IL RETTORE Visto lo statuto del Politecnico di Milano, approvato con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1028, e successive modifiche; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore approvato con regio decreto 31 agosto 1993, n. 1592; Visto il regio decreto 20 giugno 1935, n. 1071 - Modifiche ed aggiornamenti al testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, convertito nella legge 2 gennaio 936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652 - Disposizioni sull'ordinamemto didattico universitario e successive modificazioni; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312 - Libera inclusione di nuovi insegnamenti complementari negli statuti delle universita' e degli istituti di istruzione superiore; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382 - Riordinamento della docenza universitaria e relativa fascia di formazione per la sperimentazione organizzativa e didattica; Vista la legge 9 maggio 1969, n. 168, concernente l'istituzione del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, recante la riforma degli ordinamenti didattici universitari; Vista la delibera del consiglio della facolta' di architettura del 7 aprile 1993, del senato accademico del 16 giugno 1993, del consiglio di amministrazione del 21 giugno 1993; Visto il decreto 24 febbraio 1993 - Modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente ai corsi di laurea in disegno industriale e in architettura pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 153 del 2 luglio 1993; Viste le delibere di adeguamento al nuovo ordinamento formulate dal consiglio della facolta' di architettura nella seduta del 7 luglio 1993, del senato accademico del 13 luglio 1993, del consiglio di amministrazione del 20 luglio 1993; Udito il parere del Consiglio universitario nazionale del 28 luglio 1993; Decreta la soppressione degli articoli 15 e 16 del titolo I - Disposizioni comuni, con relativa rinumerazione dei vigenti articoli dal 17 al 63 e la soppressione e sostituzione del titolo III - Facolta' di architettura, e degli articoli in esso contenuti con conseguente rinumerazione: TITOLO II FACOLTA' DI ARCHITETTURA Art. 64 (Corsi di laurea). - La facolta' di architettura ha il fine di promuovere gli studi e la ricerca nel campo dell'architettura, delle scienze del territorio, del disegno industriale e la formazione culturale e professionale degli studenti. La facolta' di architettura del Politecnico di Milano nel rispetto della tabella XXX del decreto ministeriale 24 febbraio 1993 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 luglio 1993 concernente l'ordinamento didattico delle facolta' di architettura si articola in due corsi di laurea: 1) corso di laurea in architettura; 2) corso di laurea in disegno industriale. Detti corsi di laurea rilasciano rispettivamente i titoli di: dottore in architettura; dottore in disegno industriale. Il solo corso di laurea in architettura, strutturato in base alla direttiva CEE n. 85/384, consente l'accesso all'esercizio della professione di architetto. Art. 65 (Corso di laurea in architettura). - La durata del corso di laurea in architettura e' di cinque anni, per un monte di 4500 ore complessive, per un totale di trentadue annualita'. 1) Gli insegnamenti propri del corso di laurea in architettura si articolano ai fini esclusivi dell'organizzazione didattica in undici aree disciplinari. In esse sono raggruppati tutti gli insegnamenti attivabili nella facolta'. L'elenco complessivo delle discipline a statuto e i contenuti delle aree disciplinari sono riportati nell'art. 73 del presente statuto. Le undici aree disciplinari sono relative a: I Progettazione architettonica e urbana; II Discipline storiche per l'architettura; III Teoria e tecniche per il restauro architettonico; IV Analisi e progettazione strutturale dell'architettura; V Discipline tecnologiche per l'architettura e la produzione edilizia; VI Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l'architettura; VII Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica; VIII Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale; IX Discipline sociali, economiche, giuridiche per l'architettura e l'urbanistica; X Discipline matematiche per l'architettura; XI Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente. 2) Al fine di garantire agli studenti le fondamentali conoscenze teoriche e la pratica attivita' di sperimentazione applicata, i contributi didattici e formativi di ciascuna delle aree disciplinari assumono a loro fondamento i contenuti minimi disciplinari definiti in tabella XXX, art. 2, comma 8, dell'ordinamento riportati nell'art. 73 del presente statuto. Art. 66 (Accesso al corso di laurea). - Costituiscono titoli di ammissione al corso di laurea in architettura quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge. Il numero degli iscritti per il primo anno del corso di laurea in architettura e' stabilito annualmente dal senato accademico su proposta della facolta' motivata sulla base delle strutture e delle risorse disponibili, delle previsioni del mercato del lavoro, degli standards europei e secondo i criteri generali fissati dal Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica ai sensi dell'art. 9, comma 4, della legge n. 341/1990, tenendo altresi' conto, in applicazione dell'art. 9, comma a), della legge n. 341/1990, di quanto stabilito dalla direttiva CEE n. 85/384 sulla formazione per lo svolgimento delle attivita' esercitate abitualmente con il titolo professionale di architetto e dalle successive raccomandazioni del comitato consultivo CEE. Il consiglio di facolta' stabilisce i criteri di valutazione per l'ammissione dei candidati. Art. 67 (Organizzazione della didattica). - L'attivita' didattica e' organizzata sulla base di annualita', costituite da corsi ufficiali di insegnamento monodisciplinari od integrati. Il corso di insegnamento integrato e' costituito come un corso di insegnamento monodisciplinare, ma le lezioni sono svolte in moduli coordinati di almeno trenta ore ciascuno e svolti da due, o al piu' da tre professori ufficiali che faranno parte della commissione di esame. L'integrazione puo' riguardare sia la stessa area disciplinare, che aree disciplinari differenti. L'attivita' didattica del corso di laurea in architettura si articola in una parte formativa orientata all'apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e discipline; ed in una parte teorico- pratica orientata all'apprendimento e all'esercizio del "saper fare" nel campo delle attivita' strumentali o specifiche della professione. Per lo svolgimento dell'attivita' teorico-pratica (comprensiva di esercitazioni, attivita' guidate, visite tecniche, prove di accertamento, correzione e discussione di elaborati, ecc.) nella facolta' vengono istituiti dei laboratori, sotto la responsabilita' di un docente di ruolo, professore ufficiale della disciplina caratterizzante il laboratorio medesimo: essi sono strutture didattiche che hanno per fine la conoscenza, la cultura, la pratica e l'esercizio del progetto. Gli studenti ne hanno l'obbligo di frequenza, che e' accertata dal docente responsabile del laboratorio. L'attivita' del laboratorio si conclude con una prova d'esame, ad eccezione del laboratorio finale pre-laurea, come di seguito specificato. Per assicurare un'idonea assistenza didattica, anche secondo quanto previsto dalla raccomandazione CEE, di cui all'art. 66, comma 2, nei laboratori dovra' essere assicurato un rapporto personalizzato tra discenti e docente tale da consentire il controllo individuale della pratica del progetto; pertanto non potranno essere ammessi piu' di cinquanta allievi per ogni laboratorio. Tali laboratori sono: laboratorio di progettazione architettonica (caratterizzato da discipline dell'area I); laboratorio di costruzione dell'architettura (caratterizzato da discipline dell'area IV e V); laboratorio di progettazione urbanistica (caratterizzato da disci- pline dell'area VIII); laboratorio di restauro dei monumenti (caratterizzato da disci- pline dell'area III); laboratorio di sintesi finale (caratterizzato da discipline scelte dalla facolta' all'interno delle aree dalla I all'XI). Ogni laboratorio e' caratterizzato da una specifica disciplina presa nelle aree disciplinari che definiscono i laboratori medesimi come stabilito agli articoli 68, 72, 73, ad essa sono assegnate centoventi delle centottanta ore complessive, mentre le altre sessanta ore, al fine di garantire il carattere interdisciplinare del laboratorio, saranno utilizzate da insegnamenti di altre aree disciplinari; in caso di particolari esigenze didattiche potranno essere utilizzate con contributi offerti anche dal settore disciplinare caratterizzante il laboratorio. Nel laboratorio di sintesi finale lo studente e' guidato, in accordo al proprio piano di studi, attraverso l'apporto di piu' dis- cipline alla matura e completa preparazione di un progetto nei diversi campi dell'applicazione professionale. I laboratori di sintesi finale vengono istituiti dal consiglio di facolta', sentito il consiglio del corso di laurea, che ne definisce la correlazione con la tesi di laurea. Il laboratorio di sintesi finale non prevede un esame di profitto ma rilascia una certificazione indispensabile allo studente per essere ammesso a sostenere la tesi di laurea e che dovra' essere firmata dai docenti che hanno condotto il laboratorio frequentato dallo studente. Alcuni segmenti dell'attivita' didattica pratica potranno essere svolti anche presso qualificate strutture degli istituti di ricerca scientifica nonche' dei reparti di ricerca e sviluppo di enti ed imprese pubbliche o private operanti nel settore dell'architettura, dell'ingegneria civile e dell'urbanistica, previa stipula di apposite convenzioni che possono prevedere anche l'utilizzazione di esperti appartenenti a tali strutture ed istituti, per attivita' didattiche speciali (corsi intensivi, seminari, stages). Su delibera del consiglio di corso di laurea le attivita' didattiche di cui al comma precedente, sono quotate in crediti fino alla concorrenza massima di una annualita'. Art. 68 (Durata degli studi e articolazione dei curricula). - La durata del corso di laurea in architettura, fissata in cinque anni, contempla lo sviluppo di tre cicli orientati rispettivamente: I: alla formazione di base; II: alla formazione scientifico-tecnica e professionale; III: al compimento degli studi in vista di specifici approfondimenti testimoniati dall'esame di laurea. I ciclo: formazione di base. E' dedicato alla formazione di base alla cui conclusione lo studente deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto di avere appreso gli elementi fondamentali della logica dell'architettura, della sua costruzione, della storia dei componenti essenziali dello spazio dell'architettura nonche' le tecniche fondamentali della rappresentazione dell'architettura e le discipline propedeutiche al controllo tecnico del progetto. Deve saper pervenire ad una prima sintesi di progetto nei suoi aspetti estetici, tecnici e funzionali. II ciclo: formazione scientifico-tecnica e professionale. Alla fine del secondo ciclo lo studente deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto di essere in grado di pervenire a sintesi progettuali esecutive nei campi della progettazione architettonica ed urbanistica, della costruzione dell'architettura, del restauro dei monumenti. III ciclo: specifici approfondimenti tematici e disciplinari ed esame di laurea. Rispettivamente per ciascun ciclo sono attivati i seguenti laboratori previsti dall'ordinamento: I CICLO. Laboratori di progettazione architettonica: trecentosessanta ore. Disciplina caratterizzante: dal settore H10A. Laboratorio di costruzione dell'architettura: centottanta ore. Disciplina caratterizzante: dai settori H09A - H09B - H07A - H07B. II CICLO. Laboratori di progettazione architettonica: trecentosessanta ore. Disciplina caratterizzante: dai settori H10A - H10B - H10C. Laboratorio di restauro dei monumenti: centottanta ore. Disciplina caratterizzante: dal settore H13X. Laboratorio di costruzione dell'architettura: centottanta ore. Disciplina caratterizzante: dai settori H09A - H09B - H07A - H07B. Laboratorio di urbanistica: centottanta ore. Disciplina caratterizzante: dal settore H14B. III CICLO. Laboratorio di sintesi finale: caratterizzato da discipline scelte all'interno delle aree dal n. I al n. XI su decisione della facolta'. Ciascun anno di corso e' suddiviso in periodi didattici in modo da comprendere almeno ventotto settimane di attivita' didattica. Al fine di consentire un'articolazione dell'attivita' didattica attraverso corsi monodisciplinari e corsi integrati, gli insegnamenti possono strutturarsi in moduli didattici corrispondenti a frazioni di annualita'. Pertanto gli esami di profitto previsti possono essere sostenuti su: corsi di insegnamento monodisciplinari annuali (costituiti da almeno centoventi ore di attivita' didattiche); corsi di insegnamento monodisciplinari corrispondenti a mezza annualita' (costituiti da almeno sessanta ore di attivita' didattica) da quotarsi in crediti didattici (se vengono corrispondentemente attivati coerenti moduli della stessa area, che completino l'annualita) oppure da quotarsi direttamente in voti d'esame; corsi di insegnamento integrati, formati dal coordinato apporto di piu' moduli didattici, che sommati sono corrispondenti a una annualita' (centoventi ore), o a mezza annualita' (sessanta ore) da quotarsi in crediti