IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Vista la propria deliberazione del 28 dicembre 1993, con la quale sono stati dettati i criteri e le direttive per la revisione e l'aggiornamento del programma triennale di interventi di cui alla legge n. 80/1984 per la regione Campania; Vista la relazione sui lavori svolti a tutt'oggi dall'apposito Comitato tecnico di coordinamento costituito con decreto del Ministro del bilancio e della programmazione economica del 21 gennaio 1994; Valutati adeguati il metodo adottato e le indicazioni procedurali e di merito formulate dal predetto Comitato sulla scorta degli indirizzi regionali di programmazione, delle ricognizioni sulla situazione in atto nei settori di interesse, della conseguente individuzione dei problemi prioritari da affrontare mediante specifiche azioni volte a rimuovere condizioni e/o fattori strutturali di ostacolo all'innesco di significativi processi di sviluppo; Preso atto delle riscontrate carenze sia di strumentazione progettuale ad adeguata scala settoriale e/o territoriale, sia di idonee strutture tecnico-gestionali di settore, indispensabili per porre in atto le determinazioni della programmazione regionale e consentire la valutazione dei singoli possibili interventi e la loro attuazione; Ritenuto che le anzidette carenze costituiscono ostacoli da rimuovere in via preliminare, per rendere praticabile un programma di interventi incentrato su azioni per lo sviluppo, e che, pertanto, l'avvio in concreto del programma triennale ex lege n. 80/1984 non puo' che consentire nell'approntamento della necessaria strumentazione progettuale, che comprenda anche la individuazione e l'attivazione di strutture tecniche di gestione in grado di supportare l'azione della regione Campania, anche al fine di promuovere nel tempo una organica attivita' di sviluppo, almeno nelle materie di propria competenza; Ritenuto che, in considerazione dei risultati a tutt'oggi conseguiti dal lavoro di detto Comitato tecnico di coordinamento, nelle more del completamento, possa darsi avvio all'attuazione del programma triennale di interventi per la quota finanziaria oggetto di revisione ed aggiornamento ai sensi della delibera CIPE 28 dicembre 1993, riconoscendo priorita' alla formazione dei progetti delle azioni di sviluppo e dando corso agli interventi risultanti immediatamente corrispondenti sia ai criteri ed alle direttive di cui alla richiamata deliberazione CIPE sia a quelli delineati per la definizione delle specifiche azioni di sviluppo; Sentita la proposta del Ministro del bilancio e della programmazione economica; Delibera: 1. Il programma triennale di interventi 1994-1996, di cui all'art. 4 della legge 18 aprile 1984, n. 80, relativo alla quota di investimenti oggetto di revisione ed aggiornamento, pari a L. 862.532.804.231, al netto dei 20 miliardi destinati dal decreto-legge 23 marzo 1994, n. 195, e' articolato in azioni di sviluppo nel cui ambito sono individuati e coordinati interventi attuativi specificamente valutabili sotto i profili tecnico, economico e finanziario, con vincolo di destinazione non inferiore al 50% delle predette risorse a favore delle zone interne. Il programma triennale 1994-1996 e' progressivamente integrato sulla base della definizione dei progetti individuati per ciascuna delle azioni di sviluppo e dei correlati interventi attuativi, fino alla concorrenza con il predetto limite di L. 862.532.804.231. 2. Con riferimento ai prioritari obiettivi ed indirizzi di intervento, di cui alla deliberazione CIPE 28 dicembre 1993, il soggetto responsabile per ciascun dei progetti definiti, individuato sulla base della competenza istituzionale e della idoneita' tecnica e della congruenza con le caratteristiche proprie o prevalenti del progetto stesso, provvede alla sua esecuzione e sovrintende alla attuazione dei conseguenti interventi. 3. Al programma triennale di interventi 1994-1996 e' dato avvio, tramite i soggetti responsabili di seguito indicati, per i sottoelencati progetti: a) la Ferrovie dello Stato S.p.a., provvede al progetto di razionalizzazione e sviluppo del sistema dei trasporti articolato nei sub-progetti: funzionalizzazione della mobilita' nell'area metropolitana di Napoli; integrazione dei collegamenti nelle aree interne della regione; b) la Federazione italiana dei consorzi ed enti di industrializzazione - FICEI, provvede al progetto delle azioni integrate di sostegno e rilancio delle attivita' produttive insediate nei nuclei industriali delle aree interne della Campania, con particolare riferimento agli insediamenti ex lege n. 219/1981; c) la Gepi S.p.a. provvede al progetto delle azioni integrate di sostegno dell'apparato industriale esistente nelle aree costiere della Campania, articolato nei sub-progetti: polo industriale aeronautico ed aerospazionale, polo industriale trasportistico, distretto industriale meccanico-metallurgico, distretti industriali del sistema moda - abbigliamento, calzature, pelli e cuoio, accessoristica -, distretti industriali delle produzioni di tradizione; d) l'ILVA S.p.a., provvede al progetto delle operazioni tecniche di bonifica dei siti industriali dismessi nella zona ad elevato rischio ambientale dell'area di crisi produttiva ed occupazionale di Bagnoli; e) l'Autorita' di bacino del Volturno provvede al progetto di riordino per la gestione integrata del sistema delle reti idrico-potabili e del sistema della depurazione delle acque nell'area metropolitana di Napoli; f) la Insud S.p.a. provvede al progetto delle azioni di riqualificazione e sviluppo dell'offerta turistica in Campania. I progetti di sviluppo anzidetti sono improntati agli obiettivi, ai criteri ed alle direttive tecnico-economiche definite dall'apposito Comitato tecnico di coordinamento che provvede a completare i propri lavori con riferimento allo sviluppo agricolo, all'innovazione tecnologica finalizzata a nuove occasioni di sviluppo produttivo, agli ulteriori sistemi idrico-potabili e della depurazione, al sistema dei parchi naturali ed ambientali. 4. I soggetti responsabili dei progetti per le azioni di sviluppo, entro trenta giorni dalla presente deliberazione, trasmettono al Ministro del bilancio e della programmazione economica i relativi programmi operativi nei quali sono esposti, in particolare: l'articolazione dei contenuti tecnici, le modalita' e le fasi logico-temporali di esecuzione, la descrizione analitica dei costi. Il Ministro, entro i successivi quindici giorni, puo' disporre, sentito il Comitato tecnico di coordinamento, eventuali prescrizioni per l'attuazione dei programmi stessi. Alla predisposizione dei progetti in questione e' destinata una quota non superiore all'1% delle risorse oggetto di riprogrammazione di cui al precedente punto 1. 5. Per l'esecuzione dei progetti per le azioni di sviluppo il presidente della giunta regionale della Campania, ai sensi dell'art. 4, comma 3, della legge 18 aprile 1980, n. 84, stipula con i soggetti responsabili apposite convenzioni, il cui schema di massima si allega sub A, entro quarantacinque giorni dalla presente deliberazione, dandone contestuale comunicazione al CIPE. In caso di inosservanza del termine anzidetto provvede in via sostitutiva il Ministro del bilancio e della programmazione economica, ai sensi dell'art. 44, comma 2, lettera c), del testo unico di cui al decreto legislativo 30 marzo 1990, n. 76. 6. Per la realizzazione degli interventi attuativi delle azioni di sviluppo a valere sulle risorse di cui al precedente punto 1, il presidente della giunta regionale della Campania provvede a stipulare con i soggetti attuatori apposite convenzioni entro trenta giorni dall'ammissione a finanziamento disposta dal CIPE con le modalita' e le procedure fissate ai punti 7, 8 e 10 della deliberazione 28 dicembre 1993; per i compiti assegnati al nucleo di valutazione degli investimenti pubblici sono trasmessi a questo gli atti prodotti dal Comitato tecnico di coordinamento. 7. Con le modalita' e le procedure indicate al punto precedente e' data attuazione ai seguenti interventi: in relazione alla deliberazione CIPE del 21 dicembre 1993, con riferimento al protocollo di intesa per le aree di grave crisi produttiva ed occupazionale stipulato il 5 novembre 1993: 1) comune di Napoli - completamento della linea metropolitana di Napoli da piazza Vanvitelli a piazza Dante, entro il limite di 51 miliardi di lire quale quota a carico dei fondi di cui alla legge n. 80/1984; tenuto conto della conformita' alle direttive ed ai criteri dettati con la deliberazione CIPE 28 dicembre 1993 e della immediata corrispondenza agli obiettivi, direttive e criteri definiti per la predisposizione dei progetti delle azioni di sviluppo relative a: sistema dei trasporti nell'area metropolitana di Napoli; razionalizzazione dei sistemi idrico-potabili nelle aree interne della Campania; innesco di nuove occasioni di sviluppo produttivo connesse all'innovazione tecnologica; 2) Ferrovie dello Stato S.p.a. - adeguamento tecnologico della linea ferroviaria metropolitana da Pozzuoli a Gianturco in Napoli, per una spesa previsionale di 35 miliardi di lire; 3) Consorzio idrico intercomunale dell'Alto Calore - opere di interconnessione delle reti idriche e sistema di serbatoi, per una spesa previsionale di 10 miliardi di lire; 4) Fondazione IDIS - citta' della scienza in Napoli, per una spesa previsionale di 35 miliardi di lire. Roma, 13 aprile 1994 Il Presidente delegato: SPAVENTA Registrato alla Corte dei conti il 27 luglio 1994 Registro n. 1 Bilancio, foglio n. 195