IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Camerino, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 1 novembre 1959, n. 1388, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168; Visto il decreto ministeriale 24 febbraio 1993; Vista la proposta di modifica dello statuto formulata dal comitato tecnico ordinatore della facolta' di architettura nella seduta del 5 aprile 1993; Viste le deliberazioni favorevoli adottate dal consiglio di amministrazione e dal senato accademico della medesima Universita' degli studi di Camerino, nelle adunanze tenutesi rispettivamente in data 27 maggio 1993 e 25-27 maggio 1993; Visto il parere espresso dal Consiglio universitario nazionale nell'adunanza del 29 luglio 1993, concernente talune osservazioni; Vista la delibera del comitato tecnico ordinatore della facolta' di architettura nell'adunanza tenutasi in data 4 ottobre 1993 che adeguano la proposta di modifica di statuto al parere espresso dal Consiglio universitario nazionale; Viste le deliberazioni favorevoli adottate dal consiglio di amministrazione e dal senato accademico della medesima Universita' degli studi di Camerino, nelle adunanze tenutesi rispettivamente in data 28 ottobre 1993 e 19-28 ottobre 1993; Riconosciuta la particolare necessita' di approvare la modifica di statuto, proposta in deroga al termine triennale di cui all'art. 17 del citato testo unico di cui al regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 16 della citata legge 9 maggio 1989, n. 168; Decreta: Articolo unico Nell'art. 1, laddove sono indicate le facolta' costituenti l'Universita', viene aggiunta la facolta' di architettura con sede in Ascoli Piceno. Dopo l'art. 51, relativo al corso di laurea in scienze della produzione animale, vengono inseriti il titolo VI (facolta' di architettura) ed i seguenti nuovi articoli con il conseguente scorrimento della numerazione dei successivi titoli ed articoli: FACOLTA' DI ARCHITETTURA Art. 52. - La facolta' di architettura con sede in Ascoli Piceno, istituita con decreto rettorale 18 novembre 1991, n. 34, conferisce le lauree previste dall'ordinamento didattico nazionale. Art. 53 (Corso di laurea in architettura). - Costituiscono titoli di ammissione al corso di laurea in architettura quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge. Il numero degli iscritti per il primo anno del corso di laurea in architettura sara' stabilito annualmente dal senato accademico su proposta della facolta' motivata sulla base delle strutture e delle risorse disponibili, delle previsioni del mercato del lavoro, degli standards europei e secondo i criteri generali fissati dal Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica ai sensi dell'art. 9, comma 4, della legge n. 341/1990, tenendo altresi' conto, in applicazione dell'art. 9, comma a), della legge n. 341/1990, di quanto stabilito dalla direttiva CEE n. 85/384 sulla formazione per lo svolgimento delle attivita' esercitate abitualmente con il titolo professionale di architetto e dalla successiva raccomandazione del comitato consultivo CEE n. 3 del 13-14 marzo 1990. Il consiglio di facolta' stabilisce i criteri di valutazione per l'ammissione dei candidati. Art. 54 (Durata degli studi). - La durata del corso di laurea in architettura e' fissata in cinque anni, per un monte di 4.500 ore. Ciascun anno di corso e' suddiviso in periodi didattici in modo da comprendere almeno ventotto settimane di attivita' didattica. Art. 55 (Aree disciplinari). - Gli insegnamenti propri del corso di laurea in architettura si articolano ai fini esclusivi dell'organizzazione didattica nelle seguenti aree disciplinari e nei relativi insegnamenti riportati nell'allegato 1: Area I: Progettazione architettonica e urbana; Area II: Discipline storiche per l'architettura; Area III: Teoria e tecniche per il restauro architettonico; Area IV: Analisi e progettazione strutturale dell'architettura; Area V: Discipline tecnologiche per l'architettura e la produzione edilizia; Area VI: Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l'architettura; Area VII: Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica; Area VIII: Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale; Area IX: Discipline economiche, sociali e giuridiche per l'architettura e l'urbanistica; Area X: Discipline matematiche per l'architettura; Area XI: Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente. Al fine garantire agli studenti le fondamentali conoscenze teoriche e la pratica di attivita' di sperimentazione applicata, i contributi didattici e formativi di ciascuna delle aree disciplinari dovranno confrontarsi con i contenuti minimi definiti nell'allegato 2. Art. 