IL RETTORE
  Visto  lo  statuto  del  Politecnico di Milano, approvato con regio
decreto 20 aprile 1939, n. 1028, e successive modifiche;
  Visto   il   testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore
approvato con regio decreto 31 agosto 1993, n. 1592;
  Visto  il  regio  decreto  20  giugno  1935, n. 1071 - Modifiche ed
aggiornamenti  al  testo unico delle leggi sull'istruzione superiore,
convertito nella legge 2 gennaio 936, n. 73;
  Visto  il  regio  decreto 30 settembre 1938, n. 1652 - Disposizioni
sull'ordinamemto didattico universitario e successive modificazioni;
  Vista  la legge 11 aprile 1953, n. 312 - Libera inclusione di nuovi
insegnamenti  complementari  negli  statuti delle universita' e degli
istituti di istruzione superiore;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382  - Riordinamento della docenza universitaria e relativa fascia di
formazione per la sperimentazione organizzativa e didattica;
  Vista la legge 9 maggio 1969, n. 168, concernente l'istituzione del
  Ministero   dell'universita'   e   della   ricerca   scientifica  e
  tecnologica;
Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, recante la riforma degli
ordinamenti didattici universitari;
  Vista  la delibera del consiglio della facolta' di architettura del
7  aprile  1993,  del  senato  accademico  del  16  giugno  1993, del
consiglio di amministrazione del 21 giugno 1993;
  Visto  il  decreto 24 febbraio 1993 - Modificazioni all'ordinamento
didattico  universitario  relativamente ai corsi di laurea in disegno
industriale  e in architettura pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.
153 del 2 luglio 1993;
  Viste le delibere di adeguamento al nuovo ordinamento formulate dal
consiglio  della  facolta'  di architettura nella seduta del 7 luglio
1993,  del  senato  accademico  del  13 luglio 1993, del consiglio di
amministrazione del 20 luglio 1993;
  Udito il parere del Consiglio universitario nazionale del 28 luglio
1993;
                               Decreta
la  soppressione  degli  articoli 15 e 16 del titolo I - Disposizioni
comuni,  con relativa rinumerazione dei vigenti articoli dal 17 al 63
e  la  soppressione  e  sostituzione  del  titolo  III  - Facolta' di
architettura,  e  degli  articoli  in  esso contenuti con conseguente
rinumerazione:
                              TITOLO II
                      FACOLTA' DI ARCHITETTURA
  Art. 64 (Corsi di laurea). - La facolta' di architettura ha il fine
di  promuovere  gli  studi  e la ricerca nel campo dell'architettura,
delle scienze del territorio, del disegno industriale e la formazione
culturale e professionale degli studenti.
  La  facolta' di architettura del Politecnico di Milano nel rispetto
della   tabella   XXX  del  decreto  ministeriale  24  febbraio  1993
pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  del 2 luglio 1993 concernente
l'ordinamento didattico delle facolta' di architettura si articola in
due corsi di laurea:
   1) corso di laurea in architettura;
   2) corso di laurea in disegno industriale.
  Detti corsi di laurea rilasciano rispettivamente i titoli di:
   dottore in architettura;
   dottore in disegno industriale.
  Il  solo  corso di laurea in architettura, strutturato in base alla
direttiva  CEE  n.  85/384,  consente  l'accesso  all'esercizio della
professione di architetto.
  Art. 65 (Corso di laurea in architettura). - La durata del corso di
laurea  in  architettura  e' di cinque anni, per un monte di 4500 ore
complessive, per un totale di trentadue annualita'.
  1)  Gli  insegnamenti propri del corso di laurea in architettura si
articolano  ai fini esclusivi dell'organizzazione didattica in undici
aree  disciplinari.  In  esse sono raggruppati tutti gli insegnamenti
attivabili  nella  facolta'.  L'elenco complessivo delle discipline a
statuto   e  i  contenuti  delle  aree  disciplinari  sono  riportati
nell'art. 73 del presente statuto.
  Le undici aree disciplinari sono relative a:
I Progettazione architettonica e urbana;
II Discipline storiche per l'architettura;
III Teoria e tecniche per il restauro architettonico;
IV Analisi e progettazione strutturale dell'architettura;
V Discipline tecnologiche per l'architettura e la produzione
       edilizia;
VI  Discipline  fisico-tecniche  e impiantistiche per l'architettura;
VII Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica;
VIII Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale;
IX Discipline  sociali,  economiche,  giuridiche per l'architettura e
       l'urbanistica;
X Discipline matematiche per l'architettura;
XI Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente.
  2)  Al  fine  di garantire agli studenti le fondamentali conoscenze
teoriche  e  la  pratica  attivita'  di  sperimentazione applicata, i
contributi  didattici e formativi di ciascuna delle aree disciplinari
assumono  a  loro fondamento i contenuti minimi disciplinari definiti
in tabella XXX, art. 2, comma 8, dell'ordinamento riportati nell'art.
73 del presente statuto.
 Art.  66  (Accesso  al  corso  di laurea). - Costituiscono titoli di
ammissione  al  corso di laurea in architettura quelli previsti dalle
vigenti disposizioni di legge.
  Il  numero  degli iscritti per il primo anno del corso di laurea in
architettura  e'  stabilito  annualmente  dal  senato  accademico  su
proposta  della  facolta' motivata sulla base delle strutture e delle
risorse  disponibili,  delle previsioni del mercato del lavoro, degli
standards  europei  e secondo i criteri generali fissati dal Ministro
dell'universita'  e  della ricerca scientifica e tecnologica ai sensi
dell'art.  9,  comma  4,  della  legge  n. 341/1990, tenendo altresi'
conto,  in  applicazione  dell'art.  9,  comma  a),  della  legge  n.
341/1990,  di  quanto  stabilito  dalla direttiva CEE n. 85/384 sulla
formazione per lo svolgimento delle attivita' esercitate abitualmente
con   il  titolo  professionale  di  architetto  e  dalle  successive
raccomandazioni del comitato consultivo CEE.
  Il  consiglio  di  facolta' stabilisce i criteri di valutazione per
l'ammissione dei candidati.
  Art.  67  (Organizzazione della didattica). - L'attivita' didattica
e'   organizzata  sulla  base  di  annualita',  costituite  da  corsi
ufficiali di insegnamento monodisciplinari od integrati.
  Il  corso  di insegnamento integrato e' costituito come un corso di
insegnamento  monodisciplinare,  ma  le lezioni sono svolte in moduli
coordinati  di  almeno trenta ore ciascuno e svolti da due, o al piu'
da  tre  professori  ufficiali che faranno parte della commissione di
esame.   L'integrazione   puo'   riguardare   sia   la   stessa  area
disciplinare, che aree disciplinari differenti.
  L'attivita'  didattica  del  corso  di  laurea  in  architettura si
articola  in  una  parte formativa orientata all'apprendimento e alla
conoscenza  di  teorie, metodi e discipline; ed in una parte teorico-
pratica orientata all'apprendimento e all'esercizio del "saper fare"
  nel   campo   delle   attivita'   strumentali  o  specifiche  della
  professione.
Per lo svolgimento dell'attivita' teorico-pratica (comprensiva di
esercitazioni,   attivita'   guidate,   visite   tecniche,  prove  di
accertamento,  correzione  e  discussione  di  elaborati, ecc.) nella
facolta'  vengono  istituiti dei laboratori, sotto la responsabilita'
di  un  docente  di  ruolo,  professore  ufficiale  della  disciplina
caratterizzante   il   laboratorio   medesimo:  essi  sono  strutture
didattiche che hanno per fine la conoscenza, la cultura, la pratica e
l'esercizio del progetto. Gli studenti ne hanno l'obbligo di
frequenza, che e' accertata dal docente responsabile del laboratorio.
  L'attivita' del laboratorio si conclude con una prova d'esame, ad
eccezione   del   laboratorio  finale  pre-laurea,  come  di  seguito
specificato.
  Per assicurare un'idonea assistenza didattica, anche secondo quanto
previsto  dalla raccomandazione CEE, di cui all'art. 66, comma 2, nei
laboratori  dovra'  essere  assicurato un rapporto personalizzato tra
discenti  e docente tale da consentire il controllo individuale della
pratica  del  progetto;  pertanto non potranno essere ammessi piu' di
cinquanta allievi per ogni laboratorio.
  Tali laboratori sono:
   laboratorio  di  progettazione  architettonica  (caratterizzato da
discipline dell'area I);
   laboratorio  di  costruzione  dell'architettura (caratterizzato da
discipline dell'area IV e V);
   laboratorio di progettazione urbanistica (caratterizzato da disci-
pline dell'area VIII);
   laboratorio  di  restauro  dei monumenti (caratterizzato da disci-
pline dell'area III);
   laboratorio di sintesi finale (caratterizzato da discipline scelte
dalla facolta' all'interno delle aree dalla I all'XI).
  Ogni  laboratorio  e'  caratterizzato  da  una specifica disciplina
presa  nelle  aree disciplinari che definiscono i laboratori medesimi
come  stabilito  agli  articoli  68,  72,  73, ad essa sono assegnate
centoventi   delle  centottanta  ore  complessive,  mentre  le  altre
sessanta ore, al fine di garantire il carattere interdisciplinare del
laboratorio,   saranno  utilizzate  da  insegnamenti  di  altre  aree
disciplinari;  in  caso  di  particolari esigenze didattiche potranno
essere utilizzate con contributi offerti anche
dal settore disciplinare caratterizzante il laboratorio.
  Nel  laboratorio  di  sintesi  finale  lo  studente  e' guidato, in
accordo  al proprio piano di studi, attraverso l'apporto di piu' dis-
cipline  alla  matura  e  completa  preparazione  di  un progetto nei
diversi campi dell'applicazione professionale.
  I  laboratori  di sintesi finale vengono istituiti dal consiglio di
facolta',  sentito il consiglio del corso di laurea, che ne definisce
la correlazione con la tesi di laurea.
  Il  laboratorio  di sintesi finale non prevede un esame di profitto
ma  rilascia  una  certificazione  indispensabile  allo  studente per
essere  ammesso  a  sostenere  la  tesi di laurea e che dovra' essere
firmata  dai  docenti  che  hanno condotto il laboratorio frequentato
dallo studente.
  Alcuni  segmenti  dell'attivita'  didattica pratica potranno essere
svolti  anche  presso qualificate strutture degli istituti di ricerca
scientifica  nonche'  dei  reparti  di  ricerca e sviluppo di enti ed
imprese  pubbliche  o private operanti nel settore dell'architettura,
dell'ingegneria civile e dell'urbanistica, previa stipula di apposite
convenzioni  che  possono  prevedere anche l'utilizzazione di esperti
appartenenti  a  tali strutture ed istituti, per attivita' didattiche
speciali (corsi intensivi, seminari, stages).
  Su   delibera  del  consiglio  di  corso  di  laurea  le  attivita'
didattiche  di  cui al comma precedente, sono quotate in crediti fino
alla concorrenza massima di una annualita'.
  Art.  68  (Durata  degli studi e articolazione dei curricula). - La
durata  del  corso di laurea in architettura, fissata in cinque anni,
contempla lo sviluppo di tre cicli orientati rispettivamente:
   I: alla formazione di base;
   II: alla formazione scientifico-tecnica e professionale;
   III:   al   compimento   degli   studi   in   vista  di  specifici
approfondimenti testimoniati dall'esame di laurea.
I ciclo: formazione di base.
  E'  dedicato  alla  formazione  di  base  alla  cui  conclusione lo
studente deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto di avere
appreso  gli  elementi  fondamentali  della logica dell'architettura,
della  sua  costruzione, della storia dei componenti essenziali dello
spazio  dell'architettura  nonche'  le  tecniche  fondamentali  della
rappresentazione  dell'architettura  e le discipline propedeutiche al
controllo  tecnico  del  progetto.  Deve saper pervenire ad una prima
sintesi di progetto nei suoi aspetti estetici, tecnici e funzionali.
II ciclo: formazione scientifico-tecnica e professionale.
  Alla  fine del secondo ciclo lo studente deve dimostrare attraverso
le  verifiche  di  profitto di essere in grado di pervenire a sintesi
progettuali esecutive nei campi della progettazione architettonica ed
urbanistica,  della  costruzione  dell'architettura, del restauro dei
monumenti.
III ciclo: specifici approfondimenti tematici e disciplinari ed esame
   di laurea.
  Rispettivamente   per   ciascun  ciclo  sono  attivati  i  seguenti
laboratori previsti dall'ordinamento:
I CICLO.
  Laboratori  di  progettazione architettonica: trecentosessanta ore.
Disciplina caratterizzante: dal settore H10A.
  Laboratorio  di  costruzione  dell'architettura:  centottanta  ore.
Disciplina caratterizzante: dai settori H09A - H09B - H07A - H07B.
II CICLO.
  Laboratori  di  progettazione architettonica: trecentosessanta ore.
Disciplina caratterizzante: dai settori H10A - H10B - H10C.
  Laboratorio  di restauro dei monumenti: centottanta ore. Disciplina
caratterizzante: dal settore H13X.
  Laboratorio  di  costruzione  dell'architettura:  centottanta  ore.
Disciplina caratterizzante: dai settori H09A - H09B - H07A - H07B.
  Laboratorio    di    urbanistica:   centottanta   ore.   Disciplina
caratterizzante: dal settore H14B.
III CICLO.
  Laboratorio di sintesi finale: caratterizzato da discipline scelte
  all'interno  delle  aree  dal  n.  I  al  n.  XI su decisione della
  facolta'.
Ciascun anno di corso e' suddiviso in periodi didattici in modo da
comprendere almeno ventotto settimane di attivita' didattica.
  Al  fine  di  consentire  un'articolazione dell'attivita' didattica
attraverso corsi monodisciplinari e corsi integrati, gli insegnamenti
possono strutturarsi in moduli didattici corrispondenti a frazioni di
annualita'.
  Pertanto  gli  esami  di profitto previsti possono essere sostenuti
su:
   corsi  di  insegnamento  monodisciplinari  annuali  (costituiti da
almeno centoventi ore di attivita' didattiche);
   corsi  di  insegnamento  monodisciplinari  corrispondenti  a mezza
annualita' (costituiti da almeno sessanta ore di attivita' didattica)
da  quotarsi  in  crediti  didattici  (se vengono corrispondentemente
attivati   coerenti   moduli   della   stessa  area,  che  completino
l'annualita) oppure da quotarsi direttamente in voti d'esame;
   corsi di insegnamento integrati, formati dal coordinato apporto di
piu'   moduli  didattici,  che  sommati  sono  corrispondenti  a  una
annualita'  (centoventi  ore), o a mezza annualita' (sessanta ore) da
quotarsi in crediti didattici;
   laboratori   (costituiti   da   centottanta   ore   di   attivita'
didattiche).
