IL DIRETTORE GENERALE 
          per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca 
 
  Visto l'art. 19 della legge 15 marzo  1997,  n.  59,  e  successive
modificazioni  e  integrazioni  per   la   riforma   della   pubblica
amministrazione e per la semplificazione amministrativa; 
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300,  e  successive
modificazioni e integrazioni, sulla riforma  dell'organizzazione  del
Governo ex art. 11 legge 15 marzo  1997,  n.  59  ed  in  particolare
l'art. 4, comma 4; 
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n.  165,  e  successive
modificazioni  e  integrazioni  sull'ordinamento  del   lavoro   alle
dipendenze delle amministrazioni pubbliche; 
  Visto il decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85 «Disposizioni  urgenti
per  l'adeguamento  delle  strutture  di  Governo   in   applicazione
dell'art. 1, commi 376 e 377, della legge finanziaria del 24 dicembre
2007, n. 244» ed in particolare l'art. 1  che  accorpa  il  Ministero
dell'istruzione con il Ministero dell'universita' e della ricerca; 
  Vista  la  legge  14  luglio  2008,  n.  121  di  conversione,  con
modificazioni, del decreto-legge  16  maggio  2008,  n.  85,  recante
«Disposizioni urgenti per l'adeguamento delle strutture di governo in
applicazione dell'art. 1, commi 376 e 377, della  legge  24  dicembre
2007, n. 244» con la quale, tra l'altro, e'  stato  previsto  che  le
funzioni del Ministero  dell'universita'  e  della  ricerca,  con  le
inerenti  risorse  finanziarie,  strumentali  e  di  personale,  sono
trasferite al Ministero  dell'istruzione,  dell'universita'  e  della
ricerca; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri D.P.C.M.
del  6  agosto  2008  «Ricognizione,  in  via  amministrativa   delle
strutture trasferite al Ministero dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca, ai sensi dell'art. 1, comma 8,  del  decreto-legge  16
maggio 2008, n. 85, convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  14
luglio 2008, n. 121; 
  Visto il decreto del Presidente della  Repubblica  del  14  gennaio
2009, n. 16, «Regolamento recante la riorganizzazione degli uffici di
diretta   collaborazione   presso   il   Ministero   dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca»; 
  Visto il decreto del Presidente della  Repubblica  del  20  gennaio
2009, n. 17, «Regolamento recante  disposizioni  di  riorganizzazione
del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca»; 
  Visto il decreto ministeriale 27 luglio 2009 «Individuazione  degli
uffici di  livello  dirigenziale  non  generale  dell'Amministrazione
centrale»  (Gazzetta  Ufficiale  245  del  21  ottobre  2009)  e   in
particolare l'Allegato 3 - Punto 3) che stabilisce che l'Autorita' di
gestione dei programmi operativi comunitari 2000-2006 e 2007-2013  e'
l'ufficio VII della direzione generale  per  il  coordinamento  e  lo
sviluppo della ricerca; 
  Visti  i  regolamenti  comunitari  vigenti  per  la  programmazione
2007-2013; 
  Visto  il  Quadro  strategico  nazionale  (QSN)  per  la   politica
regionale di sviluppo 2007-2013 approvato con delibera: CIPE  n.  174
del 22 dicembre 2006 e con  successiva  decisione  della  Commissione
europea n. 3329 del 13 luglio 2007; 
  Visti i Programmi operativi regionali (POR) FESR  e  FSE  2007-2013
delle quattro regioni della convergenza (Calabria, Campania, Puglia e
Sicilia) previsti nell'ambito  del  QSN  e  adottati  con  rispettive
decisioni della Commissione europea; 
  Visto il Programma operativo nazionale «Ricerca  e  competitivita'»
2007-2013 per le regioni della convergenza (di seguito PON  R  &  C),
previsto dal QSN e  adottato  con  decisione  CE  (2007)  6882  della
Commissione europea del 21 dicembre  2007  (CCI:  2007IT161PO006),  e
cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo  regionale  (FESR)  e  dal
Fondo di rotazione (FDR) per l'attuazione delle politiche comunitarie