didattici; laboratori (costituiti da centottanta ore di attivita' didattiche). L'impegno globale in ore e' cosi' suddiviso dalla facolta': I ciclo: non meno di millesettecentoquaranta ore, di cui cinquecentoquaranta sono destinate ai laboratori (secondo quanto indicato nel successivo art. 72); II ciclo: non meno di milleottocentosessanta ore, di cui non meno di novecento ore destinate ai laboratori (secondo quanto indicato nel successivo art. 72). III ciclo: non meno di 300 ore, di cui centottanta sono destinate al laboratorio finale pre-laurea (secondo quanto indicato nel successivo art. 72). La facolta', al fine di orientare lo studente nella scelta del laboratorio finale pre-laurea predispone piani di studio diversificati, attribuendo di anno in anno al II e al III ciclo le rimanenti seicento ore (corrispondenti a cinque annualita' comunque composte) necessarie a raggiungere il monte ore minimo complessivo (vedi tabella A). Nel I ciclo sia i corsi monodisciplinari e/o integrati che i contributi didattici dei laboratori sono uguali per tutti gli studenti. Nell'ambito dei vincoli orari e degli obiettivi propri dei cicli imposti dall'ordinamento, la facolta' potra' apportare variazioni rispetto a quanto indicato nel successivo art. 72 circa la collocazione nel I o nel II ciclo di talune attivita' didattiche, ivi comprese quelle dei laboratori. Durante il I ciclo, lo studente dovra' dimostrare la conoscenza della lingua inglese, attestata dal superamento di una prova di accertamento secondo modalita' stabilite dalla facolta'. Art. 69 (Ammissione all'esame di laurea). - Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente dovra': a) avere eseguito con esito positivo almeno trentadue annualita' relative a discipline attivate nella facolta' di architettura o anche di altra facolta' del Politecnico o di altro Ateneo milanese a questo fine convenzionati, purche' rispondenti ai requisiti dell'ordinamento degli studi e alle indicazioni della facolta' secondo le modalita' richiamate al precedente art. 68, per un totale di almeno 4500 ore di attivita' didattica complessiva; b) aver ricevuto la certificazione di ammissione all'esame di laurea rilasciata da docenti di uno dei laboratori di sintesi finale. L'esame di laurea consiste: 1) nella discussione del lavoro predisposto nel laboratorio di sintesi finale; 2) nella discussione di una tesi elaborata sotto la guida di un docente relatore. Tale tesi puo' avere carattere progettuale o teorico sperimentale. Art. 70 (Progressione di carriera). - Il presente statuto indica all'art. 73 le denominazioni degli insegnamenti attivabili nel rispetto dell'elenco delle discipline presenti nei settori scientifico-disciplinari che compongono l'intero quadro di riferimento dell'ordinamento. Per passare dal I al II ciclo lo studente deve aver superato positivamente almeno nove annualita' e tra gli esami sostenuti dovranno obbligatoriamente essere inclusi i due laboratori di progettazione architettonica (1 e 2) e quello di costruzione dell'architettura (1) e una annualita' di corsi monodisciplinari e/o integrati per ciascuna delle aree disciplinari: II (una annualita); IV (una annualita); V (una annualita); VIII (una annualita); X (una annualita); XI (una annualita). Per passare dal II al III ciclo didattico lo studente deve aver superato oltre a tutte le annualita' del I ciclo almeno dieci annualita' del II ciclo e tra gli esami sostenuti dovranno necessariamente essere inclusi: i cinque laboratori di progettazione architettonica, di costruzione dell'architettura, di restauro architettonico e di urbanistica. Nel corso degli studi lo studente dovra' osservare le seguenti precedenze d'esame: il laboratorio I di progettazione architettonica dovra' precedere il laboratorio II, e cosi' pure i successivi III e IV dovranno rispettare la sequenza ordinale; il laboratorio di costruzioni dell'architettura I dovra' precedere il laboratorio II; Istituzioni di matematiche dovra' precedere statica, e statica dovra' precedere scienza delle costruzioni. Art. 71 (Manifesto degli studi). - All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi il consiglio di facolta', su proposta del consiglio di corso di laurea in architettura definisce il piano di studi ufficiale del corso di laurea comprendente le denominazioni degli insegnamenti da attivare, in accordo al secondo comma dell'art. 11 della legge n. 341/1990. In particolare il consiglio di facolta': a) delibera in merito al numero dei posti a disposizione degli iscritti al 1 anno, secondo quanto previsto dal precedente secondo comma dell'art. 66, e stabilisce i criteri per le prove di ammissione; b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari od integrati) che costituiscono le singole annualita', nel rispetto dei vincoli fissati dall'ordinamento; c) definisce l'articolazione dei moduli didattici coordinati dei corsi monodisciplinari, dei corsi integrati e delle loro corrispondenze a frazioni di annualita' o di annualita' piene; e fissa di concerto con gli organi di governo del Politecnico, il termine entro il quale lo studente deve presentare il piano di studio prescelto; d) ripartisce il monte-ore di ciascuna area fra le annualita' che vi afferiscono, precisando per ogni corso la frazione destinata alle attivita' teorico-pratiche; e) fissa la frazione temporale delle discipline afferenti ad una medesima annualita' integrata; f) istituisce i laboratori di sintesi finale offerti dalla facolta', ne determina il numero e l'area disciplinare caratterizzante e stabilisce i criteri di una loro correlazione con la scelta della tesi di laurea da parte dello studente; g) in merito alle propedeuticita', da aggiungersi a quelle indi- cate a statuto (art. 70), e al numero di annualita' di cui lo studente dovra' aver ottenuto l'attestazione di frequenza e superato il relativo esame al fine di ottenere l'iscrizione all'anno di corso successivo; h) in merito alle discipline attraverso le quali viene sviluppato il corso di laurea, rispettando il contenuto degli articoli 68, 72 e 73; i) in merito alla organizzazione dei corsi monodisciplinari e/o integrati, nonche' dei laboratori, secondo percorsi didattici coerenti di cui vengono formalizzati i criteri di impostazione e le finalita' formative, purche' nel rispetto dei vincoli fissati dall'ordinamento degli studi. Per quanto riguarda il monte delle ore attribuite, il manifesto degli studi definisce univocamente quante e quali ore sono dedicate ai corsi monodisciplinari, quante e quali ore sono dedicate a corsi integrati e quante e quali ore a ciascun modulo; inoltre specifica pure univocamente, la titolazione di ogni corso o modulo. Art. 72 (Ripartizione del monte ore). ----> Vedere tabella a pag. 38 della G.U. <---- Al fine di completare l'impegno previsto per l'intero corso degli studi, le rimanenti 600 ore (corrispondenti a 5 annualita' comunque composte) necessarie a raggiungere il monte ore minimo complessivo sono attribuite dal consiglio di facolta' al II e al III ciclo nel rispetto delle modalita' e degli obblighi di cui al presente statuto. Art. 73 (Contenuti delle aree disciplinari e denominazione degli insegnamenti). TABELLA B Area I - Progettazione architettonica e urbana. Settori scientifico-disciplinari: H10A+H10B+H10C. L'area raccoglie le discipline che contribuiscono alla definizione del progetto architettonico e urbano: qui la cultura progettuale riflette su se stessa, sui suoi strumenti e metodi, sulla sua tradizione disciplinare, sulla sua dimensione conoscitiva sia generale che tematico-specifica, sulla propria applicazione allo spazio fisico e sulla propria capacita' di trasformarlo. L'offerta didattica dei suoi settori scientifico-disciplinari e' relativa a: "composizione architettonica e urbana" (H10A): qui sono raccolte le discipline del progetto architettonico propriamente detto, il cui campo di indagine e applicazione si estende dal dettaglio alla dimensione urbana. Esse si articolano, in base alla loro natura, in discipline compositive, attente cioe' alla logica (tettonica, distributiva, formale) con cui l'organismo architettonico si definisce nei suoi elementi e parti componenti, e si relaziona con altri organismi architettonici all'interno del contesto di appartenenza; discipline progettuali, attente cioe' alla risoluzione di specifiche tematiche progettuali, ovvero alla progettazione di edifici specialistici che richiedono particolari approfondimenti e rapporti integrati con altre discipline; discipline analitico- strumentali, attente cioe' allo studio dei caratteri distributivi, tipologici e morfologico-stilistici dell'architettura e della citta'; in discipline metodologico-teoriche, attente cioe' allo studio delle teorie progettuali e alle principali tendenze teorico-operative della progettazione contemporanea; "architettura del paesaggio e del territorio" (H10B): raccoglie quelle discipline caratterizzate sia in senso fondativo che applicato, dall'interesse intorno all'estetica del territorio e dell'ambiente costruito, e dal ruolo che l'architettura deve svolgere nel risanamento del degrado territoriale e ambientale, superando i metodi meramente tecnistici ed economistici dell'impatto ambientale e della pura dimensione tecnica dell'ingegneria; "architettura degli interni e allestimento" (H10C): raccoglie quelle discipline che pur appartenendo al ceppo centrale della tradizione dell'architettura (e avendo in comune con essa molti aspetti metodologici), hanno tuttavia raggiunto e consolidato un'autonomia particolare per metodo e strumenti, e fanno riferimento a specialistici aspetti dell'attivita' professionale dell'architetto. Tali discipline, tutte con forte contenuto teorico, sono eminentemente sperimentali e applicative. I ciclo: 300 ore. E' caratterizzato dalle materie progettuali che evolvono dagli elementi e fondamenti alla prima sintesi architettonica rappresentata dalla "composizione". Contestualmente vengono affrontati i principi generali che presiedono alla corretta distribuzione degli ambienti costitutivi l'organismo architettonico, nonche' i materiali che concorrono alla determinazione della forma urbana. Lo strumento dell'apprendimento e' dato dal progetto. Alla fine del I ciclo lo studente deve: avere appreso e sviluppato il senso e la capacita' di misurare lo spazio architettonico e di conformarlo, nonche' i principi logici della composizione architettonica in ordine al corretto rapporto fra forma, struttura e distribuzione; aver appreso la capacita' di distinguere gli spazi architettonici in base alla loro natura, e possedere pertanto i concetti basilari di tipo, modello, archetipo, sapendone cogliere le motivazioni storiche e le condizioni in cui si determinarono; saper leggere semplici opere di architettura, senza distinzione di periodi storici di appartenenza, analizzandole in ordine a quei principi; possedere la nozione di "luogo", e avere la capacita' di relazionare le architetture al contesto di appartenenza; possedere la nozione di "insieme" architettonico e quella conseguente di spazio di relazione fra organismi architettonici (strade, piazze); essere in grado di correlare l'idea progettuale alla rappresentazione dell'idea medesima, e cioe' comprendere il nesso di necessita' che si stabilisce fra disegno (modo della rappresentazione) e progetto; e quindi fra progetto e realizzazione dello stesso; essere in grado di controllare le fasi fondamentali del processo progettuale, dalla ideazione fino alla forma conclusa, ivi compresa la considerazione delle scale di dettaglio. E pertanto lo studente deve saper eseguire: il progetto di un organismo architettonico non complesso, sviluppandolo alle diverse scale di rappresentazione, da quelle generali fino a quelle di dettaglio, controllandone il processo di definizione formale in rapporto alle tecniche ed ai materiali adottati, e al programma funzionale; il progetto di un "insieme" architettonico non complesso, controllandone alle diverse scale di rappresentazione, lo spazio di relazione fra gli edifici in rapporto al contesto di appartenenza. II ciclo: 300 ore. Le discipline che la definiscono presiedono alla prima sintesi applicata a una realta' complessa attraverso le discipline progettuali tematico-specifiche: qui l'esercizio della "progettazione architettonica" si integra con l'approfondimento del dettaglio; mentre la progettazione urbana apre alla comprensione delle relazioni complesse fra l'organismo architettonico (gli organismi architettonici) e la citta'. Alla fine del II ciclo lo studente deve: avere appreso la capacita' di impostare criticamente un progetto di architettura (sia che si tratti di interventi ex novo, che di interventi sul gia' costruito) con sufficienti gradi di specializzazione, sapendo stabilire le corrette relazioni fra concezione formale e i requisiti tecnico-costruttivi ed impiantistici che concorrono alla piena realizzazione e funzionamento dell'opera nel rispetto del programma stabilito; avere appreso la capacita' di intervenire nello spazio urbano, stabilendo corrette relazioni fra il nuovo intervento ed il contesto di appartenenza; avere appreso la capacita' di mettere in relazione gli oggetti con lo spazio architettonico, al fine di una progettazione che soddisfi le esigenze abitative dei futuri utenti; conoscere i lineamenti portanti della ricerca contemporanea in architettura. E pertanto lo studente deve sapere: eseguire lo sviluppo esecutivo di un progetto di architettura complesso alle diverse scale di approfondimento, da quelle generali a quelle di dettaglio, sapendone controllare tutte le implicazioni in ordine a problemi di concezione strutturale ed impiantistica; eseguire un progetto di intervento urbano, sia che si tratti di una nuova espansione che di tessuti preesistenti. DISCIPLINE A STATUTO: H10A - Composizione architettonica e urbana: analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie; architettura sociale; caratteri distributivi degli edifici; composizione architettonica; composizione e progettazione urbana; progettazione architettonica; teorie e tecniche della progettazione architettonica. H10B - Architettura del paesaggio e del territorio: architettura dei giardini e dei parchi; architettura del paesaggio; arte dei giardini; tecniche di progettazione delle aree verdi. H10C - Architettura degli interni e allestimento: allestimento; architettura degli interni; arredamento; museografia; scenografia. