IL MINISTRO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI Visto l'art. 7 della legge 29 giugno 1939, n. 1497, sulla protezione delle bellezze naturali; Visto il regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, per l'applicazione della legge predetta; Visto l'art. 82, secondo comma, lettera a), del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616; Considerato che la soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici di Salerno per le province di Salerno ed Avellino nella nota n. 4958 del 27 febbraio 1993 ha formulato una proposta di vincolo ex lege n. 1497/1939, per un'area ricadente nei comuni di Serre, Postiglione e Campagna e cosi' perimetrata: partendo dalla foce del torrente Alimenta, affluente del fiume Sele, si risale lungo tale torrente fino alla quota 126 dove in localita' Pagliarelle si prende la strada provinciale Umberto I (detta Strada Vecchia) che, toccando le quote 68, 253, 254, 277 e 323, attraversa la localita' Aliterno e Zonzo, in prossimita' della quota 301 si abbandona la strada sin qui percorsa e si prende, a sinistra, il sentiero che passando per Casa D'Agostino e Casa Manzione giunge in localita' Lago Rosso, e di qui al fiume Sele a quota 58. Da questo punto si attraversa il fiume Sele in linea retta portandosi, verso nord, a quota 57 sulla sponda opposta; si risale quindi lungo l'impluvio naturale fino ad incontrare, a sinistra, la stradina in localita' Saggine che toccando le quote 83, 143, 203 e 201 interseca il tratturo in localita' Tori. Si segue detto tratturo, con direzione ovest, fino oltrepassare il torrente Acerra e si giunge quindi a quota 142. Di qui si prende a destra la stradina in localita' Piani di Varano che tocca le quote 184, 192 e 198. Da quota 198 si prende la stradina che, con direzione Sud, porta alla quota 132, si prosegue quindi con direzione ovest fino a quota 128, dove a sinistra si prende il tratturo che conduce al fiume Tenza a quota 69; oltrepassando il fiume Tenza si prosegue lungo il tratturo fino alla localita' Rofigliani, dove si incontra la strada carrabile che va seguita fino alla stazione ferroviaria di Serre-Persano; oltrepassando la linea ferrata si prosegue con direzione sud lungo la stradina che passando per la quota 42 conduce fino al fiume Sele e di qui al punto di partenza; Considerato che la zona suddetta, dominata dalla presenza del Sele e dalla straordinaria quinta scenografica dei Monti Alburni, presenta una sua suggestiva bellezza dovuta alla presenza di ambienti diversi: il lago colonizzato per circa 1/3 dalla vegetazione acquatica, prevalentemente canneti che trattengono e compattano i detriti fluviali fino alla comparsa dei primi salici e lo spettacolare bosco igrofilo composto da pioppi, salici ed ontani che circonda la parte alta dell'invaso e prosegue a tratti per alcuni chilometri di fiume, fondendosi con esso durante la piena; Rilevata la necessita' e l'urgenza di sottoporre ad un idoneo provvedimento di tutela l'area sopradescritta, nella quale e' stata istituita sin dal 1977 l'Oasi di Persano per la protezione faunistica; Visto il parere favorevole espresso dal comitato di settore per i beni ambientali e architettonici del Consiglio nazionale per i beni culturali e ambientali nella seduta del 12 ottobre 1993; Decreta: L'area ricadente nei comuni di Serre, Postiglione e Campagna, cosi' come sopra perimetrata, e' dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, ed in applicazione dell'art. 82 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, ed e' pertanto soggetta a tutte le disposizioni contenute nella legge stessa ed a quelle previste nel citato decreto del Presidente della Repubblica. La soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici di Salerno e Avellino provvedera' a che copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge 29 giugno 1939, n. 1497 e dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, all'albo dei comuni interessati e che copia della Gazzetta Ufficiale stessa, con relativa planimetria da allegare, venga depositata presso i competenti uffici dei comuni stessi. Avverso il presente decreto e' ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al tribunale amministrativo regionale competente per territorio o, a scelta dell'interessato, avanti al tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, ovvero e' ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente atto. Roma, 29 novembre 1993 Il Ministro: RONCHEY