ex  art.  5  della  legge  16  aprile  1987,  n.  183  e   successive
modificazioni; 
  Considerato che il PON R & C individua quale autorita' di  gestione
prevista dal regolamento (CE) n. 1083/2006  e  dal  regolamento  (CE)
1828/2006 il dirigente pro-tempore dell'ufficio VII  della  direzione
generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca del MIUR; 
  Considerato che il PON R & C individua quale  organismo  intermedio
previsto dal regolamento (CE) n. 1083/2006 e successive modificazioni
e integrazioni e dal  regolamento  (CE)  n.  1828/2006  il  dirigente
pro-tempore della divisione V della  DG  per  l'incentivazione  delle
attivita' imprenditoriali del Ministero dello sviluppo economico; 
  Visto che il Programma si articola in assi prioritari  d'intervento
e obiettivi operativi e che  nell'ambito  dell'asse  I  «Sostegno  ai
mutamenti strutturali» si colloca l'obiettivo operativo «Reti per  il
rafforzamento del potenziale  scientifico-tecnologico  delle  regioni
della  convergenza»,   che   nell'ambito   dell'asse   II   «Sostegno
all'innovazione» si colloca l'obiettivo operativo  «Azioni  integrate
per  lo  sviluppo  sostenibile  e  la   diffusione   della   societa'
dell'informazione»  e  che  nell'ambito  dell'asse  III   «Assistenza
tecnica  e  attivita'  di  accompagnamento»  si  colloca  l'obiettivo
operativo  «Integrazioni  programmatiche  per  il  perseguimento   di
effetti di sistema» da perseguire anche con specifiche iniziative  di
osmosi nord/sud; 
  Visto che il PON R  &  C  contempla  un  percorso  attuativo  degli
interventi programmati  fondato  prioritariamente  sulla  stipula  di
appositi APQ o l'attivazione di altri  strumenti  della  «governante»
multi livello, al fine  di  rendere  sinergici  e  complementari  gli
interventi cofinanziati dallo stesso PON  e  dai  POR  delle  quattro
regioni convergenza ed evitare ogni possibile sovrapposizione  tra  i
due livelli di programmazione; 
  Considerato il lavoro istruttorio svolto dal MIUR e  dalle  quattro
amministrazioni regionali, in coerenza con le indicazioni emerse  nel
comitato   di   sorveglianza   del   7   maggio   2008,   finalizzato
all'individuazione  dei  fabbisogni  e  delle  linee   di   indirizzo
strategico da perseguire in materia di ricerca  e  innovazione  nelle
quattro regioni della  convergenza  in  coerenza  con  gli  obiettivi
specifici e operativi del PON R & C; 
  Visto il protocollo d'intesa, siglato in data 25 giugno  2009,  tra
il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e  della  ricerca  e  i
presidenti delle regioni della convergenza, per l'attuazione del  PON
R & C; 
  Visto il primo comma dell'art. 3 del predetto protocollo nel  quale
e' previsto che «per dare  attuazione  ai  contenuti  del  protocollo
d'intesa il MIUR e le regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia  si
impegnano alla definizione e  relativa  sottoscrizione  di  specifici
Accordi di  programma  quadro  (APQ),  individuati  quali  principali
strumenti operativi di attuazione del PON ricerca e competitivita'»; 
  Visti gli Accordi di programma  quadro  (APQ)  sottoscritti  il  31
luglio 2009 tra il MIUR, il Ministero dello sviluppo economico - MiSE
e tre delle regioni della convergenza (Calabria,  Campania,  Puglia),
nonche' gli ambiti/settori prioritari, le linee di intervento  e  gli
strumenti operativi in essi richiamati; 
  Visto l'Accordo di programma quadro (APQ) sottoscritto  in  data  8
ottobre 2009 tra il MIUR, il Ministero  dello  sviluppo  economico  -
MiSE e la regione Siciliana, nonche' gli  ambiti/settori  prioritari,
le linee di intervento e gli strumenti operativi in esso richiamati; 
  Visto il decreto  legislativo  27  luglio  1999,  n.  297,  recante
«Riordino della disciplina  e  snellimento  delle  procedure  per  il
sostegno della ricerca scientifica e tecnologica, per  la  diffusione
