IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
  Vista   la   legge   16  aprile  1987,  n.  183,  disciplinante  il
coordinamento delle politiche riguardanti l'appartenenza  dell'Italia
alle  Comunita' europee e l'adeguamento dell'ordinamento interno agli
atti normativi comunitari;
  Visto il decreto legislativo 3 aprile 1993, n. 96;
  Viste le decisioni comunitarie del 24 e  26  gennaio  u.s.  con  le
quali  sono  state individuate le aree ammissibili agli obiettivi 2 e
5b;
  Visto l'art. 6, comma 2, del  regolamento  CE  n.  2082/93  del  20
luglio  1993  il quale prevede che i programmi obiettivi 2 e 5b siano
inoltrati alla Commissione entro il termine massimo di tre mesi dalla
decisione comunitaria di individuazione delle aree  rientranti  negli
obiettivi 2 e 5b;
  Tenuto  conto  delle  indicazioni  fornite  alle regioni e province
autonome per la predisposizione dei piani obiettivi 2 e 5b;
  Ravvisata l'esigenza  di  stabilire  nel  rispetto  delle  scadenze
comunitarie  l'iter  procedurale  per l'inoltro alla Commissione U.E.
dei   documenti   unici   di   programmazione    predisposti    dalle
amministrazioni regionali e provinciali;
                              Delibera:
  Il   Ministero   del  bilancio  e  della  programmazione  economica
provvedera'  all'inoltro,  ai  competenti  uffici  della  Commissione
dell'Unione  europea, dei programmi relativi agli obiettivi 2 e 5b di
cui al regolamento CE n. 2081/93 previa verifica - con  il  Ministero
del  tesoro  e  le  amministrazioni  di  settore  interessate - della
compatibilita' finanziaria e della  coerenza  delle  azioni  in  essi
previste   con  la  normativa  e  gli  interventi  di  incentivazione
nazionali e regionali anche in relazione  ai  limiti  previsti  dalla
normativa comunitaria.
  La  quota  parte di cofinanziamento pubblico nazionale a carico del
bilancio statale,  per  le  misure  non  direttamente  gestite  dalle
amministrazioni  centrali,  e' pari a circa il 70% per gli interventi
del   Fondo   europeo   di   sviluppo   regionale   (FESR)   e    del
Feoga-orientamento  e  a  circa  l'80%  per  quelli del Fondo sociale
europeo (FSE).
  Per quanto concerne l'azione  a  sostegno  delle  piccole  e  medie
imprese  il  CIPE con successiva deliberazione emanera' - su proposta
del Ministro dell'industria, del  commercio  e  dell'artigianato,  di
concerto   con  il  Ministro  del  bilancio  e  della  programmazione
economica  -  le  opportune  direttive  al  fine  di  armonizzare  le
procedure  nazionali  alla  durata  e  alle  modalita'  di intervento
previste nei documenti regionali  relativi  agli  obiettivo  2  e  5b
secondo   i   metodi   del   partenariato   ed   il  principio  della
sussidiarieta'.
  Il Ministro del bilancio  riunira'  almeno  una  volta  all'anno  i
presidenti   e   i  segretari  dei  comitati  di  sorveglianza  delle
amministrazioni regionali e  provinciali  e  i  rappresentanti  delle
amministrazioni  centrali  dello  Stato  e  della Commissione ai fini
della verifica complessiva dello stato di  attuazione  dei  programmi
operativi  e per la determinazione delle risorse finanziarie relative
all'attuazione.
   Roma, 13 aprile 1994
                                     Il Presidente delegato: SPAVENTA