IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto il Regolamento CE n. 1260/1999 del Consiglio europeo  del  21
giugno 1999; 
  Vista la Decisione della Commissione europea n. C(2000)  2050,  del
1° agosto  2000,  recante  approvazione  del  Quadro  Comunitario  di
Sostegno  (QCS)  per  gli  interventi  strutturali  comunitari  nelle
Regioni interessate dall'obiettivo 1 in Italia; 
  Vista la decisione della Commissione europea n. C (2004) 4689,  del
30 novembre 2004, che approva il nuovo testo del  Quadro  Comunitario
di Sostegno (QCS) per gli  interventi  strutturali  comunitari  nelle
Regioni italiane dell'obiettivo 1, modificato sulla base degli  esiti
della revisione di meta' percorso; 
  Visto l'art. 2, comma 203 della legge 23 dicembre 1996, n.  662,  e
successive modificazioni ed integrazioni,  che  detta  la  disciplina
della programmazione negoziata e prevede  l'Intesa  istituzionale  di
programma, quale accordo tra le Amministrazioni centrali e le regioni
o le  province  autonome,  con  cui  tali  soggetti  si  impegnano  a
collaborare  sulla  base  di  una  ricognizione  programmatica  delle
risorse finanziarie disponibili, dei  soggetti  interessati  e  delle
procedure amministrative occorrenti, per la realizzazione di un piano
pluriennale  di  interventi  di  interesse  comune  o  funzionalmente
collegati; 
  Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27  dicembre  2002,  n.  289
(legge finanziaria 2003), con i quali vengono  istituiti,  presso  il
Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  e  il  Ministero   delle
attivita'  produttive,  i   Fondi   per   le   aree   sottoutilizzate
(coincidenti con l'ambito territoriale delle  aree  depresse  di  cui
alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art.  19,  comma  5,
del decreto legislativo n. 96/1993) nei quali si concentra e  si  da'
unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme  degli  interventi
aggiuntivi a finanziamento nazionale  che,  in  attuazione  dell'art.
119, comma  5,  della  Costituzione,  sono  rivolti  al  riequilibrio
economico e sociale fra aree del Paese; 
  Visto l'art. 1, comma 2, del decreto-legge 8 maggio 2006,  n.  181,
convertito dalla legge 17 luglio 2006, n.  233,  che  trasferisce  al
Ministero dello sviluppo economico il Dipartimento per  le  politiche
di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui all'art. 24, comma  1,
lettera c) del decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  300,  ivi
inclusa la gestione del Fondo per le aree  sottoutilizzate  (FAS)  di
cui al citato art. 61; 
  Visto il decreto-legge 25 giugno  2008,  n.  112,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  6  agosto   2008,   n.   133,   recante
«Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la  semplificazione,
la competitivita', la stabilizzazione della  finanza  pubblica  e  la
perequazione tributaria»; 
  Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196,  recante  disposizioni  in
materia di contabilita' e finanza pubblica; 
  Visto l'art. 2 del decreto-legge 31 maggio  2010,  n.  78,  recante
misure  urgenti  in  materia  di  stabilizzazione  finanziaria  e  di
competitivita' economica, che prevede fra l'altro la riduzione  degli
stanziamenti del Fondo per le aree sottoutilizzate di cui  si  dovra'
tenere conto nella  fase  di  riprogrammazione  delle  risorse  dello
stesso Fondo prevista dalla presente delibera; 
  Visto il Quadro  Comunitario  di  Sostegno  (QCS)  per  le  Regioni
dell'obiettivo 1 2000-2006, di cui alle Decisioni  della  Commissione
europea n. C(2000) 2050 del 1° agosto 2000 e n. C (2004) 4689 del  30
novembre 2004; 
  Visto  il  Documento  di  programmazione  economica  e  finanziaria
2007-2011, approvato dal Consiglio dei Ministri il 7  luglio  2006  e
recepito dal Parlamento il 26  luglio  2006,  che  affida  al  Quadro
Strategico Nazionale (QSN) il compito  di  indirizzare  la  spesa  in
conto capitale diretta ad obiettivi di riequilibrio economico-sociale
in  particolare  nel   Mezzogiorno,   di   ridurre   la   persistente
