IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; 
  Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; 
  Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n.  343,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; 
  Visto  l'art.   1,   comma   23-octiesdecies,   lettera   a),   del
decreto-legge   30   dicembre   2009,   n.   194,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25, con cui il  Fondo
della protezione civile e' stato integrato con la  somma  di  euro  8
milioni; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  del  25
febbraio 2010, recante  «Dichiarazione  dell'eccezionale  rischio  di
compromissione degli interessi primari a causa dello sversamento  con
conseguente interessamento dell'asta  principale  del  fiume  Po,  ai
sensi dell'art. 3, comma 1, del decreto-legge  4  novembre  2002,  n.
245, convertito,  con  modificazioni,  dall'art.  1  della  legge  27
dicembre 2002, n. 286»; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  del  1°
marzo 2010, recante «Dichiarazione dello stato di emergenza in ordine
allo  sversamento  di  materiale  inquinante  nel  fiume  Lambro  con
conseguente interessamento dell'asta principale del fiume Po»; 
  Considerato che in conseguenza del sopra  citato  inquinamento,  le
regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna hanno  sostenuto  ingenti
costi per l'espletamento delle attivita' dirette  a  fronteggiare  le
fasi di prima emergenza; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data
22 gennaio 2010, recante la dichiarazione dello stato di emergenza in
ordine agli eccezionali eventi meteorologici che hanno  colpito,  tra
l'altro, il territorio della regione autonoma  Friuli-Venezia  Giulia
nell'ultima decade del mese di dicembre 2009; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data
22  dicembre  2009,  concernente  la  dichiarazione  dello  stato  di
emergenza in ordine ai gravi eventi sismici che hanno  colpito  parte
del territorio della regione Umbria il giorno 15  dicembre  2009,  la
successiva ordinanza del Presidente del  Consiglio  dei  Ministri  n.
3853 del 3 marzo 2010 nonche'  la  nota  del  12  febbraio  2010  del
Presidente della regione Umbria; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data
18 dicembre 2008, con il  quale  e'  stato  dichiarato  lo  stato  di
emergenza in tutto il territorio nazionale, relativamente agli eventi
atmosferici verificatisi nei mesi di novembre  e  di  dicembre  2008,
nonche' il  successivo  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei
Ministri del 13 gennaio 2010 con cui il predetto stato d'emergenza e'
stato prorogato fino al 31 dicembre 2010; 
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del  16
gennaio  2009,  n.  3734,  inerente  «Primi  interventi  urgenti   di
protezione civile diretti a fronteggiare  i  danni  conseguenti  agli
eventi atmosferici che hanno colpito il territorio nazionale nei mesi
di novembre e dicembre 2008»; 
  Considerato che il comune di Roma  per  effetto  dei  sopra  citati
eventi alluvionali ha subito  ingenti  danni  alla  viabilita',  alle
infrastrutture pubbliche e ad immobili privati, con  interruzione  di
pubblici servizi e collegamenti vari; 
  Considerato che si rende necessario assegnare  al  comune  di  Roma
apposite risorse finanziarie per consentire di avviare  e  completare
gli  interventi  straordinari  e  le   attivita'   gia'   programmate
finalizzate  al  superamento  della  situazione  emergenziale   sopra
richiamata; 
  Ravvisata la necessita' e l'urgenza di ripartire  le  sopra  citate
risorse finanziarie; 
  Su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri; 
 
                              Dispone: 
 
                               Art. 1 
 
  1. Tenuto conto della necessita' di assicurare  il  rimborso  delle
spese sostenute dalle  regioni  Lombardia,  Emilia-Romagna  e  Veneto
interessate dall'emergenza  ambientale  determinatasi  nei  territori
limitrofi ai fiumi Lambro e Po, a  partire  dal  giorno  23  febbraio
2010,  a  seguito  dello  sversamento  di  materiale  inquinante  dai
serbatoi  della  raffineria  Lombarda  Petroli  sita  nel  comune  di
Villasanta in provincia di Monza e Brianza, e' stanziata la somma  di
euro 3.000.000,00 cosi' ripartita: 
    a) quanto a euro 1.000.000,00 in favore della regione Lombardia; 
    b)  quanto  a  euro  1.500.000,00   in   favore   della   regione
Emilia-Romagna; 
    c) quanto a euro 500.000,00 in favore della regione Veneto. 
  2. Per il trasferimento delle risorse di cui al comma 1 le  regioni
trasmettono al Dipartimento della protezione civile della  Presidenza
del Consiglio dei Ministri una dettagliata documentazione delle somme
spese per fronteggiare l'emergenza.