  L'impegno globale in ore e' cosi' suddiviso dalla facolta':
   I   ciclo:   non  meno  di  millesettecentoquaranta  ore,  di  cui
cinquecentoquaranta  sono  destinate  ai  laboratori  (secondo quanto
indicato nel successivo art. 72);
   II  ciclo: non meno di milleottocentosessanta ore, di cui non meno
di novecento ore destinate ai laboratori (secondo quanto indicato nel
successivo art. 72).
   III  ciclo: non meno di 300 ore, di cui centottanta sono destinate
al   laboratorio  finale  pre-laurea  (secondo  quanto  indicato  nel
successivo art. 72).
  La  facolta',  al  fine  di  orientare lo studente nella scelta del
laboratorio    finale   pre-laurea   predispone   piani   di   studio
diversificati,  attribuendo  di  anno in anno al II e al III ciclo le
rimanenti  seicento  ore (corrispondenti a cinque annualita' comunque
composte)  necessarie  a  raggiungere il monte ore minimo complessivo
(vedi tabella A).
  Nel  I  ciclo  sia  i  corsi  monodisciplinari  e/o integrati che i
contributi  didattici  dei  laboratori  sono  uguali  per  tutti  gli
studenti.
  Nell'ambito  dei  vincoli  orari e degli obiettivi propri dei cicli
imposti  dall'ordinamento,  la  facolta'  potra' apportare variazioni
rispetto   a   quanto  indicato  nel  successivo  art.  72  circa  la
collocazione nel I o nel II ciclo di talune attivita' didattiche, ivi
comprese quelle dei laboratori.
  Durante  il  I  ciclo,  lo studente dovra' dimostrare la conoscenza
della  lingua  inglese,  attestata  dal  superamento  di una prova di
accertamento secondo modalita' stabilite dalla facolta'.
  Art.  69  (Ammissione  all'esame di laurea). - Per essere ammesso a
sostenere l'esame di laurea lo studente dovra':
    a)  avere eseguito con esito positivo almeno trentadue annualita'
relative a discipline attivate nella facolta' di architettura o anche
di altra facolta' del Politecnico o di altro Ateneo milanese a questo
fine convenzionati, purche' rispondenti ai requisiti dell'ordinamento
degli  studi  e  alle indicazioni della facolta' secondo le modalita'
richiamate al precedente art. 68, per un totale di almeno 4500 ore di
attivita' didattica complessiva;
    b) aver ricevuto la certificazione di ammissione all'esame di
    laurea  rilasciata  da  docenti  di uno dei laboratori di sintesi
  finale. L'esame di laurea consiste:
   1)  nella  discussione  del  lavoro predisposto nel laboratorio di
sintesi finale;
   2)  nella  discussione  di una tesi elaborata sotto la guida di un
docente  relatore.  Tale  tesi  puo'  avere  carattere  progettuale o
teorico sperimentale.
  Art.  70  (Progressione  di carriera). - Il presente statuto indica
all'art.  73  le  denominazioni  degli  insegnamenti  attivabili  nel
rispetto   dell'elenco   delle   discipline   presenti   nei  settori
scientifico-disciplinari    che   compongono   l'intero   quadro   di
riferimento dell'ordinamento.
  Per  passare  dal  I  al  II  ciclo  lo studente deve aver superato
positivamente  almeno  nove  annualita'  e  tra  gli  esami sostenuti
dovranno   obbligatoriamente  essere  inclusi  i  due  laboratori  di
progettazione  architettonica  (1  e  2›)  e  quello  di  costruzione
dell'architettura (1›) e una annualita' di corsi monodisciplinari e/o
integrati  per  ciascuna delle aree disciplinari: II (una annualita);
IV  (una  annualita); V (una annualita); VIII (una annualita); X (una
annualita); XI (una annualita).
  Per  passare  dal  II  al III ciclo didattico lo studente deve aver
superato  oltre  a  tutte  le  annualita'  del  I  ciclo almeno dieci
annualita'   del   II  ciclo  e  tra  gli  esami  sostenuti  dovranno
necessariamente  essere inclusi: i cinque laboratori di progettazione
architettonica,   di   costruzione   dell'architettura,  di  restauro
architettonico e di urbanistica.
  Nel  corso  degli  studi  lo  studente dovra' osservare le seguenti
precedenze d'esame:
   il  laboratorio I di progettazione architettonica dovra' precedere
il  laboratorio  II,  e  cosi'  pure  i  successivi III e IV dovranno
rispettare  la  sequenza  ordinale;  il  laboratorio  di  costruzioni
dell'architettura  I  dovra' precedere il laboratorio II; Istituzioni
di  matematiche  dovra' precedere statica, e statica dovra' precedere
scienza delle costruzioni.
 Art.  71  (Manifesto  degli studi). - All'atto della predisposizione
del  manifesto  annuale  degli  studi  il  consiglio  di facolta', su
proposta  del  consiglio di corso di laurea in architettura definisce
il  piano  di  studi  ufficiale  del  corso di laurea comprendente le
denominazioni  degli  insegnamenti da attivare, in accordo al secondo
comma dell'art. 11 della legge n. 341/1990.
  In particolare il consiglio di facolta':
    a)  delibera  in  merito al numero dei posti a disposizione degli
iscritti  al  1  anno, secondo quanto previsto dal precedente secondo
comma   dell'art.  66,  e  stabilisce  i  criteri  per  le  prove  di
ammissione;
    b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari
od  integrati)  che costituiscono le singole annualita', nel rispetto
dei vincoli fissati dall'ordinamento;
    c)  definisce l'articolazione dei moduli didattici coordinati dei
corsi   monodisciplinari,   dei   corsi   integrati   e   delle  loro
corrispondenze  a  frazioni  di  annualita'  o di annualita' piene; e
fissa  di  concerto  con  gli  organi  di governo del Politecnico, il
termine entro il quale lo studente deve presentare il piano di studio
prescelto;
    d) ripartisce il monte-ore di ciascuna area fra le annualita' che
vi  afferiscono, precisando per ogni corso la frazione destinata alle
attivita' teorico-pratiche;
    e)  fissa la frazione temporale delle discipline afferenti ad una
medesima annualita' integrata;
    f)  istituisce  i  laboratori  di  sintesi  finale  offerti dalla
facolta',    ne   determina   il   numero   e   l'area   disciplinare
caratterizzante  e  stabilisce i criteri di una loro correlazione con
la scelta della tesi di laurea da parte dello studente;
    g)  in merito alle propedeuticita', da aggiungersi a quelle indi-
cate  a  statuto  (art.  70),  e  al  numero  di annualita' di cui lo
studente  dovra' aver ottenuto l'attestazione di frequenza e superato
il  relativo esame al fine di ottenere l'iscrizione all'anno di corso
successivo;
    h) in merito alle discipline attraverso le quali viene sviluppato
il  corso di laurea, rispettando il contenuto degli articoli 68, 72 e
73;
    i)  in  merito alla organizzazione dei corsi monodisciplinari e/o
integrati,   nonche'   dei  laboratori,  secondo  percorsi  didattici
coerenti  di  cui vengono formalizzati i criteri di impostazione e le
finalita'   formative,  purche'  nel  rispetto  dei  vincoli  fissati
dall'ordinamento degli studi.
  Per  quanto  riguarda  il  monte delle ore attribuite, il manifesto
degli  studi  definisce univocamente quante e quali ore sono dedicate
ai  corsi  monodisciplinari, quante e quali ore sono dedicate a corsi
integrati  e  quante  e quali ore a ciascun modulo; inoltre specifica
pure univocamente, la titolazione di ogni corso o modulo.
 Art. 72 (Ripartizione del monte ore).

          ---->  Vedere tabella a pag. 38 della G.U.  <----

  Al  fine  di completare l'impegno previsto per l'intero corso degli
studi,  le  rimanenti 600 ore (corrispondenti a 5 annualita' comunque
composte)  necessarie  a  raggiungere il monte ore minimo complessivo
sono attribuite dal consiglio di facolta' al II e al III ciclo nel
  rispetto  delle  modalita'  e  degli  obblighi  di  cui al presente
  statuto.
Art. 73 (Contenuti delle aree disciplinari e denominazione degli
insegnamenti).

                              TABELLA B
Area I - Progettazione architettonica e urbana.
  Settori scientifico-disciplinari: H10A+H10B+H10C.
  L'area  raccoglie le discipline che contribuiscono alla definizione
del  progetto  architettonico  e  urbano:  qui la cultura progettuale
riflette  su  se  stessa,  sui  suoi  strumenti  e  metodi, sulla sua
tradizione   disciplinare,   sulla  sua  dimensione  conoscitiva  sia
generale  che  tematico-specifica,  sulla  propria  applicazione allo
spazio  fisico  e  sulla propria capacita' di trasformarlo. L'offerta
didattica dei suoi settori scientifico-disciplinari e' relativa a:
   "composizione  architettonica  e urbana" (H10A): qui sono raccolte
le  discipline del progetto architettonico propriamente detto, il cui
campo  di  indagine  e  applicazione  si  estende  dal dettaglio alla
dimensione  urbana.  Esse si articolano, in base alla loro natura, in
discipline   compositive,   attente  cioe'  alla  logica  (tettonica,
distributiva,   formale)   con   cui  l'organismo  architettonico  si
definisce  nei  suoi  elementi e parti componenti, e si relaziona con
altri   organismi   architettonici   all'interno   del   contesto  di
appartenenza;  discipline progettuali, attente cioe' alla risoluzione
di  specifiche  tematiche  progettuali,  ovvero alla progettazione di
edifici  specialistici  che  richiedono particolari approfondimenti e
rapporti   integrati  con  altre  discipline;  discipline  analitico-
strumentali,  attente  cioe'  allo studio dei caratteri distributivi,
tipologici e morfologico-stilistici dell'architettura e della citta';
in  discipline metodologico-teoriche, attente cioe' allo studio delle
teorie progettuali e alle principali tendenze teorico-operative della
progettazione contemporanea;
   "architettura  del  paesaggio  e del territorio" (H10B): raccoglie
quelle   discipline   caratterizzate   sia  in  senso  fondativo  che
applicato,  dall'interesse  intorno  all'estetica  del  territorio  e
dell'ambiente costruito, e dal ruolo che l'architettura deve svolgere
nel  risanamento  del  degrado territoriale e ambientale, superando i
metodi meramente tecnistici ed economistici dell'impatto ambientale e
della pura dimensione tecnica dell'ingegneria;
   "architettura  degli  interni  e  allestimento"  (H10C): raccoglie
quelle  discipline  che  pur  appartenendo  al  ceppo  centrale della
tradizione  dell'architettura  (e  avendo  in  comune  con essa molti
aspetti   metodologici),   hanno  tuttavia  raggiunto  e  consolidato
un'autonomia  particolare per metodo e strumenti, e fanno riferimento
a specialistici aspetti dell'attivita' professionale dell'architetto.
Tali   discipline,   tutte   con   forte   contenuto   teorico,  sono
eminentemente sperimentali e applicative.
 I ciclo: 300 ore.
  E'  caratterizzato  dalle  materie  progettuali  che evolvono dagli
elementi e fondamenti alla prima sintesi architettonica rappresentata
dalla "composizione".
  Contestualmente   vengono   affrontati   i  principi  generali  che
presiedono  alla  corretta  distribuzione  degli ambienti costitutivi
l'organismo  architettonico,  nonche' i materiali che concorrono alla
determinazione della forma urbana.
  Lo strumento dell'apprendimento e' dato dal progetto.
  Alla fine del I ciclo lo studente deve:
   avere  appreso e sviluppato il senso e la capacita' di misurare lo
spazio  architettonico  e  di  conformarlo, nonche' i principi logici
della  composizione architettonica in ordine al corretto rapporto fra
forma, struttura e distribuzione;
   aver  appreso la capacita' di distinguere gli spazi architettonici
in base alla loro natura, e possedere pertanto i concetti basilari di
tipo,  modello, archetipo, sapendone cogliere le motivazioni storiche
e le condizioni in cui si determinarono;
   saper leggere semplici opere di architettura, senza distinzione di
periodi  storici  di  appartenenza,  analizzandole  in  ordine a quei
principi;
   possedere   la  nozione  di  "luogo",  e  avere  la  capacita'  di
relazionare le architetture al contesto di appartenenza;
   possedere   la   nozione  di  "insieme"  architettonico  e  quella
conseguente  di  spazio  di  relazione  fra  organismi architettonici
(strade, piazze);
   essere   in   grado   di   correlare   l'idea   progettuale   alla
rappresentazione  dell'idea medesima, e cioe' comprendere il nesso di
necessita'    che    si    stabilisce   fra   disegno   (modo   della
rappresentazione)  e  progetto; e quindi fra progetto e realizzazione
dello stesso;
   essere  in  grado di controllare le fasi fondamentali del processo
progettuale,  dalla  ideazione fino alla forma conclusa, ivi compresa
la considerazione delle scale di dettaglio.
  E pertanto lo studente deve saper eseguire:
   il   progetto   di  un  organismo  architettonico  non  complesso,
sviluppandolo  alle  diverse  scale  di  rappresentazione,  da quelle
generali  fino  a  quelle di dettaglio, controllandone il processo di
definizione  formale  in  rapporto  alle  tecniche  ed  ai  materiali
adottati, e al programma funzionale;
   il   progetto   di  un  "insieme"  architettonico  non  complesso,
controllandone  alle  diverse scale di rappresentazione, lo spazio di
relazione fra gli edifici in rapporto al contesto di appartenenza.
II ciclo: 300 ore.
  Le  discipline  che  la  definiscono  presiedono alla prima sintesi
applicata   a   una   realta'   complessa  attraverso  le  discipline
progettuali tematico-specifiche: qui l'esercizio della "progettazione
architettonica"  si  integra  con  l'approfondimento  del  dettaglio;
mentre la progettazione urbana apre alla comprensione delle relazioni
complesse    fra    l'organismo    architettonico    (gli   organismi
architettonici) e la citta'.
  Alla fine del II ciclo lo studente deve:
   avere  appreso  la capacita' di impostare criticamente un progetto
di  architettura  (sia  che  si  tratti di interventi ex novo, che di
interventi   sul   gia'   costruito)   con   sufficienti   gradi   di
specializzazione,   sapendo   stabilire  le  corrette  relazioni  fra
concezione formale e i requisiti tecnico-costruttivi ed impiantistici
che  concorrono  alla  piena realizzazione e funzionamento dell'opera
nel rispetto del programma stabilito;
   avere  appreso  la  capacita'  di intervenire nello spazio urbano,
stabilendo  corrette relazioni fra il nuovo intervento ed il contesto
di appartenenza;
   avere appreso la capacita' di mettere in relazione gli oggetti con
lo  spazio  architettonico, al fine di una progettazione che soddisfi
le esigenze abitative dei futuri utenti;
   conoscere  i  lineamenti  portanti  della ricerca contemporanea in
architettura.