sottoutilizzazione di risorse nel Mezzogiorno e di  contribuire  alla
ripresa della competitivita' e della produttivita' dell'intero Paese; 
  Visto il Documento di programmazione  economica-finanziaria  (DPEF)
2008-2011,  approvato  dal  Governo  il  28  giugno  2007,  che,  nel
richiamare  obiettivi  e  priorita'  della  programmazione   unitaria
comunitaria e nazionale contenuta nel  QSN  2007-2013,  richiede  una
forte complementarieta' fra politica regionale e politica economica e
la   conseguente   collaborazione   fra   i   diversi   livelli    di
responsabilita'; 
  Vista la delibera di questo Comitato 22 marzo 2006, n. 14 (Gazzetta
Ufficiale   n.   256/2006),   concernente   la    disciplina    della
«Programmazione delle risorse del Fondo per le  aree  sottoutilizzate
mediante le Intese  istituzionali  di  programma  e  gli  Accordi  di
programma quadro»; 
  Vista la delibera di questo  Comitato  22  dicembre  2006,  n.  174
(Gazzetta Ufficiale n. 95/2007), con la quale e' stato  approvato  il
QSN 2007-2013; 
  Vista la delibera di questo Comitato 3 agosto 2007, n. 82 (Gazzetta
Ufficiale n. 301/2007) che definisce le procedure e le  modalita'  di
attuazione del  meccanismo  premiale  collegato  agli  «obiettivi  di
servizio»; 
  Vista la delibera di questo  Comitato  21  dicembre  2007,  n.  166
(Gazzetta Ufficiale n. 123/2008) concernente l'attuazione del  QSN  e
la programmazione del  Fondo  per  le  aree  sottoutilizzate  per  il
periodo 2007-2013; 
  Vista la delibera di questo  Comitato  18  dicembre  2008,  n.  112
(Gazzetta Ufficiale n. 50/2009) con la quale e' stata,  fra  l'altro,
aggiornata la dotazione del FAS per il periodo  2007-2013  alla  luce
dei  provvedimenti  legislativi  intervenuti  dopo  l'adozione  della
citata delibera n. 166/2007; 
  Vista la delibera di questo Comitato 6 marzo 2009, n.  1  (Gazzetta
Ufficiale n. 137/2009) che,  in  conseguenza  di  vari  provvedimenti
legislativi, prevede un ulteriore aggiornamento della  dotazione  del
FAS destinata ai Programmi  strategici  regionali,  interregionali  e
agli obiettivi di servizio di cui alla delibera n. 166/2007; 
  Viste le Decisioni del Comitato di  sorveglianza  del  QCS  del  25
luglio 2008 e dell'8 ottobre 2009,  che  dispongono  in  merito  alle
modalita'  di  utilizzo  delle  risorse  liberate   nell'ambito   dei
Programmi comunitari 2000-2006; 
  Vista  la  circolare  del  Ministero   dell'economia   e   finanze,
Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione  (ora  Ministero
dello sviluppo economico) del 9 ottobre 2003 relativa al monitoraggio
degli interventi inseriti in APQ; 
  Considerato  che,  in  attuazione  della   politica   di   coesione
comunitaria, il QSN 2007-2013 ha unificato  la  programmazione  della
politica regionale comunitaria e la politica regionale  nazionale,  a
cui e' destinato il Fondo per le aree sottoutilizzate, prevedendo  un
sistema multilivello di governance, ed  in  particolare:  a)  livello
della  programmazione  strategica   specifica;   b)   livello   della
condivisione istituzionale dell'Intesa istituzionale di programma; c)
livello dell'attuazione,  attraverso  lo  strumento  dell'accordo  di
programma quadro,  ovvero  attraverso  lo  strumento  dell'attuazione
diretta; 
  Attesi  gli  esiti  della  preliminare  ricognizione  avviata   dal
Ministero dello sviluppo economico, Dipartimento per lo sviluppo e la
coesione economica, anche ai sensi dell'art.  6-quater  della  citata
legge n. 133/2008 e considerato che gli esiti  di  tale  ricognizione
sono stati gia' forniti alle Amministrazioni interessate ai  fini  di
un riscontro tuttora in corso e suscettibile  pertanto  di  modifiche
dei dati relativi alle Amministrazioni regionali e centrali; 
  Considerato che nell'ambito di tale ricognizione  effettuata  sulla
base dei dati di monitoraggio al 31 dicembre 2009, tratti dal sistema
di monitoraggio degli Accordi di programma quadro  attivo  presso  il
Ministero dello sviluppo economico, e'  stata  accertata  l'esistenza
di: 
  risorse non specificatamente destinate ad interventi o che comunque
