IL DIRETTORE GENERALE 
                   per gli incentivi alle imprese 
 
  Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998,  n.  123  e  successive
modificazioni  e   integrazioni,   recante   "Disposizioni   per   la
razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese,
a norma dell'art. 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo  1997,
n. 59"; 
  Visto l'art. 1, comma 845, della legge 27  dicembre  2006,  n.  296
(legge finanziaria 2007) e successive modificazioni  e  integrazioni,
che prevede che il Ministro dello sviluppo economico puo'  istituire,
con proprio decreto, specifici regimi di aiuto  in  conformita'  alla
normativa comunitaria; 
  Visto il Regolamento CE n. 800/2008 del 6 agosto  2008,  pubblicato
nella G.U.U.E. L 214 del 9 agosto  2008,  concernente  l'applicazione
degli articoli 87 e 88 del Trattato CE che dichiara alcune  categorie
di aiuti compatibili con il mercato comune (Regolamento  generale  di
esenzione per categoria) e, in particolare, gli articoli 13 e 15  che
stabiliscono le condizioni per ritenere compatibili  con  il  mercato
comune ed esenti dall'obbligo di notifica, rispettivamente, gli aiuti
regionali agli  investimenti  e  all'occupazione  e  gli  aiuti  agli
investimenti e all'occupazione in favore delle PMI; 
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo  economico  23  luglio
2009, pubblicato nella G.U.R.I. n. 278  del  28  novembre  2009,  che
prevede, in applicazione del predetto art. 1, comma 845, della  legge
n. 296  del  2006,  i  criteri,  le  condizioni  e  le  modalita'  di
concessione di agevolazioni  per  la  realizzazione  di  investimenti
produttivi, riguardanti le aree tecnologiche individuate dall'art. 1,
comma 842 della predetta legge n. 296 del 2006 e  per  interventi  ad
esse connessi e collegati e, in  particolare,  per  gli  investimenti
finalizzati al perseguimento di specifici obiettivi  di  innovazione,
miglioramento competitivo e tutela ambientale; 
  Visto il Piano di Azione Coesione - aggiornamento n. 2,  presentato
dal Ministro per la Coesione Territoriale al Consiglio  dei  Ministri
in data 11 maggio 2012, che ha previsto la riprogrammazione  di  euro
€ 1.781.000.000,00 derivanti dal Programma Operativo Nazionale  (PON)
"Ricerca e Competitivita'", attraverso  la  riduzione  del  tasso  di
cofinanziamento nazionale; 
  Vista la Delibera n. 96 del 3 agosto 2012,  registrata  alla  Corte
dei conti in data 13 novembre 2012, con cui il CIPE ha preso atto del
Piano di Azione Coesione -  aggiornamento  n.  2  e  delle  procedure
individuate per l'utilizzo delle  risorse  finanziarie  allocate  sul
Piano  provenienti  dalla  riduzione  del  tasso  di  cofinanziamento
nazionale dei programmi dei fondi  strutturali  2007-2013  e  per  il
percorso di riprogrammazione dei Programmi Operativi; 
  Vista la deliberazione n. 113 del 26 ottobre 2012, con cui il  CIPE
ha provveduto alla "Individuazione delle amministrazioni responsabili
della gestione e dell'attuazione di  programmi/interventi  finanziati
nell'ambito del Piano di Azione e Coesione e  relative  modalita'  di
attuazione"; 
  Visto il PON "Ricerca e Competitivita'" FESR  2007-2013,  approvato
con decisione della Commissione europea C(2007) 6882 del 21  dicembre
2007  come  modificata  dalla  decisione  della  Commissione  europea
C(2012) 7629 finale del 31 ottobre 2012; 
  Vista  l'Azione  II,  «Azione  integrata  per  la  competitivita'»,
inserita nell'obiettivo operativo 4.2.1.3 dell'Asse II  del  predetto
PON, «Azioni integrate per lo sviluppo sostenibile  e  la  diffusione
della  societa'  dell'informazione»,  finalizzata   a   favorire   la
competitivita' di sistemi di imprese e riqualificare aree strategiche
per il Paese attraverso interventi  di  sostegno  degli  insediamenti
produttivi nei Siti di  interesse  nazionale  (SIN)  ricadenti  nelle
regioni dell'obiettivo  convergenza  (Calabria,  Campania,  Puglia  e
Sicilia), nell'ottica di coniugare uno stato  ambientale  sostenibile
con lo sviluppo delle potenzialita' economiche del territorio; 
  Visti il Regolamento CE  n.  1083/2006  del  Consiglio  dell'Unione
Europea e il Regolamento CE n. 1828/2006  della  Commissione  Europea
che rappresentano la cornice normativa  all'interno  della  quale  il
Programma Operativo Nazionale "Ricerca e Competitivita'" finanzia gli
interventi nelle regioni: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, e che
contengono le indicazioni normative principali per la definizione dei
sistemi  nazionali  di  gestione   e   controllo   degli   interventi
cofinanziati dai fondi strutturali per il periodo  di  programmazione
2007 - 2013; 
  Visto l'art. 13 del Regolamento CE n. 1828/2006 che, recante  norme
di attuazione del Regolamento CE n.  1083/2006,  stabilisce  che  "le
verifiche che l'autorita' di gestione e' tenuta ad effettuare a norma
dell'art. 60, lettera b) del Regolamento CE n. 1083/2006  riguardano,