delle tecnologie, per la  mobilita'  dei  ricercatori»  e  successive
modificazioni e integrazioni; 
  Visto il decreto ministeriale D.M. 8 agosto 2000, n.  593,  recante
«Modalita' procedurali per la concessione delle agevolazioni previste
dal  decreto  legislativo  27  luglio  1999,  n.  297»  e  successive
modifiche ed integrazioni e, in particolare il  decreto  ministeriale
del  6  dicembre  2005,  n.  3245/Ric.  recante  l'adeguamento  delle
disposizioni del decreto ministeriale n. 593/2000; 
  Visto  il  decreto  ministeriale  D.M.  2  gennaio  2008,   recante
«Adeguamento delle disposizioni del  decreto  ministeriale  8  agosto
2000,  n.  593  («Modalita'  procedurali  per  la  concessione  delle
agevolazioni previste dal decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 297)
alla disciplina  comunitaria  sugli  aiuti  di  Stato  alla  ricerca,
sviluppo ed innovazione di cui alla comunicazione 2006/C 323/01; 
  Vista la raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE  del
6 maggio 2003 relativa alla definizione delle microimprese, piccole e
medie imprese (Gazzetta Ufficiale L  124  del  20  maggio  2003)  che
sostituisce la raccomandazione della  Commissione  europea  96/280/CE
del 3 aprile 1996; 
  Visto  il  decreto  ministeriale  del  Ministro   delle   attivita'
produttive del 18 aprile 2005, recante «Adeguamento  alla  disciplina
comunitaria dei criteri  di  individuazione  delle  piccole  e  medie
imprese» (Gazzetta Ufficiale 238 del 12 ottobre 2005); 
  Visti gli orientamenti in materia di aiuti  di  Stato  a  finalita'
regionale per il 2007-2013 (GUCE serie C n. 54 del 4 marzo 2006); 
  Visti gli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato destinati  a
promuovere gli investimenti in capitale di rischio  nelle  PMI  (GUCE
serie C n. 194 del 18 agosto 2006); 
  Visto il regolamento (CE) n.  1998/2006  relativo  all'applicazione
degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d'importanza minore  -
«de minimis» (GUCE serie L n. 379 del 28 dicembre 2006), e successive
modificazioni e integrazioni; 
  Vista la comunicazione della CE n. 2006/C 323/01  sulla  disciplina
comunitaria  degli  aiuti  di  Stato  alla  Ricerca  &   Sviluppo   &
Innovazione (GUCE del 30 dicembre 2006); 
  Vista la Carta degli aiuti di Stato a finalita' regionale 2007-2013
(Aiuto di Stato n. 324/2007); 
  Vista la disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la  tutela
ambientale (GUUE serie C n. 82 del 1° aprile 2008); 
  Vista la comunicazione della  commissione  sull'applicazione  degli
aiuti di Stato concessi sotto forma di garanzia (GUUE serie C n.  155
del 20 giugno 2008); 
  Visto il regolamento (CE)  n.  800/2008  della  commissione  del  6
agosto 2008 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il
mercato comune in applicazione degli articoli 87 e  88  del  trattato
(GUCE serie L n. 214 del 9 agosto 2008); 
  Vista la legge 8 agosto 1985,n.443 (Gazzetta Ufficiale n.  199  del
24  agosto  1985)  legge  quadro  per  l'artigianato   e   successive
modificazioni e integrazioni; 
  Vista la deliberazione MURST del 25 marzo 1994 (Gazzetta  Ufficiale
n. 187 dell'11 agosto 1994) che  individua  i  parchi  scientifici  e
tecnologici del Mezzogiorno d'Italia; 
  Considerato  opportuno  procedere  all'attuazione   dell'azione   I
«Distretti di alta tecnologia  e  relative  reti»  e  dell'azione  II
«Laboratori pubblico-privati e relative  reti»  previste  nell'ambito
dell'obiettivo operativo «Reti per il  rafforzamento  del  potenziale
scientifico-tecnologico delle regioni della convergenza»,  attraverso
le disposizioni del decreto legislativo 27 luglio 1999; 
  Ritenuto necessario creare opportune sinergie ed  integrazioni  tra
gli interventi dell'asse I e nello specifico per le azioni I e azione
II; 
  Considerato opportuno, ai fini della creazione o  rafforzamento  di
reti,  preliminarmente  individuare,  valorizzare  e  potenziare   le