non impegnate attraverso obbligazioni  giuridicamente  vincolanti  da
parte dei soggetti attuatori; 
  risorse rinvenienti da economie e da accantonamenti; 
  interventi  programmati  prima  del  31  dicembre  2008,  in   fase
progettuale e con avanzamento economico nullo; 
  interventi con avanzamento economico inferiore al 10%; 
  sanzioni maturate a valere sulle assegnazioni 2002,  2003,  2004  e
2005 per le quali  non  sono  state  previste  modalita'  di  rientro
finanziario nei termini della citata delibera n. 1/2009; 
  Considerato che il rispetto degli  obiettivi  di  finanza  pubblica
impone che le risorse  pubbliche,  segnatamente  quelle  destinate  a
investimenti, siano utilizzate  in  modo  ancor  piu'  efficiente  ed
efficace e che,  conseguentemente,  sia  svolta  una  piu'  capillare
attivita' di controllo per evitare immobilizzazioni improduttive; 
  Considerato che, per il consolidarsi della  ripresa  economica,  e'
ancor piu' necessario puntare alla ottimizzazione degli  investimenti
pubblici, garantendo che gli stessi: 
  siano concentrati per massimizzarne l'impatto; 
  rispondano a una strategia di crescita dei territori; 
  siano indirizzati a migliorare la qualita' della vita dei cittadini
e a ridurre i divari delle aree in ritardo di sviluppo; 
  Riaffermata l'esigenza, in attuazione delle previsioni di cui  agli
articoli 6-quater, 6-quinquies e 6-sexies della legge n. 133/2008, di
concentrare  su  interventi  di  rilevanza  strategica  nazionale  le
risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate  e  le  risorse  ancora
disponibili generate, nell'ambito  della  programmazione  comunitaria
2000-2006, da progetti originariamente finanziati con  fonti  diverse
dai Fondi strutturali europei ed oggetto di  rimborso  a  carico  del
bilancio comunitario (c.d. risorse liberate); 
  Ritenuta la necessita' di collegare l'attivazione delle risorse FAS
relative  alla  programmazione  attuativa  regionale  2007/2013  alla
preventiva ricognizione  dello  stato  di  attuazione  dei  Programmi
regionali FAS 2000-2006; 
  Acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti  tra
lo Stato, le regioni e le province autonome del 29 luglio  2010,  nel
quale  si  fa  presente  che  le  regioni,  pur  essendosi   espresse
negativamente sulla proposta presentata dal Ministro per  gli  affari
regionali e la coesione territoriale, hanno formulato, in un apposito
documento  allegato  al  detto  parere,  alcuni  emendamenti  il  cui
integrale accoglimento consentirebbe di trasformare in favorevole  il
parere medesimo; 
  Vista la proposta presentata dal Ministro per gli affari  regionali
e la coesione territoriale con la nota n. 2174/Gab.  F.270/3  del  29
luglio 2010 con la quale viene  comunicato  il  parziale  recepimento
degli emendamenti presentati  dalle  Regioni,  sottolineando  che  la
proposta in esame  costituisce  una  ricognizione  preliminare  anche
all'attuazione degli articoli 6-quater  e  6-sexies  della  legge  n.
133/2008,  in  relazione  ai  quali  sara'  chiesta  l'intesa   della
Conferenza Stato-regioni; 
  Udito  l'intervento  del  Ministro  delle  infrastrutture   e   dei
trasporti che, in relazione alla destinazione delle risorse  liberate
a progetti del  proprio  Dicastero,  ha  sottolineato  l'esigenza  di
tenere conto del Piano per  il  Mezzogiorno  trasmesso  dallo  stesso
Dicastero al Ministero dello sviluppo economico e  delle  indicazioni
contenute nell'Allegato  infrastrutture  alla  Decisione  di  finanza
pubblica; 
  Udito altresi' l'intervento  del  Ministro  dell'economia  e  delle
finanze in ordine alla  necessita'  di  una  puntuale  e  contestuale
ricognizione degli impegni in essere delle  regioni,  delle  province
autonome  e  delle  Amministrazioni   centrali,   nell'ambito   della
programmazione 2000-2006, al fine di verificare che  le  risorse  che
risulteranno disponibili dal monitoraggio  effettuato  dal  Ministero
dello sviluppo economico, siano riprogrammabili  compatibilmente  con
gli stanziamenti di bilancio; 
  Ritenuto di dover procedere con  sollecitudine  all'adozione  della
presente delibera; 
 