a seconda del caso, gli aspetti amministrativi, finanziari, tecnici e
fisici delle operazioni" e sono finalizzate ad accertare che le spese
dichiarate siano reali, che  i  prodotti  o  i  servizi  siano  stati
forniti conformemente alla decisione di approvazione, che le  domande
di rimborso del Beneficiario siano corrette, che le operazioni  e  le
spese siano conformi alle norme comunitarie  e  nazionali  e  che  le
spese non siano finanziate anche attraverso altri programmi nazionali
o comunitari o nell'ambito di altri periodi di programmazione; 
  Considerato che tali verifiche consistono nei cosiddetti  controlli
di primo livello, ovvero i controlli espletati in concomitanza con la
gestione  dell'intervento  e  diretti  a   verificare   la   corretta
applicazione delle norme da parte dei beneficiari; 
  Visto il decreto del  Ministro  dello  sviluppo  economico  del  29
luglio 2013 e successive modifiche ed integrazioni che disciplina  la
promozione  di   investimenti   innovativi   per   il   miglioramento
competitivo delle imprese nelle Regioni dell'Obiettivo Convergenza; 
  Visto l'art. 11, comma 2, del predetto decreto  29  luglio  2013  e
successive modifiche ed integrazioni, che prevede che i programmi  di
investimento possano essere cofinanziati a valere sulle  risorse  del
PON Ricerca e Competitivita' 2007-2013; 
  Visto, in particolare, l'art. 12 del citato decreto del  29  luglio
2013 e successive modifiche ed integrazioni  secondo  il  quale,  tra
l'altro, il Ministero dello sviluppo economico puo' disporre, in ogni
fase e  stadio  del  procedimento,  controlli  e  ispezioni  anche  a
campione sui soggetti che hanno richiesto le agevolazioni, al fine di
verificare  le  condizioni  per  la  fruizione   delle   agevolazioni
medesime; 
  Visto il decreto del Direttore Generale per l'incentivazione  delle
attivita' imprenditoriali del 20 novembre 2013, con il quale  vengono
individuati i termini e le modalita' di presentazione  delle  domande
per l'accesso alle agevolazioni  previste  dal  predetto  decreto  29
luglio 2013; 
  Visto il decreto del Direttore Generale per l'incentivazione  delle
attivita' imprenditoriali del 7 febbraio 2014  che  ha  integrato  le
procedure previste dal  predetto  decreto  direttoriale  20  novembre
2013,  in  relazione  alle  domande  di  agevolazione  inerenti  alla
realizzazione  di  programmi  di  investimento  relativi   a   unita'
produttive localizzate nei "Siti di bonifica di  Interesse  Nazionale
(SIN)" ricadenti nelle regioni  dell'obiettivo  Convergenza  ai  fini
dell'accesso a risorse aggiuntive pari a euro 90.000.000, nell'ambito
del PON "Ricerca e competitivita'"; 
  Visto il decreto del  Ministro  dello  sviluppo  economico  del  26
febbraio 2014 con cui sono state incrementate le risorse  disponibili
per la concessione degli aiuti di cui al citato decreto del 29 luglio
2013; 
  Visto l'Ordine di Servizio del 6 maggio 2013 con cui  il  Direttore
Generale per  l'Incentivazione  delle  Attivita'  Imprenditoriali  ha
attribuito le competenze inerenti le attivita' gestionali  del  Piano
di Azione e Coesione, individuando la Divisione  IV  "Monitoraggio  e
Controllo degli interventi" come responsabile dei controlli di  primo
livello in loco, in analogia a quanto previsto dall'art. 13 del  Reg.
CE n. 1828/2006; 
  Considerata  l'opportunita'   di   disciplinare,   attraverso   una
specifica direttiva, i criteri e le modalita'  per  l'esecuzione  dei
suddetti controlli di primo livello; 
  Ritenuta la necessita' che detti criteri e modalita'  rispondano  a
precisi requisiti di trasparenza, rappresentativita' ed imparzialita'
nei confronti di tutti i soggetti interessati 
 
                               Adotta 
 
 
                       la seguente direttiva: 
 
                               Art. 1 
 
  I controlli di primo livello in loco presso le imprese  richiedenti
e/o beneficiarie delle agevolazioni di cui al decreto ministeriale 29
luglio 2013  e  successive  modificazioni  e  integrazioni,  verranno
effettuati  con  carattere  ripetitivo  e   secondo   una   specifica
programmazione, nei confronti di piu' soggetti facenti  parte  di  un
determinato campione e su predeterminati argomenti; il campione  deve
essere  rappresentativo  dell'universo  dei  soggetti  potenzialmente
assoggettabili ai controlli ed alle ispezioni. 
  I controlli di primo livello in  loco  possono  essere  svolti  nel
corso delle diverse fasi del procedimento amministrativo: 
    a)   prima   dell'emanazione   del   decreto    di    concessione
dell'agevolazione; 
    b) nel corso della realizzazione del programma di investimenti; 
    c) successivamente all'avvenuta ultimazione  del  programma,  nel
corso del periodo obbligatorio di mantenimento dei beni agevolati  ai
sensi  dell'art.  6  del  decreto  ministeriale  29  luglio  2013   e
successive modifiche ed integrazioni.