  E pertanto lo studente deve sapere:
   eseguire  lo  sviluppo  esecutivo  di  un progetto di architettura
complesso alle diverse scale di approfondimento, da quelle generali a
quelle  di  dettaglio, sapendone controllare tutte le implicazioni in
ordine a problemi di concezione strutturale ed impiantistica;
   eseguire  un  progetto  di intervento urbano, sia che si tratti di
una nuova espansione che di tessuti preesistenti.
DISCIPLINE A STATUTO:
  H10A - Composizione architettonica e urbana:
   analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie;
   architettura sociale;
   caratteri distributivi degli edifici;
   composizione architettonica;
   composizione e progettazione urbana;
   progettazione architettonica;
   teorie e tecniche della progettazione architettonica.
  H10B - Architettura del paesaggio e del territorio:
   architettura dei giardini e dei parchi;
   architettura del paesaggio;
   arte dei giardini;
   tecniche di progettazione delle aree verdi.
  H10C - Architettura degli interni e allestimento:
   allestimento;
   architettura degli interni;
   arredamento;
   museografia;
   scenografia.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
 H10A - Composizione architettonica e urbana.
   architettura di grandi complessi e di opere infrastrutturali;
   architettura e composizione architettonica;
   caratteri tipologici e morfologici dell'architettura;
   progettazione architettonica assistita;
   progettazione architettonica per il recupero degli edifici;
   progettazione architettonica per il recupero urbano;
   teorie della ricerca architettonica contemporanea.
  H10B - Architettura del paesaggio e del territorio:
   architettura del paesaggio e delle infratrutture territoriali;
   pianificazione dei parchi naturali;
   pianificazione paesistica di impianti speciali;
   progettazione del paesaggio;
   progettazione delle zone a parco nella aree urbane;
   riqualificazione del paesaggio;
   tecniche di progettazione delle are verdi;
   teorie della progettazione del paesaggio.
  H10C - Architettura degli interni e allestimento:
   decorazione;
   progettazione del prodotto d'arredo;
   teorie e storia dell'arredamento e degli oggetti d'uso.
Area II - Discipline storiche per l'architettura.
  Settori  scientifici disciplinari: H12X + L03B + L03C + L03D + L25A
+ L25B + L25C + M05X + M07D + M08E + Ml0A.
  L'area raccoglie le discipline finalizzate a:
   la  conoscenza  dei  momenti  e  degli  episodi fondamentali dello
sviluppo   storico   dell'architettura   riferito  all'attivita'  sia
edilizia  che  urbanistica,  anche  nei suoi fondamenti teorici e nei
suoi strumenti operativi, nelle diverse aree culturali;
   il   possesso   degli   strumenti   metodologici   necessari  alla
comprensione  storico-critica  e  alla  individuazione  e valutazione
delle  specifiche  qualita'  dell'architettura, intesa nel senso piu'
ampio  del  termine,  nelle  sue diverse espressioni e manifestazioni
attraverso i tempi;
   il  possesso degli strumenti disciplinari specifici della ricerca,
dei  metodi  e  delle  tecniche  di  studio relativi alle indagini ed
all'esame analitico e critico dell'opera architettonica - in rapporto
alle  cause,  ai  programmi  e  all'uso, nelle sue modalita' tecniche
linguistiche,  nella  sua  realta' costruita e nei suoi significati -
esaminata  nell'ambito  del  suo  contesto  ed  anche ai fini di ogni
possibile   intervento   operativo   sull'edilizia   preesistente   e
sull'ambiente.
  Pertanto le discipline si articolano e specificano in:
   corsi  istituzionali  relativi alla: storia dell'architettura (per
periodi,  aree  culturali  e  geografiche);  storia  delle  attivita'
attinenti  alla  formazione  e  trasformazione  dell'ambiente (storia
dell'urbanistica,  storia  della  citta' e del territorio, storia del
giardino  e  del  paesaggio);  storia  del  pensiero  e  delle teorie
sull'architettura  (storia della trattatistica, letteratura e critica
d'architettura);
   corsi  monografici  e  di  approfondimento  relativi:  ai processi
progettuali  e  realizzativi sotto aspetti particolari e paralleli; e
ad  argomenti  storici  riguardanti temi o problemi specifici (ad es.
storia   della   rappresentazione   dello   spazio  architettonico  e
dell'iconografia d'architettura, storia del cantiere e delle tecniche
edilizie,  storia  e  metodi  d'analisi  delle  architetture,  storia
dell'arredamento e del disegno industriale, ecc.).
I ciclo: 240 ore.
  Al termine del I ciclo lo studente deve dimostrare:
   la  conoscenza della storia dell'architettura, nell'accezione piu'
ampia  del  termine,  nei  momenti  ed episodi fondamentali della sua
intera vicenda e nel quadro della storia politica, economica, sociale
e   culturale  del  suo  specifico  contesto,  dagli  inizi  all'eta'
contemporanea;
   l'acquisizione degli strumenti critici e di analisi indispensabili
alla lettura di un'opera architettonica, di un insieme ambientale, di
una realta' urbana e territoriale.
II ciclo: 120 ore.
  Al   termine   del   II   ciclo,  e  secondo  i  diversi  gradi  di
approfondimento  connessi al proprio piano di studi, lo studente deve
dimostrare:  la  capacita'  di  condurre  una  ricerca scientifica di
carattere  storico-critico;  la  conoscenza approfondita della storia
dell'architettura nel suo
intero  sviluppo,  e  in  particolare la conoscenza specialistica dei
problemi   relativi   all'area   temporale   e   geografica   oggetto
dell'indagine di cui al comma precedente.
DISCIPLINE A STATUTO:
  H12X - Storia dell'architettura:
   storia del giardino e del paesaggio;
   storia dell'architettura;
   storia dell'architettura contemporanea;
   storia dell'architettura moderna;
   storia dell'urbanistica;
   storia della citta' e del territorio;
   storia della critica e della letteratura architettonica;
   storia delle tecniche architettoniche.
  L25A - Storia dell'arte medievale:
   istituzioni di storia dell'arte.
  L25B - Storia dell'arte moderna:
   storia dell'arte moderna.
  L25C - Storia dell'arte moderna:
   storia dell'arte contemporanea.
 M07D - Estetica:
   estetica.
  M10A - Psicologia generale:
   psicologia della percezione.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  H12X - Storia dell'architettura:
   storia dell'architettura antica;
   storia dell'architettura bizantina e islamica;
   storia dell'architettura medievale;
   storia dell'urbanistica antica e medievale;
   storia dell'urbanistica moderna e contemporanea;
   storia della rappresentazione dello spazio architettonico;
   storia e metodi di analisi dell'architettura.
  L03B - Archeologia classica:
   archeologia e storia dell'arte greca e romana;
   storia dell'archeologia;
   topografia antica.
  L03C - Archeologia cristiana:
   archeologia cristiana;
   epigrafia ed antichita' cristiane;
   iconologia cristiana.
  L03D - Archeologia medievale:
   archeologia medievale;
   epigrafia medievale;
   storia degli insediamenti tardo-antichi e medievali;
   topografia medievale.
  L25A - Storia dell'arte medievale:
   storia del disegno e dell'incisione.
  L25B - Storia dell'arte moderna:
   iconografia ed iconologia;
   letteratura artistica.
  L25C - Storia dell'arte contemporanea:
   storia delle arti decorative e industriali.
  M05X - Discipline demoetnoantropologiche:
   antropologia culturale;
   storia della cultura materiale.
  M07D - Estetica:
   storia dell'estetica moderna.
 M08E - Storia della scienza:
   storia della scienza;
   storia della tecnica.
Area III - Teoria e tecniche per il restauro architettonico.
  Settori scientifico-disciplinari: H13X + L04X + D03B + I14A.
  Le  discipline  dell'area  sono  orientate  al  raggiungimento  dei
seguenti obiettivi:
   fornire  i  principi-guida che regolano le operazioni conservative
dell'intera serie dei beni architettonici diffusi dal singolo oggetto
o monumento, al centro storico, al territorio;
   fornire le conoscenze teoriche e pratiche necessarie all'azione di
tutela  e  conservazione  viste  anche  attraverso  il  loro sviluppo
storico;
   affrontare  gli  aspetti  legislativi,  economici  e  di gestione,
comprendenti anche i problemi di inventario e di catalogo, le carte e
le convenzioni internazionali;
   addestrare  alle tecniche di indagine storico-archivistica ed alle
metodiche  analitiche con l'intento di raggiungere la piu' esauriente
comprensione dell'oggetto di studio, nella sua consistenza figurale e
materiale;
   praticare  i  metodi dell'analisi diretta e indiretta, soprattutto
di   tipo   non  distruttivo,  nonche'  le  conseguenti  tecniche  di
rappresentazione  (grafica, fotografica e su memoria elettronica) dei
fenomeni   di   degrado,  dei  metodi  e  dei  materiali  costruttivi
tradizionali, della complessita' cronologica del costruito, ecc.;
   formare,  attraverso questa propedeutica, la capacita' di operare,
attraverso  il  progetto  di  restauro, con piena competenza storico-
tecnica e col massimo di attenzione conservativa.
II ciclo: 180 ore.
  Alla fine del II ciclo lo studente deve conoscere:
   la  storia  della cultura del restauro (dal pensiero alle relative
applicazioni nel tempo);
   gli attuali fondamenti tecnici della conservazione;
   i materiali e le tecnologie costruttive storiche;
   le metodiche analitiche dell'architettura;
   le  metodologie  di  intervento conservativo sui materiali e sulle
strutture;
   le metodologie di intervento urbanistico nei centri storici;
   le  metodologie di intervento a tutela del paesaggio, ivi compresi
i parchi e i giardini storici;
   la normativa nazionale e internazionale;
e deve:
   sapere   eseguire  schede  di  catalogazione  dei  beni  culturali
architettonici e ambientali;
   utilizzare  metodiche  analitiche, per l'esame dei materiali o del
loro  degrado  per  la  migliore  comprensione  della  morfologia del
fabbricato, per le indagini cronologiche e diagnostiche, ecc.;
   sapere  redigere  un  progetto  di  conservazione  dalla scala del
singolo  edificio  a  quella  urbana  e  territoriale  e  definire il
relativo programma di tutela e salvaguardia.
DISCIPLINE A STATUTO:
  H13X - Restauro:
   cantieri per il restauro architettonico;
   conservazione dei materiali nell'edilizia storica;
   consolidamento degli edifici storici;
   degrado e diagnostica dei materiali nell'edilizia storica;
   restauro architettonico;
   restauro dei parchi e dei giardini storici;
   restauro urbano;
   teorie e storia del restauro.
  I14A - Scienza e tecnologia dei materiali:
   chimica  e  tecnologia  del  restauro  e  della  conservazione dei
materiali;
   scienza e tecnologia dei materiali.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  H13X - Restauro:
   caratteri costruttivi dell'edilizia storica;
   conservazione   e   riqualificazione   tecnologica  degli  edifici
storici;
   restauro archeologico;
   restauro dei monumenti;
   tecnica del restauro architettonico;
   tecnica del restauro urbano.
  L04X - Topografia antica e scienze applicate all'archeologia:
   aerofotografia archeologica;
   rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi;
   topografia antica;
   topografia dell'Italia antica;
   urbanistica del mondo classico.
  D03B - Petrologia e petrografia:
   conservazione dei monumenti lapidei.
  I14A - Scienza e tecnologia dei materiali:
   analisi strumentale e controllo dei materiali;
   scienza dei materiali;
   scienza e tecnologia dei vetri;
   tecnologia dei materiali e chimica applicata;
   tecnologia e chimica applicate alla tutela dell'ambiente.
Area IV - Analisi e progettazione strutturale dell'archi tettura.
  Settori scientifico-disciplinari: H06X + H07A + H07B.
  L'area  comprende  gli insegnamenti che consentono allo studente di
ottenere   un'adeguata   conoscenza   dei   metodi  d'indagine  e  di
preparazione  del  progetto  di  costruzione,  sia con riferimento ai
problemi   della   concezione  strutturale,  sia  con  riguardo  alla
valutazione  della  sicurezza e alla riabilitazione strutturale delle
costruzioni   esistenti.   Il  fondamento  teorico  delle  discipline
afferenti  all'area  e'  costituito  dalla  meccanica dei solidi, dei
materiali  e  delle  strutture quale si e' venuta formando in stretto
intreccio  con  la  trattatistica  architettonica  e  con le tecniche
costruttive,  sino ai suoi esiti piu' recenti relativi all'ingegneria
delle  costruzioni.  L'offerta  didattica  e' articolata nei seguenti
ambiti:
   la  meccanica  dei  solidi  e  dei  materiali,  presentata nel suo
assetto  attuale,  ma  anche  nel  suo  sviluppo  storico e nelle sue
relazioni  con  l'evoluzione della ricerca teorica e sperimentale sul
comportamento  elastico,  anelastico  e  a  rottura  dei materiali da
costruzione;
   la  meccanica  delle strutture (travi, travature, lastre, piastre,
membrane,  gusci,  tensostrutture, ecc.) affrontata nei problemi piu'
rilevanti per la progettazione strutturale;
   le  tecniche  della costruzione in muratura, in legno, in metallo,
in   calcestruzzo   armato   e  precompresso,  nonche'  in  materiali
innovativi;
   i  temi  e  i  problemi della concezione strutturale connessi alla
progettazione  architettonica,  alla  tecnologia  e  alla  produzione
edilizia;
   la  storia  delle  scienze  e  delle tecniche costruttive, per una
corretta   ed   adeguata   comprensione   degli  aspetti  strutturali
dell'architettura storica e per la definizione di congruenti tecniche
di analisi e di intervento conservativo.
I ciclo: 120 ore.
  Lo   studente   deve   dimostrare  di  aver  acquisito  i  concetti
fondamentali  della statica e della resistenza dei materiali mediante
lo  studio  dei  principi  fisico-matematici  e dei metodi di calcolo
relativi,  mediante  loro  significative  applicazioni a strutture di
interesse  architettonico, ed infine attraverso un accurato esame del
loro  sviluppo  nella  storia  della  meccanica  strutturale  e delle
tecniche costruttive.
II ciclo: 240 ore.
  Secondo  i  diversi livelli di approfondimento connessi al percorso
di  studi  prescelto,  lo  studente deve dimostrare di aver appreso e
praticato  le  teorie  e  i  metodi  per il calcolo, la verifica e la
diagnostica  strutturale  delle  costruzioni  si'  da  orientarsi con
sicurezza   nel   campo  della  progettazione  delle  strutture,  sia
tradizionali,  sia  innovative,  e  si'  da  possedere  gli strumenti
necessari  all'analisi  del  degrado e della fatiscenza statica delle
costruzioni   antiche,   e   alla   definizione   delle  tecniche  di
riabilitazione piu' appropriate.
DISCIPLINE A STATUTO:
  H06X - Geotecnica:
   fondamenti di geotecnica;
   fondazioni;
   geotecnica.