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: H10A - Composizione architettonica e urbana. architettura di grandi complessi e di opere infrastrutturali; architettura e composizione architettonica; caratteri tipologici e morfologici dell'architettura; progettazione architettonica assistita; progettazione architettonica per il recupero degli edifici; progettazione architettonica per il recupero urbano; teorie della ricerca architettonica contemporanea. H10B - Architettura del paesaggio e del territorio: architettura del paesaggio e delle infratrutture territoriali; pianificazione dei parchi naturali; pianificazione paesistica di impianti speciali; progettazione del paesaggio; progettazione delle zone a parco nella aree urbane; riqualificazione del paesaggio; tecniche di progettazione delle are verdi; teorie della progettazione del paesaggio. H10C - Architettura degli interni e allestimento: decorazione; progettazione del prodotto d'arredo; teorie e storia dell'arredamento e degli oggetti d'uso. Area II - Discipline storiche per l'architettura. Settori scientifici disciplinari: H12X + L03B + L03C + L03D + L25A + L25B + L25C + M05X + M07D + M08E + Ml0A. L'area raccoglie le discipline finalizzate a: la conoscenza dei momenti e degli episodi fondamentali dello sviluppo storico dell'architettura riferito all'attivita' sia edilizia che urbanistica, anche nei suoi fondamenti teorici e nei suoi strumenti operativi, nelle diverse aree culturali; il possesso degli strumenti metodologici necessari alla comprensione storico-critica e alla individuazione e valutazione delle specifiche qualita' dell'architettura, intesa nel senso piu' ampio del termine, nelle sue diverse espressioni e manifestazioni attraverso i tempi; il possesso degli strumenti disciplinari specifici della ricerca, dei metodi e delle tecniche di studio relativi alle indagini ed all'esame analitico e critico dell'opera architettonica - in rapporto alle cause, ai programmi e all'uso, nelle sue modalita' tecniche linguistiche, nella sua realta' costruita e nei suoi significati - esaminata nell'ambito del suo contesto ed anche ai fini di ogni possibile intervento operativo sull'edilizia preesistente e sull'ambiente. Pertanto le discipline si articolano e specificano in: corsi istituzionali relativi alla: storia dell'architettura (per periodi, aree culturali e geografiche); storia delle attivita' attinenti alla formazione e trasformazione dell'ambiente (storia dell'urbanistica, storia della citta' e del territorio, storia del giardino e del paesaggio); storia del pensiero e delle teorie sull'architettura (storia della trattatistica, letteratura e critica d'architettura); corsi monografici e di approfondimento relativi: ai processi progettuali e realizzativi sotto aspetti particolari e paralleli; e ad argomenti storici riguardanti temi o problemi specifici (ad es. storia della rappresentazione dello spazio architettonico e dell'iconografia d'architettura, storia del cantiere e delle tecniche edilizie, storia e metodi d'analisi delle architetture, storia dell'arredamento e del disegno industriale, ecc.). I ciclo: 240 ore. Al termine del I ciclo lo studente deve dimostrare: la conoscenza della storia dell'architettura, nell'accezione piu' ampia del termine, nei momenti ed episodi fondamentali della sua intera vicenda e nel quadro della storia politica, economica, sociale e culturale del suo specifico contesto, dagli inizi all'eta' contemporanea; l'acquisizione degli strumenti critici e di analisi indispensabili alla lettura di un'opera architettonica, di un insieme ambientale, di una realta' urbana e territoriale. II ciclo: 120 ore. Al termine del II ciclo, e secondo i diversi gradi di approfondimento connessi al proprio piano di studi, lo studente deve dimostrare: la capacita' di condurre una ricerca scientifica di carattere storico-critico; la conoscenza approfondita della storia dell'architettura nel suo intero sviluppo, e in particolare la conoscenza specialistica dei problemi relativi all'area temporale e geografica oggetto dell'indagine di cui al comma precedente. DISCIPLINE A STATUTO: H12X - Storia dell'architettura: storia del giardino e del paesaggio; storia dell'architettura; storia dell'architettura contemporanea; storia dell'architettura moderna; storia dell'urbanistica; storia della citta' e del territorio; storia della critica e della letteratura architettonica; storia delle tecniche architettoniche. L25A - Storia dell'arte medievale: istituzioni di storia dell'arte. L25B - Storia dell'arte moderna: storia dell'arte moderna. L25C - Storia dell'arte moderna: storia dell'arte contemporanea. M07D - Estetica: estetica. M10A - Psicologia generale: psicologia della percezione. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: H12X - Storia dell'architettura: storia dell'architettura antica; storia dell'architettura bizantina e islamica; storia dell'architettura medievale; storia dell'urbanistica antica e medievale; storia dell'urbanistica moderna e contemporanea; storia della rappresentazione dello spazio architettonico; storia e metodi di analisi dell'architettura. L03B - Archeologia classica: archeologia e storia dell'arte greca e romana; storia dell'archeologia; topografia antica. L03C - Archeologia cristiana: archeologia cristiana; epigrafia ed antichita' cristiane; iconologia cristiana. L03D - Archeologia medievale: archeologia medievale; epigrafia medievale; storia degli insediamenti tardo-antichi e medievali; topografia medievale. L25A - Storia dell'arte medievale: storia del disegno e dell'incisione. L25B - Storia dell'arte moderna: iconografia ed iconologia; letteratura artistica. L25C - Storia dell'arte contemporanea: storia delle arti decorative e industriali. M05X - Discipline demoetnoantropologiche: antropologia culturale; storia della cultura materiale. M07D - Estetica: storia dell'estetica moderna. M08E - Storia della scienza: storia della scienza; storia della tecnica. Area III - Teoria e tecniche per il restauro architettonico. Settori scientifico-disciplinari: H13X + L04X + D03B + I14A. Le discipline dell'area sono orientate al raggiungimento dei seguenti obiettivi: fornire i principi-guida che regolano le operazioni conservative dell'intera serie dei beni architettonici diffusi dal singolo oggetto o monumento, al centro storico, al territorio; fornire le conoscenze teoriche e pratiche necessarie all'azione di tutela e conservazione viste anche attraverso il loro sviluppo storico; affrontare gli aspetti legislativi, economici e di gestione, comprendenti anche i problemi di inventario e di catalogo, le carte e le convenzioni internazionali; addestrare alle tecniche di indagine storico-archivistica ed alle metodiche analitiche con l'intento di raggiungere la piu' esauriente comprensione dell'oggetto di studio, nella sua consistenza figurale e materiale; praticare i metodi dell'analisi diretta e indiretta, soprattutto di tipo non distruttivo, nonche' le conseguenti tecniche di rappresentazione (grafica, fotografica e su memoria elettronica) dei fenomeni di degrado, dei metodi e dei materiali costruttivi tradizionali, della complessita' cronologica del costruito, ecc.; formare, attraverso questa propedeutica, la capacita' di operare, attraverso il progetto di restauro, con piena competenza storico- tecnica e col massimo di attenzione conservativa. II ciclo: 180 ore. Alla fine del II ciclo lo studente deve conoscere: la storia della cultura del restauro (dal pensiero alle relative applicazioni nel tempo); gli attuali fondamenti tecnici della conservazione; i materiali e le tecnologie costruttive storiche; le metodiche analitiche dell'architettura; le metodologie di intervento conservativo sui materiali e sulle strutture; le metodologie di intervento urbanistico nei centri storici; le metodologie di intervento a tutela del paesaggio, ivi compresi i parchi e i giardini storici; la normativa nazionale e internazionale; e deve: sapere eseguire schede di catalogazione dei beni culturali architettonici e ambientali; utilizzare metodiche analitiche, per l'esame dei materiali o del loro degrado per la migliore comprensione della morfologia del fabbricato, per le indagini cronologiche e diagnostiche, ecc.; sapere redigere un progetto di conservazione dalla scala del singolo edificio a quella urbana e territoriale e definire il relativo programma di tutela e salvaguardia. DISCIPLINE A STATUTO: H13X - Restauro: cantieri per il restauro architettonico; conservazione dei materiali nell'edilizia storica; consolidamento degli edifici storici; degrado e diagnostica dei materiali nell'edilizia storica; restauro architettonico; restauro dei parchi e dei giardini storici; restauro urbano; teorie e storia del restauro. I14A - Scienza e tecnologia dei materiali: chimica e tecnologia del restauro e della conservazione dei materiali; scienza e tecnologia dei materiali. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: H13X - Restauro: caratteri costruttivi dell'edilizia storica; conservazione e riqualificazione tecnologica degli edifici storici; restauro archeologico; restauro dei monumenti; tecnica del restauro architettonico; tecnica del restauro urbano. L04X - Topografia antica e scienze applicate all'archeologia: aerofotografia archeologica; rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi; topografia antica; topografia dell'Italia antica; urbanistica del mondo classico. D03B - Petrologia e petrografia: conservazione dei monumenti lapidei. I14A - Scienza e tecnologia dei materiali: analisi strumentale e controllo dei materiali; scienza dei materiali; scienza e tecnologia dei vetri; tecnologia dei materiali e chimica applicata; tecnologia e chimica applicate alla tutela dell'ambiente. Area IV - Analisi e progettazione strutturale dell'archi tettura. Settori scientifico-disciplinari: H06X + H07A + H07B. L'area comprende gli insegnamenti che consentono allo studente di ottenere un'adeguata conoscenza dei metodi d'indagine e di preparazione del progetto di costruzione, sia con riferimento ai problemi della concezione strutturale, sia con riguardo alla valutazione della sicurezza e alla riabilitazione strutturale delle costruzioni esistenti. Il fondamento teorico delle discipline afferenti all'area e' costituito dalla meccanica dei solidi, dei materiali e delle strutture quale si e' venuta formando in stretto intreccio con la trattatistica architettonica e con le tecniche costruttive, sino ai suoi esiti piu' recenti relativi all'ingegneria delle costruzioni. L'offerta didattica e' articolata nei seguenti ambiti: la meccanica dei solidi e dei materiali, presentata nel suo assetto attuale, ma anche nel suo sviluppo storico e nelle sue relazioni con l'evoluzione della ricerca teorica e sperimentale sul comportamento elastico, anelastico e a rottura dei materiali da costruzione; la meccanica delle strutture (travi, travature, lastre, piastre, membrane, gusci, tensostrutture, ecc.) affrontata nei problemi piu' rilevanti per la progettazione strutturale; le tecniche della costruzione in muratura, in legno, in metallo, in calcestruzzo armato e precompresso, nonche' in materiali innovativi; i temi e i problemi della concezione strutturale connessi alla progettazione architettonica, alla tecnologia e alla produzione edilizia; la storia delle scienze e delle tecniche costruttive, per una corretta ed adeguata comprensione degli aspetti strutturali dell'architettura storica e per la definizione di congruenti tecniche di analisi e di intervento conservativo. I ciclo: 120 ore. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito i concetti fondamentali della statica e della resistenza dei materiali mediante lo studio dei principi fisico-matematici e dei metodi di calcolo relativi, mediante loro significative applicazioni a strutture di interesse architettonico, ed infine attraverso un accurato esame del loro sviluppo nella storia della meccanica strutturale e delle tecniche costruttive. II ciclo: 240 ore. Secondo i diversi livelli di approfondimento connessi al percorso di studi prescelto, lo studente deve dimostrare di aver appreso e praticato le teorie e i metodi per il calcolo, la verifica e la diagnostica strutturale delle costruzioni si' da orientarsi con sicurezza nel campo della progettazione delle strutture, sia tradizionali, sia innovative, e si' da possedere gli strumenti necessari all'analisi del degrado e della fatiscenza statica delle costruzioni antiche, e alla definizione delle tecniche di riabilitazione piu' appropriate. DISCIPLINE A STATUTO: H06X - Geotecnica: fondamenti di geotecnica; fondazioni; geotecnica. H07A - Scienza delle costruzioni: dinamica delle strutture; scienza delle costruzioni; sicurezza e affidabilita' delle costruzioni; sperimentazione dei materiali, dei modelli e delle strutture; statica. H07B - Tecnica delle costruzioni: costruzioni in zona sismica; progetto di strutture; riabilitazione strutturale; tecnica delle costruzioni; teoria e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: H06X - Geotecnica: dinamica delle terre e delle rocce. H07A - Scienza delle costruzioni: calcolo anelastico e a rottura delle strutture; instabilita' delle strutture; interazione ambiente-strutture; la scienza delle costruzioni nel suo sviluppo storico; meccanica computazionale delle strutture; meccanica dei materiali e della frattura; meccanica dei solidi; ottimizzazione e identificazione delle strutture; statica e stabilita' delle costruzioni murarie e monumentali; teoria delle strutture. H07B - Tecnica delle costruzioni: calcolo automatico delle strutture; costruzioni in muratura e costruzioni in legno; problemi strutturali dei monumenti e dell'edilizia storica; sperimentazione, collaudo e controllo delle costruzioni; strutture di fondazione; strutture prefabbricate; strutture speciali; teoria e progetto dei ponti; teoria e progetto delle costruzioni in acciaio; teoria e progetto delle costruzioni in ca. e in ca. precompresso. Area V - Discipline tecnologiche per l'architettura e la produzione edilizia. Settori scientifico-disciplinari: F22A + H09A + H09B + H09C. L'area raccoglie quelle discipline che delineano, nel loro insieme, la cultura tecnologica della progettazione e forniscono i principi teorici e le pratiche operative per conoscere, comprendere e controllare i processi di formazione, trasformazione, recupero, manutenzione e gestione dei sistemi ambientali ed edilizi sino a comprendere le infrastrutture e le reti tecnologiche a scala territoriale, nonche' per intervenire nel progetto allo scopo di governare la dialettica tra "fini" e "mezzi", tra la qualita' funzionale e costruttiva degli interventi ed il massimo di coerenza espressiva, in funzione di una corretta utilizzazione delle risorse materiali ed energetiche e delle tecniche al fine di realizzare condizioni ottimali per il soddisfacimento delle esigenze umane. Queste discipline forniscono altresi' i principi teorici e le metodologie per conoscere, comprendere e controllare il funzionamento dei processi di produzione e gestione del settore edilizio, il ruolo dell'innovazione tecnologica nei processi di riorganizzazione e razionalizzazione nella produzione e nel funzionamento delle imprese, al fine di migliorare la sicurezza e le qualita' prestazionali dei prodotti. L'offerta didattica e' articolata nei seguenti ambiti di studio: i processi produttivi dalla programmazione alla gestione; i materiali, nelle loro caratteristiche fisiche, morfologiche e prestazionali; i procedimenti costruttivi e le relative tecniche; l'evoluzione delle tecniche, tanto dal punto di vista storico che delle proiezioni tendenziali; i processi produttivi e di definizione del prodotto industriale; i processi di diagnosi, progetto ed esecuzione per l'intervento sull'esistente; i procedimenti di analisi e progettazione dei sistemi ambientali; le tecnologie di progetto estese anche alle applicazioni sperimentali. I ciclo: 240 ore. Lo studente deve acquisire la conoscenza di metodi e strumenti necessari alla comprensione del processo di costruzione attraverso l'individuazione degli elementi logici e fisici, distinti ed organizzati, che ne costituiscono la finalizzazione, la formazione, l'evoluzione storica, la complessita', e ne favoriscono la fattibilita' studiando e ripercorrendo nel progetto di architettura le relazioni fra materiali, tecniche e procedimenti di produzione in fabbrica, in officina, in cantiere, di volta in volta a disposizione dell'architetto. A tal fine lo studente: deve conoscere le caratteristiche tecniche dei materiali da costruzione e degli elementi e dei sistemi costruttivi e la loro evoluzione; deve conoscere le regole dell'arte e le norme per una corretta pratica del costruire; deve riconoscere i rapporti di coerenza e chiarezza fra uso dei materiali e logica di lavorazione degli stessi, fra logica del disegno dei singoli pezzi e loro prestazioni, fra logica degli spazi progettati e logica delle funzioni; deve avere la capacita' di controllo del ruolo che svolgono i materiali, gli elementi e i procedimenti costruttivi nella progettazione, nella costruzione, nella manutenzione e nella gestione di un manufatto edilizio. Attraverso la sperimentazione progettuale, infine, lo studente dovra' acquisire la capacita' di governare il sistema di relazioni fra materiali, procedimenti costruttivi ed esiti funzionali, figurativi e di consistenza ambientale. II ciclo: 120 ore. Lo studente deve acquisire la conoscenza dei caratteri della produzione con una sistematica attenzione ai procedimenti di realizzazione e gestione; e deve dimostrare capacita' di connettere questo insieme di informazioni alle caratteristiche qualitative dei prodotti, alle esigenze dell'utenza, alle procedure ed alle norme che stabiliscono i rapporti tra gli operatori del processo, ed infine alle tecniche ed alle modalita' di gestione delle fasi attuative. A tal fine lo studente: deve essere capace di determinare soluzioni costruttive tecnicamente appropriate in rapporto all'ambiente, alla configurazione dell'assetto spaziale dell'organismo edilizio ed ai suoi connotati figurativi ed in relazione alle proprieta' dei sistemi usati e dei materiali impiegati; deve essere in grado di individuare e analizzare lo status degli elementi che costituiscono il costruito esistente, e la logica che lo sottende; deve, infine, conoscere e saper utilizzare le metodologie e i principi teorici attraverso cui si determinano e si organizzano fino alla definizione esecutiva le tecniche costruttive e quelle impiantistiche e strutturali nei progetti di formazione e di trasformazione, recupero manutenzione e gestione dei sistemi costruttivi, dei manufatti edilizi e dei sistemi ambientali determinando le condizioni che ne rendono la scelta e l'impiego appropriati alle esigenze funzionali richieste e alle disponibilita' di risorse, adeguati alle condizioni di contesto e congruenti con le finalita' estetiche del progetto. DISCIPLINE A STATUTO: F22A - Igiene generale ed applicata: igiene ambientale. H09A - Tecnologia dell'architettura: cultura tecnologica della progettazione; materiali e progettazione di elementi costruttivi; progettazione ambientale; progettazione di sistemi costruttivi; progettazione esecutiva dell'architettura; progettazione tecnologica assistita; riqualificazione tecnologica e manutenzione edilizia; tecnologia dell'architettura; tecnologie del recupero edilizio; tecnologie di protezione e ripristino ambientale. H09B - Tecnologie della produzione edilizia: controllo della qualita' edilizia; costruzione delle opere di architettura; normazione e unificazione edilizia; organizzazione del processo edilizio; procedimenti e metodi della manutenzione edilizia; processi e metodi della produzione edilizia; programmazione e organizzazione della produzione; tecnologie della produzione edilizia. H09C - Disegno industriale: controllo di qualita' dell'oggetto d'uso; disegno industriale; disegno industriale per la comunicazione visiva; ergonomia applicata al disegno industriale; materiali e componenti per il disegno industriale; morfologia dei componenti; sperimentazione di sistemi e componenti; teorie e storia del disegno industriale. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: H09A - Tecnologia dell'architettura: tecnologie dei sistemi impiantistici; tecnologie dei sistemi strutturali; tecnologie per ambienti in condizioni estreme; tecnologie per l'igiene edilizia ed ambientale. H09B - Tecnologie della produzione edilizia: patologia e degrado delle costruzioni; produzione edilizia e tecnologie per i Paesi in via di sviluppo; sperimentazione tecnologica e certificazione; tecniche di valutazione e controllo dell'ambiente costruito; teorie e storia della tecnologia edilizia. H09C - Disegno industriale: disegno industriale nei sistemi di trasporto; disegno industriale per la nautica; materiali e componenti per l'arredo urbano; processi e metodi della produzione dell'oggetto d'uso; requisiti ambientali del prodotto industriale. Area VI - Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l'architettura. Settori scientifico-disciplinari: B01B + I05A + I05B. Discipline: dal settore H02X: "Ingegneria sanitaria-ambientale". L'area comprende gli insegnamenti che consentono allo studente di ottenere un'adeguata conoscenza: dei problemi fisici e delle tecnologie, nonche' della funzione degli edifici, in modo da renderli interamente confortevoli in relazione alla destinazione d'uso ed ai fattori climatici; dei metodi d'indagine e delle tecnologie per la pianificazione territoriale in termini sia ambientali che energetici, con particolare riferimento ai problemi di impatto ambientale e di integrazione dei sistemi di produzione e di distribuzione dell'energia; dei principi fisici e delle tecnologie per la conservazione dei beni culturali, storici, artistici ed architettonici. Il fondamento teorico delle discipline afferenti all'area e' costituito dalle tematiche proprie della fisica tecnica: la termodinamica applicata, la trasmissione del calore, la meccanica dei fluidi, l'acustica e l'illuminazione. Su tale matrice culturale s'innestano le successive conoscenze e metodologie che, in quell'ambito, sono vaste e complesse: dall'analisi e modellazione dei sistemi ambientali interni ed esterni all'ambiente costruito, allo studio del comportamento fisico degli involucri edilizi ed all'esame critico delle tecnologie per il benessere: dalle valutazioni d'impatto ambientale dei sistemi energetici ed infrastrutturali nel territorio alla pianificazione urbanistica e territoriale delle reti impiantistiche; dallo studio dei problemi d'illuminazione naturale ed artificiale a quello dei problemi acustici. L'offerta didattica e' cosi' articolata: un modulo didattico a carattere fondativo, finalizzato al riconoscimento dei fenomeni fisici, alla formulazione delle leggi fisiche che lo descrivono, alla definizione dei modelli matematici che li rappresentano, alla lettura delle problematiche applicative in termini di schemi fisicamente coerenti; moduli didattici a carattere formativo nell'ambito dei quali vengono acquisiti strumenti, metodologie, dati di riferimento utili per intervenire con specifica competenza nella progettazione anche infrastrutturale a varie scale, da quella edilizia a quella territoriale, (laddove si devono trattare problemi di controllo ambientale, di controllo energetico, di illuminazione naturale ed artificiale, di acustica conoscendo le piu' correnti tecniche di misura delle grandezze fisiche interessate); moduli didattici a carattere informativo nell'ambito dei quali l'architetto acquisisca linguaggio e dati di riferimento utili per colloquiare con gli specialisti che intervengono al suo fianco nelle varie possibili sedi progettuali, e che siano altresi' finalizzati affinche' possa intervenire su sistemi edilizi e territoriali di maggiore complessita' tecnologica. I ciclo: 60 ore. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito i concetti fondamentali della fisica mediante lo studio dei fenomeni e delle leggi fisiche, la definizione dei modelli matematici rappresentativi e l'esame di significative applicazioni a carattere elementare, nonche' di esercitazioni numeriche. II ciclo: 120 ore. Lo studente deve dimostrare di avere: acquisito le competenze teoriche ed operative necessarie per intervenire criticamente, sia per quanto attiene alle scelte di carattere generale che alle procedure estimative analitiche, nelle differenti fasi del processo progettuale, sia tradizionale che innovativo, nell'ambito delle seguenti aree tematiche: problemi di controllo ambientale, di controllo energetico, interno ed esterno, anche su scala territoriale, illuminazione naturale ed artificiale, acustica; sviluppato la capacita' di correlare le scelte progettuali impiantistiche a quelle architettoniche, mettendo a fuoco le mutue interrelazioni, al fine di attivare un processo iterativo di controllo, che conduca ad una ottimizzazione complessiva. DISCIPLINE A STATUTO: B01B - Fisica: fisica. I05A - Fisica tecnica industriale: energetica; proprieta' termofisiche dei materiali. I05B - Fisica tecnica ambientale: acustica applicata; climatologia dell'ambiente costruito; fisica tecnica; fisica tecnica ambientale; gestione delle risorse energetiche nel territorio; illuminotecnica; impianti tecnici; termofisica dell'edificio. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: I05A - Fisica tecnica industriale: gestione dell'energia; impianti termotecnici; misure e regolazioni termofluidodinamiche; modelli per la termotecnica; termodinamica applicata; termofluidodinamica applicata; termofluidodinamica dei sistemi naturali; termotecnica; trasmissione del calore. I05B - Fisica tecnica ambientale: energie rinnovabili per uso termico; gestione dei servizi energetici; impianti speciali di climatizzazione; misure fisico-tecniche e regolazioni; modelli per il controllo ambientale; sistemi energetici integrativi; tecnica del controllo ambientale. Area VII - Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica. Settori scientifico-disciplinare: H15X. L'area raccoglie le discipline che consentano all'architetto in formazione l'acquisizione di conoscenze e tecniche capaci di qualificare i metodi di progettazione architettonica ed urbanistica, attraverso la valutazione critica delle risorse e delle possibili al- ternative progettuali ai problemi di natura pratica e simbolica che sono alla base del progetto medesimo. II ciclo: 120 ore. Attraverso i contributi delle discipline estimative lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze relative a: gli strumenti metodologici adeguati alla comprensione delle dinamiche urbane e regionali e dei processi di sviluppo anche in relazione alle problematiche dell'ambiente; i rapporti economici fondamentali che regolano i comportamenti dei diversi soggetti operanti sul territorio e che ne orientano le modalita' di scambio all'interno dei sistemi economici ed alle di- verse forme di mercato, la teoria e la metodologia estimativa, in relazione alla sua genesi micro e macroeconomica; i caratteri strutturali del mercato edilizio e fondiario, le finalita' ed i metodi di stima dei valori immobiliari; la struttura imprenditoriale, le tecnologie ed i processi di produzione che caratterizzano il settore delle costruzioni e quelli fornitori dei cantieri, anche in relazione agli altri settori produttivi, con riferimento all'impiego delle specifiche modalita' di impiego dei fattori di produzione, al controllo dei costi di costruzione, di manutenzione e di gestione; i procedimenti di stima dei valori dei vari fattori della produzione edilizia ed insediativa, anche allo scopo di elaborare giudizi di convenienza all'investimento; le forme di organizzazione dei processi di intervento sullo spazio fisico, le collocazioni che in essi assume l'esercizio delle competenze del pianificatore e del progettista, considerati anche in relazione al perseguimento degli obiettivi di efficacia e di efficienza; gli strumenti disciplinari, dei metodi e delle tecniche relative alle valutazioni economiche e multicriteri delle risorse che compongono l'ambiente naturale e costruito, caratterizzate dall'esistenza o meno di un mercato; i principi teorici, le metodologie e le tecniche relative alla valutazione dei piani e dei progetti di trasformazione-conservazione- valorizzazione dell'ambiente naturale e costruito. Al termine della sua esperienza formativa, lo studente deve inoltre dimostrare di saper utilizzare le procedure e le tecniche di valutazione proprie dell'estimo per l'architettura e l'urbanistica, nella redazione di progetti e piani di trasformazione e conservazione dell'ambiente naturale e costruito. In particolare deve sapere: applicare i metodi di stima di un immobile; utilizzare i principali metodi di valutazione dei piani urbanistici e dei programmi di intervento (l'analisi multicriteri e multiobiettivi, analisi costi e benefici, VIA etc.); applicare i metodi di valutazione ad un progetto di costruzione, trasformazione e conservazione di un'opera edilizia, in particolare operando la stima dei costi e la valutazione degli aspetti qualitativi. L'insieme delle conoscenze che l'area dovra' trasmettere allo studente e' tale da rendere necessaria la integrazione del monte ore previsto in 120 ore attraverso l'offerta di moduli didattici nelle attivita' di laboratorio. DISCIPLINE A STATUTO: H15X - Estimo: economia ed estimo ambientale; estimo ed esercizio professionale; valutazione economica dei piani territoriali ed urbanistici; valutazione economica dei progetti. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: H15X - Estimo: economia ed estimo civile; economia ed estimo industriale; estimo; estimo aeronautico; estimo e contabilita' dei lavori; estimo navale; fondamenti di economia ed estimo. Area VIII - Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale. Settori scientifico-disciplinari: E03B + H01B + H04X + H14A + H14B. Discipline: dal settore A04B: "Metodi e modelli per la pianificazione territoriale"; dal settore H02X: "Fenomeni di inquinamento e controllo della qualita' dell'ambiente". L'area raccoglie le discipline finalizzate a: alla conoscenza dei principi-guida che regolano le principali forme di intervento e controllo delle trasformazioni territoriali; alle conoscenze teoriche e pratiche necessarie a scegliere fra di- verse forme di intervento; alla progettazione delle trasformazioni fisiche delle strutture urbane con riferimento ad accertate esigenze o programmi di trasformazioni funzionali. A tal fine obiettivo didattico primario e' l'acquisizione: dei principali strumenti di conoscenza e interpretazione dei diversi contesti entro i quali viene progettato l'intervento - con particolare attenzione al contesto fisico, socio-economico e istituzionale - e dei vari attori coinvolti dall'intervento, nonche' dei loro ruoli interessi; delle tecniche di analisi e di valutazione dei caratteri, degli effetti e delle implicazioni delle diverse forme d'intervento e delle trasformazioni progettate; delle metodologie della progettazione e della pianificazione urbana. I ciclo: 180 ore. Al termine del I ciclo lo studente dovra' dimostrare di conoscere caratteri e problemi degli interventi di trasformazione urbana, di saper descrivere e analizzare i diversi contesti di intervento e di conoscere e saper valutare le condizioni di impiego di differenti teorie e tecniche di progettazione e pianificazione. II ciclo: 120 ore. Al termine del II ciclo lo studente dovra' dimostrare di aver acquisito, attraverso la pratica di laboratorio, la capacita' di progettare specifici interventi di trasformazione urbana e di saperne valutare gli effetti ed i problemi di attuazione. DISCIPLINE A STATUTO: H04X - Trasporti: pianificazione dei trasporti; trasporti urbani e metropolitani. H14A - Tecnica e pianificazione urbanistica: analisi dei sistemi urbani e territoriali; analisi e valutazione ambientale; gestione urbana; pianificazione territoriale; politiche urbane e territoriali; tecnica urbanistica; teorie della pianificazione territoriale. H14B - Urbanistica: analisi della citta' e del territorio; fondamenti di urbanistica; progettazione urbanistica; teorie dell'urbanistica; urbanistica. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: E03B - Ecologia: ecologia applicata. H01B - Costruzioni idrauliche: protezione idraulica del territorio. H14A - Tecnica e pianificazione urbanistica: ingegneria del territorio; pianificazione e gestione delle aree metropolitane; tecniche di analisi urbane e territoriali; tecniche di valutazione e di programmazione urbanistica. H14B - Urbanistica: progettazione del territorio; recupero e riqualificazione ambientale, urbana e territoriale; tecniche di progettazione urbanistica. Area IX - Discipline economiche, sociali e giuridiche per l'architettura e l'urbanistica. Settori scientifico-disciplinari: M06A + M06B + N05X + P01B + P01I + P01J + Q05A + Q05B + Q05D. L'area raccoglie le discipline finalizzate alla comprensione dei principali meccanismi e dei piu' rilevanti soggetti che, dal punto di vista economico, giuridico-istituzionale e sociale fanno parte del contesto in cui si svolge l'attivita' di progettazione architettonica ed urbanistica. In particolare lo studente dovra' dimostrare di conoscere: i meccanismi economici fondamentali che determinano il funzionamento del mercato; l'impresa come istituzione economica; i casi di fallimento del mercato nella produzione di beni pubblici e il ruolo dello stato nell'economia; la regolazione economica del mercato e la valutazione degli investimenti pubblici; lo sviluppo economico regionale; le norme legislative e regolamentari che presiedono all'attivita' di progettazione urbanistica e della pianificazione territoriale; il ruolo delle diverse forme di Stato e di Governo; l'organizzazione istituzionale e la pubblica amministrazione, con particolare riferimento alla disciplina urbanistica ed al sistema della pianificazione urbanistica sotto il profilo istituzionale; i fattori sociali e culturali dello sviluppo economico con particolare riferimento a comunita', citta', metropoli, territorio; la stratificazione sociale e le formazioni sociali urbane e territoriali; gli attori urbani (pubblici e privati) sotto il profilo sociologico; l'ordine sociale e il controllo; il mutamento sociale e le principali tendenze delle societa' industriali mature. II ciclo: 180 ore. DISCIPLINE A STATUTO: M06A - Geografia: geografia; geografia del paesaggio e dell'ambiente; geografia urbana e regionale. M06B - Geografia economico-politica: geografia politica ed economica. N05X - Diritto amministrativo: diritto urbanistico; legislazione dei beni culturali; legislazione delle opere pubbliche e dell'edilizia. P01B - Politica economica: economia dell'ambiente; politica economica; politica economica agraria; programmazione economica. P01J - Economia regionale: economia dei trasporti; economia regionale; economia urbana; politica economica regionale. Q05A - Sociologia generale: politica sociale; sociologia; storia del pensiero sociologico. Q05B - Sociologia dei processi culturali e comunicativi: sociologia delle comunicazioni di massa. Q05D - Sociologia dell'ambiente e del territorio: sociologia dell'ambiente; sociologia urbana e rurale. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: M06A - Geografia: geografia culturale; geografia regionale; geografia sociale; geografia storica; geografia umana; geografia urbana. M06B - Geografia economico-politica: cartografia; cartografia tematica per geografi; geografia urbana e organizzazione territoriale; politica dell'ambiente; organizzazione e pianificazione del territorio. P01B - Politica economica: economia applicata; economia delle istituzioni. P01I - Economia dei settori produttivi: economia del settore dei trasporti; economia delle attivita' terziarie; economia delle fonti di energia; economia delle forme di mercato; economia dell'impresa; economia dell'innovazione; economia industriale; politica economica. P01J - Economia regionale: economia del territorio; economia del turismo; economia delle grandi aree geografiche; pianificazione economica territoriale. Q05A - Sociologia generale: metodologia e tecnica della ricerca sociale; sistemi sociali comparati; teoria e metodi della pianificazione sociale. Q05B - Sociologia dei processi culturali e comunicativi: sociologia della comunicazione; sociologia della conoscenza; sociologia dell'arte e della letteratura; tecniche della comunicazione pubblica; teoria dell'informazione; teoria e tecniche della comunicazione pubblica; teoria e tecniche delle comunicazioni di massa. Q05D - Sociologia dell'ambiente e del territorio: sociologia urbana; Area X - Discipline matematiche per l'architettura: Settori scientifico-disciplinari: A01C + A02A + A02B + A03X + A04A + A04B + K05A + K05B. L'area comprende insegnamenti che si caratterizzano essenzialmente quali fondamento nella formazione sia tecnico-scientifica sia culturale dello studente. Tali insegnamenti consentono allo studente di ottenere un'adeguata conoscenza dei concetti di base, degli strumenti e dei metodi matematici operativi dell'analisi matematica, della geometria e dell'algebra lineare necessari per affrontare i problemi di analisi e progettazione strutturale, i problemi della fisica tecnica ed impiantistica per l'architettura nonche' utili agli aspetti economico-estimativi ed alle valutazioni quantitative per l'architettura e l'urbanistica. Mettono in grado lo studente di costruire semplici modelli matematici, di tradurre problemi strutturali architettonici e fenomeni territoriali in algoritmi e quindi in programmi da implementare al computer. Forniscono, altresi', le tecniche fondamentali del calcolo delle probabilita' e della inferenza statistica nonche' l'uso di metodi di approssimazione, di calcolo numerico e di programmazione. Nei suddetti ambiti e' articolata l'offerta didattica dell'area. Nell'ambito degli stessi settori scientifico-disciplinari l'area e' aperta, poi, ad offerte didattiche funzionali a specifici percorsi di studio prescelti secondo i diversi livelli di approfondimento. I ciclo: 240 ore. Al termine del I ciclo lo studente deve dimostrare di aver acquisito e di sapere utilizzare i concetti di base, gli strumenti ed i metodi matematici operativi dell'analisi matematica (calcolo differenziale e calcolo integrale), della geometria (del piano e dello spazio) e dell'algebra lineare (vettori, matrici, sistemi lineari) significativi per le applicazioni negli studi architettonici e territoriali; di essere in grado di costruire semplici modelli matematici (connessi anche ad equazioni differenziali elementari) e di tradurre in algoritmi i problemi delle applicazioni che interessano; di aver acquisito l'uso di metodi di approssimazione numerica, nonche' quegli elementi di probabilita' e quei principi di elaborazione statistica di dati sperimentali necessari. II ciclo. Lo studente avra' la possibilita' di impadronirsi ed operare con strumenti matematici piu' avanzati, rispetto a quelli acquisiti durante il I ciclo, nell'ambito di specifiche tematiche strutturali- progettuali, tematiche della pianificazione territoriale, delle tecnologie, in settori dell'analisi e gestione del costruito, dell'economia ed estimo. In tali direzioni l'area presenta offerte didattiche di contenuto matematico specifiche a seconda di percorsi di studio prescelti dallo studente. Esse si riferiscono a temi quali modelli matematici, ottimizzazione, teoria dei grafi, calcolo numerico, modelli stocastici, elementi di informatica, ricerca operativa, sistemi dinamici, ecc. DISCIPLINE A STATUTO: A01C - Geometria: geometria; geometria descrittiva; istituzioni di matematiche; matematica; matematica discreta. A02A - Analisi matematica: analisi matematica; istituzioni di analisi matematica; matematica applicata; metodi matematici e statistici. A02B - Probabilita' e statistica matematica: calcolo delle probabilita'; calcolo delle probabilita' e statistica matematica; metodi probabilistici, statistici e processi stocastici. A03X - Fisica matematica: meccanica razionale con elementi di meccanica statistica; metodi e modelli matematici per le applicazioni. A04A - Analisi numerica: analisi numerica; calcolo numerico; calcolo numerico e programmazione; matematica computazionale. metodi di approssimazione. A04B - Ricerca operativa: metodi e modelli per la pianificazione territoriale; modelli di sistemi di produzione; modelli di sistemi di servizio; ricerca operativa. K05A - Sistemi di elaborazione delle informazioni: fondamenti di informatica; sistemi per la progettazione automatica; teoria e tecniche di elaborazione dell'immagine. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: A01C - Geometria: geometria algebrica; geometria combinatoria; geometria differenziale; geometria e algebra; geometria superiore; istituzioni di geometria superiore; spazi analitici; topologia; topologia algebrica; topologia differenziale. A02A - Analisi matematica: analisi armonica; analisi convessa; analisi funzionale; analisi non lineare; analisi superiore; biomatematica; calcolo delle variazioni; equazioni differenziali; istituzioni di analisi superiore; istituzioni di matematiche; matematica; metodi matematici per l'ingegneria; teoria dei numeri; teoria delle funzioni; teoria matematica dei controlli. A02B - Probabilita' e statistica matematica: biomatematica; filtraggio e controllo stocastico; istituzioni di matematiche; matematica; metodi matematici e statistici; processi stocastici; statistica matematica; teoria dei giochi; teoria dell'affidabilita'; teoria delle code; teorie delle decisioni. A03X - Fisica matematica: biomatematica; equazioni differenziali della fisica matematica; fisica matematica; istituzioni di fisica matematica; istituzioni di matematiche; matematica; matematica applicata; meccanica analitica; meccanica del continuo; meccanica razionale; meccanica superiore; metodi geometrici della fisica matematica; metodi matematici e statistici; metodi matematici per l'ingegneria; propagazione ondosa; sistemi dinamici; stabilita' e controlli; teorie relativistiche. A04A - Analisi numerica: biomatematica; calcolo parallelo; istituzioni di matematiche; laboratorio di programmazione e calcolo; matematica; matematica applicata; metodi matematici e statistici; metodi numerici per la grafica; metodi numerici per l'ingegneria; metodi numerici per l'ottimizzazione. A04B - Ricerca operativa: grafi e reti di flusso; metodi e modelli per il supporto alle decisioni; metodi e modelli per la logistica; metodi e modelli per l'organizzazione e la gestione; metodi e modelli per la pianificazione economica; ottimizzazione; ottimizzazione combinatoria; programmazione matematica; tecniche di simulazione; teoria dei giochi. K05A - Sistemi di elaborazione delle informazioni: informatica industriale; robotica. K05B - Informatica: informatica applicata; laboratorio di informatica; linguaggi di programmazione. Area XI - Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente: Settori scientifico-disciplinari: H05X + H11X. Le discipline dell'area sono finalizzate al raggiungimento dei seguenti obiettivi: formare le conoscenze teoriche e pratiche necessarie alla rappresentazione dello spazio architettonico anche attraverso l'analisi del loro sviluppo storico; esercitare tutte le tecniche grafiche, al fine di raggiungere il pieno controllo degli strumenti della rappresentazione, sia applicandoli all'analisi dei valori dell'architettura, sia al rilievo, sia al progetto; praticare i metodi di rilevamento diretto e strumentale nonche' le conseguenti tecniche di restituzione metrica, morfologica e tematica; formare la capacita' di controllare il modello dello spazio, che e' la premessa di ogni attivita' progettuale. I ciclo: 240 ore. Alla fine del I ciclo lo studente deve conoscere: i fondamenti proiettivi della scienza della rappresentazione; la teoria e le applicazioni dei metodi di rappresentazione e, precisamente: la doppia proiezione ortogonale, l'assonometria, la proiezione centrale o prospettiva, la proiezione quotata, la teoria delle ombre e del chiaroscuro; la costruzione dei poliedri e delle superfici, la costruzione delle loro sezioni piane e delle loro compenetrazioni; l'analisi geometrica degli organismi e delle membrature degli ordini dell'architettura; la teoria della forma e le possibili aggregazioni di forme elementari nel piano e nello spazio, la teoria del colore; i principi informatori dell'analisi grafica dello spazio architettonico e i metodi per la visualizzazione di immagini mentali, e deve sapere: eseguire i disegni di progetto e di rilievo dell'architettura, adottando le relative convenzioni nazionali e internazionali; eseguire gli schizzi a mano libera, anche chiaroscurati, sia come supporto del processo progettuale che come lettura diretta dell'architettura storica; effettuare rilievi a vista e con misure dirette di organismi semplici; restituire il rilievo diretto con appropriati elaborati grafici, di documentazione sia metrica (piante e alzati) che morfologica (assonometrie); rappresentare lo spazio architettonico, applicando metodi e proce- dure della scienza della rappresentazione, sia con l'ausilio degli strumenti del disegno tecnico, sia a mano libera; condurre l'analisi grafica dei valori dell'architettura; rappresentare correttamente il progetto alle diverse scale, ivi compresi gli elaborati esecutivi di insieme e di dettaglio; disegnare forme e proporzioni dal vero. II ciclo: 120 ore. Alla fine del II ciclo lo studente deve: A) Conoscere: i metodi di rilevamento strumentale e le problematiche relative al rilievo dei tematismi ed alla loro restituzione; i fondamenti teorici della fotogrammetria terrestre; i fondamenti teorici del disegno automatico. B) Conoscere gli sviluppi teorici e le applicazioni inerenti uno tra i seguenti settori dell'area della rappresentazione: il disegno del progetto assistito dal calcolatore (CAD); il disegno di rilievo assistito da calcolatore (la stereorestituzione analitica e le applicazioni dell'architettura delle stazioni topografiche complete); la cartografia tematica assistita da calcolatore (gestione di banche dati territoriali); la percezione e la comunicazione visiva; la rappresentazione del territorio finalizzata agli studi di impatto ambientale; la grafica; la storia dei metodi della rappresentazione. C) Sapere: eseguire un rilievo architettonico o urbano, condotto con tecniche dirette e strumentali integrate, alle diverse scale e fino al rilievo di dettaglio; eseguire il rilievo e l'analisi degli ordini architettonici classici ed antichi; eseguire la restituzione del rilievo strumentale anche con l'impiego di stazioni grafiche e tracciatori automatici; applicare tutte le tecniche acquisite in uno dei settori sopra indicati, sfruttandone ogni possibile sinergia. DISCIPLINE A STATUTO: H05X - Topografia e cartografia: fotogrammetria; fotogrammetria applicata; telerilevamento; topografia; topografia e rilevamento cartografico. H11X - Disegno: disegno automatico; disegno dell'architettura; fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva; percezione e comunicazione visiva; rilievo dell'architettura; rilievo urbano e ambientale; teoria e storia dei metodi di rappresentazione; Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: H05X - Topografia e cartografia: cartografia numerica; cartografia tematica ed automatica; geodesia; misure geodetiche; rilevamenti speciali per l'ambiente e il territorio; tecniche di fotointerpretazione; tecniche topografiche di precisione; topografia agraria e forestale; topografia e rilevamento cartografico; trattamento delle osservazioni. H11X - Disegno: cartografia tematica per l'architettura e per l'urbanistica; disegno; disegno edile; grafica; rappresentazione del territorio e dell'ambiente; rilevamento fotogrammetrico dell'architettura; tecniche della rappresentazione; unificazione grafica per la rappresentazione. Il previsto progressivo adeguamento ai contenuti delle aree e alle denominazioni degli insegnamenti di cui al presente art. 73, fa salve a statuto fino alla completa attuazione del nuovo ordinamento le denominazioni delle discipline relative agli insegnamenti attualmente attivati in facolta' ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 806/1982. Art. 74 (Corso di laurea in disegno industriale). - Fine proprio del corso di laurea in disegno industriale e' la formazione di un progettista capace di ideare e controllare nei suoi aspetti estetici e comunicativi prodotti, manufatti, oggetti, che interagiscono con la vita quotidiana dell'uomo all'interno di una societa' industriale matura con i suoi problemi ambientali, e che, nella massima varieta' di circostanze, e' in grado di far uso dei molteplici strumenti necessari: ad analizzare e interpretare l'ambiente artificiale, i flussi di prodotti che lo attraversano e le dinamiche socio-culturali con le quali essi interagiscono; a collegare la dimensione tecnico economica con quella socio- culturale e da questa partire per proporre nuove sintesi progettuali, che considerino anche il valore comunicativo dell'oggetto; a tradurre le innovazioni tecnologiche in nuove capacita' prestazionali dei prodotti; a tener conto delle soluzioni che consentano l'impiego piu' appropriato dei materiali e il risparmio energetico, tanto nella fase di produzione, quanto in quelle di uso, di smaltimento e di riciclaggio; a risolvere correttamente sul piano progettuale e realizzativo i complessi rapporti intercorrenti fra gli oggetti e il contesto spaziale e ambientale in cui essi si collocano. Art. 75 (Accesso al corso di laurea in disegno industriale). - Costituiscono titoli di ammissione al corso di laurea in disegno industriale quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge. Il consiglio di facolta', sentito il consiglio di corso di laurea ha il compito di fissare i criteri di valutazione e i requisiti per l'ammissione dei candidati all'iscrizione al corso di laurea. Il numero degli iscritti per il primo anno del corso di laurea in disegno industriale sara' stabilito annualmente dal senato accademico su proposta della facolta' motivata sulla base delle strutture e delle risorse disponibili, delle previsioni del mercato del lavoro. Art. 76 (Organizzazione della didattica). - L'attivita' didattica e' organizzata sulla base di annualita', costituite da corsi ufficiali di insegnamento monodisciplinari od integrati e da laboratori per esercitazioni, subordinati ai relativi insegnamenti istituzionali. Il corso di insegnamento integrato e' costituito come un corso di insegnamento monodisciplinare, ma le lezioni sono svolte in moduli coordinati di almeno venticinque ore ciascuno e svolti da due, o al piu' da tre, professori ufficiali che faranno parte della commissione di esame. L'integrazione puo' riguardare sia la stessa area disciplinare, che aree disciplinari differenti. I laboratori sono le strutture didattiche pluridisciplinari che, sotto la responsabilita' di un docente di ruolo, hanno per fine lo svolgimento di attivita' teorico-pratiche. L'attivita' del laboratorio si conclude con una prova di esame. Vengono inoltre istituiti dal consiglio di facolta', sentito il consiglio di corso di laurea, laboratori di sintesi finale. Scopo del laboratorio di sintesi finale e' quello di guidare lo studente, mediante apporti pluridisciplinari, alla matura e completa preparazione di una tesi nell'ambito del disegno industriale. Il laboratorio di sintesi finale non prevede un esame di profitto ma rilascia una ammissione all'esame di laurea certificata dai docenti che hanno condotto il laboratorio frequentato dallo studente. Alcuni moduli dell'attivita' didattica potranno essere svolti anche presso qualificate strutture esterne all'universita' (istituzioni pubbliche, istituti di ricerca scientifica, reparti di ricerca e sviluppo di enti ed imprese pubbliche o private operanti nel settore), previa stipula di apposite convenzioni che possono prevedere anche l'utilizzazione di esperti appartenenti a tali strutture ed istituti, per attivita' didattiche speciali (corsi intensivi, seminari, stages) da quotarsi in crediti didattici sino alla concorrenza massima di una annualita'. Al fine di consentire lo svolgimento del tirocinio professionale la facolta' stipulera' convenzioni con qualificate strutture produttive presso le quali gli studenti potranno svolgere le attivita' di tirocinio, nell'ambito del disegno industriale. Art. 77 (Durata degli studi e articolazione dei curricola ). - La durata del corso di laurea e' fissata in cinque anni, per un monte di 3600 ore di cui 250 di tirocinio professionale, articolate in tre cicli: I ciclo: formazione di base (800 ore). E' dedicato alla formazione di base alla cui conclusione lo studente deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto di aver appreso gli elementi fondamentali dell'attivita' del disegnatore industriale, delle metodologie specifiche della progettazione dell'oggetto d'uso, della sua produzione, della storia del