IL MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI Vista la legge 11 marzo 1988, n. 67, che all'art. 17, commi 41 e 42, ha autorizzato il concorso dello Stato nella misura del 90% della spesa ammissibile risultante dal progetto, necessaria per l'esecuzione da parte delle province di opere di sistemazione, ammodernamento e manutenzione straordinaria ai fini di sicurezza e riqualificazione delle strade provinciali; Visto l'art. 17 della predetta legge che al comma 42 ha demandato al Ministero dei lavori pubblici l'autorizzazione alla concessione del mutuo da parte della Cassa depositi e prestiti sulla base di criteri da stabilirsi dal C.I.P.E., statuendo nel contempo "la revoca dell'autorizzazione predetta nel caso in cui le opere relative al progetto finanziato non risultassero avviate entro un anno dalla data di concessione del mutuo"; Vista la delibera C.I.P.E. 14 giugno 1988, esecutiva del disposto del citato articolo; Visto il decreto ministeriale n. 100 del 18 gennaio 1990, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 1990, approvativo del programma di interventi per l'importo di lire 450 miliardi per l'anno 1989; Considerato che il progetto relativo alla S.P. Bivio Cirella - Bivio Orsomarso - Amministrazione provinciale di Cosenza, e' stato incluso nel programma di cui al citato decreto ministeriale; Considerato che la suddetta amministrazione provinciale ha provveduto alla consegna dei lavori in data 1 dicembre 1992, oltre un anno dalla data di concessione del mutuo da parte della Cassa depositi e prestiti; Decreta: In applicazione dell'art. 17, comma 42, della legge 11 marzo 1988, n. 67, e della delibera C.I.P.E. 14 giugno 1988, l'autorizzazione alla concessione del mutuo relativo al progetto "S.P. Bivio Cirella - Bivio Orsomarso" - Amministrazione provinciale di Cosenza, dell'importo di lire 800 milioni, giusta decreto ministeriale 18 gennaio 1990, n. 100, e' revocata. Il presente decreto sara' inviato al Ministero di grazia e giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 8 novembre 1993 Il Ministro: MERLONI