Con  decreto  ministeriale 10 gennaio 1992 sono state conferite le
seguenti ricompense al merito dell'Esercito:
                           Croce d'argento
   Gen. C.A. Giuseppe Rizzo, nato a  Palermo  il  5  luglio  1930.  -
Ufficiale  generale  dalle  altissime  doti  umane ed intellettuali e
dalle superiori qualita' professionali, si e' prodigato in tutti  gli
incarichi ricoperti per garantire l'efficienza e l'operativita' della
Forza  armata. Particolarmente incisiva la sua azione di comando alla
testa del 6 Reggimento artiglieria da montagna e della Brigata alpina
"Julia". In quest'ultimo  incarico  ha  esercitato  una  determinante
azione  direttiva,  nella  fase  di ricostruzione del Friuli a favore
delle popolazioni colpite dal terremoto. Quale vice comandante  della
regione  militare della Sicilia, ha impostato e diretto un'importante
esercitazione di pubbliche calamita' che e' stata base di riferimento
per  la  redazione  della  specifica   regolamentazione   a   livello
nazionale,  con  particolare  riguardo ai rapporti da stabilire con i
rappresentanti delle altre amministrazioni dello Stato e le autorita'
locali. Quale ispettore dell'Arma di  artiglieria  e  difesa  NBC  ha
conferito  un  impulso  particolare all'ammodernamento dell'Arma, con
specifico riferimento al settore dell'automazione.  Quale  comandante
del 4 Corpo d'armata alpino, infine, ha esercitato un'azione di guida
e  di comando illuminata ed incisiva, intervenendo in tutti i settori
di attivita' e di vita delle unita' e portando le brigate  dipendenti
ad  un  altissimo livello di efficienza. La sua appassionata opera ha
riscosso ovunque incondizionati consensi,  accrescendo  il  prestigio
della  Forza  armata  in  Italia  ed  all'estero. - Roma, 4 settembre
1972-15 ottobre 1991.
   Gen. C.A. Fulvio Meozzi, nato a Mantova  il  12  gennaio  1932.  -
Ufficiale   generale   in   possesso   di   preclare  doti  umane  ed
intellettuali,  sostenuto  da   una   vasta   preparazione   tecnico-
professionale  e da non comune sagacia ed esperienza, si e' prodigato
in  ogni  circostanza  ed  in  tutti  gli  incarichi  ricoperti   con
incondizionato   impegno  e  totale  dedizione  nell'espletamento  di
onerosissimi compiti.  Gia'  comandante  prestigioso  di  reparti  ed
unita' alpine di grande rilievo operativo ed addestrativo, dal gruppo
"Asiago"  del  2  reggimento artiglieria da montagna, al 3 reggimento
artiglieria da  montagna,  alla  brigata  alpina  "Tridentina",  alla
Scuola militare alpina, al 4 Corpo d'armata alpino, ha sempre messo a
frutto,  per  il  bene  dell'istituzione,  le  sue superiori qualita'
morali ed  acutezza  d'ingegno,  costituendo  chiarissimo  esempio  e
sprone  per  tutti  i  dipendenti. Nell'incarico di addetto militare,
navale ed aereo, a Berna, ha avuto  modo  di  agire  in  un  contesto
internazionale,  ricevendo  espressioni  di plauso anche da autorita'
straniere. Ufficiale dotato di alte  qualita'  manageriali  e  grande
carisma  e'  pervenuto a risultati di assoluto rilievo, sia in ambito
interforze  quale  sottocapo  di  SM  della  difesa  sia  in   ambito
internazionale  quale  C.te  delle  Forze  terrestri  alleate del Sud
Europa, incarico nel quale ha riscosso sempre vivissimi e lusinghieri
apprezzamenti, anche da parte dei "partners" alleati. Il suo  operato
ha  contribuito  ad  accrescere  il  prestigio  della Forza armata in
Italia e all'estero". - Roma, 10 ottobre 1968-15 ottobre 1991.