  H07A - Scienza delle costruzioni:
   dinamica delle strutture;
   scienza delle costruzioni;
   sicurezza e affidabilita' delle costruzioni;
   sperimentazione dei materiali, dei modelli e delle strutture;
   statica.
  H07B - Tecnica delle costruzioni:
   costruzioni in zona sismica;
   progetto di strutture;
   riabilitazione strutturale;
   tecnica delle costruzioni;
   teoria e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  H06X - Geotecnica:
   dinamica delle terre e delle rocce.
  H07A - Scienza delle costruzioni:
   calcolo anelastico e a rottura delle strutture;
   instabilita' delle strutture;
   interazione ambiente-strutture;
   la scienza delle costruzioni nel suo sviluppo storico;
   meccanica computazionale delle strutture;
   meccanica dei materiali e della frattura;
   meccanica dei solidi;
   ottimizzazione e identificazione delle strutture;
   statica e stabilita' delle costruzioni murarie e monumentali;
   teoria delle strutture.
  H07B - Tecnica delle costruzioni:
   calcolo automatico delle strutture;
   costruzioni in muratura e costruzioni in legno;
   problemi strutturali dei monumenti e dell'edilizia storica;
   sperimentazione, collaudo e controllo delle costruzioni;
   strutture di fondazione;
   strutture prefabbricate;
   strutture speciali;
   teoria e progetto dei ponti;
   teoria e progetto delle costruzioni in acciaio;
   teoria e progetto delle costruzioni in ca. e in ca. precompresso.
Area V - Discipline tecnologiche per l'architettura e la
  produzione edilizia.
  Settori scientifico-disciplinari: F22A + H09A + H09B + H09C.
  L'area raccoglie quelle discipline che delineano, nel loro insieme,
la  cultura  tecnologica  della progettazione e forniscono i principi
teorici   e  le  pratiche  operative  per  conoscere,  comprendere  e
controllare  i  processi  di  formazione,  trasformazione,  recupero,
manutenzione  e  gestione  dei  sistemi  ambientali ed edilizi sino a
comprendere   le  infrastrutture  e  le  reti  tecnologiche  a  scala
territoriale,  nonche'  per  intervenire  nel  progetto allo scopo di
governare  la  dialettica  tra  "fini"  e  "mezzi",  tra  la qualita'
funzionale  e  costruttiva degli interventi ed il massimo di coerenza
espressiva,  in  funzione di una corretta utilizzazione delle risorse
materiali  ed  energetiche  e  delle  tecniche  al fine di realizzare
condizioni ottimali per il soddisfacimento delle esigenze umane.
  Queste  discipline  forniscono  altresi'  i  principi  teorici e le
metodologie per conoscere, comprendere e controllare il funzionamento
dei  processi di produzione e gestione del settore edilizio, il ruolo
dell'innovazione  tecnologica  nei  processi  di  riorganizzazione  e
razionalizzazione nella produzione e nel funzionamento delle imprese,
al  fine  di  migliorare la sicurezza e le qualita' prestazionali dei
prodotti.
  L'offerta didattica e' articolata nei seguenti ambiti di studio:
   i processi produttivi dalla programmazione alla gestione;
   i  materiali,  nelle  loro caratteristiche fisiche, morfologiche e
prestazionali;
   i procedimenti costruttivi e le relative tecniche;
   l'evoluzione  delle tecniche, tanto dal punto di vista storico che
delle proiezioni tendenziali;
  i processi produttivi e di definizione del prodotto industriale;
   i  processi  di  diagnosi, progetto ed esecuzione per l'intervento
sull'esistente;
   i procedimenti di analisi e progettazione dei sistemi ambientali;
   le   tecnologie   di   progetto  estese  anche  alle  applicazioni
sperimentali.
I ciclo: 240 ore.
  Lo  studente  deve  acquisire  la  conoscenza di metodi e strumenti
necessari  alla  comprensione  del processo di costruzione attraverso
l'individuazione   degli   elementi  logici  e  fisici,  distinti  ed
organizzati,  che  ne costituiscono la finalizzazione, la formazione,
l'evoluzione   storica,   la   complessita',   e  ne  favoriscono  la
fattibilita'  studiando  e ripercorrendo nel progetto di architettura
le  relazioni fra materiali, tecniche e procedimenti di produzione in
fabbrica,  in officina, in cantiere, di volta in volta a disposizione
dell'architetto.
  A tal fine lo studente:
   deve  conoscere  le  caratteristiche  tecniche  dei  materiali  da
costruzione  e  degli  elementi  e  dei sistemi costruttivi e la loro
evoluzione;
   deve  conoscere  le  regole  dell'arte e le norme per una corretta
pratica del costruire;
   deve  riconoscere  i  rapporti di coerenza e chiarezza fra uso dei
materiali  e  logica  di  lavorazione  degli  stessi,  fra logica del
disegno  dei singoli pezzi e loro prestazioni, fra logica degli spazi
progettati e logica delle funzioni;
   deve  avere  la  capacita'  di  controllo del ruolo che svolgono i
materiali,   gli   elementi   e   i  procedimenti  costruttivi  nella
progettazione, nella costruzione, nella manutenzione e nella gestione
di un manufatto edilizio.
  Attraverso  la  sperimentazione  progettuale,  infine,  lo studente
dovra'  acquisire  la  capacita' di governare il sistema di relazioni
fra   materiali,   procedimenti   costruttivi  ed  esiti  funzionali,
figurativi e di consistenza ambientale.
II ciclo: 120 ore.
  Lo  studente  deve  acquisire  la  conoscenza  dei  caratteri della
produzione   con   una  sistematica  attenzione  ai  procedimenti  di
realizzazione  e  gestione; e deve dimostrare capacita' di connettere
questo  insieme  di informazioni alle caratteristiche qualitative dei
prodotti, alle esigenze dell'utenza, alle procedure ed alle norme che
stabiliscono  i  rapporti  tra  gli operatori del processo, ed infine
alle tecniche ed alle modalita' di gestione delle fasi attuative.
  A tal fine lo studente:
   deve   essere   capace   di   determinare   soluzioni  costruttive
tecnicamente    appropriate    in    rapporto    all'ambiente,   alla
configurazione  dell'assetto  spaziale  dell'organismo edilizio ed ai
suoi connotati figurativi ed in relazione alle proprieta' dei sistemi
usati e dei materiali impiegati;
   deve  essere  in grado di individuare e analizzare lo status degli
elementi che costituiscono il costruito esistente, e la logica che lo
sottende;
   deve,  infine,  conoscere  e  saper  utilizzare le metodologie e i
principi  teorici attraverso cui si determinano e si organizzano fino
alla   definizione   esecutiva   le  tecniche  costruttive  e  quelle
impiantistiche   e  strutturali  nei  progetti  di  formazione  e  di
trasformazione,   recupero   manutenzione   e  gestione  dei  sistemi
costruttivi,   dei   manufatti   edilizi  e  dei  sistemi  ambientali
determinando  le  condizioni  che  ne  rendono  la scelta e l'impiego
appropriati  alle esigenze funzionali richieste e alle disponibilita'
di  risorse, adeguati alle condizioni di contesto e congruenti con le
finalita' estetiche del progetto.
DISCIPLINE A STATUTO:
  F22A - Igiene generale ed applicata:
   igiene ambientale.
 H09A - Tecnologia dell'architettura:
   cultura tecnologica della progettazione;
   materiali e progettazione di elementi costruttivi;
   progettazione ambientale;
   progettazione di sistemi costruttivi;
   progettazione esecutiva dell'architettura;
   progettazione tecnologica assistita;
   riqualificazione tecnologica e manutenzione edilizia;
   tecnologia dell'architettura;
   tecnologie del recupero edilizio;
   tecnologie di protezione e ripristino ambientale.
  H09B - Tecnologie della produzione edilizia:
   controllo della qualita' edilizia;
   costruzione delle opere di architettura;
   normazione e unificazione edilizia;
   organizzazione del processo edilizio;
   procedimenti e metodi della manutenzione edilizia;
   processi e metodi della produzione edilizia;
   programmazione e organizzazione della produzione;
   tecnologie della produzione edilizia.
  H09C - Disegno industriale:
   controllo di qualita' dell'oggetto d'uso;
   disegno industriale;
   disegno industriale per la comunicazione visiva;
   ergonomia applicata al disegno industriale;
   materiali e componenti per il disegno industriale;
   morfologia dei componenti;
   sperimentazione di sistemi e componenti;
   teorie e storia del disegno industriale.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  H09A - Tecnologia dell'architettura:
   tecnologie dei sistemi impiantistici;
   tecnologie dei sistemi strutturali;
   tecnologie per ambienti in condizioni estreme;
   tecnologie per l'igiene edilizia ed ambientale.
  H09B - Tecnologie della produzione edilizia:
   patologia e degrado delle costruzioni;
  produzione edilizia e tecnologie per i Paesi in via di sviluppo;
   sperimentazione tecnologica e certificazione;
   tecniche di valutazione e controllo dell'ambiente costruito;
   teorie e storia della tecnologia edilizia.
 H09C - Disegno industriale:
   disegno industriale nei sistemi di trasporto;
   disegno industriale per la nautica;
   materiali e componenti per l'arredo urbano;
   processi e metodi della produzione dell'oggetto d'uso;
   requisiti ambientali del prodotto industriale.
Area VI - Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per
  l'architettura.
  Settori scientifico-disciplinari: B01B + I05A + I05B.
  Discipline:
   dal settore H02X: "Ingegneria sanitaria-ambientale".
  L'area  comprende  gli insegnamenti che consentono allo studente di
ottenere un'adeguata conoscenza:
   dei  problemi  fisici  e  delle tecnologie, nonche' della funzione
degli  edifici,  in  modo  da  renderli  interamente  confortevoli in
relazione alla destinazione d'uso ed ai fattori climatici;
   dei  metodi  d'indagine  e  delle tecnologie per la pianificazione
territoriale   in   termini   sia   ambientali  che  energetici,  con
particolare  riferimento  ai  problemi  di  impatto  ambientale  e di
integrazione   dei   sistemi   di   produzione   e  di  distribuzione
dell'energia;
   dei  principi  fisici  e delle tecnologie per la conservazione dei
beni culturali, storici, artistici ed architettonici.
  Il  fondamento  teorico  delle  discipline  afferenti  all'area  e'
costituito   dalle   tematiche   proprie  della  fisica  tecnica:  la
termodinamica applicata, la trasmissione del calore, la meccanica dei
fluidi,  l'acustica  e  l'illuminazione.  Su  tale  matrice culturale
s'innestano   le   successive   conoscenze   e  metodologie  che,  in
quell'ambito, sono vaste e complesse: dall'analisi e modellazione dei
sistemi  ambientali  interni  ed esterni all'ambiente costruito, allo
studio  del comportamento fisico degli involucri edilizi ed all'esame
critico   delle   tecnologie  per  il  benessere:  dalle  valutazioni
d'impatto  ambientale  dei sistemi energetici ed infrastrutturali nel
territorio  alla pianificazione urbanistica e territoriale delle reti
impiantistiche; dallo studio dei problemi d'illuminazione naturale ed
artificiale  a  quello  dei problemi acustici. L'offerta didattica e'
cosi' articolata:
   un   modulo   didattico  a  carattere  fondativo,  finalizzato  al
riconoscimento  dei  fenomeni  fisici,  alla formulazione delle leggi
fisiche  che  lo  descrivono, alla definizione dei modelli matematici
che li rappresentano, alla lettura delle problematiche applicative in
termini di schemi fisicamente coerenti;
   moduli  didattici  a  carattere  formativo  nell'ambito  dei quali
vengono  acquisiti  strumenti, metodologie, dati di riferimento utili
per  intervenire  con  specifica competenza nella progettazione anche
infrastrutturale   a   varie  scale,  da  quella  edilizia  a  quella
territoriale,  (laddove  si  devono  trattare  problemi  di controllo
ambientale,  di  controllo  energetico,  di illuminazione naturale ed
artificiale,  di  acustica  conoscendo  le  piu' correnti tecniche di
misura delle grandezze fisiche interessate);
   moduli  didattici  a  carattere  informativo nell'ambito dei quali
l'architetto  acquisisca  linguaggio  e dati di riferimento utili per
colloquiare  con gli specialisti che intervengono al suo fianco nelle
varie  possibili  sedi  progettuali, e che siano altresi' finalizzati
affinche'  possa  intervenire  su  sistemi  edilizi e territoriali di
maggiore complessita' tecnologica.
I ciclo: 60 ore.
  Lo   studente   deve   dimostrare  di  aver  acquisito  i  concetti
fondamentali  della  fisica  mediante  lo studio dei fenomeni e delle
leggi  fisiche, la definizione dei modelli matematici rappresentativi
e  l'esame  di  significative  applicazioni  a  carattere elementare,
nonche' di esercitazioni numeriche.
II ciclo: 120 ore.
  Lo studente deve dimostrare di avere:
   acquisito  le  competenze  teoriche  ed  operative  necessarie per
intervenire  criticamente,  sia  per  quanto  attiene  alle scelte di
carattere  generale  che  alle procedure estimative analitiche, nelle
differenti  fasi  del  processo  progettuale,  sia  tradizionale  che
innovativo,  nell'ambito  delle  seguenti aree tematiche: problemi di
controllo  ambientale,  di  controllo energetico, interno ed esterno,
anche  su  scala territoriale, illuminazione naturale ed artificiale,
acustica;
   sviluppato   la  capacita'  di  correlare  le  scelte  progettuali
impiantistiche  a  quelle  architettoniche, mettendo a fuoco le mutue
interrelazioni,   al  fine  di  attivare  un  processo  iterativo  di
controllo, che conduca ad una ottimizzazione complessiva.
DISCIPLINE A STATUTO:
  B01B - Fisica:
   fisica.
  I05A - Fisica tecnica industriale:
   energetica;
   proprieta' termofisiche dei materiali.
  I05B - Fisica tecnica ambientale:
   acustica applicata;
   climatologia dell'ambiente costruito;
   fisica tecnica;
   fisica tecnica ambientale;
   gestione delle risorse energetiche nel territorio;
   illuminotecnica;
   impianti tecnici;
   termofisica dell'edificio.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
 I05A - Fisica tecnica industriale:
   gestione dell'energia;
   impianti termotecnici;
   misure e regolazioni termofluidodinamiche;
   modelli per la termotecnica;
   termodinamica applicata;
   termofluidodinamica applicata;
   termofluidodinamica dei sistemi naturali;
   termotecnica;
   trasmissione del calore.
  I05B - Fisica tecnica ambientale:
   energie rinnovabili per uso termico;
   gestione dei servizi energetici;
   impianti speciali di climatizzazione;
   misure fisico-tecniche e regolazioni;
   modelli per il controllo ambientale;
   sistemi energetici integrativi;
   tecnica del controllo ambientale.
