Con  decreto  n.  93 in data 18 febbraio 1994 e' stata concessa la
croce d'argento al merito dell'Esercito al gen. b.  Antonio  Tobaldo,
nato il 20 gennaio 1939 a Cervarese S. Croce (Padova) con la seguente
motivazione:   "Comandante   delle  Forze  terrestri  e  coordinatore
generale  dell'Operazione  Pellicano,  si  prodigava  con   altissima
capacita',  professionalita'  e  massimo  impegno  nel  predisporre e
coordinare perfettamente tutte le complesse  attivita'  umanitarie  a
favore della popolazione albanese, operando in maniera ottimale in un
contesto  caratterizzato  da una profonda crisi sociale ed economica.
L'esemplare attaccamento al dovere, l'appassionato e continuo impegno
profuso nell'assolvimento del compito affidatogli, le non comuni doti
di organizzatore e coordinatore, facevano si' che il  contingente  si
mantenesse  costantemente  ad  un  livello  di eccezionale efficienza
operativa che, concorrendo a risollevare le sorti delle  riconoscenti
e  grate  popolazioni  soccorse,  riceveva  il plauso e l'ammirazione
della comunita' internazionale e contributiva ad elevare il prestigio
dell'Esercito italiano". - Durazzo (Albania),  6  marzo-30  settembre
1993.
   Con  decreto n. 94 in data 7 marzo 1994 e' stata concessa la croce
d'oro al merito dell'Esercito al gen. c.a. Domenico Corcione, nato il
20 aprile 1929 a Torino,  con  la  seguente  motivazione:  "Ufficiale
generale  di  eminente livello per elette doti umane e professionali,
ha conferito prestigio alla forza armata sia in campo  nazionale  sia
in quello internazionale. Comandante per intima vocazione, ha guidato
con  spiccato  carisma  personale numerose unita' ed enti di assoluto
rilievo, dal 2 reggimento  genio  pontieri  alla  Brigata  'Legnano',
dalla  Divisione  corazzata  'Centauro'  alla  Regione  militare nord
ovest. La sua pregnante azione di comando, gratificata, per altro, da
straordinarie attestazioni di stima, e' stata  determinante  ai  fini
degli  elevatissimi  livelli  di  efficacia e di efficienza operativa
raggiunti da reparti ed enti posti alle sue dipendenze. Ufficiale  di
altissima  professionalita',  ha  disimpegnato incarichi di prestigio
tra i quali spiccano  quelli  di  capo  del  IV  reparto  dello  S.M.
dell'Esercito  ed ispettore logistico, settore di precipua importanza
per  la  Forza  armata  dove  ha  svolto  un'azione  di  guida  e  di
coordinamento  provvida,  sensibile  ed appassionata, e di presidente
del  Centro  alti  studi  della  Difesa,  dove  la  sua  preparazione
tecnico-professionale  ed  il  vastissimo  bagaglio  culturale  hanno
trovato mirabile sintesi nell'azione di promozione e di indirizzo del
prestigioso  Istituto,  ma,  soprattutto,  quello  di  capo  di  S.M.
dell'Esercito in cui ha espresso al piu' alto livello le sue preclare
qualita'  di  comandante  e dirigente militare. Nominato alla massima
carica di capo di S.M.  della  Difesa,  ha  promosso  con  illuminata
lungimiranza  il processo di ristrutturazione delle Forze armate, nel
piu' ampio progetto del nuovo modello di  Difesa,  per  adeguarle  al
mutato  quadro  geostrategico internazionale con visione pragmatica e
concreta delle esigenze  e  delle  risorse.  Chiarissimo  e  luminoso
esempio  di  eccezionali  qualita' professionali e dirigenziali, e di
altissima e incondizionata dedizione al servizio, con la sua  eletta,
chiara  dinamica e razionale azione di guida ha contribuito - in modo
determinante - a consolidare l'esaltante immagine delle Forze armate,
ed a innalzare il prestigio, nel Paese e nel Mondo". - Roma, 1 aprile
1990-30 settembre 1993.