IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO
  Visto l'art. 38 della legge 30 marzo 1981,  n.  119,  come  risulta
modificato dall'art. 14 della legge 23 dicembre 1992, n. 498, con cui
si  e' autorizzato il Ministro del tesoro ad effettuare operazioni di
indebitamento anche tramite l'emissione di titoli denominati in ECU;
  Visto il proprio decreto  n.  101409  in  data  16  novembre  1993,
pubblicato  nella  Gazzetta Ufficiale n. 287 del 7 dicembre 1993, con
cui  e'  stata  disposta,  in  forza  della   norma   sopra   citata,
un'emissione  di  certificati  del  Tesoro  denominati  in ECU, della
durata di cinque  anni,  al  tasso  d'interesse  annuo  del  7%,  con
godimento 29 novembre 1993, fino all'importo massimo di 1.000 milioni
di ECU, interamente collocati;
  Visto  il  proprio  decreto  n.  101577  in  data  9 dicembre 1993,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 298 del 21 dicembre 1993,  con
cui e' stata disposta la riapertura delle sottoscrizioni dei suddetti
CTE, per l'importo di 800 milioni di ECU, interamente collocati;
  Visto,  in  particolare, l'art. 18 del citato decreto del 16 giugno
1993,  il  quale  prevede  l'emanazione  di  un  successivo   decreto
ministeriale  per  stabilire  i  segni  caratteristici  dei titoli in
parola;
  Ritenuto, pertanto, di dover determinare i segni caratteristici dei
predetti certificati di credito;
  Visto l'art. 3 del decreto legislativo del 3 febbraio 1993, n. 29;
  Visto l'art. 3 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante norme in
materia di controlli della Corte dei conti;
                              Decreta:
  I certificati del Tesoro denominati in ECU, della durata di  cinque
anni,  con  godimento  29  novembre  1993,  stampati su carta a fondo
filigranato, sono composti dal  corpo  e  da  cinque  cedole  per  il
pagamento degli interessi annuali.
  Sul  fondino del corpo del titolo e' riprodotto, in alto, lo stemma
della Repubblica italiana, seguito dalle seguenti legende:
   "REPUBBLICA ITALIANA" "MINISTERO DEL TESORO"  "DIREZIONE  GENERALE
DEL  TESORO"  "CERTIFICATO  DEL  TESORO  IN EUROSCUDI" "7% 1993/1998"
"EMISSIONE 29 NOVEMBRE 1993".
  Seguono, poi, le diciture e gli spazi per l'indicazione del  valore
nominale  e  del  prezzo  di  aggiudicazione  della prima tranche del
prestito, del numero assegnato al certificato, del numero  di  codice
del  titolo,  ripetuto  anche sul lato destro, in alto, del corpo del
titolo, per il richiamo delle occorrenti norme di legge, per la  data
e  la  dicitura  "IL  DIRETTORE  GENERALE";  nello  spazio  libero, a
sinistra, viene  impressa  l'impronta  a  secco  dello  stemma  della
Repubblica italiana.
  Le  cedole  sono  collocate  a  destra  del  corpo  del  titolo; il
prospetto di ciascuna cedola reca sul fondino le seguenti legende:
   "REPUBBLICA ITALIANA" "CERTIFICATO DEL TESORO  IN  EUROSCUDI"  "7%
1993/1998" "EMISSIONE 29 NOVEMBRE 1993".
  Seguono,   poi,   le   diciture   e  gli  spazi  per  l'indicazione
dell'importo lordo degli interessi nella misura stabilita all'art.  1
del decreto di emissione dei titoli, del numero di codice del titolo,
della data di pagamento, del numero assegnato al relativo certificato
e  del  valore nominale del certificato stesso; l'aliquota fiscale da
applicare  e' riportata su ogni cedola mediante barratura trasversale
ondulata a mille righe; negli angoli, in alto, e' indicato il  numero
della   cedola;   nello  spazio  libero,  a  destra,  viene  impressa
l'impronta a secco dello stemma della Repubblica italiana.
  Il prospetto del corpo del titolo -  contenente  un  tagliando  che
verra'  utilizzato  dalla  Banca  d'Italia  per  la lettura magnetica
nonche' ulteriori eventuali elementi che si rendessero necessari  per
meglio  individuare  le  caratteristiche  dei  titoli - e di ciascuna
cedola e' delimitato da una cornice a motivi decorativi ripetuti.
  Il numero d'ordine dei certificati e' ripetuto  nella  cornice  del
corpo del titolo e delle cedole, per il trattamento automatico.
  Il  rovescio  del  corpo del titolo reca gli articoli 3, 4, 13 e 14
del citato  decreto  ministeriale  del  16  novembre  1993,  stampati
litograficamente,  nonche' l'indicazione del tasso di cambio lira/ECU
utilizzato per le sottoscrizioni regolate in lire italiane, pari a:
   L. 1.896,87 con riferimento alla data del 24 novembre 1993;
   L. 1.908,18 con riferimento alla data del 16 dicembre 1993.
  Il rovescio di ciascuna  cedola  reca  un  rosone  sul  quale  sono
riportate  le seguenti legende: "CERTIFICATO DEL TESORO IN EUROSCUDI"
"7% 1993/1998" "EMISSIONE 29 NOVEMBRE 1993".
  Segue l'indicazione del numero della cedola, posta  al  centro  del
rosone,   e   l'importo  degli  interessi  lordi,  nonche'  ulteriori
eventuali elementi che si rendessero necessari per meglio individuare
le caratteristiche dei titoli; il tutto stampato litograficamente.
  Il prospetto reca:
   le cornici del corpo del titolo, del  tagliando  e  delle  cedole,
stampate in calcografia;
   il  valore  nominale  e  il  prezzo  di aggiudicazione della prima
tranche del prestito stampati in offset;
   i fondini del corpo del  titolo,  del  tagliando  e  delle  cedole
stampati in calcografia;
   il  numero del certificato, da riportare nel corpo del titolo, nel
tagliando e nelle cedole, nonche' la firma  del  direttore  generale,
stampati tipograficamente.
  I  colori  impiegati  per  i  vari  tagli,  rispettivamente, per le
cornici e per il fondino, sono:
   taglio da 5.000 ECU: verde smeraldo-grigio;
   taglio da 10.000 ECU: marrone-verde;
   taglio da 100.000 ECU: blu-arancio;
   taglio da 500.000 ECU: blu intenso-verde smeraldo;
   taglio da 1.000.000 ECU: verde-grigio,
mentre,  per  quanto  attiene  alle  legende,   i   colori   medesimi
risulteranno  opportunamente accostati in diversa gradazione tra loro
per l'intero sviluppo delle legende stesse.
  La carta filigranata e' colorata:
   taglio da 5.000 ECU: in mattone;
   taglio da 10.000 ECU: in azzurro;
   taglio da 100.000 ECU: in verde;
   taglio da 500.000 ECU: in rosa;
   taglio da 1.000.000 ECU: in giallo.
  Il presente decreto  verra'  trasmesso  per  il  visto  all'Ufficio
centrale  di  ragioneria  per  i  servizi del debito pubblico e sara'
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
   Roma, 10 febbraio 1994
                                   p. Il direttore generale: PAOLILLO