IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
  Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, concernente il coordinamento
delle  politiche comunitarie  riguardanti l'appartenenza  dell'Italia
alle Comunita'  europeee l'adeguamento dell'ordinamento  interno agli
atti normativi  comunitari e,  in particolare, agli  articoli 2  e 3,
relativi  ai  compiti del  CIPE  in  ordine all'armonizzazione  della
politica economica  nazionale con  le politiche  comunitarie, nonche'
l'art.  5 che  ha istituito  il Fondo  di rotazione  per l'attuazione
delle stesse;
  Visto il decreto del Presidente  della Repubblica 29 dicembre 1988,
n. 568, recante il regolamento sulla organizzazione e sulle procedure
amministrative del predetto Fondo di rotazione;
  Vista la legge  6 febbraio 1996, n. 52  contenente disposizioni per
l'adeguamento derivanti dall'appartenenza  dell'Italia alla Comunita'
europea (legge comunitaria 1994);
  Visto il decreto del Ministro del  tesoro del 27 dicembre 1996, con
il quale,  in attuazione  del predetto art.  56, e'  stato modificato
l'art. 9 del citato decreto n. 568 / 1988;
  Vista la convenzione tra il Governo italiano e la Commissione delle
Comunita' europee, firmata a Bruxelles  il 18 dicembre 1990, intesa a
stabilire  le modalita'  e  le condizioni  per  la concessione  delle
sovvenzioni  previste  all'art.  56,  paragrafo 2,  lettera  b),  del
trattato  CECA  per  progetti  da attivare  a  seguito  di  mutamenti
profondi nel mercato del carbone e dell'acciaio;
  Vista la nota del Ministero  del lavoro e della previdenza sociale,
n. 2  / 2373  / B.13.7 del  4 dicembre 1996,  in allegato  alla quale
figurano i progetti  aventi per oggetto premi di  partenza, azioni di
ricollocamento -  outplacement -  previsti dalla  convenzione citata,
per i quali  si richiede che il Fondo di  rotazione predetto assicuri
la quota di cofinanziamento nel corso degli anni 1995 (integrazione),
1996 (integrazione) ed integrazione 1991 ( attivita' formative);
  Riconosciuta l'esigenza di assicurare  il finanziamento della quota
nazionale  dei progetti  ammessi  dalla  Commissione della  Comunita'
europea ai  benefici di cui al  citato art. 56, paragrafo  2, lettera
B),  del trattato  CECA, secondo  i criteri  della convenzione  sopra
indicata.
  Considerato che  a fronte  delle risorse  rese disponibili  in tale
contesto dalla  Commissione dell'Unione  europea, ammontanti  a circa
43,961  miliardi  di lire  per  gli  anni 1995  (integrazione),  1996
(integrazione) e integrazione 1991,  occorre provvedere ad assicurare
le necessarie  risorse nazionali,  valutate complessivamente  in lire
39,545 miliardi;
  Viste  le  risultanze dei  lavori  istruttori  svolti dal  Comitato
previsto dall'art. 5  del decreto del Presidente  della Repubblica 24
marzo 1994, n. 284;
  Udita la relazione del Ministro del bilancio e della programmazione
economica;
                              Delibera:
  1.  Il programma  degli interventi  finanziari, per  gli anni  1995
(integrazione), 1996 (integrazione) ed integrazione 1991, relativo al
cofinanziamento  dei  progetti  ammessi   al  beneficio  degli  aiuti
finanziari  previsti  dall'art.  56,  paragrafo 2,  lettera  B),  del
trattato della Comunita' europea del carbone e dell'acciaio ammonta a
complessive lire  39,545 miliardi,  a carico  del Fondo  di rotazione
previsto dall'art. 5 della legge n. 183 / 1997. L'elenco dei progetti
ammessi e'  riportato nelle allegate  tabelle A  - B che  fanno parte
integrante della presente delibera.
  2.  Nel  limite dell'ammontare  predetto,  e  secondo le  modalita'
previste dall'art. 9  del decreto del Presidente  della Repubblica 29
dicembre 1988, n. 568, il Fondo  di rotazione di cui all'art. 5 della
legge n.  183/1987, provvede  ad erogare  ai singoli  beneficiari, su
documentata  richiesta del  Ministero del  lavoro e  della previdenza
sociale   riferita  a   ciascun   progetto  attuato,   la  quota   di
finanziamento di  parte nazionale, nella misura  massima indicata nei
richiamati allegati.
  3. Le sovvenzioni  comunitarie a titolo dell'art.  56, paragrafo 2,
lettera B), del trattato CECA, saranno versate ai beneficiari, per il
tramite del Ministero  del tesoro - Ragioneria  generale dello Stato,
ispettorato generale per l'amministrazione del Fondo di rotazione per
l'attuazione delle politiche comunitarie (I.G.FO.R.).
  4. Il  Fondo di  rotazione e' autorizzato  a proseguire  negli anni
successivi al 1995 e 1996 le  erogazioni non effettuate nel corso dei
predetti  esercizi, e  comunque  fino a  quando perdura  l'intervento
comunitario.
  5. Il  Ministero del lavoro  e della previdenza sociale  effettua i
necessari  controlli  di  competenza.  Il  Fondo  di  rotazione  puo'
procedere ad  ulteriori controlli  avvalendosi delle  strutture della
Ragioneria generale dello Stato.
   Roma, 21 marzo 1997
                                       Il Presidente delegato: Ciampi
Registrata alla Corte dei conti il 6 maggio 1997
Registro n. 1 Bilancio, foglio n. 112