esperienze aggregative gia' avviate e, in particolare, dei  distretti
ad alta tecnologia e dei laboratori pubblico-privati; 
  Vista la  delibera  CIPE  dell'11  dicembre  2004,  n.  81  che  ha
assegnato definitivamente l'importo di 140 milioni  di  euro  per  la
realizzazione di azioni ed iniziative finalizzate all'attivazione  di
Distretti ad alta tecnologia nelle regioni del Mezzogiorno attraverso
specifici accordi di programma; 
  Visto l'Accordo di programma quadro (APQ) sottoscritto  in  data  9
marzo 2005 tra il Ministero dell'economia e delle finanze,  Ministero
dell'istruzione  dell'universita'  e  della  ricerca  e  la   regione
Campania per  la  realizzazione  del  distretto  ad  alta  tecnologia
«Ingegneria dei materiali compositi polimerici e strutture»; 
  Visto l'Accordo di programma quadro (APQ) sottoscritto in  data  28
aprile 2005 tra il Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero
dell'istruzione dell'universita' e della ricerca e la regione  Puglia
per la realizzazione di distretti  ad  alta  tecnologia  nei  settori
meccatronica, high tech, e biotecnologie (agroalimentare); 
  Visto il III atto  integrativo  dell'Accordo  di  programma  quadro
(APQ) in materia di «Ricerca» sottoscritto in data 27  novembre  2007
tra  il  Ministero   dell'economia   e   delle   finanze,   Ministero
dell'istruzione dell'universita' e della ricerca e la regione  Puglia
per la realizzazione di un distretto ad alta tecnologia  nel  settore
«Energia»; 
  Visto l'Accordo di programma quadro (APQ) sottoscritto  in  data  3
agosto 2005 tra il Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero
dell'istruzione  dell'universita'  e  della  ricerca  e  la   regione
Calabria per la creazione di due distretti  ad  alta  tecnologia  nei
settori della «logistica e trasformazione» e dei «beni culturali»; 
  Visto l'Accordo di programma quadro (APQ) sottoscritto in  data  14
giugno 2005 tra il Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero
dell'istruzione dell'universita' e della ricerca e la regione Sicilia
per la realizzazione di distretti  ad  alta  tecnologia  nei  settori
agrobio e pesca ecocompatibile, trasporti navali e commerciali, micro
e nanosistemi; 
  Vista la deliberazione n. 83 del 13 novembre 2003 del CIPE  che  al
punto 2, nell'assegnare al MIUR l'importo complessivo di 900  milioni
di euro, destina 240 milioni di euro al potenziamento  di  centri  di
ricerca  pubblico-privati  presenti  nel  mezzogiorno,  con   annesse
attivita' di formazione; 
  Visto il decreto direttoriale n. 602 del 14 marzo 2005 «Invito alla
presentazione  di   progetti   di   ricerca   industriale,   sviluppo
precompetitivo, formazione per la realizzazione e/o potenziamento  di
laboratori pubblico-privati nelle regioni del  Mezzogiorno  d'Italia»
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 marzo 2005; 
  Visti i laboratori pubblico-privati finanziati con  le  risorse  di
cui al decreto direttoriale n. 602/2005 attuato ai sensi dell'art. 12
del decreto ministeriale 8 agosto 2000,  n.  593,  nell'ambito  delle
regioni della convergenza; 
  Viste le risorse comunitarie (FESR) e nazionali (FDR) destinate per
questi interventi nell'ambito del protocollo di intesa del 25  giugno
2009 e complessivamente pari a euro 915 milioni di euro; 
  Visto in particolare, l'art. 13 del predetto  decreto  ministeriale
n. 593  del  2000  e  successive  modificazioni  e  integrazioni  che
consente il ricorso alla procedura negoziale per la realizzazione  di
interventi di particolare interesse del Ministero; 
  Visti i criteri di selezione delle operazioni da  cofinanziare  sul
PON R & C presentati nel comitato di sorveglianza del 7 maggio 2008 e
approvati il 6 giugno 2008 con procedura scritta; 
  Viste le indicazioni formulate  dal  tavolo  tecnico  previsto  dal
citato protocollo di intesa, istituito con decreto ministeriale prot.