56 (Organizzazione della didattica). - L'attivita' didattica e' organizzata sulla base di annualita', costituite da corsi ufficiali di insegnamento monodisciplinari od integrati. Il corso di insegnamento integrato e' costituito come un corso di insegnamento monodisciplinare, ma le lezioni sono svolte in moduli coordinati di almeno trenta ore ciascuno e svolti da due, o al piu' da tre professori ufficiali che faranno parte della commissione di esame. L'integrazione puo' riguardare sia la stessa area disciplinare, che aree disciplinari differenti. L'attivita' didattica del corso di laurea in architettura si articola in una parte formativa orientata all'apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e discipline ed in una parte teorico- pratica orientata all'apprendimento e all'esercizio del "saper fare" nel campo delle attivita' strumentali o specifiche della professione. Per lo svolgimento dell'attivita' teorico-pratica (comprensiva di esercitazioni, attivita' guidate, visite tecniche, prove di accertamento, correzione e discussione di elaborati, ecc.) nella facolta' vengono istituiti dei laboratori, sotto la responsabilita' di un docente di ruolo, professore ufficiale della disciplina caratterizzante il laboratorio medesimo: essi sono strutture didattiche che hanno per fine la conoscenza, la cultura, la pratica e l'esercizio del progetto. Gli studenti ne hanno l'obbligo di frequenza, che e' accertata dal docente responsabile del laboratorio. L'attivita' del laboratorio si conclude con una prova d'esame, ad eccezione del laboratorio finale pre-laurea, come di seguito specificato. Per assicurare un'idonea assistenza didattica, anche secondo quanto previsto dalla raccomandazione CEE, di cui al punto 1, comma 2, nei laboratori dovra' essere assicurato un rapporto personalizzato tra discenti e docente tale da consentire il controllo individuale della pratica del progetto; pertanto non potranno essere ammessi piu' di cinquanta allievi per ogni laboratorio. Tali laboratori sono: laboratorio di progettazione architettonica; laboratorio di costruzione dell'architettura; laboratorio di progettazione urbanistica; laboratorio di restauro dei monumenti; laboratori di sintesi finale. Ogni laboratorio e' caratterizzato da una specifica disciplina presa nelle aree che definiscono i laboratori medesimi: alla specifica disciplina sono assegnate centoventi delle centottanta ore complessive, mentre le altre sessanta ore, a fine di garantire il carattere interdisciplinare del laboratorio, saranno utilizzate da insegnamenti di altre aree. Nel laboratorio di sintesi finale lo studente e' guidato, in accordo al proprio piano di studi, attraverso l'apporto di piu' dis- cipline, alla matura e completa preparazione di un progetto nei diversi campi dell'applicazione professionale. I laboratori di sintesi finale non prevedono un esame di profitto ma rilasciano una ammissione all'esame di laurea certificata dai docenti che hanno condotto il laboratorio frequentato dallo studente. Al fine di consentire l'articolazione dell'attivita' didattica attraverso corsi monodisciplinari e corsi integrati, gli insegnamenti possono strutturarsi in moduli didattici corrispondenti a frazioni di annualita'. Pertanto gli esami di profitto previsti possono essere sostenuti su: corsi di insegnamento monodisciplinari annuali (costituiti da almeno centoventi ore di attivita' didattiche); corsi di insegnamento monodisciplinari corrispondenti a mezza annualita' (costituiti da almeno sessanta ore di attivita' didattica) da quotarsi in crediti didattici (se vengono corrispondentemente attivati coerenti moduli della stessa area, che completino l'annualita') oppure da quotarsi direttamente in voti d'esame; corsi di insegnamento integrati, formati dal coordinato apporto di piu' moduli didattici, che sommati sono corrispondenti a una annualita' (centoventi ore); laboratori (costituiti da centottanta ore di attivita' didattiche). Alcuni segmenti dell'attivita' didattica pratica potranno essere svolti anche presso qualificate strutture degli istituti di ricerca scientifica nonche' dei reparti di ricerca e sviluppo di enti ed imprese pubbliche o private operanti nel settore dell'architettura, dell'ingegneria civile e dell'urbanistica, previa stipula di apposite convenzioni che possono prevedere anche l'utilizzazione di esperti appartenenti a tali strutture ed istituti, per attivita' didattiche speciali (corsi intensivi, seminari, stages). Su delibera del consiglio di corso di laurea le attivita' didattiche di cui al comma precedente sono quotate in crediti fino alla concorrenza massima di una annualita'. Art. 57 (Articolazione degli