                             Prende atto 
 
degli esiti della preliminare  ricognizione  di  cui  alle  premesse,
svolta dal Ministero dello sviluppo economico,  Dipartimento  per  lo
sviluppo e la coesione economica, in merito a: 
  l'utilizzo delle risorse  FAS  ripartite  da  questo  Comitato  con
delibere antecedenti la delibera n. 166/2007, ricognizione effettuata
anche sulla base dei dati al 31 dicembre 2009 tratti dal  sistema  di
monitoraggio degli Accordi di programma quadro; 
  l'ammontare  delle  risorse  liberate  nell'ambito  dei   programmi
operativi  2000-2006  dell'Obiettivo  1,   cofinanziati   dai   Fondi
strutturali, accertate e comunque da  rideterminare  sulla  base  dei
rapporti finali di esecuzione da presentare, a corredo delle  domande
di saldo finale, entro il 30 settembre 2010. 
  I risultati di tale preliminare  ricognizione  sono  sinteticamente
riportati nei seguenti punti: 
  risorse  FAS  assegnate  a  regioni   e   province   autonome   non
programmate,   non   impegnate,   o   risultanti   da   economie   ed
accantonamenti per un valore pari a 1.443,9 milioni di euro, al lordo
dei disimpegni automatici maturati; 
  risorse FAS assegnate a regioni  e  province  autonome  relative  a
interventi con avanzamento inferiore al 10%, per  un  valore  pari  a
6.870,2 milioni di euro; 
  risorse FAS assegnate ad Amministrazioni centrali non  impegnate  o
non inserite in Accordi di programma quadro alla data del  31  maggio
2008 per un valore pari ad oltre 4.043,7 milioni di  euro,  al  lordo
delle destinazioni  gia'  operate  per  legge  e  delle  assegnazioni
disposte con delibere  di  questo  Comitato  prima  dell'esame  della
presente ricognizione; 
  risorse liberate sui Fondi comunitari  (QCS,  OB.1,  2000  -  2006)
disponibili, per un valore pari a 10.978,5 milioni di euro; 
  risorse liberate sui Fondi comunitari (QCS,  OB  1,  2000  -  2006)
soggette a impegni giuridicamente vincolanti, per un  valore  pari  a
5.642,4 milioni di euro. 
  Le risorse FAS assegnate a Regioni e Province  autonome  sono  cosi
sinteticamente suddivise:  
 


            Descrizione                              Importo				

Fas assegnato (*)                                    20.649,0

FAS programmate in Intese a)                         19.815,4

FAS stato d' avanzamento b)                          43,4%

FAS risorse in sanzione c)                           628,5

FAS risorse non programmate in APQ d)                557,7

FAS economie e accantonamenti e) ed f)               886,2

FAS risorse associate a interventi                   6.870,2
potenzialmente critici g) e h)