Area VII - Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica.
  Settori scientifico-disciplinare: H15X.
  L'area  raccoglie  le  discipline  che consentano all'architetto in
formazione   l'acquisizione   di  conoscenze  e  tecniche  capaci  di
qualificare  i metodi di progettazione architettonica ed urbanistica,
attraverso la valutazione critica delle risorse e delle possibili al-
ternative  progettuali  ai problemi di natura pratica e simbolica che
sono alla base del progetto medesimo.
II ciclo: 120 ore.
  Attraverso  i  contributi  delle  discipline estimative lo studente
deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze relative a:
   gli   strumenti  metodologici  adeguati  alla  comprensione  delle
dinamiche  urbane  e  regionali  e  dei processi di sviluppo anche in
relazione alle problematiche dell'ambiente;
   i rapporti economici fondamentali che regolano i comportamenti dei
diversi  soggetti  operanti  sul  territorio  e  che  ne orientano le
modalita'  di  scambio  all'interno dei sistemi economici ed alle di-
verse  forme  di  mercato,  la teoria e la metodologia estimativa, in
relazione alla sua genesi micro e macroeconomica;
   i  caratteri  strutturali  del  mercato  edilizio  e fondiario, le
finalita' ed i metodi di stima dei valori immobiliari;
   la  struttura  imprenditoriale,  le  tecnologie  ed  i processi di
produzione  che  caratterizzano il settore delle costruzioni e quelli
fornitori  dei  cantieri,  anche  in  relazione  agli  altri  settori
produttivi, con riferimento all'impiego delle specifiche modalita' di
impiego  dei  fattori  di  produzione,  al  controllo  dei  costi  di
costruzione, di manutenzione e di gestione;
   i  procedimenti  di  stima  dei  valori  dei  vari  fattori  della
produzione  edilizia  ed  insediativa,  anche allo scopo di elaborare
giudizi di convenienza all'investimento;
   le forme di organizzazione dei processi di intervento sullo spazio
fisico,   le  collocazioni  che  in  essi  assume  l'esercizio  delle
competenze  del pianificatore e del progettista, considerati anche in
relazione   al  perseguimento  degli  obiettivi  di  efficacia  e  di
efficienza;
   gli  strumenti  disciplinari, dei metodi e delle tecniche relative
alle   valutazioni   economiche  e  multicriteri  delle  risorse  che
compongono    l'ambiente   naturale   e   costruito,   caratterizzate
dall'esistenza o meno di un mercato;
   i  principi  teorici,  le  metodologie e le tecniche relative alla
valutazione dei piani e dei progetti di trasformazione-conservazione-
valorizzazione dell'ambiente naturale e costruito.
  Al termine della sua esperienza formativa, lo studente deve inoltre
dimostrare  di  saper  utilizzare  le  procedure  e  le  tecniche  di
valutazione  proprie  dell'estimo per l'architettura e l'urbanistica,
nella redazione di progetti e piani di trasformazione e conservazione
dell'ambiente naturale e costruito. In particolare deve sapere:
   applicare i metodi di stima di un immobile;
   utilizzare   i   principali   metodi   di  valutazione  dei  piani
urbanistici  e  dei programmi di intervento (l'analisi multicriteri e
multiobiettivi, analisi costi e benefici, VIA etc.);
   applicare  i  metodi di valutazione ad un progetto di costruzione,
trasformazione  e  conservazione di un'opera edilizia, in particolare
operando   la   stima  dei  costi  e  la  valutazione  degli  aspetti
qualitativi.
  L'insieme  delle  conoscenze  che  l'area  dovra'  trasmettere allo
studente  e' tale da rendere necessaria la integrazione del monte ore
previsto  in  120  ore attraverso l'offerta di moduli didattici nelle
attivita' di laboratorio.
DISCIPLINE A STATUTO:
  H15X - Estimo:
   economia ed estimo ambientale;
   estimo ed esercizio professionale;
   valutazione economica dei piani territoriali ed urbanistici;
   valutazione economica dei progetti.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  H15X - Estimo:
   economia ed estimo civile;
   economia ed estimo industriale;
   estimo;
   estimo aeronautico;
   estimo e contabilita' dei lavori;
   estimo navale;
   fondamenti di economia ed estimo.
Area VIII - Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale.
  Settori scientifico-disciplinari: E03B + H01B + H04X + H14A + H14B.
  Discipline:
   dal settore A04B:
    "Metodi e modelli per la pianificazione territoriale";
   dal settore H02X:
    "Fenomeni    di   inquinamento   e   controllo   della   qualita'
dell'ambiente".
  L'area raccoglie le discipline finalizzate a:
   alla  conoscenza  dei  principi-guida  che  regolano le principali
forme di intervento e controllo delle trasformazioni territoriali;
   alle conoscenze teoriche e pratiche necessarie a scegliere fra di-
verse forme di intervento;
   alla  progettazione  delle  trasformazioni fisiche delle strutture
urbane   con   riferimento  ad  accertate  esigenze  o  programmi  di
trasformazioni funzionali.
  A tal fine obiettivo didattico primario e' l'acquisizione:
   dei  principali  strumenti  di  conoscenza  e  interpretazione dei
diversi  contesti  entro  i quali viene progettato l'intervento - con
particolare   attenzione   al   contesto  fisico,  socio-economico  e
istituzionale  - e dei vari attori coinvolti dall'intervento, nonche'
dei loro ruoli interessi;
   delle  tecniche  di  analisi e di valutazione dei caratteri, degli
effetti e delle implicazioni delle diverse forme d'intervento e delle
trasformazioni progettate;
   delle  metodologie  della  progettazione  e  della  pianificazione
urbana.
I ciclo: 180 ore.
  Al  termine  del I ciclo lo studente dovra' dimostrare di conoscere
caratteri  e  problemi  degli interventi di trasformazione urbana, di
saper  descrivere  e analizzare i diversi contesti di intervento e di
conoscere  e  saper  valutare  le condizioni di impiego di differenti
teorie e tecniche di progettazione e pianificazione.
II ciclo: 120 ore.
  Al  termine  del  II  ciclo  lo  studente dovra' dimostrare di aver
acquisito,  attraverso  la  pratica  di  laboratorio, la capacita' di
progettare specifici interventi di trasformazione urbana e di saperne
valutare gli effetti ed i problemi di attuazione.
DISCIPLINE A STATUTO:
  H04X - Trasporti:
   pianificazione dei trasporti;
   trasporti urbani e metropolitani.
 H14A - Tecnica e pianificazione urbanistica:
   analisi dei sistemi urbani e territoriali;
   analisi e valutazione ambientale;
   gestione urbana;
   pianificazione territoriale;
   politiche urbane e territoriali;
   tecnica urbanistica;
   teorie della pianificazione territoriale.
  H14B - Urbanistica:
   analisi della citta' e del territorio;
   fondamenti di urbanistica;
   progettazione urbanistica;
   teorie dell'urbanistica;
   urbanistica.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  E03B - Ecologia:
   ecologia applicata.
  H01B - Costruzioni idrauliche:
   protezione idraulica del territorio.
  H14A - Tecnica e pianificazione urbanistica:
   ingegneria del territorio;
   pianificazione e gestione delle aree metropolitane;
   tecniche di analisi urbane e territoriali;
   tecniche di valutazione e di programmazione urbanistica.
  H14B - Urbanistica:
   progettazione del territorio;
   recupero e riqualificazione ambientale, urbana e territoriale;
   tecniche di progettazione urbanistica.
Area IX - Discipline economiche, sociali e giuridiche per
   l'architettura e l'urbanistica.
  Settori  scientifico-disciplinari: M06A + M06B + N05X + P01B + P01I
+ P01J + Q05A + Q05B + Q05D.
  L'area  raccoglie  le  discipline finalizzate alla comprensione dei
principali meccanismi e dei piu' rilevanti soggetti che, dal punto di
vista  economico,  giuridico-istituzionale  e sociale fanno parte del
contesto in cui si svolge l'attivita' di progettazione architettonica
ed urbanistica.
  In particolare lo studente dovra' dimostrare di conoscere:
   i   meccanismi   economici   fondamentali   che   determinano   il
funzionamento  del  mercato;  l'impresa come istituzione economica; i
casi di fallimento del mercato
nella   produzione   di   beni   pubblici  e  il  ruolo  dello  stato
nell'economia;  la regolazione economica del mercato e la valutazione
degli investimenti pubblici; lo sviluppo economico regionale;
   le  norme legislative e regolamentari che presiedono all'attivita'
di  progettazione urbanistica e della pianificazione territoriale; il
ruolo  delle  diverse  forme  di Stato e di Governo; l'organizzazione
istituzionale   e   la   pubblica  amministrazione,  con  particolare
riferimento   alla   disciplina   urbanistica  ed  al  sistema  della
pianificazione urbanistica sotto il profilo istituzionale;
   i  fattori  sociali  e  culturali  dello  sviluppo  economico  con
particolare  riferimento  a comunita', citta', metropoli, territorio;
la   stratificazione   sociale  e  le  formazioni  sociali  urbane  e
territoriali; gli attori urbani (pubblici e privati) sotto il profilo
sociologico;  l'ordine sociale e il controllo; il mutamento sociale e
le principali tendenze delle societa' industriali mature.
II ciclo: 180 ore.
DISCIPLINE A STATUTO:
  M06A - Geografia:
   geografia;
   geografia del paesaggio e dell'ambiente;
   geografia urbana e regionale.
  M06B - Geografia economico-politica:
   geografia politica ed economica.
  N05X - Diritto amministrativo:
   diritto urbanistico;
   legislazione dei beni culturali;
   legislazione delle opere pubbliche e dell'edilizia.
  P01B - Politica economica:
   economia dell'ambiente;
   politica economica;
   politica economica agraria;
   programmazione economica.
  P01J - Economia regionale:
   economia dei trasporti;
   economia regionale;
   economia urbana;
   politica economica regionale.
  Q05A - Sociologia generale:
   politica sociale;
   sociologia;
   storia del pensiero sociologico.
  Q05B - Sociologia dei processi culturali e comunicativi:
   sociologia delle comunicazioni di massa.
  Q05D - Sociologia dell'ambiente e del territorio:
   sociologia dell'ambiente;
   sociologia urbana e rurale.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  M06A - Geografia:
   geografia culturale;
   geografia regionale;
   geografia sociale;
   geografia storica;
   geografia umana;
   geografia urbana.
  M06B - Geografia economico-politica:
   cartografia;
   cartografia tematica per geografi;
   geografia urbana e organizzazione territoriale;
   politica dell'ambiente;
   organizzazione e pianificazione del territorio.
  P01B - Politica economica:
   economia applicata;
   economia delle istituzioni.
  P01I - Economia dei settori produttivi:
   economia del settore dei trasporti;
   economia delle attivita' terziarie;
   economia delle fonti di energia;
   economia delle forme di mercato;
   economia dell'impresa;
   economia dell'innovazione;
   economia industriale;
   politica economica.
  P01J - Economia regionale:
   economia del territorio;
   economia del turismo;
   economia delle grandi aree geografiche;
   pianificazione economica territoriale.
  Q05A - Sociologia generale:
   metodologia e tecnica della ricerca sociale;
   sistemi sociali comparati;
   teoria e metodi della pianificazione sociale.
  Q05B - Sociologia dei processi culturali e comunicativi:
   sociologia della comunicazione;
   sociologia della conoscenza;
   sociologia dell'arte e della letteratura;
   tecniche della comunicazione pubblica;
   teoria dell'informazione;
   teoria e tecniche della comunicazione pubblica;
   teoria e tecniche delle comunicazioni di massa.
 Q05D - Sociologia dell'ambiente e del territorio:
   sociologia urbana;
         Area X - Discipline matematiche per l'architettura:
  Settori  scientifico-disciplinari: A01C + A02A + A02B + A03X + A04A
+ A04B + K05A + K05B.
  L'area  comprende insegnamenti che si caratterizzano essenzialmente
quali   fondamento   nella  formazione  sia  tecnico-scientifica  sia
culturale dello studente.
  Tali  insegnamenti consentono allo studente di ottenere un'adeguata
conoscenza  dei  concetti  di  base,  degli  strumenti  e  dei metodi
matematici  operativi  dell'analisi  matematica,  della  geometria  e
dell'algebra lineare necessari per affrontare i problemi di analisi e
progettazione   strutturale,  i  problemi  della  fisica  tecnica  ed
impiantistica   per   l'architettura   nonche'   utili  agli  aspetti
economico-estimativi    ed    alle   valutazioni   quantitative   per
l'architettura  e  l'urbanistica.  Mettono  in  grado  lo studente di
costruire   semplici   modelli   matematici,   di  tradurre  problemi
strutturali  architettonici  e  fenomeni  territoriali in algoritmi e
quindi in programmi da implementare al computer.
  Forniscono,  altresi',  le  tecniche fondamentali del calcolo delle
probabilita'  e della inferenza statistica nonche' l'uso di metodi di
approssimazione, di calcolo numerico e di programmazione.
  Nei suddetti ambiti e' articolata l'offerta didattica dell'area.
  Nell'ambito degli stessi settori scientifico-disciplinari l'area e'
aperta, poi, ad offerte didattiche funzionali a specifici percorsi di
studio prescelti secondo i diversi livelli di approfondimento.
  I ciclo: 240 ore.
  Al  termine  del  I  ciclo  lo  studente  deve  dimostrare  di aver
acquisito e di sapere utilizzare i concetti di base, gli strumenti ed
i   metodi  matematici  operativi  dell'analisi  matematica  (calcolo
differenziale  e  calcolo  integrale),  della  geometria (del piano e
dello  spazio)  e  dell'algebra  lineare  (vettori,  matrici, sistemi
lineari) significativi per le applicazioni negli studi architettonici
e  territoriali;  di  essere  in  grado di costruire semplici modelli
matematici  (connessi  anche ad equazioni differenziali elementari) e
di   tradurre   in   algoritmi  i  problemi  delle  applicazioni  che
interessano;  di  aver  acquisito  l'uso di metodi di approssimazione
numerica,  nonche' quegli elementi di probabilita' e quei principi di
elaborazione statistica di dati sperimentali necessari.
II ciclo.
  Lo  studente  avra'  la possibilita' di impadronirsi ed operare con
strumenti  matematici  piu'  avanzati,  rispetto  a  quelli acquisiti
durante  il I ciclo, nell'ambito di specifiche tematiche strutturali-
progettuali,   tematiche  della  pianificazione  territoriale,  delle
tecnologie,   in  settori  dell'analisi  e  gestione  del  costruito,
dell'economia ed estimo.
  In  tali  direzioni l'area presenta offerte didattiche di contenuto
matematico specifiche a seconda di percorsi di studio prescelti dallo
studente.  Esse  si  riferiscono  a  temi  quali  modelli matematici,
ottimizzazione,   teoria   dei   grafi,   calcolo  numerico,  modelli
stocastici,  elementi  di  informatica,  ricerca  operativa,  sistemi
dinamici, ecc.
