IL MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI Vista la legge 18 maggio 1989, n. 183, recante "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo"; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 10 agosto 1989, recante "Costituzione dell'Autorita' di bacino del fiume Arno"; Visto l'art. 5, comma 1, lettera d), della stessa legge n. 183/1989, come modificato dall'art. 1, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 253, che ha riaffermato le competenze statali in materia idraulica in tutti i bacini idrografici classificati di rilievo nazionale ai sensi della stessa legge, tra cui quello dell'Arno; Visto, altresi', l'art. 14, comma 3, della richiamata legge che, sempre relativamente ai bacini idrografici di rilievo nazionale, ha confermato il riparto delle competenze tra Stato e regioni quale risulta dalle vigenti disposizioni di legge; Visto ancora il citato comma 3 dell'art. 14 soprarichiamato che prevede che nei bacini di rilievo nazionale, al fine di razionalizzare il riparto delle competenze amministrative e di assicurare la coordinata gestione delle opere idrauliche, della polizia idraulica e del servizio di pronto intervento, il Ministro dei lavori pubblici, su richiesta del comitato istituzionale interessato e su conforme parere del Comitato nazionale per la difesa del suolo, individui, con proprio decreto, i corsi d'acqua - escluse in ogni caso le aste principali dei bacini - per i quali le competenze amministrative relative alle opere idrauliche ed al servizio di polizia idraulica sono trasferite alle regioni territorialmente interessate; Vista la deliberazione n. 26 in data 6 luglio 1993 con cui il comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino dell'Arno, per le finalita' di razionalizzazione funzionale sopra specificate, ha deliberato di formulare al Ministro dei lavori pubblici richiesta di attivare il procedimento di cui alla disposizione soprariferita, a tal fine sottoponendo, mediante apposita cartografia consistente: nella carta delle competenze idrauliche, redatta in originale in scala 1:200.000, nelle carte dell'asta fluviale del fiume Arno e degli affluenti principali - quadro di unione di tavole di dettaglio - fogli Ovest-Est redatte in originale in scala 1:100.000 ed in tavole di dettaglio redatte in scala 1:10.000; una proposta di individuazione dei tratti dei corsi d'acqua del bacino ove le funzioni idrauliche sono attribuite allo Stato e di quelli ove le stesse sono attribuite alle regioni Toscana ed Umbria, secondo le rispettive competenze territoriali, ai sensi e per gli effetti del citato art. 14, comma 3, della legge n. 183/1989; Visto il parere favorevole espresso dal Comitato nazionale per la difesa del suolo nella seduta del 30 settembre 1993; Ritenuta l'opportunita', ai fini del riordino delle competenze idrauliche nel bacino dell'Arno, di procedere, nel rispetto dei criteri fissati alla legge n. 183 del 1989 ed in conformita' alla proposta deliberata dal comitato istituzionale della competente Autorita' di bacino, alla individuazione dei tratti di corsi d'acqua del medesimo bacino in cui le funzioni amministrative di cui sopra sono attribuite allo Stato e di quelli in cui le stesse funzioni sono attribuite alle regioni territorialmente interessate; Decreta: Art. 1. 1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 14, comma 3, della legge 18 maggio 1989, n. 183, e successive modifiche ed integrazioni, e per le finalita' illustrate in premessa, nel bacino idrografico del fiume Arno, sono individuati i seguenti tratti dei corsi d'acqua, risultanti dalla cartografia allegata al presente decreto del quale costituisce parte integrante in cui le funzioni amministrative in materia di progettazione, realizzazione e gestione di opere idrauliche e di organizzazione e funzionamento dei servizi di polizia idraulica, di piena e di pronto intervento sono riservate allo Stato: a) asta dell'Arno da Stia fino alla foce; b) scolmatore di Pontedera; c) aste essenziali della Val di Chiana; d) zone di rigurgito o interessanti ai fini della sicurezza idraulica degli affluenti di primo ordine. La elencazione in dettaglio dei tratti dei corsi d'acqua di cui alle lettere c) e d) del comma 1 e' contenuta nell'elenco allegato al presente decreto del quale costituisce parte integrante. 2. Nei tratti dei corsi d'acqua costituenti il reticolo idrografico del bacino del fiume Arno non ricompresi nella elencazione di cui al comma 1, come riportati nella allegata cartografia, le funzioni amministrative sopraindicate sono attribuite alle regioni Toscana ed Umbria, secondo le rispettive competenze territoriali.