624/Ric del 22 ottobre 2009, in relazione alla linea di intervento n.
2 indicata negli APQ del 31 luglio 2009 e dell'8 ottobre 2009; 
  Visto il testo dell'avviso predisposto dall'autorita'  di  gestione
del PON R & C e trasmesso con nota n. 2831 del 26 ottobre 2010; 
  Ritenuto di poter procedere alla pubblicazione del suddetto avviso; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
 
                 Finalita' e oggetto dell'intervento 
 
  1. Il Programma  operativo  nazionale  «Ricerca  e  competitivita'»
2007-2013 (di seguito «PON R & C») per le regioni  della  convergenza
(Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), cofinanziato dal Fondo europeo
di  sviluppo  regionale  (FESR)  dell'Unione  europea  e  da  risorse
nazionali  (Fondo  di  rotazione  -  FDR),  ricomprende,  nell'ambito
dell'asse I «Sostegno  ai  mutamenti  strutturali»,  lo  sviluppo  di
azioni denominate «Distretti di alta tecnologia e  relative  reti»  e
«Laboratori pubblico-privati e relative reti». 
  2. Per «Distretti ad alta tecnologia» si intendono aggregazioni  su
base territoriale di imprese, universita' ed istituzioni di  ricerca,
guidate da uno specifico organo di governo, focalizzate su un  numero
definito e limitato  di  aree  scientifico-tecnologiche  strategiche,
idonee a sviluppare e consolidare la competitivita' dei territori  di
riferimento e raccordate con insediamenti di eccellenza esistenti  in
altre aree territoriali del paese. 
  3.  I  «Laboratori  pubblico-privati»  costituiscono   un   insieme
integrato  e  organico  di   attivita'   di   ricerca   fondamentale,
industriale e sviluppo sperimentale, che contempla la  partecipazione
congiunta di atenei, imprese ed  enti  pubblici  di  ricerca  per  il
perseguimento di obiettivi scientifico-tecnologici sia di breve-medio
periodo sia di medio-lungo periodo. 
  4. Il  Protocollo  di  intesa  tra  il  Ministero  dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca (di seguito «MIUR») e le  4  regioni
della convergenza del 25 giugno  2009,  e  i  successivi  Accordi  di
programma quadro  (APQ),  hanno  destinato,  a  tale  scopo,  risorse
finanziarie, tra quelle di competenza del MIUR, complessivamente pari
915 milioni di euro, finalizzate sia al potenziamento delle  migliori
esperienze esistenti, sia al sostegno di nuove esperienze. 
  5. Il MIUR, ai fini della  migliore  attuazione  complessiva  delle
azioni descritte,  intende  preliminarmente  individuare  i  migliori
modelli  di  aggregazione  pubblico-privata  esistenti  sui  predetti
territori, valorizzandoli e/o potenziandoli, attraverso interventi  a
sostegno di attivita' di ricerca industriale e sviluppo sperimentale,
nonche' di connesse attivita' di formazione per la creazione  di  una
massa critica di capitale umano con  profilo  scientifico-tecnologico
ed  attitudini  imprenditoriali  idonee  a   favorire   i   mutamenti
tecnologici ed economici delle regioni della convergenza. 
  6. Con il decreto ministeriale prot. n. 1/Ric del 18  gennaio  2010
«Invito  alla  presentazione  di  progetti  di  ricerca   industriale
nell'ambito   del   Programma   operativo   nazionale   «Ricerca    e
competitivita' 2007-2013» regioni convergenza asse I  -  Sostegno  ai
mutamenti      strutturali      obiettivo       operativo:       aree
scientifico-tecnologiche generatrici di  processi  di  trasformazione
del  sistema  produttivo  e  creatrici  di  nuovi  settori.   Azione:
interventi di sostegno della ricerca industriale», il MIUR ha  inteso
sviluppare  interventi  finalizzati  a  sostenere,  nel   breve-medio
periodo, la competitivita' e la crescita di capacita'  innovative  di
ben definiti settori  produttivi,  localizzati  nelle  regioni  della
convergenza. 