DISCIPLINE A STATUTO:
  A01C - Geometria:
   geometria;
   geometria descrittiva;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   matematica discreta.
  A02A - Analisi matematica:
   analisi matematica;
   istituzioni di analisi matematica;
   matematica applicata;
   metodi matematici e statistici.
  A02B - Probabilita' e statistica matematica:
   calcolo delle probabilita';
   calcolo delle probabilita' e statistica matematica;
   metodi probabilistici, statistici e processi stocastici.
  A03X - Fisica matematica:
   meccanica razionale con elementi di meccanica statistica;
   metodi e modelli matematici per le applicazioni.
  A04A - Analisi numerica:
   analisi numerica;
   calcolo numerico;
   calcolo numerico e programmazione;
   matematica computazionale.
   metodi di approssimazione.
  A04B - Ricerca operativa:
   metodi e modelli per la pianificazione territoriale;
   modelli di sistemi di produzione;
   modelli di sistemi di servizio;
   ricerca operativa.
  K05A - Sistemi di elaborazione delle informazioni:
   fondamenti di informatica;
   sistemi per la progettazione automatica;
   teoria e tecniche di elaborazione dell'immagine.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
 A01C - Geometria:
   geometria algebrica;
   geometria combinatoria;
   geometria differenziale;
   geometria e algebra;
   geometria superiore;
   istituzioni di geometria superiore;
   spazi analitici;
   topologia;
   topologia algebrica;
   topologia differenziale.
  A02A - Analisi matematica:
   analisi armonica;
   analisi convessa;
   analisi funzionale;
   analisi non lineare;
   analisi superiore;
   biomatematica;
   calcolo delle variazioni;
   equazioni differenziali;
   istituzioni di analisi superiore;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   metodi matematici per l'ingegneria;
   teoria dei numeri;
   teoria delle funzioni;
   teoria matematica dei controlli.
  A02B - Probabilita' e statistica matematica:
   biomatematica;
   filtraggio e controllo stocastico;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   metodi matematici e statistici;
   processi stocastici;
   statistica matematica;
   teoria dei giochi;
   teoria dell'affidabilita';
   teoria delle code;
   teorie delle decisioni.
  A03X - Fisica matematica:
   biomatematica;
   equazioni differenziali della fisica matematica;
   fisica matematica;
   istituzioni di fisica matematica;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   matematica applicata;
   meccanica analitica;
   meccanica del continuo;
   meccanica razionale;
   meccanica superiore;
   metodi geometrici della fisica matematica;
   metodi matematici e statistici;
   metodi matematici per l'ingegneria;
   propagazione ondosa;
   sistemi dinamici;
   stabilita' e controlli;
   teorie relativistiche.
  A04A - Analisi numerica:
   biomatematica;
   calcolo parallelo;
   istituzioni di matematiche;
   laboratorio di programmazione e calcolo;
   matematica;
   matematica applicata;
   metodi matematici e statistici;
   metodi numerici per la grafica;
   metodi numerici per l'ingegneria;
   metodi numerici per l'ottimizzazione.
  A04B - Ricerca operativa:
   grafi e reti di flusso;
   metodi e modelli per il supporto alle decisioni;
   metodi e modelli per la logistica;
   metodi e modelli per l'organizzazione e la gestione;
   metodi e modelli per la pianificazione economica;
   ottimizzazione;
   ottimizzazione combinatoria;
   programmazione matematica;
   tecniche di simulazione;
   teoria dei giochi.
  K05A - Sistemi di elaborazione delle informazioni:
   informatica industriale;
   robotica.
  K05B - Informatica:
   informatica applicata;
   laboratorio di informatica;
   linguaggi di programmazione.
Area XI - Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente:
  Settori scientifico-disciplinari: H05X + H11X.
  Le  discipline  dell'area  sono  finalizzate  al raggiungimento dei
seguenti obiettivi:
   formare   le   conoscenze  teoriche  e  pratiche  necessarie  alla
rappresentazione   dello   spazio   architettonico  anche  attraverso
l'analisi del loro sviluppo storico;
   esercitare  tutte  le tecniche grafiche, al fine di raggiungere il
pieno   controllo   degli   strumenti   della  rappresentazione,  sia
applicandoli   all'analisi   dei  valori  dell'architettura,  sia  al
rilievo, sia al progetto;
   praticare i metodi di rilevamento diretto e strumentale nonche' le
   conseguenti   tecniche  di  restituzione  metrica,  morfologica  e
   tematica;
formare la capacita' di controllare il modello dello spazio, che
e' la premessa di ogni attivita' progettuale.
I ciclo: 240 ore.
  Alla fine del I ciclo lo studente deve conoscere:
   i fondamenti proiettivi della scienza della rappresentazione;
   la  teoria  e  le  applicazioni  dei metodi di rappresentazione e,
precisamente:  la  doppia  proiezione  ortogonale, l'assonometria, la
proiezione  centrale  o prospettiva, la proiezione quotata, la teoria
delle ombre e del chiaroscuro;
   la  costruzione  dei  poliedri  e  delle superfici, la costruzione
delle loro sezioni piane e delle loro compenetrazioni;
   l'analisi  geometrica  degli  organismi  e  delle membrature degli
ordini dell'architettura;
   la  teoria  della  forma  e  le  possibili  aggregazioni  di forme
elementari nel piano e nello spazio, la teoria del colore;
   i   principi   informatori   dell'analisi   grafica  dello  spazio
architettonico e i metodi per la visualizzazione di immagini mentali,
e deve sapere:
   eseguire  i  disegni  di  progetto e di rilievo dell'architettura,
adottando le relative convenzioni nazionali e internazionali;
   eseguire  gli schizzi a mano libera, anche chiaroscurati, sia come
supporto del processo progettuale che
come lettura diretta dell'architettura storica;
   effettuare  rilievi  a  vista  e  con  misure dirette di organismi
semplici;
   restituire  il  rilievo diretto con appropriati elaborati grafici,
di  documentazione  sia  metrica  (piante  e  alzati) che morfologica
(assonometrie);
   rappresentare lo spazio architettonico, applicando metodi e proce-
dure  della  scienza  della rappresentazione, sia con l'ausilio degli
strumenti del disegno tecnico, sia a mano libera;
   condurre l'analisi grafica dei valori dell'architettura;
   rappresentare  correttamente  il  progetto alle diverse scale, ivi
compresi gli elaborati esecutivi di insieme e di dettaglio;
   disegnare forme e proporzioni dal vero.
 II ciclo: 120 ore.
  Alla fine del II ciclo lo studente deve:
   A) Conoscere:
   i metodi di rilevamento strumentale e le problematiche relative al
rilievo dei tematismi ed alla loro restituzione;
   i fondamenti teorici della fotogrammetria terrestre;
   i fondamenti teorici del disegno automatico.
   B)  Conoscere  gli sviluppi teorici e le applicazioni inerenti uno
tra i seguenti settori dell'area della rappresentazione:
   il disegno del progetto assistito dal calcolatore (CAD);
   il    disegno    di   rilievo   assistito   da   calcolatore   (la
stereorestituzione  analitica  e  le  applicazioni  dell'architettura
delle stazioni topografiche complete);
   la  cartografia  tematica  assistita  da  calcolatore (gestione di
banche dati territoriali);
   la percezione e la comunicazione visiva;
   la  rappresentazione  del  territorio  finalizzata  agli  studi di
impatto ambientale;
   la grafica; la storia dei metodi della rappresentazione.
   C) Sapere:
   eseguire un rilievo architettonico o urbano, condotto con tecniche
dirette e strumentali integrate, alle diverse scale e fino al rilievo
di dettaglio;
   eseguire  il  rilievo  e  l'analisi  degli  ordini  architettonici
classici ed antichi;
   eseguire   la  restituzione  del  rilievo  strumentale  anche  con
l'impiego di stazioni grafiche e tracciatori automatici;
   applicare  tutte  le  tecniche  acquisite in uno dei settori sopra
indicati, sfruttandone ogni possibile sinergia.
DISCIPLINE A STATUTO:
  H05X - Topografia e cartografia:
   fotogrammetria;
   fotogrammetria applicata;
   telerilevamento;
   topografia;
   topografia e rilevamento cartografico.
  H11X - Disegno:
   disegno automatico;
   disegno dell'architettura;
   fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva;
   percezione e comunicazione visiva;
   rilievo dell'architettura;
   rilievo urbano e ambientale;
   teoria e storia dei metodi di rappresentazione;
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  H05X - Topografia e cartografia:
   cartografia numerica;
   cartografia tematica ed automatica;
   geodesia;
   misure geodetiche;
   rilevamenti speciali per l'ambiente e il territorio;
   tecniche di fotointerpretazione;
   tecniche topografiche di precisione;
   topografia agraria e forestale;
   topografia e rilevamento cartografico;
   trattamento delle osservazioni.
  H11X - Disegno:
   cartografia tematica per l'architettura e per l'urbanistica;
   disegno;
   disegno edile;
   grafica;
   rappresentazione del territorio e dell'ambiente;
   rilevamento fotogrammetrico dell'architettura;
   tecniche della rappresentazione;
   unificazione grafica per la rappresentazione.
  Il  previsto progressivo adeguamento ai contenuti delle aree e alle
denominazioni degli insegnamenti di cui al presente art. 73, fa salve
a  statuto  fino  alla  completa  attuazione del nuovo ordinamento le
denominazioni delle discipline relative agli insegnamenti attualmente
attivati  in  facolta'  ai  sensi  del  decreto  del Presidente della
Repubblica n. 806/1982.
  Art.  74  (Corso  di laurea in disegno industriale). - Fine proprio
del  corso  di  laurea  in disegno industriale e' la formazione di un
progettista  capace di ideare e controllare nei suoi aspetti estetici
e comunicativi prodotti, manufatti, oggetti, che interagiscono con la
vita  quotidiana  dell'uomo  all'interno  di una societa' industriale
matura  con i suoi problemi ambientali, e che, nella massima varieta'
di  circostanze,  e'  in  grado  di  far uso dei molteplici strumenti
necessari:
   ad  analizzare  e interpretare l'ambiente artificiale, i flussi di
prodotti  che  lo  attraversano e le dinamiche socio-culturali con le
quali essi interagiscono;
   a  collegare  la  dimensione  tecnico  economica con quella socio-
culturale e da questa partire per proporre nuove sintesi progettuali,
che considerino anche il valore comunicativo dell'oggetto;
   a   tradurre   le  innovazioni  tecnologiche  in  nuove  capacita'
prestazionali dei prodotti;
   a  tener  conto  delle  soluzioni  che  consentano  l'impiego piu'
appropriato dei materiali e il risparmio energetico, tanto nella fase
di  produzione,  quanto  in  quelle  di  uso,  di  smaltimento  e  di
riciclaggio;
   a  risolvere  correttamente sul piano progettuale e realizzativo i
complessi  rapporti  intercorrenti  fra  gli  oggetti  e  il contesto
spaziale e ambientale in cui essi si collocano.
  Art.  75  (Accesso  al  corso  di laurea in disegno industriale). -
Costituiscono  titoli  di  ammissione  al  corso di laurea in disegno
industriale quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge.
  Il  consiglio  di facolta', sentito il consiglio di corso di laurea
ha  il  compito di fissare i criteri di valutazione e i requisiti per
l'ammissione dei candidati all'iscrizione al corso di laurea.
  Il  numero  degli iscritti per il primo anno del corso di laurea in
disegno industriale sara' stabilito annualmente dal senato accademico
su  proposta  della  facolta'  motivata  sulla base delle strutture e
delle risorse disponibili, delle previsioni del mercato del lavoro.
  Art.  76  (Organizzazione della didattica). - L'attivita' didattica
e'   organizzata  sulla  base  di  annualita',  costituite  da  corsi
ufficiali   di   insegnamento  monodisciplinari  od  integrati  e  da
laboratori  per  esercitazioni,  subordinati ai relativi insegnamenti
istituzionali.
  Il  corso  di insegnamento integrato e' costituito come un corso di
insegnamento  monodisciplinare,  ma  le lezioni sono svolte in moduli
coordinati  di  almeno venticinque ore ciascuno e svolti da due, o al
piu' da tre, professori ufficiali che faranno parte della commissione
di   esame.   L'integrazione  puo'  riguardare  sia  la  stessa  area
disciplinare, che aree disciplinari differenti.
  I  laboratori  sono  le strutture didattiche pluridisciplinari che,
sotto  la  responsabilita'  di un docente di ruolo, hanno per fine lo
svolgimento di attivita' teorico-pratiche.
  L'attivita' del laboratorio si conclude con una prova di esame.
  Vengono  inoltre  istituiti  dal  consiglio di facolta', sentito il
consiglio di corso di laurea, laboratori di sintesi finale. Scopo del
laboratorio  di  sintesi  finale  e'  quello  di guidare lo studente,
mediante   apporti   pluridisciplinari,   alla   matura   e  completa
preparazione di una tesi nell'ambito del disegno industriale.
  Il  laboratorio  di sintesi finale non prevede un esame di profitto
ma rilascia una ammissione all'esame di laurea certificata dai
  docenti   che  hanno  condotto  il  laboratorio  frequentato  dallo
  studente.
Alcuni moduli dell'attivita' didattica potranno essere svolti anche
presso  qualificate  strutture  esterne  all'universita' (istituzioni
pubbliche,  istituti  di  ricerca  scientifica,  reparti di ricerca e
sviluppo  di  enti  ed  imprese  pubbliche  o  private  operanti  nel
settore),   previa   stipula  di  apposite  convenzioni  che  possono
prevedere  anche  l'utilizzazione  di  esperti  appartenenti  a  tali
strutture  ed  istituti,  per  attivita'  didattiche  speciali (corsi
intensivi,  seminari,  stages)  da quotarsi in crediti didattici sino
alla concorrenza massima di una annualita'.
  Al fine di consentire lo svolgimento del tirocinio professionale la
facolta'  stipulera' convenzioni con qualificate strutture produttive
presso  le  quali  gli  studenti  potranno  svolgere  le attivita' di
tirocinio, nell'ambito del disegno industriale.
  Art.  77  (Durata degli studi e articolazione dei curricola ). - La
durata del corso di laurea e' fissata in cinque anni, per un monte di
3600  ore  di  cui  250 di tirocinio professionale, articolate in tre
cicli:
I ciclo: formazione di base (800 ore).
  E'  dedicato  alla  formazione  di  base  alla  cui  conclusione lo
studente  deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto di aver
appreso  gli  elementi  fondamentali  dell'attivita'  del disegnatore
industriale,   delle   metodologie   specifiche  della  progettazione
dell'oggetto  d'uso,  della  sua produzione, della storia del disegno
industriale nonche' le tecniche fondamentali della rappresentazione e
le  discipline  propedeutiche al controllo tecnico del progetto. Deve
saper  pervenire  ad  una  prima sintesi di progetto nei suoi aspetti
estetici, tecnici e funzionali.
