IL MINISTRO DELL'INDUSTRIA DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO di concerto con IL MINISTRO DEL TESORO E IL MINISTRO DELLE FINANZE Visto il testo unico delle leggi sull'esercizio delle assicurazioni private, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 1959, n. 449, e le successive disposizioni modificative ed integrative; Visto il decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 175, recante attuazione della direttiva 92/49/CEE in materia di assicurazione diretta diversa dall'assicurazione sulla vita; Visto il decreto-legge 19 dicembre 1994, n. 691, convertito, con modificazioni, nella legge 16 febbraio 1995, n. 35, recante misure urgenti per la ricostruzione e la ripresa delle attivita' produttive nelle zone colpite da eccezionali avversita' atmosferiche e dagli eventi alluvionali nella prima decade del mese di novembre 1994; Visto, in particolare, l'articolo 12, comma 1, del predetto decreto-legge n. 691/1994 il quale stabilisce che con decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato di concerto con il Ministro del tesoro ed il Ministro delle finanze, sentito l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (ISVAP), sono stabilite le condizioni e le modalita' per la costituzione della riserva di equilibrio per i rischi di calamita' naturali, diretta a compensare nel tempo l'andamento della sinistralita'; Sentito l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (ISVAP); Visto l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400; Udito il parere del Consiglio di Stato espresso nella adunanza generale del 21 marzo 1996; Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri, a norma dell'articolo 17, comma 3, della citata legge n. 400/1988 (nota n. 1035447 del 6 maggio 1996); A d o t t a il seguente regolamento: Art. 1. 1. Le imprese autorizzate all'esercizio nel territorio della Repubblica delle assicurazioni nei rami danni, diversi dal credito e dalle cauzioni, debbono accantonare, a decorrere dall'esercizio 1995, una quota pari al due per cento del premio relativo ai contratti di assicurazione dei rischi delle calamita' naturali per la costituzione di una riserva di equilibrio per i medesimi rischi. Qualora il contratto di assicurazione garantisca anche altri rischi ed il premio relativo a questi ultimi non sia separatamente indicato, l'accantonamento e' pari allo 0,3 per cento del premio complessivo. La riserva e' effettuata relativamente ai contratti stipulati o rinnovati a decorrere dalla data del 20 dicembre 1994. 2. L'importo massimo della riserva non puo' essere superiore al 75 per cento dei premi dei rami danni nei quali sono ricompresi i rischi delle calamita' naturali assicurati. 3. Qualora il rapporto sinistri a premi dell'esercizio per i rami nei quali sono ricompresi i rischi delle calamita' naturali risulti pari o superiore al cento per cento, le imprese possono utilizzare la riserva accantonata entro i limiti previsti dalla seguente tabella; Rapporto sinistri Percentuale a premi (%) di utilizzo __ __ da 100 a 120 30 da 121 a 150 60 oltre 151 100 4. Restano ferme le vigenti disposizioni in materia di riserve tecniche che debbono essere costituite per le assicurazioni contro i danni. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Roma, 19 novembre 1996 Il Ministro dell'industria del commercio e dell'artigianato Bersani Il Ministro del tesoro Ciampi Il Ministro delle finanze Visco Visto, Il Guardasigilli: Flick Registrato alla Corte dei conti il 10 marzo 1997 Registro n. 1 Industria, foglio n. 12
N O T E Avvertenza: II testo delle note qui pubblicato e' stato redatto ai sensi dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali e' operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti. Nota alle premesse: - Si trascrive il testo dell'art. 12, comma 1, del decreto-legge 9 dicembre 1994, n. 691, convertito, con modificazioni, nella legge 16 febbraio 1995, n. 35: "1. Le imprese autorizzate all'esercizio delle assicurazioni contro i danni nel territorio dello Stato devono costituire una riserva di equilibrio per rischi di calamita' naturali, diretta a compensare nel tempo l'andamento della sinistralita'. Le condizioni e le modalita' per la costituzione di detta riserva sono fissate con decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato da emanarsi, di concerto con il Ministro del tesoro e con il Ministro delle finanze, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sentito l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (ISVAP). L'obbligo di costituzione della riserva non sussiste per le assicurazioni del credito e delle cauzioni. L'accantonamento annuale alla riserva non puo' superare il tre per cento dei premi di competenza di ciascun ramo e l'importo massimo della stessa non puo' essere superiore al settantacinque per cento dei predetti premi". - Si trascrive il testo dell'art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400 (Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri): "3. Con decreto ministeriale possono essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di autorita' sottordinate al Ministro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di competenza di piu' Ministri, possono essere adottati con decreti interministeriali, ferma restando la necessita' di apposita autorizzazione da parte della legge. I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo. Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei Ministri prima della loro emanazione".