disegno industriale nonche' le tecniche fondamentali della rappresentazione e le discipline propedeutiche al controllo tecnico del progetto. Deve saper pervenire ad una prima sintesi di progetto nei suoi aspetti estetici, tecnici e funzionali. II ciclo: formazione tecnico scientifico-professionale (2100 ore). Alla fine del secondo ciclo lo studente deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto di essere in grado di pervenire a sintesi progettuali esecutive nei campi del disegno industriale controllando anche attraverso la formazione di prototipi le procedure tecniche di produzione. III ciclo: specifici approfondimenti tematici e disciplinari ed esame di laurea (700 ore di cui 250 di tirocinio professionale). LABORATORI I CICLO. Laboratorio di disegno industriale e ambientale. Disciplina caratterizzante: dal settore H09A: "Progettazione ambientale"; dal settore H09C: "Disegno industriale"; dal settore I09X: "Elaborazione dell'immagine per la progettazione industriale", "Normazione industriale ed ingegnerizzazione". Laboratorio di comunicazione visiva. Disciplina caratterizzante: dal settore H11X: "Grafica", "Percezione e comunicazione visiva". II CICLO. Laboratorio di disegno industriale e ambientale. Disciplina caratterizzante: dal settore H09C: "Disegno industriale". Laboratorio di architettura degli interni e allestimento. Discipline caratterizzanti: dal settore H10C: "Allestimento", "Architettura degli interni", "Arredamento", "Decorazione" e "Scenografia". Laboratorio di tecnologia e sperimentazione di prototipi. Discipline caratterizzanti: dal settore H09C: "Materiali e componenti per il disegno industriale", "Materiali e componenti speciali per l'arredo urbano"; dal settore H09A: "Materiali e progettazione di elementi costruttivi", "Progettazione di sistemi costruttivi"; dal settore I13X: "Tecnologia dei materiali metallici"; dal settore I14A: "Tecnologia dei materiali e chimica applicata"; dal settore I14B: "Processi e tecnologie di produzione di plastomeri, elastomeri e fibre". III CICLO. Laboratorio di sintesi finale. Caratterizzato da una disciplina scelta all'interno delle aree dal n. I al n. X su decisione delle facolta'. Il compimento degli studi sino al conseguimento della laurea prevede esami e/o crediti didattici corrispondenti a ventotto annualita', secondo le modalita' richiamate al comma 4 di questo stesso articolo. Al fine di consentire una articolazione dell'attivita' didattica attraverso corsi monodisciplinari e corsi integrati, gli insegnamenti possono strutturarsi in moduli didattici corrispondenti a frazioni di annualita'. Pertanto gli esami di profitto previsti possono essere sostenuti su: corsi di insegnamento monodisciplinari annuali (costituiti da almeno 100 ore di attivita' didattiche); corsi di insegnamento monodisciplinari corrispondenti a mezza annualita' (costituiti da almeno 50 ore di attivita' didattica) da quotarsi in crediti didattici; corsi di insegnamento integrati, formati dal coordinato apporto di piu' moduli didattici, che sommati possono corrispondere a una annualita' (100 ore) o a mezza annualita' (50 ore) da quotarsi in crediti didattici; corsi di insegnamento integrati, formati dal coordinato apporto di piu' moduli didattici, che sommati sono corrispondenti a mezza annualita' (almeno 50 ore) da quotarsi in crediti didattici; laboratori per attivita' teorica-pratica (costituiti da almeno 150 ore di attivita' didattiche). Durante il primo ciclo, lo studente dovra' dimostrare la conoscenza della lingua inglese, attestata dal superamento di una prova di accertamento secondo modalita' stabilite dalla facolta'. Art. 78 (Ammissione all'esame di laurea). - Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente dovra': a) avere seguito con esito positivo esami e/o crediti didattici corrispondenti a ventotto annualita' relative a discipline attivate nella facolta' di architettura o, purche' rispondenti ai requisiti dell'ordinamento degli studi e alle indicazioni della facolta', anche in altra facolta' del Politecnico o in altro ateneo milanese a questo fine convenzionato; b) aver ricevuto la certificazione di ammissione all'esame di laurea rilasciata da uno dei laboratori finali pre-laurea; c) aver ricevuto la certificazione del tirocinio professionale per almeno 250 ore. L'esame di laurea consiste nella discussione della tesi che potra' avere sia carattere teorico o applicativo, predisposta nel laboratorio di laurea o elaborata sotto la guida di un docente relatore. Art. 79 (Progressione di carriera). - Il presente statuto all'art. 82 indica le denominazioni degli insegnamenti attivabili, nel rispetto dell'elenco delle discipline presenti nei settori scientifico-disciplinari che compongono l'intero quadro di riferimento del presente ordinamento. Per passare dal I al II ciclo lo studente deve aver superato positivamente cinque annualita' e tra gli esami sostenuti dovranno obbligatoriamente essere inclusi i due laboratori: quello di disegno industriale e quello di comunicazione visiva. Deve inoltre aver superato positivamente le annualita' dei corsi monodisciplinari e/o integrati dell'area I, IV e VI. Per passare dal II al III ciclo didattico lo studente deve aver superato, oltre a tutte le annualita' del I ciclo, otto annualita' del II ciclo e tra gli esami sostenuti dovranno necessariamente essere inclusi i sei laboratori di cui tre di disegno industriale, uno di architettura degli interni e allestimento, due di tecnologia e sperimentazione prototipi. Nel corso degli studi lo studente dovra' osservare le seguenti precedenze d'esame: il laboratorio I di disegno industriale dovra' precedere il laboratorio II e cosi' pure per i successivi III e IV si dovra' osservare la sequenza ordinale. Art. 80 (Manifesto degli studi). - All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi il consiglio di facolta', su proposta del consiglio di corso di laurea in disegno industriale definisce il piano di studi ufficiali del corso di laurea comprendente le denominazioni degli insegnamenti da attivare, in accordo al secondo comma dell'art. 11 della legge n. 341/1990. In particolare il consiglio di facolta': a) delibera in merito al numero dei posti a disposizione degli iscritti e definisce i criteri di valutazione e i requisiti per le prove di ammissione al corso di laurea; b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari od integrati) che costituiscono le singole annualita', nel rispetto dei vincoli fissati dal presente ordinamento; c) definisce l'articolazione dei moduli didattici coordinati dei corsi monodisciplinari, dei corsi integrati, dei laboratori e delle loro corrispondenze a frazioni di annualita' o di annualita' piene; d) ripartisce il monte-ore di ciascuna area fra le annualita', precisando per ogni corso la frazione destinata alle attivita' teorico-pratiche; e) fissa la frazione temporale delle discipline afferenti ad una medesima annualita' integrata; f) attribuisce i crediti didattici nella redistribuzione del monte ore; g) istituisce i laboratori di sintesi finale offerti dalla facolta' specificandone finalita' e caratteri; h) fissa, di concerto con gli organi di governo del Politecnico, il termine entro il quale lo studente deve presentare il piano di studio prescelto; i) in merito alle propedeuticita' da aggiungersi a quelle indicate a statuto (art. 79) e al numero della annualita' di cui lo studente dovra' avere ottenuto l'attestazione di frequenza e superato il relativo esame al fine di ottenere l'iscrizione all'anno di corso successivo; l) in merito alle discipline attraverso le quali viene sviluppato il corso di laurea, rispettando il contenuto degli articoli 77, 81 e 82; m) in merito alla organizzazione dei corsi monodisciplinari e/o integrati, nonche' dei laboratori, secondo percorsi didattici coerenti di cui vengono formalizzati i criteri di impostazione e le finalita' formative, purche' nel rispetto dei vincoli fissati dall'ordinamento degli studi. Per quanto riguarda il monte delle ore attribuite, il manifesto degli studi definisce univocamente quante e quali ore sono dedicate a corsi monodisciplinari, quante e quali ore sono dedicate a corsi integrati e quante e quali ore a ciascun modulo; inoltre deve specificare pure univocamente, la titolazione di ogni corso o modulo. Art. 81 (Ripartizione del monte ore). ----> Vedere tabella a pag. 55 della G.U. <---- Art. 82 (Contenuti delle aree disciplinari e denominazione degli insegnamenti). TABELLA D Area I - Cultura del progetto. Discipline: dal settore: H09A: "Progettazione ambientale", "Cultura della progettazione"; dal settore: H10A: "Teorie della ricerca architettonica contemporanea" e "Teorie e tecniche della progettazione architettonica"; dal settore: H10C: "Architettura degli interni" e "Arredamento". Le discipline raggruppate nell'area delineano i principi teorici e le tecniche della progettazione, cosi' come la tradizione disciplinare li ha definiti nei metodi e negli apparati strumentali. A conclusione degli studi lo studente dovra' comprendere, nei vari campi di applicazione, tanto la dimensione conoscitiva del progetto quanto la sua forza propositrice; dovra' comprendere come, attraverso la sintesi progettuale, si risponde contemporaneamente a due diverse contraddittorie esigenze: ci si confronta con i problemi di razionalizzazione dei processi produttivi e delle prestazioni funzionali degli oggetti; ma anche si "contraddice" la logica del modello di sviluppo attraverso soluzioni che propongono nuove funzioni, nuovi linguaggi, nuove forme e adottano nuove tecniche. DISCIPLINE A STATUTO: H09A - Tecnologia dell'agricoltura: progettazione ambientale; cultura tecnologica della progettazione. H10A - Composizione architettonica e urbana: teorie della ricerca architettonica contemporanea; teorie e tecniche della progettazione architettonica. H10C - Architettura degli interni e allestimento: architettura degli interni; arredamento. Area II - Storia e critica artistica. Settori scientifico-disciplinari: L25B + L25C + L25D + M05X + M07D + M07E + M08E + M10A + M11B. Discipline: dal settore: H09C: "Teorie e storia del disegno industriale"; dal settore: H10C: "Teorie e storia dell'arredamento e degli oggetti d'uso"; dal settore: H11X: "Teoria e storia dei metodi di rappresentazione"; dal settore: H12X: "Storia dell'architettura moderna", "Storia dell'architettura contemporanea". Le discipline raggruppate nell'area forniscono le conoscenze generali dei fondamenti teorici e degli strumenti operativi dell'arte moderna. Forniscono inoltre, gli strumenti metodologici per lo studio analitico e la comprensione critica delle intrinseche qualita' di un'opera espressa nella sua forma materiale con specifiche modalita' tecniche e valori linguistici in rapporto all'uso e al suo significato nel particolare contesto economico, sociale, culturale, scientifico e in cui e' stato prodotto. DISCIPLINE A STATUTO: H09A - Disegno industriale: teorie e storia del disegno industriale. H10C - Architettura degli interni e allestimento: teorie e storia dell'arredamento e degli oggetti d'uso. H11X - Disegno: teoria e storia dei metodi di rappresentazione. H12X - Storia dell'architettura: storia dell'architettura moderna; storia dell'architettura contemporanea. L25B - Storia dell'arte moderna: storia dell'arte moderna. L25C - Storia dell'arte contemporanea: storia dell'arte contemporanea. M07D - Estetica: estetica. M08E - Storia della scienza: storia della scienza; storia della tecnica. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: L25B - Storia dell'arte moderna: iconografia e iconologia; letteratura artistica. L25C - Storia dell'arte contemporanea: storia delle arti decorative e industriali. L25D - Museologia e critica artistica e del restauro: psicologia dell'arte; semiologia delle arti; storia delle tecniche artistiche. M05X - Discipline demoetnoantropologiche: antropologia culturale; storia della cultura materiale. M07D - Estetica: storia dell'estetica moderna. M07E - Filosofia del linguaggio: semiologia; semiotica; teoria dei linguaggi formali. M10A - Psicologia generale: psicologia della percezione. M11B - Psicologia sociale: psicologia delle comunicazioni (sociali). Area III - Disegno industriale e ambientale. Settori scientifico-disciplinari: H09C + H10C. Discipline: dal settore: H09A: "Materiali e progettazione di elementi costruttivi", "Progettazione ambientale" e "Progettazione di sistemi costruttivi"; dal settore: I09X: "Elaborazione dell'immagine per la progettazione industriale" e "Normazione industriale e ingegnerizzazione". Le discipline raggruppate nell'area forniscono attraverso le attivita' sperimentali dei laboratori di "Disegno industriale" svolte in un rapporto integrato di altre discipline, i principi teorici e gli strumenti per la progettazione di prodotti controllati attraverso il disegno particolareggiato fino alle scale esecutive, nella fattibilita', nei requisiti tecnici, nelle prestazioni d'uso, nei suoi aspetti estetici e nei significati comunicativi all'interno dei contesti socio-economici e produttivi di appartenenza. DISCIPLINE A STATUTO: H09A - Tecnologia dell'architettura: materiali e progettazione di elementi costruttivi; progettazione ambientale; progettazione di sistemi costruttivi. I09X - Disegno e metodi dell'ingegneria industriale: elaborazione dell'immagine per la progettazione industriale; normazione industriale e ingegnerizzazione. H09C - Disegno industriale: disegno industriale; requisiti ambientali del prodotto industriale. