IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Trieste, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1961, n. 1836 e successive modificazioni ed integrazioni, ed in particolare la parte riguardante la facolta' di lettere e filosofia; Visto 1'art. 38 comma 2, dello statuto di autonomia dell'Universita' degli studi di Trieste, emanato con decreto rettorale n. 943 del 30 settembre 1996 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 243 del 16 ottobre 1996; Considerato che nelle more dell'approvazione e dell'emanazione del regolamento didattico di Ateneo le modifiche relative all'ordinamento degli studi dei corsi di diploma universitario, dei corsi di laurea e delle scuole di specializzazione vengono operate sul preesistente statuto emanato ai sensi dell'art. 17 del testo unico ed approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1961, n. 1836 e successive modificazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'Istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il regio decreto legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652 e successive modificazioni; Vista la legge 11 aprile 1953, n.312; Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341; Visto il decreto ministeriale 6 luglio 95 (Gazzetta Ufficiale 18 novembre 1995, n. 270) relativo a "Modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente al corso di laurea in filosofia"; Viste le proposte di modifica allo statuto formulate dalle autorita' accademiche dell'Universita' degli studi di Trieste; Visto il parere favorevole espresso dal consiglio Universitario nazionale nell'adunanza del 23 gennaio 1997; Decreta: Articolo unico Lo statuto dell'Universita' degli studi di Trieste, approvato e modificato con i decreti indicati nelle premesse, e' ulteriormente modificato nella parte relativa alla facolta' di lettere e filosofia - Corso di laurea in filosofia, sostituendo l'art. 68 e seguenti con i nuovi articoli con il conseguente scorrimento della numerazione: Corso di laurea in filosofia Art. 76 (Afferenze e accesso). - Il corso di laurea in filosofia e' istituito nella facolta' di lettere e filosofia. L'iscrizione al corso di laurea e' regolata in conformita' alle leggi di accesso agli studi universitari. Art. 77 (Durata, articolazione e finalita' del corso di laurea). - Il corso di laurea ha lo scopo di fornire strumenti metodologici e critici, finalizzati alla ricerca ed alla specializzazione filosofica, utili tanto per lo svolgimento di attivita' che impegnano il linguaggio e le applicazioni proprie dell'indagine filosofica, quanto per l'eventuale prosecuzione degli studi in Italia e all'estero nei settori scientifico - disciplinari che richiedono una preparazione filosofica. La durata degli studi del corso di laurea in filosofia e' fissata in quattro anni, strutturati in due bienni (biennio propedeutico - formativo e biennio specialistico). Il biennio propedeutico comprende un primo nucleo di discipline filosofiche costitutive, che caratterizzano la struttura portante del corso di laurea ed un secono nucleo di discipline appartenenti ad altri settori umanistici, che consentano sia il completamento della formazione culturale e professionale di base, sia il mantenimento dell'intersettorialita' con gli altri corsi di laurea incardinati nella facolta' di lettere. Il biennio specialistico puo' essere organizzato per indirizzi, con delibera del consiglio della struttura didattica competente. Art. 78 (Organizzazione degli studi). - Il piano di studi prevede 21 insegnamenti annuali (11 insegnamenti al primo biennio e 10 nel secondo), oltre che una prova scritta su testi filosofici da sostenere non prima del secondo anno. Per essere ammessi a sostenere l'esame di laurea occorre avere superato tutte le prove di esame delle discipline incluse nel piano di studio e avere ottenuto un giudizio positivo nelle esercitazioni di pratica testuale istituite e coordinate dalle strutture didattiche competenti nel corso di laurea. Le esercitazioni di pratica testuale su classici filosofici in lingua originale da svolgere nel biennio specialistico, per una durata non inferiore alle 50 ore, sono stabilite con modalita' specifiche, in sede di programmazione didattica, all'inizio di ogni anno accademico dal consiglio della struttura didattica competente. Ciascun corso di laurea indica fino a cinque insegnamenti fra quelli previsti nel primo biennio, da considerare propedeutici ai fini dell'ammissione agli esami di profitto degli insegnamenti del secondo biennio. L'esame di laurea consiste nella discussione di una dissertazione scritta su un argomento coerente con il piano di studi scelto dallo studente, secondo le modalita' stabilite dalla struttura didattica competente. Art. 79 (Norme generali e transitorie). - In attesa dell'entrata in vigore dello statuto e del regolamento didattico di Ateneo, le funzioni della struttura didattica, in relazione alla laurea in filosofia, sono esercitate dal consiglio di facolta' che delibera su proposta del consiglio della struttura didattica competente. Il regolamento didattico di Ateneo, il regolamento della struttura didattica e, in mancanza di essi o in attesa della loro emanazione, lo statuto, devono attenersi per quanto concerne la laurea in filosofia alle norme indicate nel curriculum didattico che segue. Art. 80 (Curriculum didattico). Primo biennio. Sei insegnamenti filosofici da scegliere all'interno dei seguenti settori scientifico-disciplinari: M08A - Storia della filosofia; M08B - Storia della filosofia antica; M08C - Storia della filosofia medievale; M08D - Storia della filosofia arabo - islamica; M08E - Storia della scienza; M07A - Filosofia teoretica; M07B - Logica e filosofia della scienza; M07C - Filosofia morale; M07D - Estetica; M07E - Filosofia del linguaggio, purche' sia garantita la presenza fra essi di storia della