II ciclo: formazione tecnico scientifico-professionale (2100 ore).
  Alla  fine del secondo ciclo lo studente deve dimostrare attraverso
le  verifiche  di  profitto di essere in grado di pervenire a sintesi
progettuali  esecutive nei campi del disegno industriale controllando
anche  attraverso la formazione di prototipi le procedure tecniche di
produzione.
III ciclo: specifici approfondimenti tematici e disciplinari ed esame
   di laurea (700 ore di cui 250 di tirocinio professionale).
                             LABORATORI
I CICLO.
  Laboratorio di disegno industriale e ambientale.
  Disciplina caratterizzante:
   dal settore H09A: "Progettazione ambientale";
   dal settore H09C: "Disegno industriale";
   dal settore I09X: "Elaborazione dell'immagine per la progettazione
industriale", "Normazione industriale ed ingegnerizzazione".
  Laboratorio di comunicazione visiva.
  Disciplina caratterizzante: dal settore H11X: "Grafica",
"Percezione e comunicazione visiva".
II CICLO.
  Laboratorio di disegno industriale e ambientale.
  Disciplina caratterizzante:
   dal settore H09C: "Disegno industriale".
  Laboratorio di architettura degli interni e allestimento.
  Discipline   caratterizzanti:  dal  settore  H10C:  "Allestimento",
"Architettura   degli   interni",   "Arredamento",   "Decorazione"  e
"Scenografia".
  Laboratorio di tecnologia e sperimentazione di prototipi.
  Discipline caratterizzanti:
   dal   settore   H09C:  "Materiali  e  componenti  per  il  disegno
industriale", "Materiali e componenti speciali per l'arredo urbano";
   dal   settore   H09A:   "Materiali  e  progettazione  di  elementi
costruttivi", "Progettazione di sistemi costruttivi";
   dal settore I13X: "Tecnologia dei materiali metallici";
   dal settore I14A: "Tecnologia dei materiali e chimica applicata";
   dal   settore  I14B:  "Processi  e  tecnologie  di  produzione  di
plastomeri, elastomeri e fibre".
III CICLO.
  Laboratorio di sintesi finale.
  Caratterizzato  da una disciplina scelta all'interno delle aree dal
n. I al n. X su decisione delle facolta'.
  Il  compimento  degli  studi  sino  al  conseguimento  della laurea
prevede   esami  e/o  crediti  didattici  corrispondenti  a  ventotto
annualita',  secondo  le  modalita'  richiamate  al comma 4 di questo
stesso articolo.
  Al  fine  di  consentire una articolazione dell'attivita' didattica
attraverso corsi monodisciplinari e corsi integrati, gli insegnamenti
possono strutturarsi in moduli didattici corrispondenti a frazioni di
annualita'.
  Pertanto  gli  esami  di profitto previsti possono essere sostenuti
su:
   corsi  di  insegnamento  monodisciplinari  annuali  (costituiti da
almeno 100 ore di attivita' didattiche);
   corsi  di  insegnamento  monodisciplinari  corrispondenti  a mezza
annualita'  (costituiti  da  almeno 50 ore di attivita' didattica) da
quotarsi in crediti didattici;
   corsi di insegnamento integrati, formati dal coordinato apporto di
piu'  moduli  didattici,  che  sommati  possono  corrispondere  a una
annualita'  (100  ore)  o  a mezza annualita' (50 ore) da quotarsi in
crediti didattici;
   corsi di insegnamento integrati, formati dal coordinato apporto di
piu'  moduli  didattici,  che  sommati  sono  corrispondenti  a mezza
annualita' (almeno 50 ore) da quotarsi in crediti didattici;
   laboratori per attivita' teorica-pratica (costituiti da almeno 150
ore di attivita' didattiche).
  Durante il primo ciclo, lo studente dovra' dimostrare la conoscenza
della  lingua  inglese,  attestata  dal  superamento  di una prova di
accertamento secondo modalita' stabilite dalla facolta'.
  Art.  78  (Ammissione  all'esame di laurea). - Per essere ammesso a
sostenere l'esame di laurea lo studente dovra':
   a)  avere  seguito  con esito positivo esami e/o crediti didattici
corrispondenti  a  ventotto annualita' relative a discipline attivate
nella  facolta'  di  architettura o, purche' rispondenti ai requisiti
dell'ordinamento degli studi e alle indicazioni della facolta', anche
in altra facolta' del Politecnico o in altro ateneo milanese a questo
fine convenzionato;
   b)  aver  ricevuto  la  certificazione  di ammissione all'esame di
laurea rilasciata da uno dei laboratori finali pre-laurea;
   c) aver ricevuto la certificazione del tirocinio professionale per
almeno 250 ore.
  L'esame  di laurea consiste nella discussione della tesi che potra'
avere   sia   carattere   teorico   o  applicativo,  predisposta  nel
laboratorio  di  laurea  o  elaborata  sotto  la  guida di un docente
relatore.
  Art.  79 (Progressione di carriera). - Il presente statuto all'art.
82   indica  le  denominazioni  degli  insegnamenti  attivabili,  nel
rispetto   dell'elenco   delle   discipline   presenti   nei  settori
scientifico-disciplinari    che   compongono   l'intero   quadro   di
riferimento del presente ordinamento.
  Per  passare  dal  I  al  II  ciclo  lo studente deve aver superato
positivamente  cinque  annualita'  e tra gli esami sostenuti dovranno
obbligatoriamente  essere inclusi i due laboratori: quello di disegno
industriale  e  quello  di  comunicazione  visiva.  Deve inoltre aver
superato  positivamente  le annualita' dei corsi monodisciplinari e/o
integrati dell'area I, IV e VI.
  Per  passare  dal  II  al III ciclo didattico lo studente deve aver
superato,  oltre  a  tutte le annualita' del I ciclo, otto annualita'
del  II  ciclo  e  tra  gli  esami sostenuti dovranno necessariamente
essere  inclusi  i  sei laboratori di cui tre di disegno industriale,
uno di architettura degli interni e allestimento, due di tecnologia e
sperimentazione prototipi.
  Nel  corso  degli  studi  lo  studente dovra' osservare le seguenti
precedenze  d'esame:  il  laboratorio I di disegno industriale dovra'
precedere il laboratorio II e cosi' pure per i successivi III e IV si
dovra' osservare la sequenza ordinale.
  Art.  80  (Manifesto degli studi). - All'atto della predisposizione
del  manifesto  annuale  degli  studi  il  consiglio  di facolta', su
proposta  del  consiglio  di  corso  di laurea in disegno industriale
definisce   il   piano   di  studi  ufficiali  del  corso  di  laurea
comprendente  le  denominazioni  degli  insegnamenti  da attivare, in
accordo al secondo comma dell'art. 11 della legge n. 341/1990.
  In particolare il consiglio di facolta':
   a)  delibera  in  merito  al numero dei posti a disposizione degli
iscritti  e  definisce  i criteri di valutazione e i requisiti per le
prove di ammissione al corso di laurea;
   b)  stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari
od  integrati)  che costituiscono le singole annualita', nel rispetto
dei vincoli fissati dal presente ordinamento;
   c)  definisce  l'articolazione dei moduli didattici coordinati dei
corsi  monodisciplinari,  dei corsi integrati, dei laboratori e delle
loro corrispondenze a frazioni di annualita' o di annualita' piene;
   d)  ripartisce  il  monte-ore  di ciascuna area fra le annualita',
precisando  per  ogni  corso  la  frazione  destinata  alle attivita'
teorico-pratiche;
   e)  fissa  la frazione temporale delle discipline afferenti ad una
medesima annualita' integrata;
   f) attribuisce i crediti didattici nella redistribuzione del monte
ore;
   g)  istituisce  i  laboratori  di  sintesi  finale  offerti  dalla
facolta' specificandone finalita' e caratteri;
   h)  fissa,  di concerto con gli organi di governo del Politecnico,
il  termine  entro  il  quale lo studente deve presentare il piano di
studio prescelto;
   i) in merito alle propedeuticita' da aggiungersi a quelle indicate
a  statuto  (art. 79) e al numero della annualita' di cui lo studente
dovra'  avere  ottenuto  l'attestazione  di  frequenza  e superato il
relativo  esame  al  fine  di ottenere l'iscrizione all'anno di corso
successivo;
   l)  in merito alle discipline attraverso le quali viene sviluppato
il  corso di laurea, rispettando il contenuto degli articoli 77, 81 e
82;
   m)  in  merito  alla organizzazione dei corsi monodisciplinari e/o
integrati,   nonche'   dei  laboratori,  secondo  percorsi  didattici
coerenti  di  cui vengono formalizzati i criteri di impostazione e le
finalita'   formative,  purche'  nel  rispetto  dei  vincoli  fissati
dall'ordinamento degli studi.
  Per  quanto  riguarda  il  monte delle ore attribuite, il manifesto
degli studi definisce univocamente quante e quali ore sono dedicate a
corsi  monodisciplinari,  quante  e  quali  ore sono dedicate a corsi
integrati e quante e quali ore a ciascun modulo; inoltre deve
  specificare pure univocamente,  la  titolazione  di  ogni  corso  o
                           modulo.
 Art. 81 (Ripartizione del monte ore).

          ---->  Vedere tabella a pag. 55 della G.U.  <----

 Art.  82  (Contenuti  delle  aree disciplinari e denominazione degli
insegnamenti).

                              TABELLA D
Area I - Cultura del progetto.
  Discipline:
   dal  settore:  H09A:  "Progettazione  ambientale",  "Cultura della
progettazione";
   dal   settore:   H10A:   "Teorie   della   ricerca  architettonica
contemporanea"    e    "Teorie   e   tecniche   della   progettazione
architettonica";
  dal settore: H10C: "Architettura degli interni" e "Arredamento".
  Le  discipline raggruppate nell'area delineano i principi teorici e
le   tecniche   della   progettazione,   cosi'   come  la  tradizione
disciplinare  li ha definiti nei metodi e negli apparati strumentali.
A  conclusione  degli  studi lo studente dovra' comprendere, nei vari
campi  di  applicazione, tanto la dimensione conoscitiva del progetto
quanto la sua forza propositrice; dovra' comprendere come, attraverso
la  sintesi progettuale, si risponde contemporaneamente a due diverse
contraddittorie   esigenze:   ci  si  confronta  con  i  problemi  di
razionalizzazione   dei   processi  produttivi  e  delle  prestazioni
funzionali  degli  oggetti;  ma  anche si "contraddice" la logica del
modello   di  sviluppo  attraverso  soluzioni  che  propongono  nuove
funzioni, nuovi linguaggi, nuove forme e adottano nuove tecniche.
DISCIPLINE A STATUTO:
  H09A - Tecnologia dell'agricoltura:
   progettazione ambientale;
   cultura tecnologica della progettazione.
  H10A - Composizione architettonica e urbana:
   teorie della ricerca architettonica contemporanea;
   teorie e tecniche della progettazione architettonica.
  H10C - Architettura degli interni e allestimento:
   architettura degli interni;
   arredamento.
Area II - Storia e critica artistica.
  Settori  scientifico-disciplinari: L25B + L25C + L25D + M05X + M07D
+ M07E + M08E + M10A + M11B.
  Discipline:
   dal settore: H09C: "Teorie e storia del disegno industriale";
   dal  settore:  H10C:  "Teorie  e  storia  dell'arredamento e degli
oggetti d'uso";
   dal    settore:   H11X:   "Teoria   e   storia   dei   metodi   di
rappresentazione";
   dal  settore:  H12X:  "Storia  dell'architettura moderna", "Storia
dell'architettura contemporanea".
  Le   discipline  raggruppate  nell'area  forniscono  le  conoscenze
generali dei fondamenti teorici e degli strumenti operativi dell'arte
moderna. Forniscono inoltre, gli strumenti metodologici per lo studio
analitico  e  la  comprensione  critica delle intrinseche qualita' di
un'opera  espressa nella sua forma materiale con specifiche modalita'
tecniche   e   valori  linguistici  in  rapporto  all'uso  e  al  suo
significato  nel  particolare contesto economico, sociale, culturale,
scientifico e in cui e' stato prodotto.
DISCIPLINE A STATUTO:
  H09A - Disegno industriale:
   teorie e storia del disegno industriale.
  H10C - Architettura degli interni e allestimento:
   teorie e storia dell'arredamento e degli oggetti d'uso.
  H11X - Disegno:
   teoria e storia dei metodi di rappresentazione.
  H12X - Storia dell'architettura:
   storia dell'architettura moderna;
   storia dell'architettura contemporanea.
  L25B - Storia dell'arte moderna:
   storia dell'arte moderna.
  L25C - Storia dell'arte contemporanea:
   storia dell'arte contemporanea.
  M07D - Estetica:
   estetica.
  M08E - Storia della scienza:
   storia della scienza;
   storia della tecnica.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  L25B - Storia dell'arte moderna:
   iconografia e iconologia;
   letteratura artistica.
  L25C - Storia dell'arte contemporanea:
   storia delle arti decorative e industriali.
  L25D - Museologia e critica artistica e del restauro:
   psicologia dell'arte;
   semiologia delle arti;
   storia delle tecniche artistiche.
  M05X - Discipline demoetnoantropologiche:
   antropologia culturale;
   storia della cultura materiale.
 M07D - Estetica:
   storia dell'estetica moderna.
  M07E - Filosofia del linguaggio:
   semiologia;
   semiotica;
   teoria dei linguaggi formali.
  M10A - Psicologia generale:
   psicologia della percezione.
  M11B - Psicologia sociale:
   psicologia delle comunicazioni (sociali).
Area III - Disegno industriale e ambientale.
  Settori scientifico-disciplinari: H09C + H10C.
  Discipline:
   dal   settore:   H09A:  "Materiali  e  progettazione  di  elementi
costruttivi",  "Progettazione ambientale" e "Progettazione di sistemi
costruttivi";
   dal    settore:   I09X:   "Elaborazione   dell'immagine   per   la
progettazione    industriale"    e    "Normazione    industriale    e
ingegnerizzazione".
  Le   discipline  raggruppate  nell'area  forniscono  attraverso  le
attivita' sperimentali dei laboratori di "Disegno industriale" svolte
in  un  rapporto  integrato di altre discipline, i principi teorici e
gli strumenti per la progettazione di prodotti controllati attraverso
il   disegno  particolareggiato  fino  alle  scale  esecutive,  nella
fattibilita',  nei  requisiti  tecnici,  nelle prestazioni d'uso, nei
suoi  aspetti estetici e nei significati comunicativi all'interno dei
contesti socio-economici e produttivi di appartenenza.