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: H09C - Disegno industriale: disegno industriale nei sistemi di trasporto; disegno industriale per la comunicazione visiva; disegno industriale per la nautica; morfologia dei componenti; sperimentazione di sistemi e componenti. H10C - Architettura degli interni e allestimento: allestimento; decorazione; museografia; progettazione del prodotto d'arredo; scenografia. Area IV - Tecnologia dei materiali e controllo dei prodotti. Settori scientifico-disciplinari: H09A + H09B + I10X. Discipline: dal settore: H09C: "Controllo di qualita' dell'oggetto d'uso", "Ergonomia applicata al disegno industriale", "Materiali e componenti per il disegno industriale", "Materiali e componenti speciali per l'arredo urbano". Le discipline raggruppate nell'area forniscono attraverso contributi teorici e il supporto delle attivita' di laboratorio, le conoscenze e gli strumenti: per la formazione di prototipi di prodotti; per la sperimentazione di materiali e soluzioni costruttive; per le verifiche della coerenza espressiva dei prodotti rispetto ai materiali e alle tecnologie impiegate; per i controlli di qualita' degli oggetti tecnici e dei prodotti; per la verifica delle prestazioni richieste al prodotto; per la sperimentazione di tecnologie di progetto. L'area comprende inoltre gli insegnamenti che forniscono allo studente un'adeguata conoscenza dei metodi d'indagine e delle tecnologie per il controllo delle risorse in termini sia ambientali che energetici, con particolare riferimento ai problemi di impatto ambientale e di integrazione dei sistemi di produzione e di distribuzione dell'energia. DISCIPLINE A STATUTO: H09C - Disegno industriale: controllo di qualita' dell'oggetto d'uso; ergonomia applicata al disegno industriale; materiali e componenti per il disegno industriale; materiali e componenti speciali per l'arredo urbano. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area in particolare: H09A - Tecnologia dell'architettura: progettazione tecnologica assistita; tecnologia dell'architettura; tecnologie dei sistemi impiantistici; tecnologie dei sistemi strutturali; tecnologie di protezione e ripristino ambientale; tecnologie per l'igiene edilizia ed ambientale. H09B - Tecnologie della produzione edilizia: normazione e unificazione edilizia; processi e metodi della produzione edilizia; sperimentazione tecnologica e certificazione; tecniche di valutazione e controllo dell'ambiente costruito. I10X - Tecnologie e sistemi di lavorazione: gestione industriale della qualita'; macchine utensili; processi di produzione robotizzati; produzione assistita da calcolatore; programmazione e controllo della produzione; sistemi integrati di produzione; studi di fabbricazione; tecnologie dei materiali non convenzionali; tecnologie generali dei materiali; tecnologie speciali. Area V - Produzione e pianificazione del prodotto di serie. Settori scientifico-disciplinari: I10X + I11X + I27X. Discipline: dal settore: H09B: "Programmazione e organizzazione della produzione" e "Tecnologie della produzione edilizia"; dal settore: H09C: "Processi e metodi della produzione dell'oggetto d'uso"; dal settore: H15X: "Economia ed estimo industriale", "Fondamenti di economia ed esimo" e "Valutazione economica dei progetti". Le discipline raggruppate nell'area forniscono i principi teorici e gli strumenti metodologici: per comprendere il funzionamento, la struttura imprenditoriale, e le tecnologie ed i processi di produzione degli oggetti, l'uso dei materiali e delle risorse disponibili anche in relazione agli altri settori produttivi, con riferimento alle modalita' di impiego dei fattori di produzione, al controllo dei costi e alla formazione dei prezzi; governare le potenzialita' dell'innovazione tecnologica nella formazione dei processi produttivi dell'oggetto tecnico; assumere le capacita' tecniche e gestionali necessarie per la pianificazione del prodotto di serie. DISCIPLINE A STATUTO: H09B - Tecnologie della produzione edilizia: programmazione e organizzazione della produzione; tecnologie della produzione edilizia. H09C - Disegno industriale: processi e metodi della produzione dell'oggetto d'uso. H15X - Estimo: economia ed estimo industriale; fondamenti di economia ed estimo; valutazione economica dei progetti. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: I10X - Tecnologie e sistemi di lavorazione: gestione industriale della qualita'; macchine utensili; processi di produzione robotizzati; produzione assistita da calcolatore; programmazione e controllo della produzione; sistemi integrati di produzione; studi di fabbricazione; tecnologie dei materiali non convenzionali; tecnologie generali dei materiali; tecnologie speciali. I11X - Impianti industriali meccanici: ergotecnica; gestione della produzione industriale; sistemi di produzione automatizzati; tecnologie industriali. I27X - Ingegneria economico-gestionale: economia dei sistemi industriali; economia del cambiamento tecnologico; economia ed organizzazione aziendale; gestione dell'innovazione e dei progetti; marketing industriale; pianificazione e organizzazione della ricerca e sviluppo; strategia e sistemi di pianificazione. Area VI - Disegno e rappresentazione. Settori scientifico-disciplinari: H11X + I09X. Le discipline dell'area sono finalizzate al raggiungimento dei seguenti obiettivi: formare le conoscenze teoriche e pratiche necessarie alla rappresentazione anche attraverso l'analisi del loro sviluppo storico; esercitare tutte le tecniche grafiche, al fine di raggiungere il pieno controllo degli strumenti della rappresentazione, sia applicandoli all'analisi dei valori di uno specifico oggetto, sia al rilievo, sia al progetto; praticare i metodi di rilevamento diretto e strumentale nonche' le conseguenti tecniche di restituzione metrica, morfologica e tematica; formare, infine, la capacita' di controllare il modello mentale delle forme e delle dimensioni, che e' la premessa di ogni attivita' progettuale. DISCIPLINE A STATUTO: H11X - Disegno: disegno; disegno automatico; fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva; grafica; percezione e comunicazione visiva. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: H11X - Disegno: disegno dell'architettura; tecniche della rappresentazione; unificazione grafica per la rappresentazione. I09X - Disegno e metodi dell'ingegneria industriale: disegno di macchine; disegno tecnico industriale; elaborazione dell'immagine per la progettazione industriale; fondamenti e metodi della progettazione industriale; modellazione geometrica delle macchine; normazione industriale ed ingegnerizzazione. Area VII - Scienza dei materiali. Settori scientifico-disciplinari: I08A + I13X + I14A + I14B. Discipline: dal settore: H07A: "Statica", "Sperimentazione dei materiali, dei modelli e delle strutture". Le discipline raggruppate nell'area forniscono le conoscenze e gli strumenti per comprendere le caratteristiche chimiche e meccaniche dei materiali naturali ed artificiali e il loro comportamento quando utilizzati nella formazione prodotto finito. DISCIPLINE A STATUTO: H07A - Scienza delle costruzioni: statica; sperimentazione dei materiali, dei modelli e delle strutture. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: I08A - Progettazione meccanica e costruzione di macchine: comportamento meccanico dei materiali; tecnica delle costruzioni meccaniche. I13X - Metallurgia: interazione metallo-ambiente; materiali metallici; tecnologia dei materiali metallici. I14A - Scienza e tecnologia dei materiali: analisi strumentale e controllo dei materiali; chimica e tecnologia del restauro e della conservazione dei materiali; scienza dei materiali; scienza e tecnologia dei materiali; scienza e tecnologia del vetro; tecnologia dei materiali e chimica applicata; tecnologia e chimica applicate alla tutela dell'ambiente. I14B - Materiali macromolecolari: ingegneria dei materiali macromolecolari; materie plastiche; processi e tecnologie di produzione di plastomeri, elastomeri e fibre; scienza e tecnologia dei materiali polimerici. Area VIII - Scienze matematiche e scienze dell'informazione. Settori scientifico-disciplinari: A02A + K05A + K05B. L'area comprende insegnamenti che consentono allo studente di ottenere un'adeguata conoscenza dei concetti di base, degli strumenti e dei metodi matematici operativi dell'analisi matematica, della geometria e dell'algebra lineare necessari per affrontare i problemi di analisi e controllo tecnico della progettazione, nonche' utili agli aspetti economico-estimativi. Mettono in grado lo studente di costruire semplici modelli matematici, di tradurre specifici problemi in algoritmi e quindi in programmi da implementare al computer. Forniscono, le tecniche fondamentali del calcolo delle probabilita' e della inferenza statistica nonche' l'uso di metodi di approssimazione, di calcolo numerico e di programmazione. DISCIPLINE A STATUTO: A02A - Analisi matematica: analisi matematica; istituzioni di analisi matematica; istituzioni di matematiche; matematica applicata; metodi matematici e statistici. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: A02A - Analisi matematica: analisi armonica; analisi convessa; analisi funzionale; analisi non lineare; analisi superiore; biomatematica; calcolo delle variazioni; equazioni differenziali; istituzioni di analisi superiore; matematica; metodi matematici per l'ingegneria; teoria dei numeri; teoria delle funzioni; teoria matematica dei controlli. K05A - Sistemi di elaborazione delle informazioni: fondamenti di informatica; informatica industriale; robotica; sistemi per la progettazione automatica; teoria e tecniche di elaborazione dell'immagine. K05B - Informatica: informatica applicata; laboratorio di informatica; linguaggi di programmazione. Area IX - Scienze statistiche sociali ed economiche. Settori scientifico-disciplinari: P01B + P01I + P02A + P02B + P02C + Q05B + S01B. L'area raccoglie le discipline finalizzate alla comprensione dei principali meccanismi economico istituzionali e sociali della progettazione e della produzione di oggetti. Le discipline forniranno i principi teorici e gli strumenti metodologici: per comprendere i meccanismi economici fondamentali che determinano il funzionamento del mercato; i fattori sociali e culturali dello sviluppo economico e della formazione della domanda; mutamento sociale e le principali tendenze delle societa' industriali mature. DISCIPLINE A STATUTO: P01B - Politica economica: economia applicata; economia dell'ambiente. P01I - Economia dei settori produttivi: economia dell'impresa; economia dell'innovazione; economia industriale. P02A - Economia aziendale: economia aziendale. P02C - Organizzazione aziendale: organizzazione della produzione. Q05B - Sociologia dei processi culturali e comunicativi: sociologia della comunicazione; sociologia delle comunicazioni di massa. S01B - Statistica per la ricerca sperimentale: metodi statistici di controllo della qualita'. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: P01B - Politica economica: economia delle istituzioni; politica economica; politica economica agraria; programmazione economica. P01I - Economia dei settori produttivi: economia del settore dei trasporti; economia delle attivita' terziarie; economia delle fonti di energia; economia delle forme di mercato; politica economica. P02A - Economia aziendale: programmazione e controllo. P02B - Economia e gestione delle imprese: economia della pubblicita' e della comunicazione aziendale; economia e gestione dell'innovazione aziendale; economia e gestione delle imprese; marketing. P02C - Organizzazione aziendale: organizzazione delle aziende industriali. Q05B - Sociologia dei processi culturali e comunicativi: sociologia della conoscenza; sociologia dell'arte e della letteratura; tecniche della comunicazione pubblica; teoria dell'informazione; teoria e tecniche della comunicazione pubblica; teoria e tecniche delle comunicazioni di massa. S01B - Statistica per la ricerca sperimentale: antropometria; teoria e metodi statistici dell'affidabilita'. Area X - Scienze fisiche e fisiche applicate. Settori scientifico-disciplinari: B01A + I05A + I05B. L'area comprende gli insegnamenti che hanno come proprie tematiche quelle della fisica e delle sue applicazioni. In particolare: la termodinamica applicata, la trasmissione del calore, la meccanica dei fluidi, l'acustica e l'illuminazione. DISCIPLINE A STATUTO: B01A - Fisica generale: fisica generale. I05A - Fisica tecnica industriale: proprieta' termofisiche dei materiali. I05B - Fisica tecnica ambientale: acustica applicata; fisica tecnica; illuminotecnica. Sono inoltre a statuto e attivabili, ove motivatamente ritenute necessarie a particolari completamenti della formazione scientifico tecnica e professionale o a specifici approfondimenti tematici e disciplinari tutte le altre discipline dei settori scientifico disciplinari costituenti l'area e in particolare: I05A - Fisica tecnica industriale: energetica; fisica tecnica; gestione dell'energia; impianti termotecnici; misure e regolazioni termofluidodinamiche; modelli per la termotecnica; termodinamica applicata; termofluidodinamica applicata; termofluidodinamica dei sistemi naturali; termotecnica; trasmissione del calore. I05B - Fisica tecnica ambientale: fisica tecnica ambientale; modelli per il controllo ambientale; tecnica del controllo ambientale. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Milano, 30 luglio 1993 Il rettore: MASSA