  7. L'attuale  «Avviso»,  rivolto  allo  sviluppo/potenziamento  dei
distretti  ad  alta  tecnologia  e  dei  laboratori  pubblico-privato
esistenti,  nonche'  alla  creazione  di  nuovi  distretti  ad   alta
tecnologia e/o nuove  aggregazioni  vuole  invece  avere  una  chiara
distintivita' e specificita'. 
  8. Le dinamiche del cambiamento tecnologico, la rapida evoluzione e
convergenza delle tecnologie abilitanti (tra le altre, le  tecnologie
genetiche,   le   tecnologie    dei    materiali,    le    tecnologie
dell'informazione e della comunicazione, le  tecnologie  connesse  al
funzionamento  del  cervello,  le  tecnologie  per  l'energia  e  per
l'ambiente) dischiudono  nuove  opportunita'  per  il  mercato  e  la
societa', in termini di nuovi prodotti, nuovi servizi, nuovi mercati,
nuovi settori produttivi, diverse modalita' di  organizzazione  della
produzione, delle istituzioni, dei servizi sociali ed in  particolare
della pubblica amministrazione. 
  9. Per valorizzare questi spazi di opportunita' e  quindi  il  loro
impatto sulla «mutazione strutturale»  dei  sistemi  economici  delle
regioni della convergenza, auspicata come obiettivo di fondo del  PON
R   &   C,   assumono    rilevanza    le    operazioni    strategiche
inter-istituzionali (imprese, universita', enti pubblici di  ricerca)
con valenza  inter-disciplinare  ed  internazionale,  finalizzate  ad
integrare ricerca-formazione-innovazione. 
  10. I distretti ad alta tecnologia, i laboratori pubblico-privati e
eventuali  nuove  aggregazioni  pubblico-private   debbono   pertanto
concorrere   a   realizzare   sistemi   integrati   e   coerenti   di
«ricerca-formazione-innovazione»  da  identificare  come   propulsori
della crescita economica sostenibile delle regioni della convergenza. 
  11. I distretti ad alta tecnologia, inglobando e/o collegandosi  ai
laboratori  pubblico-privati,  nonche'  stabilendo   e   valorizzando
possibili connessioni con analoghe esperienze esistenti al  di  fuori
delle regioni  della  convergenza,  attraverso  progetti  di  ricerca
interdisciplinari connessi alle tecnologie  abilitanti  e  attraverso
pratiche lavorative eccellenti ed  approfondimenti  teorici,  debbono
sviluppare  una  massa  critica  di   competenze   interdisciplinari,
capacita' innovative  e  creare  l'imprenditorialita'  emergente  dai
saperi scientifici e tecnologici (start-up, spin-off di ricerca). 
  12. Negli ultimi anni il MIUR, attraverso l'utilizzo di risorse del
Fondo aree sottoutilizzate (FAS) a tale scopo assegnate dal  CIPE,  e
in accordo con le amministrazioni delle regioni della convergenza, ha
favorito la nascita di una serie di distretti ad alta tecnologia e di
laboratori pubblico-privati, anche finanziando, secondo le  modalita'
previste dal decreto  legislativo  n.  297  del  27  luglio  1999,  e
successive modificazioni e integrazioni, una pluralita'  di  progetti
di  ricerca  industriale  (comprensivi  di  attivita'   di   sviluppo
sperimentale e di formazione professionale di ricercatori  e  tecnici
di ricerca), tuttora in corso di svolgimento. 
  13. Gli interventi contemplati nel presente avviso si rivolgono sia
al potenziamento e all'eventuale  completamento  di  quanto  avviato,
d'intesa con le regioni della convergenza, in questi ultimi anni, sia
alla creazione di  nuovi  distretti  ad  alta  tecnologia  e/o  nuove
aggregazioni  pubblico-private,  secondo  quanto  concordato  con  le
amministrazioni regionali, in modo da  integrare  le  azioni  con  le
linee di sviluppo strategico degli enti stessi.