   Gen. C.A.  Onnis  Sergio,  nato  a  Torino  l'11  giugno  1933.  -
Ufficiale generale con spiccate doti morali ed intellettive, unite ad
una   altissima   qualificazione  professionale  e  da  profondissima
esperienza, ha sempre  operato  brillantemente  nell'espletamento  di
tutti  gli  incarichi  che e' stato chiamato ad assolvere. Comandante
dapprima del 2 gruppo del 131 reggimento artiglieria corazzato, e, in
seguito,  della  Brigata  meccanizzata  "Legnano",  e'  stato  quindi
preposto  al  comando  di  alcuni  dei  piu'  importanti  istituti di
formazione   degli   ufficiali   dell'Esercito,   dalla   Scuola   di
applicazione  alla  Scuola di guerra, dove ha esercitato una incisiva
azione di impulso a tutte le problematiche connesse con le  attivita'
didattiche,  suscitando  nelle giovani leve della Forza armata grande
entusiasmo   e   determinazione.   Nominato   prima   capo    ufficio
addestramento  presso  lo  SME,  poi  capo  del  1 reparto di SMD, e'
giunto, successivamente, a  ricoprire  gli  incarichi  di  comandante
della   regione   militare   Nord-Ovest  ed  ispettore  dell'Arma  di
artiglieria  e  per  la  difesa  NBC,  ottenendo   sempre   risultati
d'eccezione  in  ragione  della non comune acutezza d'ingegno e della
profonda  competenza  tecnica.   Chiamato,   per   questo   complesso
innegabile   di   peculiari  qualita',  alla  prestigiosa  carica  di
direttore generale delle armi,  delle  munizioni  e  degli  armamenti
terrestri, ha promosso e portato a termine programmi determinanti per
l'ammodernamento  e l'approvvigionamento di materiali di fondamentale
importanza operativa. La sua instancabile ed  appassionata  opera  ha
contribuito all'accrescimento ed al rafforzamento del prestigio della
Forza armata. - Roma, 29 settembre 197015 ottobre 1991.
   Ten. gen. Ricci Michele, nato a Bitritto (Bari) il 1 gennaio 1927.
-  Ufficiale generale di eccezionali qualita' umane ed intellettuali,
chiarissimo esempio di entusiastico attaccamento all'istituzione,  ha
sempre   impegnato   tutte   le  sue  energie,  la  sua  elevatissima
preparazione  professionale  e  la   sua   profondissima   esperienza
logistica  a  vantaggio  della Forza armata. Nell'ambito del Corpo di
appartenenza ha ricoperto incarichi  via  via  piu'  prestigiosi,  da
comandante  del  10  autogruppo,  a  direttore  della  7a  O.R.M.E, a
comandante della Scuola di applicazione, a  comandante  delle  scuole
della  motorizzazione, a capo dei servizi trasporti e materiali della
RMCE, fino a pervenire a quello vertice di capo dei servizi trasporti
e materiali dell'Esercito e capo del Corpo  automobilistico.  Ovunque
abbia  operato ha sempre messo a frutto in maniera eccezionale la sua
profonda  professionalita',  portando  gli  enti   posti   alle   sue
dipendenze   a   livelli   di   assoluto  rilievo  per  funzionalita'
organizzativa ed efficacia addestrativa, mostrando  di  possedere  in
alto  grado  -  nella  specifica  branca  -  una  visione moderna dei
problemi dell'Esercito. Le sue alte capacita' ed  il  suo  eccellente
operato  hanno  contribuito  ad  accrescere  il prestigio della Forza
armata. - Roma, 22 ottobre 1970-15 ottobre 1991.
