IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; 
  Visto l'art. 107, comma 1, lettera c), del decreto  legislativo  31
marzo 1998, n. 112; 
  Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n.  343,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data
30 luglio 2010, con il quale e' stato dichiarato, fino al  31  luglio
2011, lo stato di emergenza in relazione alle eccezionali  avversita'
atmosferiche che hanno colpito il territorio della  Regione  Autonoma
Friuli Venezia Giulia il giorno 23 luglio 2010; 
  Considerato che la natura e la violenza degli eventi  meteorologici
hanno causato allagamenti,  gravi  danni  alle  infrastrutture  e  ad
edifici  pubblici  e  privati,  nonche'  una  situazione   di   grave
compromissione delle attivita' produttive interessate; 
  Vista la nota del 26 luglio  2010  della  Regione  Autonoma  Friuli
Venezia Giulia con cui la predetta Amministrazione chiede di adottare
una apposita ordinanza  per  fronteggiare  adeguatamente  gli  eventi
meteorologici sopra citati; 
  Ravvisata la necessita'  di  disporre  l'attuazione  dei  necessari
interventi  urgenti  finalizzati  a  fronteggiare  il  sopra   citato
contesto emergenziale; 
  Ritenuto, quindi, necessario ed indifferibile  porre  in  essere  i
primi  interventi  urgenti  per  favorire  il  ritorno  alle  normali
condizioni di vita delle popolazioni interessate; 
  D'intesa con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia; 
  Su proposta del Capo del Dipartimento della Protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri; 
 
                              Dispone: 
 
                               Art. 1 
 
  1. L'Assessore alla protezione civile della Regione Autonoma Friuli
Venezia Giulia e' nominato Commissario delegato  per  il  superamento
dell'emergenza derivante dagli eventi di cui in premessa. 
  2. Gli interventi di cui alla presente  ordinanza  sono  dichiarati
indifferibili, urgenti e di pubblica utilita'. 
  3.  Il  Commissario  delegato,  previa  individuazione  dei  comuni
danneggiati dagli eventi calamitosi  di  cui  in  premessa,  provvede
all'adozione di tutte le necessarie ed  urgenti  iniziative  volte  a
fronteggiare  le  conseguenze  degli  eventi  calamitosi  citati   in
premessa, anche avvalendosi di soggetti attuatori. 
  4. Il Commissario delegato, sulla base delle  risorse  disponibili,
anche per piani stralcio, provvede in particolare: 
    a) all'erogazione di contributi per la  ripresa  delle  attivita'
produttive non agricole e per il ritorno alle normali  condizioni  di
vita delle popolazioni interessate dai  predetti  eventi  calamitosi,
secondo modalita' attuative fissate con  provvedimenti  del  medesimo
Commissario delegato; tali  contributi,  erogati  alle  imprese,  non
concorrono a formare il reddito ai sensi del Decreto  del  Presidente
della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917; 
    b)  agli  adempimenti  conseguenti   alla   presente   ordinanza,
avvalendosi, per il tramite della Protezione  civile  della  Regione,
degli Enti territoriali e  non  territoriali,  delle  amministrazioni
periferiche dello Stato, nonche' di uno o piu' soggetti cui  affidare
specifici settori di intervento,  ovvero,  in  qualita'  di  soggetti
attuatori, dei comuni interessati dai predetti eventi  calamitosi,  i
quali agiscono, per quanto concerne l'attivita'  di  gestione,  sulla
base di specifiche direttive impartite dal Commissario delegato; 
    c) alla individuazione ed esecuzione degli interventi di messa in
sicurezza del territorio colpito dagli eventi calamitosi, nonche'  al
ripristino  delle  infrastrutture  e  dei  beni  pubblici  e  privati
distrutti e danneggiati; 
    d)  al  rimborso   delle   spese   sostenute   da   parte   delle
Amministrazioni dei territori  interessati  dagli  eventi  calamitosi
nelle fasi di prima emergenza; 
    e)  all'espletamento,  in  via  generale,  di  tutte   le   altre
iniziative  comunque   necessarie   al   superamento   del   contesto
emergenziale in rassegna.