. Nello svolgimento del controllo annuale dell'attivita' dell'Istituto, particolare attenzione dovra' essere rivolta: all'utilizzo delle risorse umane in relazione allo sviluppo delle ricerche ed alla formazione di nuovi ricercatori, specie nell'area meridionale e presso le sedi nelle quali operano laboratori e sezioni di piu' recente istituzione; ai riflessi che le attivita' dell'Istituto possono avere sul sistema industriale sia in termini quantitativi che come stimolo allo sviluppo di tecnologie avanzate collegate alle ricerche svolte. Roma, 3 agosto 1993 Il Presidente delegato: SPAVENTA