L'art. 5 del decreto-legge n. 52/2012, convertito  con  legge  n.
94/2012, attribuisce al Commissario per  la  razionalizzazione  della
spesa per acquisti di beni e servizi, al fine di definire il  livello
di spesa funzionale ai processi di contenimento in atto,  il  diritto
di corrispondere con tutte le pubbliche  amministrazioni  e  con  gli
enti di diritto pubblico e di chiedere ad essi la collaborazione  per
l'adempimento delle sue funzioni. In particolare, ai sensi di  legge,
il Commissario puo' chiedere informazioni e  documenti  alle  singole
amministrazioni,  alle  societa'  a  totale  partecipazione  pubblica
diretta e indiretta ed  alle  societa'  non  quotate  controllate  da
soggetti pubblici, di cui  all'articolo  2,  comma  2,  del  medesimo
decreto-legge n. 52/2012, nonche' disporre che  vengano  svolte,  nei
confronti delle stesse, ispezioni e verifiche a cura dell'Ispettorato
per la funzione pubblica e del Dipartimento della Ragioneria generale
dello Stato. 
    Per dette finalita', i soggetti sopra indicati,  fatta  eccezione
per le  Amministrazioni  centrali  dello  Stato,  gia'  comprese  nel
censimento di competenza dell'Agenzia del Demanio ai sensi  dell'art.
2, comma 222, legge n. 191/2009, sono tenuti, entro 30  giorni  dalla
data  di  pubblicazione  del  presente  comunicato,  all'invio  delle
informazioni relative ai canoni di  locazione  corrisposti  a  terzi,
mediante   l'utilizzo   dell'infrastruttura   informatica   messa   a
disposizione dall'Autorita'  di  Vigilanza  sui  Contratti  Pubblici,
disponibile             al             seguente             indirizzo
https://questionari.avcp.it/rilevazione-canoni-locazione. 
    Per l'accesso al sistema  di  rilevazione  telematica  e  l'invio
delle  richieste  informazioni,  le  amministrazioni   e   gli   enti
destinatari del presente comunicato dovranno designare uno o piu' RUP
gia'  accreditati  per  l'invio  dei  dati  sui  contratti   pubblici
all'Osservatorio presso l'Autorita'. 
    Si precisa che le amministrazioni e le societa' interpellate sono
tenute a verificare che i dati trasmessi non contengano duplicazioni.