studi). - L'attivita' didattica e' articolata in tre cicli orientati rispettivamente: I: alla formazione di base (ore 1740); II: alla formazione scientifico-tecnica e professionale (ore 1860); III: al compimento degli studi in vista di specifici approfondimenti testimoniati dall'esame di laurea (ore 900). L'impegno globale in ore e' cosi' suddiviso: I Ciclo (I e II anno, ore 1.740) A) Laboratori (ore 540): 1) laboratorio di progettazione architettonica 1 caratterizzato dalla disciplina caratteri tipologici e morfologici dell'architettura (area I, gruppo H10A) ore 120 + un modulo di 60 ore dell'area V (gruppo H09C) ............................................. ore 180 2) laboratorio di progettazione architettonica 2 caratterizzato dalla disciplina composizione e progettazione urbana (area I, gruppo H10A) ore 120 + un modulo di 60 ore dell'area VIII (gruppo H14B) " 180 3) laboratorio di costruzione dell'architettura 1 caratterizzato dalla disciplina materiali e progettazione di elementi costruttivi (area V, gruppo H09A) ore 120 + un modulo di 60 ore dell'area I (gruppo H10A) ............................................. " 180 B) Corsi monodisciplinari o integrati (ore 1.200): dall'area I: teorie e storia dell'arredamento e degli oggetti d'uso (gruppo H10C) ....................................... ore 60 dall'area II: corso integrato di storia dell'architettura contemporanea e di storia della citta' e del territorio (gruppo H12X) ore 120 + storia dell'architettura (gruppo H12X) ore 120 " 240 dall'area IV: statica (gruppo H07A) .................... " 120 dall'area V: cultura tecnologica della progettazione (gruppo H09A) " 120 dall'area VI: fisica (gruppo B01B) ..................... " 60 dall'area VIII: fondamenti di urbanistica (gruppo H14B) " 120 dall'area X: istituzioni di matematiche (gruppo A02A) ore 120 + matematica applicata (gruppo A02A) ore 120 ................ " 240 dall'area XI: fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (gruppo H11X) ore 120 + disegno (gruppo H11X) ore 120 ..... ore 240 Nel I ciclo sia i corsi monodisciplinari e/o integrati che i contributi didattici dei laboratori sono uguali per tutti gli studenti. Per il passaggio dal I al II ciclo lo studente deve aver superato le seguenti annualita': laboratorio di progettazione architettonica 1; laboratorio di progettazione architettonica 2; laboratorio di costruzione 1; corso integrato dell'area II; fondamenti di urbanistica; istituzioni di matematiche; matematica applicata; fondamenti di geometria descrittiva; disegno. Inoltre, lo studente dovra' dimostrare la conoscenza almeno della lingua inglese, attestata dal superamento di una prova di accertamento secondo modalita' stabilite dal manifesto degli studi. II Ciclo (III e IV anno, ore 1.860) A) Laboratori (900 ore): 4) laboratorio di progettazione architettonica 3 caratterizzato dalla disciplina progettazione architettonica (area I, gruppo H10A) ore 120 + un modulo di 60 ore dell'area V (gruppo H09B) ... ore 180 5) laboratorio di progettazione architettonica 4 caratterizzato dalla disciplina progettazione architettonica (area I, gruppo H10A) ore 120 + un modulo di 60 ore dell'area VII (gruppo H14B) " 180 6) laboratorio di costruzione dell'architettura 2 caratterizzato dalla disciplina progetto di strutture (area IV, gruppo H07B) ore 120 + un modulo di 60 ore dell'area V (gruppo H09C) ........... " 180 7) laboratorio di progettazione urbanistica caratterizzato dalla disciplina progettazione urbanistica (area VIII, gruppo H14B) ore 120 + un modulo di 60 ore dell'area VII (gruppo H15X) ......... " 180 8) laboratorio di restauro di monumenti caratterizzato dalla disciplina restauro architettonico (area III, gruppo H13X) ore 120 + un modulo di 60 ore dell'area IV (gruppo H07B) ............ " 180 B) Corsi monodisciplinari o integrati (ore 960): dall'area I: teorie della progettazione del paesaggio (gruppo H10B) ..................................................... ore 60 dall'area II: corso integrato di storia dell'architettura (gruppo H12X) ore 60 e di storia del giardino e del paesaggio (gruppo H12X) ore 60 .................................................... " 120 dall'area III: teorie e storia del restauro (gruppo H13X) ore 60 dall'area IV: scienza delle costruzioni (gruppo H07A) .. " 120 dall'area V: corso integrato di disegno industriale (gruppo H09C) ore 60 e di progettazione ambientale (gruppo H09A) ore 60 " 120 dall'area VI: fisica tecnica (gruppo I05A) ............. " 120 dall'area VIII: gestione urbana (gruppo H14A) .......... " 60 dall'area IX: corso integrato di legislazione delle opere pubbliche e dell'edilizia e di diritto urbanistico (gruppo N05X) ore 120 + economia urbana (gruppo PO1J) ore 60 ................ " 180 dall'area XI: corso integrato di cartografia tematica per l'architettura e per l'urbanistica (gruppo H11X) ore 60 e di disegno automatico (gruppo H11X) ore 60 ........................... " 120 Per il passaggio dal II al III ciclo lo studente deve aver superato le seguenti annualita' del I ciclo. III Ciclo (V anno, ore 900) A) Laboratori di sintesi finale. Nella facolta' di architettura sono istituiti i seguenti laboratori di sintesi finale le cui discipline caratterizzanti sono scelte all'interno delle aree didattico-formative a contenuto progettuale: laboratorio di architettura del paesaggio; laboratorio di architettura e progettazione urbana; laboratorio di architettura dell'oggetto. B) Corsi monodisciplinari o integrati (720 ore): dall'area VII: estimo ed esercizio professionale (gruppo H15X) ore 120 dalle altre aree: cinque annualita', corrispondenti a moduli didattici composti in relazione ai piani di studio e funzionali ai contenuti dei laboratori di sintesi finale; tali annualita', per un totale di 600 ore, possono essere scelte tra le discipline sotto elencate e da eventuali altre che saranno indicate nel manifesto degli studi: progettazione architettonica per il recupero urbano (area I, gruppo H10A); teorie della ricerca architettonica contemporanea (area I, gruppo H10A); architettura del paesaggio (area I, gruppo H10B); arte dei giardini (area I, gruppo H10B); pianificazione dei parchi naturali (area I, gruppo H10B); allestimento (area I, gruppo H10C); architettura degli interni (area I, gruppo H10C); storia della cultura materiale (area II, gruppo M05X); estetica (area II, gruppo M07D); scienza e tecnologia dei materiali (area IV, gruppo I14A); progettazione ambientale (area V, gruppo H09A); progettazione di sistemi costruttivi (area V, gruppo H09A); costruzione delle opere di architettura (area V, gruppo H09B); disegno industriale (area V, gruppo H09C); materiali e componenti per l'arredo urbano (area V, gruppo H09C); teorie e storia del disegno industriale (area V, gruppo H09C); ecologia applicata (area VIII, gruppo E03B); analisi e valutazione ambientale (area VIII, gruppo H14A); pianificazione territoriale (area VIII, gruppo H14A); progettazione del territorio (area VIII, gruppo H14B); urbanistica (area VIII, gruppo H14B). Art. 58 (Ammissione all'esame di laurea). - Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente dovra': a) avere seguito con esito positivo almeno 32 annualita', secondo le modalita' richiamate dal comma 9 dell'art. 4 per un totale di almeno 4.500 ore di attivita' didattica complessiva; b) aver ricevuto la certificazione di ammissione all'esame di laurea rilasciata da uno dei tre laboratori di sintesi finale. L'esame di laurea consiste: 1) nella discussione del lavoro predisposto nel laboratorio di sintesi finale; 2) nella discussione di una tesi elaborata sotto la guida di un docente relatore. Tale tesi puo' avere carattere progettuale o teorico sperimentale. Art. 59 (Manifesto degli studi). - All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi il consiglio di facolta' definisce il piano di studi ufficiale del corso di laurea in architettura comprendente le denominazioni degli insegnamenti da attivare, in accordo al comma 2 dell'art. 11 della legge n. 341/1990. In particolare il consiglio di facolta': a) delibera in merito al numero dei posti a disposizione degli iscritti al I anno, secondo quanto previsto al secondo comma dell'art. 1, e stabilisce i criteri per le prove di ammissione; b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari od integrati) che costituiscono le singole annualita', nel rispetto dei vincoli fissati dal presente statuto; c) definisce l'articolazione dei moduli didattici coordinati dei corsi monodisciplinari, dei corsi integrati e delle loro corrispondenze a frazioni di annualita' o di annualita' piene; e fissa di concerto con gli organi di governo dell'Universita', il termine entro il quale lo studente deve presentare il piano di studio prescelto; d) ripartisce il monte ore di ciascuna area fra le annualita' che vi afferiscono, precisando per ogni corso la frazione destinata alle attivita' teorico-pratiche; e) fissa la frazione temporale delle discipline afferenti ad una medesima annualita' integrata; f) delibera in merito alle propedeuticita' e al numero delle annualita' di cui lo studente dovra' avere ottenuto l'attestazione di frequenza e superato il relativo esame al fine di ottenere l'iscrizione all'anno di corso successivo; g) delibera in merito alle discipline attraverso le quali viene sviluppato il corso di laurea, rispettando il contenuto dell'allegato 2.