filosofia, filosofia teoretica e filosofia morale. Un insegnamento a scelta tra i settori scientifico -disciplinari M09A (pedagogia), M11A (psicologia dello sviluppo e dell'educazione) e M10A (psicologia generale). Due insegnamenti storici a scelta (in ambiti storici distinti) nei seguenti settori scientifico - disciplinari: L2A (storia greca), L02B (storia romana), M01X (storia medievale), M02A (storia moderna), M04X (storia contemporanea). Un insegnamento scelto all'interno dei settori scientifico - disciplinari L12A (letteratura italiana), L12B (letteratura italiana moderna e contemporanea), L12C (critica letteraria), L12D (letterature comparate), L12E (letteratura dell'eta' medievale, umanistica e rinascimentale). Un insegnamento di lingua straniera (il consiglio della struttura didattica competente dovra' garantire all'interno l'attivazione di almeno due tra le seguenti lingue straniere: lingua francese, lingua inglese, lingua tedesca e lingua spagnola); l'esame di lingua straniera dovra' essere svolto su testi filosofici. Secondo biennio. Sei insegnamenti a scelta nelle seguenti aree: a) area storico - filosofica; b) area filosofico - teorica; c) area logico - epistemologica d) area semiotico - linguistica. Quattro insegnamenti a scelta nelle seguenti aree: a) area delle scienze umane; b) area storica (diversi da quelli del primo biennio); c) area delle scienze del linguaggio e della comunicazione; d) area scientifica. Una prova scritta di commento ad un testo classico di filosofia. La preparazione alla prova potra' essere curata con seminari organizzati nell'ambito delle attivita' didattiche integrative del corso di laurea. Il consiglio della struttura didattica competente puo' organizzare il biennio specialistico per indirizzi. Puo' altresi' accogliere proposte individuali di sostituzione o integrazione delle seguenti aree (scienze umane, storia, scienze del linguaggio e delle comunicazioni) con non piu' di quattro insegnamenti di altre aree, anche esterne a quelle insegnate nel corso di laurea e nella facolta', purche' la scelta sia culturalmente e professionalmente qualificata ed organica all'intero piano di studio. Il consiglio della struttura didattica competente istituisce, all'inizio di ogni anno accademico, esercitazioni di pratica testuale, fissando preliminarmente i classici oggetto delle stesse e le relative modalita' di valutazione; la scelta di tali classici dovra' essere effettuata in ambiti cronologici e disciplinari differenziati. L'eventuale articolazione per indirizzi di corso di laurea, i piani di studio con i relativi insegnamenti fondamentali obbligatori, le forme di tutorato, le prove di valutazione della preparazione degli studenti, la propedeuticita' degli insegnamenti, il riconoscimento degli insegnamenti seguiti presso altri corsi di laurea, sono determinati dalla struttura didattica competente. Art. 81 (Manifesto degli studi). - All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, il consiglio della struttura didattica disciplina, con regolamento, le materie di cui all'art. 11, comma 2, della legge n. 341 / 1990. In particolare il consiglio di facolta': a) definisce, su proposta del consiglio della struttura didattica competente, il piano di studi ufficiali del corso di laurea stesso, comprendente le denominazioni degli insegnamenti da attivare; b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento, che costituiscono le singole annualita' i cui nomi dovranno essere desunti dai settori scientifico - disciplinari; c) stabilisce le qualificazioni piu' opportune, quali I, Il, III, istituzioni, nonche' tutte le altre che giovino a differenziarne piu' esattamente il livello e i contenuti didattici, compresa la possibilita' di biennalizzare o triennalizzare le discipline per le quali cio' sia ritenuto utile ai fini della formazione professionale e culturale dello studente, anche su istanza dei singoli studenti all'interno dei piani di studio individuali. Art. 82 (Ripartizioni disciplinari). - I settori disciplinari, ai quali fare riferimento, sono quelli inseriti nel presente articolo: Area storico - filosofica: M08A (Storia della filosofia); M08B (Storia della filosofia antica); M08C (Storia della filosofia medievale); M08D (Storia della filosofia arabo - islamica); M08E (Storia della scienza). Area filosofico - teorica: M07A (Filosofia teoretica); M07C (Filosofia morale); Q01A (Filosofia politica); N20X (Filosofia del diritto); M07D (Estetica). Area logico - epistemologica: M07B (Logica e filosofia della scienza); M08E (Storia della scienza). Area semiotico - linguistica: M07E (Filosofia del linguaggio); L09A (Glottologia e linguistica). Area delle scienze umana: Q05A (Sociologia generale); M09A (Pedagogia generale); M09B (Storia della pedagogia); M10A (Psicologia generale); M11A (Psicologia dello sviluppo e dell'educazione); M05X (Discipline demoetnoantropologiche); P01A (Economia politica). Area storica: L02A (Storia greca); L02B (Storia romana); M01X (Storia medievale); M02A (Storia moderna); M04X (Storia contemporanea); Q01B (Storia delle dottrine politiche); M03B (Storia del cristianesimo e delle chiese); M03C (Storia del cristianesimo antico e medievale); M03D (Storia del cristianesimo moderno e contemporaneo); P01D (Storia del pensiero economico). Area delle scienze del linguaggio e della comunicazione: Q05B (Sociologia dei processi culturali e comunicativi); L26A (Discipline dello spettacolo); L26B (Cinema e fotografia); L12D (Letterature comparate). Area scientifica: A01A (Logica matematica); A02D (Matematiche complementari); A02A (Analisi matematica); D02A (Fisica teorica); B02B (Metodi matematici della fisica); K05C (Cibernetica); K05B (Informatica); K05A (Sistemi di elaborazione di informazioni). Il presente decreto sara' pubblicato nell Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Trieste, 15 aprile 1997 Il rettore