   Gen.D. Enrico Coppola, nato a Agnone (Campobasso)  il  27  gennaio
1930.   -   Ufficiale   generale  dotato  di  grandi  doti  umane  ed
intellettuali, in possesso  di  non  comuni  capacita'  professionali
sostenute  da  vasta  preparazione  tecnica  e  da  spiccato  spirito
d'iniziativa e chiara visione dei problemi, si e' prodigato  in  ogni
circostanza  ed  in  tutti gli incarichi ricoperti con incondizionato
impegno  e  completa  dedizione  nell'espletamento  di   onerosissimi
compiti,   giungendo   sempre  a  soluzioni  brillanti  ed  efficaci.
Comandante di reparti di grande rilievo  operativo  ed  addestrativo,
dalla  legione  carabinieri  di  Bologna,  a  quella di Roma, alla II
brigata carabinieri, alla 3a divisione "Ogaden", ha ovunque  operato,
per  il bene dell'istituzione, con notevole capacita' organizzativa e
con estrema sensibilita', riuscendo sempre a coniugare  perfettamente
i vasti complessi problemi istituzionali con le varie realta' locali.
Durante  il  mandato  di vice comandante generale ha contribuito, con
sagaci apporti propositivi e  concrete  ed  illuminate  azioni,  alla
risoluzione   delle  complesse  problematiche  dell'Arma.  Dopo  aver
ricoperto il delicato incarico di  presidente  della  commissione  di
valutazione  per  l'avanzamento  dei  sottufficiali,  dove  ha saputo
valutare al meglio uomini e situazioni, e' stato chiamato  -  per  le
sue capacita' - a quello di comandante della divisione carabinieri di
Messina,  dove,  ha  operato  con  giovanile entusiasmo, raggiungendo
traguardi di notevole valenza operativa. Ufficiale  di  gran  classe,
con  la  sua opera sempre di elevatissima qualita', ha contribuito ad
esaltare  l'immagine  ed  il  prestigio  della  Forza  armata  e  dei
carabinieri. - Messina, 20 settembre 197615 ottobre 1991.
   Con  decreto  ministeriale  7  maggio  1993  e' stata conferita la
seguente ricompensa al merito dell'Esercito:
                           Croce d'argento
   Gen.C.A. Pietro Giannattasio, nato a Civitella del Tronto (Teramo)
il 20 maggio 1931. - Ufficiale generale in possesso  di  elevatissime
doti umane ed intellettuali e di superiori qualita' professionali, si
e'  prodigato  in  tutti  gli  incarichi  ricoperti  per garantire il
prestigio e l'efficienza della Forza armata. Comandante di vaglia, ha
guidato con spiccato carisma personale reparti ed  unita'  di  grande
rilievo  operativo ed addestrativo, dal gruppo squadroni "Lancieri di
Novara" al reggimento "Lancieri  di  Montebello",  dalla  brigata  di
cavalleria "Pozzuolo del Friuli" alla divisione corazzata "Ariete" ed
infine  al  3 Corpo d'armata. Chiamato a ricoprire l'incarico di capo
del III reparto dello SME ha gestito in modo magistrale  l'operazione
"Libano"  di cui e' stato l'artefice principale. Capo di Gabinetto al
Ministero della difesa, ha saputo coniugare in maniera  brillante  la
sua   professionalita'   operativa   con  una  eccezionale  capacita'
diplomatica che l'incarico richiedeva. Quale ispettore delle Armi  di
fanteria e cavalleria ha esercitato una risolutiva azione d'impulso e
di   coordinamento   per   la  suluzione  di  problemi  di  rilevante
complessita'  nell'ambito  degli  istituti  dipendenti,  realizzando,
nell'arco  di  soli  sei  mesi,  l'unificazione  delle  scuole truppe
corazzate nella sede di Lecce. Ha concluso la propria carriera  quale
presidente  del  Consiglio  superiore  delle  Forze  armate.  La  sua
instancabile ed appassionata opera  ha  riscosso  plausi  e  consensi
incondizionati anche all'estero. - Roma, 25 settembre 1968-15 ottobre
1991.