 
   (*)  Importo  comprensivo  del  finanziamento  di   ordinanze   di
protezione civile. 
  Nelle tavole allegate  sono  individuate  per  ciascuna  regione  e
provincia autonoma (allegato 1) e Amministrazione centrale  (allegato
2): 
  a)  le   risorse   FAS   programmate   nell'ambito   delle   Intese
istituzionali di programma; 
  b) lo stato di avanzamento delle Intese istituzionali di programma; 
  c) l'entita' delle sanzioni maturate per ogni Intesa  istituzionale
di programma a valere sulle assegnazioni 2002, 2003, 2004 e 2005  per
le quali non sono state previste modalita' di rientro finanziario nei
termini della delibera CIPE n. 1/2009; 
  d) le risorse  non  programmate  attraverso  Accordi  di  programma
quadro; 
  e) le risorse programmate attraverso Accordi  di  programma  quadro
senza puntuale destinazione ad interventi specifici; 
  f)  le   economie   riprogrammabili   generate   dagli   interventi
finanziati; 
  g) gli interventi programmati prima del 31 dicembre 2008,  in  fase
progettuale e con avanzamento economico nullo; 
  h) gli interventi con avanzamento economico inferiore al 10%; 
  i) le risorse FAS di competenza regionale non impegnate  attraverso
obbligazioni giuridicamente vincolanti; 
  j) le risorse FAS di competenza delle Amministrazioni centrali  non
impegnate attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti; 
  k) le risorse liberate inerenti il QCS, come sopra definite; 
 
                              Delibera: 
 