DISCIPLINE A STATUTO:
  H09A - Tecnologia dell'architettura:
   materiali e progettazione di elementi costruttivi;
   progettazione ambientale;
   progettazione di sistemi costruttivi.
  I09X - Disegno e metodi dell'ingegneria industriale:
   elaborazione dell'immagine per la progettazione industriale;
   normazione industriale e ingegnerizzazione.
  H09C - Disegno industriale:
   disegno industriale;
   requisiti ambientali del prodotto industriale.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  H09C - Disegno industriale:
   disegno industriale nei sistemi di trasporto;
   disegno industriale per la comunicazione visiva;
   disegno industriale per la nautica;
   morfologia dei componenti;
   sperimentazione di sistemi e componenti.
  H10C - Architettura degli interni e allestimento:
   allestimento;
   decorazione;
   museografia;
   progettazione del prodotto d'arredo;
   scenografia.
Area IV - Tecnologia dei materiali e controllo dei prodotti.
  Settori scientifico-disciplinari: H09A + H09B + I10X.
  Discipline:
   dal  settore:  H09C:  "Controllo  di qualita' dell'oggetto d'uso",
"Ergonomia applicata al disegno industriale", "Materiali e componenti
per  il  disegno  industriale",  "Materiali e componenti speciali per
l'arredo urbano".
  Le   discipline   raggruppate   nell'area   forniscono   attraverso
contributi  teorici  e il supporto delle attivita' di laboratorio, le
conoscenze e gli strumenti:
   per la formazione di prototipi di prodotti;
   per la sperimentazione di materiali e soluzioni costruttive;
   per  le  verifiche della coerenza espressiva dei prodotti rispetto
ai materiali e alle tecnologie impiegate;
   per i controlli di qualita' degli oggetti tecnici e dei prodotti;
   per la verifica delle prestazioni richieste al prodotto;
   per la sperimentazione di tecnologie di progetto.
  L'area  comprende  inoltre  gli  insegnamenti  che  forniscono allo
studente   un'adeguata  conoscenza  dei  metodi  d'indagine  e  delle
tecnologie  per  il controllo delle risorse in termini sia ambientali
che  energetici,  con  particolare riferimento ai problemi di impatto
ambientale   e  di  integrazione  dei  sistemi  di  produzione  e  di
distribuzione dell'energia.
DISCIPLINE A STATUTO:
  H09C - Disegno industriale:
   controllo di qualita' dell'oggetto d'uso;
   ergonomia applicata al disegno industriale;
   materiali e componenti per il disegno industriale;
   materiali e componenti speciali per l'arredo urbano.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area in particolare:
  H09A - Tecnologia dell'architettura:
   progettazione tecnologica assistita;
   tecnologia dell'architettura;
   tecnologie dei sistemi impiantistici;
   tecnologie dei sistemi strutturali;
   tecnologie di protezione e ripristino ambientale;
   tecnologie per l'igiene edilizia ed ambientale.
  H09B - Tecnologie della produzione edilizia:
   normazione e unificazione edilizia;
   processi e metodi della produzione edilizia;
   sperimentazione tecnologica e certificazione;
   tecniche di valutazione e controllo dell'ambiente costruito.
  I10X - Tecnologie e sistemi di lavorazione:
   gestione industriale della qualita';
   macchine utensili;
   processi di produzione robotizzati;
   produzione assistita da calcolatore;
   programmazione e controllo della produzione;
   sistemi integrati di produzione;
   studi di fabbricazione;
   tecnologie dei materiali non convenzionali;
   tecnologie generali dei materiali;
   tecnologie speciali.
Area V - Produzione e pianificazione del prodotto di serie.
  Settori scientifico-disciplinari: I10X + I11X + I27X.
  Discipline:
   dal   settore:   H09B:   "Programmazione  e  organizzazione  della
produzione" e "Tecnologie della produzione edilizia";
   dal   settore:   H09C:   "Processi   e   metodi  della  produzione
dell'oggetto d'uso";
   dal  settore:  H15X: "Economia ed estimo industriale", "Fondamenti
di economia ed esimo" e "Valutazione economica dei progetti".
  Le discipline raggruppate nell'area forniscono i principi teorici e
gli strumenti metodologici:
   per  comprendere il funzionamento, la struttura imprenditoriale, e
le  tecnologie  ed  i processi di produzione degli oggetti, l'uso dei
materiali  e  delle risorse disponibili anche in relazione agli altri
settori  produttivi,  con  riferimento  alle modalita' di impiego dei
fattori  di  produzione, al controllo dei costi e alla formazione dei
prezzi;
   governare  le  potenzialita'  dell'innovazione  tecnologica  nella
formazione dei processi produttivi dell'oggetto tecnico;
   assumere  le  capacita'  tecniche  e  gestionali necessarie per la
pianificazione del prodotto di serie.
DISCIPLINE A STATUTO:
  H09B - Tecnologie della produzione edilizia:
   programmazione e organizzazione della produzione;
   tecnologie della produzione edilizia.
 H09C - Disegno industriale:
   processi e metodi della produzione dell'oggetto d'uso.
  H15X - Estimo:
   economia ed estimo industriale;
   fondamenti di economia ed estimo;
   valutazione economica dei progetti.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  I10X - Tecnologie e sistemi di lavorazione:
   gestione industriale della qualita';
   macchine utensili;
   processi di produzione robotizzati;
   produzione assistita da calcolatore;
   programmazione e controllo della produzione;
   sistemi integrati di produzione;
   studi di fabbricazione;
   tecnologie dei materiali non convenzionali;
   tecnologie generali dei materiali;
   tecnologie speciali.
  I11X - Impianti industriali meccanici:
   ergotecnica;
   gestione della produzione industriale;
   sistemi di produzione automatizzati;
   tecnologie industriali.
  I27X - Ingegneria economico-gestionale:
   economia dei sistemi industriali;
   economia del cambiamento tecnologico;
   economia ed organizzazione aziendale;
   gestione dell'innovazione e dei progetti;
   marketing industriale;
   pianificazione e organizzazione della ricerca e sviluppo;
   strategia e sistemi di pianificazione.
Area VI - Disegno e rappresentazione.
  Settori scientifico-disciplinari: H11X + I09X.
  Le  discipline  dell'area  sono  finalizzate  al raggiungimento dei
seguenti obiettivi:
   formare   le   conoscenze  teoriche  e  pratiche  necessarie  alla
rappresentazione   anche   attraverso  l'analisi  del  loro  sviluppo
storico;
   esercitare  tutte  le tecniche grafiche, al fine di raggiungere il
pieno   controllo   degli   strumenti   della  rappresentazione,  sia
applicandoli  all'analisi dei valori di uno specifico oggetto, sia al
rilievo, sia al progetto;
   praticare i metodi di rilevamento diretto e strumentale nonche' le
   conseguenti   tecniche  di  restituzione  metrica,  morfologica  e
   tematica;
formare, infine, la capacita' di controllare il modello mentale
delle  forme e delle dimensioni, che e' la premessa di ogni attivita'
progettuale.
DISCIPLINE A STATUTO:
  H11X - Disegno:
   disegno;
   disegno automatico;
   fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva;
   grafica;
   percezione e comunicazione visiva.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  H11X - Disegno:
   disegno dell'architettura;
   tecniche della rappresentazione;
   unificazione grafica per la rappresentazione.
  I09X - Disegno e metodi dell'ingegneria industriale:
   disegno di macchine;
   disegno tecnico industriale;
   elaborazione dell'immagine per la progettazione industriale;
   fondamenti e metodi della progettazione industriale;
   modellazione geometrica delle macchine;
   normazione industriale ed ingegnerizzazione.
Area VII - Scienza dei materiali.
  Settori scientifico-disciplinari: I08A + I13X + I14A + I14B.
  Discipline:
   dal  settore: H07A: "Statica", "Sperimentazione dei materiali, dei
modelli e delle strutture".
  Le  discipline raggruppate nell'area forniscono le conoscenze e gli
strumenti  per  comprendere  le caratteristiche chimiche e meccaniche
dei  materiali naturali ed artificiali e il loro comportamento quando
utilizzati nella formazione prodotto finito.
DISCIPLINE A STATUTO:
  H07A - Scienza delle costruzioni:
   statica;
   sperimentazione dei materiali, dei modelli e delle strutture.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  I08A - Progettazione meccanica e costruzione di macchine:
   comportamento meccanico dei materiali;
   tecnica delle costruzioni meccaniche.
  I13X - Metallurgia:
   interazione metallo-ambiente;
   materiali metallici;
   tecnologia dei materiali metallici.
  I14A - Scienza e tecnologia dei materiali:
   analisi strumentale e controllo dei materiali;
   chimica  e  tecnologia  del  restauro  e  della  conservazione dei
materiali;
   scienza dei materiali;
   scienza e tecnologia dei materiali;
   scienza e tecnologia del vetro;
   tecnologia dei materiali e chimica applicata;
   tecnologia e chimica applicate alla tutela dell'ambiente.
  I14B - Materiali macromolecolari:
   ingegneria dei materiali macromolecolari;
   materie plastiche;
   processi  e  tecnologie  di produzione di plastomeri, elastomeri e
fibre;
   scienza e tecnologia dei materiali polimerici.
Area VIII - Scienze matematiche e scienze dell'informazione.
  Settori scientifico-disciplinari: A02A + K05A + K05B.
  L'area  comprende  insegnamenti  che  consentono  allo  studente di
ottenere un'adeguata conoscenza dei concetti di base, degli strumenti
e  dei  metodi  matematici  operativi  dell'analisi matematica, della
geometria  e dell'algebra lineare necessari per affrontare i problemi
di  analisi  e  controllo  tecnico della progettazione, nonche' utili
agli aspetti economico-estimativi.
  Mettono   in  grado  lo  studente  di  costruire  semplici  modelli
matematici,  di  tradurre specifici problemi in algoritmi e quindi in
programmi da implementare al computer.
  Forniscono, le tecniche fondamentali del calcolo delle probabilita'
e   della   inferenza   statistica   nonche'   l'uso   di  metodi  di
approssimazione, di calcolo numerico e di programmazione.
DISCIPLINE A STATUTO:
  A02A - Analisi matematica:
   analisi matematica;
   istituzioni di analisi matematica;
   istituzioni di matematiche;
   matematica applicata;
   metodi matematici e statistici.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  A02A - Analisi matematica:
   analisi armonica;
   analisi convessa;
   analisi funzionale;
   analisi non lineare;
   analisi superiore;
   biomatematica;
   calcolo delle variazioni;
   equazioni differenziali;
   istituzioni di analisi superiore;
   matematica;
   metodi matematici per l'ingegneria;
   teoria dei numeri;
   teoria delle funzioni;
   teoria matematica dei controlli.
  K05A - Sistemi di elaborazione delle informazioni:
   fondamenti di informatica;
   informatica industriale;
   robotica;
   sistemi per la progettazione automatica;
   teoria e tecniche di elaborazione dell'immagine.
  K05B - Informatica:
   informatica applicata;
   laboratorio di informatica;
   linguaggi di programmazione.
Area IX - Scienze statistiche sociali ed economiche.
  Settori  scientifico-disciplinari: P01B + P01I + P02A + P02B + P02C
+ Q05B + S01B.
  L'area  raccoglie  le  discipline finalizzate alla comprensione dei
principali   meccanismi   economico  istituzionali  e  sociali  della
progettazione e della produzione di oggetti.
  Le  discipline  forniranno  i  principi  teorici  e  gli  strumenti
metodologici:
   per   comprendere   i   meccanismi   economici   fondamentali  che
determinano il funzionamento del mercato;
   i  fattori  sociali  e  culturali dello sviluppo economico e della
formazione della domanda;
   mutamento   sociale   e  le  principali  tendenze  delle  societa'
industriali mature.
DISCIPLINE A STATUTO:
  P01B - Politica economica:
   economia applicata;
   economia dell'ambiente.
  P01I - Economia dei settori produttivi:
   economia dell'impresa;
   economia dell'innovazione;
   economia industriale.
  P02A - Economia aziendale:
   economia aziendale.
  P02C - Organizzazione aziendale:
   organizzazione della produzione.
  Q05B - Sociologia dei processi culturali e comunicativi:
   sociologia della comunicazione;
   sociologia delle comunicazioni di massa.
  S01B - Statistica per la ricerca sperimentale:
   metodi statistici di controllo della qualita'.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  P01B - Politica economica:
   economia delle istituzioni;
   politica economica;
   politica economica agraria;
   programmazione economica.
  P01I - Economia dei settori produttivi:
   economia del settore dei trasporti;
   economia delle attivita' terziarie;
   economia delle fonti di energia;
   economia delle forme di mercato;
   politica economica.
  P02A - Economia aziendale:
   programmazione e controllo.
  P02B - Economia e gestione delle imprese:
   economia della pubblicita' e della comunicazione aziendale;
   economia e gestione dell'innovazione aziendale;
   economia e gestione delle imprese;
   marketing.
  P02C - Organizzazione aziendale:
   organizzazione delle aziende industriali.
  Q05B - Sociologia dei processi culturali e comunicativi:
   sociologia della conoscenza;
   sociologia dell'arte e della letteratura;
   tecniche della comunicazione pubblica;
   teoria dell'informazione;
   teoria e tecniche della comunicazione pubblica;
   teoria e tecniche delle comunicazioni di massa.
  S01B - Statistica per la ricerca sperimentale:
   antropometria;
   teoria e metodi statistici dell'affidabilita'.
Area X - Scienze fisiche e fisiche applicate.
  Settori scientifico-disciplinari: B01A + I05A + I05B.
  L'area  comprende gli insegnamenti che hanno come proprie tematiche
quelle  della  fisica  e  delle  sue applicazioni. In particolare: la
termodinamica applicata, la trasmissione del calore, la meccanica dei
fluidi, l'acustica e l'illuminazione.
DISCIPLINE A STATUTO:
  B01A - Fisica generale:
   fisica generale.
  I05A - Fisica tecnica industriale:
   proprieta' termofisiche dei materiali.
  I05B - Fisica tecnica ambientale:
   acustica applicata;
   fisica tecnica;
   illuminotecnica.
  Sono  inoltre  a  statuto  e attivabili, ove motivatamente ritenute
necessarie  a  particolari completamenti della formazione scientifico
tecnica  e  professionale  o  a  specifici approfondimenti tematici e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  I05A - Fisica tecnica industriale:
   energetica;
   fisica tecnica;
   gestione dell'energia;
   impianti termotecnici;
   misure e regolazioni termofluidodinamiche;
   modelli per la termotecnica;
   termodinamica applicata;
   termofluidodinamica applicata;
   termofluidodinamica dei sistemi naturali;
   termotecnica;
   trasmissione del calore.
  I05B - Fisica tecnica ambientale:
   fisica tecnica ambientale;
   modelli per il controllo ambientale;
   tecnica del controllo ambientale.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Milano, 30 luglio 1993
                                                    Il rettore: MASSA