IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
  Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, ed in particolare l'art. 6,
concernente l'istituzione del CIPE, Comitato interministeriale per la
programmazione   economica,   nonche'  le   successive   disposizioni
legislative relative alla composizione dello stesso Comitato;
  Vista la legge 28 maggio 1973, n. 295, recante aumento del fondo di
dotazione del Mediocredito centrale;
  Vista  la  legge  29  luglio  1981, n.  394,  di  conversione,  con
modificazioni, del decreto-legge 28  maggio 1981, n. 251, concernente
misure a sostegno delle esportazioni italiane;
  Visto il decreto legislativo 5  dicembre 1997, n. 430, che prevede,
fra l'altro, l'adeguamento del  regolamento interno del CIPE, sentita
la Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le
province autonome di Trento e Bolzano;
  Visto  il  decreto  legislativo  31 marzo  1998,  n.  143,  recante
disposizioni in materia di commercio  estero ed in particolare l'art.
24,  parametro 1,  che  costituisce presso  il  CIPE una  commissione
permanente  per  il  coordinamento  e  l'indirizzo  strategico  della
politica commerciale e  prevede fra l'altro che  le delibere adottate
da tale commissione siano sottoposte all'esame di questo Comitato;
  Visto inoltre l'art. 17, comma  1, del decreto legislativo 31 marzo
1998, n. 143  che prevede l'approvazione da parte del  CIPE, entro il
30  giugno di  ciascun anno,  del piano  previsionale dei  fabbisogni
finanziari del Fondo,  di cui all'art. 3 della legge  28 maggio 1973,
n. 295, per l'anno successivo;
  Visti,  altresi',  gli   articoli  24  e  25   del  citato  decreto
legislativo  n.  143/1998  ed   in  particolare  le  due  convenzioni
stipulate  dal Ministero  del commercio  con l'estero  con la  Simest
S.p.a.  per  la gestione  degli  interventi  di sostegno  finanziario
all'internazionalizzazione del  sistema produttivo di cui  alla legge
24 maggio 1977,  n. 227; alla legge 24 aprile  1990, n. 100; all'art.
14 della  legge 3 ottobre  1991, n.  317; al decreto-legge  28 maggio
1981, n.  251, convertito, con  modificazioni, dalla legge  29 luglio
1981, n. 394 ed alla legge 20 ottobre 1990, n. 304;
  Vista la  deliberazione n.  63 del  9 luglio 1998  con la  quale il
CIPE, tenuto conto delle sue nuove attribuzioni previste dall'art. 1,
commi 1  e 2, del  predetto decreto  legislativo 5 dicembre  1997, n.
430,  ha  adeguato  il  suo  regolamento  interno  alle  disposizioni
contenute nel predetto art. 1, commi 3 e 5, lettera a), b) e c);
  Visto  in  particolare  l'art.  2  di  tale  delibera  che  prevede
l'istituzione, in  seno al CIPE, di  commissioni interministeriali di
livello politico, rinviando, per  quella concernente il coordinamento
e l'indirizzo strategico della  politica commerciale, alle specifiche
disposizioni di  cui all'art.  24 del  citato decreto  legislativo n.
143/1998;
  Vista la  successiva delibera CIPE n.  79 del 5 agosto  1998 che ha
istituito  e regolamentato,  in  seno al  CIPE,  le commissioni  gia'
previste dalla predetta delibera del 9 luglio 1998;
  Tenuto conto  che l'art.  3 delle suddette  convenzioni attribuisce
alla  Simest  S.p.a.,  nell'ambito  dell'attivita'  di  gestione,  il
compito  di  predisporre  il   progetto  di  piano  previsionale  dei
fabbisogni finanziari per l'anno successivo;
  Tenuto conto altresi' che  il comitato agevolazioni operante presso
la Simest,  nelle riunioni del  4 e 25  maggio 1999, ha  approvato il
piano previsionale  relativo all'anno  2000 per i  Fondi di  cui alle
predette leggi n. 295/1973 e n. 394/1981;
  Considerato, in particolare,  che le previsioni circa  il volume di
attivita'  derivante  dall'applicazione   della  legge  n.  100/1990,
dell'art. 14  della legge n. 317/1991  e della legge n.  227/1977 non
hanno  fatto emergere  la necessita'  di stanziamenti  aggiuntivi per
l'anno  2000,   a  condizione   che  siano  confermati   gli  attuali
appostamenti ed  impegni di  reintegrazione delle  disponibilita' del
Fondo;
  Considerata la necessita' di integrare il Fondo ex lege n. 394/1981
per  un  importo  di  lire  150 miliardi,  al  fine  di  fronteggiare
l'incremento   degli   interventi    di   sostegno   finanziario   ed
assicurativo, specificamente della garanzia integrativa e sussidiaria
in favore delle PMI,  nonche' per assicurare un'adeguata operativita'
ai nuovi strumenti  di finanziamento, a tasso  agevolato, degli studi
di  fattibilita' e  dei  programmi di  assistenza  tecnica, volti  ad
accrescere  la   competitivita'  delle   imprese  anche   nelle  fasi
precedenti e successive all'effettiva vendita  o fornitura di merce o
servizi;
  Vista  la delibera  adottata dalla  V commissione  permanente il  2
giugno 1999, con la quale e' stato approvato il piano pluriennale dei
fabbisogni finanziari per  il 2000 dei Fondi  previsti dalle predette
leggi n. 295/1973 e n. 394/1981;
  Su  proposta  del  Ministro  del   tesoro,  del  bilancio  e  della
programmazione economica  di concerto  con il Ministro  del commercio
con l'estero;
                              Delibera:
                               Art. 1.
  Il piano  previsionale dei  fabbisogni finanziari  per il  2000 del
Fondo  contributo agli  interessi di  cui alla  legge n.  295/1973 e'
approvato cosi' come  indicato nel documento allegato (n.  1), da cui
risulta che non  sono necessari nuovo stanziamenti,  a condizione che
siano confermate le assegnazioni precedentemente disposte, compresi i
residui  passivi, ed  i crediti  derivanti dall'anticipazione  di 675
miliardi per le agevolazioni all'interno.