1. Risorse disponibili per la riprogrammazione. 
  1.1 Le risorse del FAS assegnate dal CIPE con delibere  di  riparto
antecedenti la delibera n.166/2007, che  alla  data  dell'entrata  in
vigore della manovra finanziaria di cui al decreto-legge n.  78/2010,
attualmente in corso di conversione, risultino: 
    a)  non  programmate  e  non  impegnate  attraverso  obbligazioni
giuridicamente vincolanti; 
    b) derivanti da economie  e  accantonamenti  a  qualunque  titolo
prodottisi: 
  sono  oggetto  di  riprogrammazione  secondo  regole,  indirizzi  e
criteri da definire con successiva delibera di  questo  Comitato,  di
cui al seguente punto 3, da adottare entro il mese di settembre 2010,
compatibilmente con gli stanziamenti di bilancio, restando sospese le
attivita' di programmazione, riprogrammazione e  rimodulazione  delle
risorse FAS assegnate dal CIPE con delibere di riparto del  Fondo  di
cui alle premesse, fatta eccezione  per  quelle  risorse  finalizzate
alla copertura di sanzioni maturate, nell'ammontare  individuato  per
ciascuna Amministrazione nelle tavole allegate. 
  1.2 Le risorse liberate che, alla data di assunzione della presente
delibera,  risultino   non   impegnate   attraverso   assunzione   di
obbligazioni giuridicamente vincolanti sono  altresi'  oggetto  della
riprogrammazione secondo le medesime modalita' di cui al  punto  1.1.
e, comunque, in conformita' con le disposizioni del QCS, obiettivo 1,
paragrafo 6.3.6, cosi' come integrate dalle decisioni del Comitato di
sorveglianza del 25 luglio 2008 e dell'8 ottobre 2009. 
  Tale disposizione non si applica alla quota  parte  delle  suddette
risorse destinata a finanziare  il  completamento  dei  progetti  non
conclusi inseriti nelle certificazioni finali di spesa dei  programmi
operativi 2000-2006 e indicati nei  rapporti  finali  di  esecuzione,
secondo quanto  disposto  con  decisione  della  Commissione  europea
COM(2006) 3424, del  1°  agosto  2006,  recante  «Orientamenti  sulla
chiusura degli interventi (2000-2006) dei Fondi strutturali». 
2. Attivita' di monitoraggio e verifica per interventi critici. 
  Gli  interventi  finanziati  con  risorse  FAS  il  cui  stato   di
avanzamento rilevato dal monitoraggio evidenzi la potenziale presenza
di criticita' in fase di attivazione e/o attuazione  saranno  oggetto
di un  apposito  programma  di  verifiche  da  parte  dell'Unita'  di
verifica degli investimenti pubblici (UVER) del  citato  Dipartimento
per lo sviluppo e la coesione economica, sulla base di  un  piano  di
lavoro condiviso  dal  detto  Dipartimento  e  dalle  Amministrazioni
interessate. 
  In  particolare  le  verifiche  saranno  eseguite  su  campioni  di
interventi comunicati alle Amministrazioni interessate  e  verteranno
prioritariamente su: 
  interventi con un avanzamento economico (costo realizzato) nullo  o
inferiore al 10%; 
  interventi con un avanzamento economico superiore  al  10%  ma  che
denotano lentezze o ritardi nella prosecuzione dell'investimento. 
  Le verifiche accertano: 
  le cause del mancato avanzamento dell'intervento; 
  le azioni necessarie, con la stima dei conseguenti  tempi,  per  la
rimozione delle criticita'. 
  L'UVER entro il 31 ottobre 2010 procedera' a effettuare le predette
verifiche con riferimento a un  primo  campione  di  interventi.  Gli
esiti di tali verifiche saranno  definiti  dall'UVER,  congiuntamente
con un rappresentante del Dipartimento per  la  programmazione  e  il
coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio
dei Ministri, entro il 31 gennaio 2011. 
  Sulla base  degli  esiti  di  tali  verifiche,  le  Amministrazioni
titolari delle risorse valutano l'eventuale  definanziamento,  ovvero
l'assunzione di azioni correttive. In mancanza  di  tali  adempimenti
viene sottoposta al CIPE la proposta di riduzione delle  assegnazioni
alle Amministrazioni per un importo pari alle  risorse  FAS  allocate
sugli interventi, che verranno riprogrammate ai sensi del  successivo
punto 3. 
  L'UVER sottoporra' altresi' ad accertamento documentale  la  natura
delle obbligazioni giuridicamente vincolanti  assunte  sulle  risorse
liberate anteriormente  alla  data  della  presente  delibera,  fermi
restando i controlli a campione sul corretto reimpiego delle  risorse
stesse gia' previsti in conformita' con le  disposizioni  del  Quadro
comunitario di sostegno, obiettivo 1,  paragrafo  6.3.6,  cosi'  come
integrate dalle richiamate decisioni del Comitato di sorveglianza. 
3. Indirizzi e criteri generali per la programmazione delle risorse. 
  Con  delibera  di  questo  Comitato,  d'intesa  con  la  Conferenza
Stato-regioni nelle ipotesi di cui agli articoli 6-quater e  6-sexies
del  decreto-legge  n.  112/2008,  da  adottarsi  entro  il  mese  di
settembre, saranno definiti gli obiettivi, i criteri e  le  modalita'
della riprogrammazione delle risorse FAS  e  delle  risorse  liberate
riprogrammabili  ai  sensi  del  precedente  punto  1,  compresi  gli
ulteriori  rimborsi  generati  da  progetti  con  diversa   copertura
finanziaria rendicontati sui Programmi comunitari 2007-2013,  nonche'
delle risorse derivanti dal definanziamento di interventi di  cui  al
precedente  punto  2,  nel  rispetto  della  originaria  destinazione
settoriale e territoriale. 
  La riprogrammazione terra' inoltre conto dell'insieme delle risorse
ordinarie,  nazionali  e  regionali,  disponibili  per   investimenti
pubblici su ciascun territorio,  ivi  comprese  quelle  previste  dai
contratti di servizio degli Enti nazionali, che  dovranno  assicurare
il loro pieno coinvolgimento nelle modalita' di attuazione. 
4. Aggiornamento degli esiti della ricognizione. 
  Qualora nel corso  delle  attivita'  di  cui  ai  punti  precedenti
dovessero  emergere,  anche  in  conseguenza  del  confronto  con  le
regioni, le province autonome e  le  Amministrazioni  centrali,  dati
diversi da quelli  riportati  nelle  tavole  allegate  alla  presente
delibera, il Ministero dello sviluppo economico, Dipartimento per  lo
sviluppo e la coesione economica, provvedera' ad aggiornare le tavole
e ad informarne questo Comitato per la formale presa d'atto. 
  Resta ferma la necessita' di una puntuale  e  contestuale  verifica
della compatibilita' delle  risorse  riprogrammabili  risultanti  dal
monitoraggio effettuato dal Ministero dello  sviluppo  economico  con
gli stanziamenti di bilancio. 
 
    Roma, 30 luglio 2010 
 
                                            Il Presidente: Berlusconi 
 
Il segretario: Micciche' 
 

Registrato alla Corte dei conti il 12 novembre 2010 
Ufficio controllo  Ministeri  economico-finanziari,  registro  n.  7,
Economia e finanze, foglio n. 249