IL MINISTRO DELL'AMBIENTE 
                    E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO 
                             E DEL MARE 
 
  Visto il  testo  unico  di  leggi  sulle  acque  e  sugli  impianti
elettrici approvato con regio decreto 11 dicembre  1933,  n.  1775  e
successive modifiche; 
  Viste le leggi del 27 dicembre 1953 n. 959, del 22  dicembre  1980,
n. 925 e le successive modifiche; 
  Visto  il  decreto  ministeriale lavori  pubblici n.  7025  del  14
dicembre 1954 con il quale, in applicazione  della  citata  legge  27
dicembre 1953, n. 959, fu perimetrato il Bacino Imbrifero Montano del
fiume Mesima; 
  Visto il decreto ministeriale lavori pubblici del 10 gennaio  1978,
n. 71, con allegata corografia  in  scala  1:100.000,  facente  parte
integrante del medesimo decreto, vistata in data 1° aprile  1977  dal
Consiglio superiore dei lavori pubblici,  con  il  quale  il  decreto
ministeriale lavori pubblici del 14 dicembre 1954 e' stato  integrato
e modificato, ai sensi e  per  gli  effetti  di  cui  alle  leggi  27
dicembre 1953, n. 959, del 30 dicembre 1959, n. 1254; 
  Considerato che, nel rispetto delle leggi del 27 dicembre 1953,  n.
959, e del 22 dicembre 1980, n.  925  e  successive  modificazioni  e
integrazioni il sovracanone e' dovuto per  gli  impianti  di  potenza
nominale media superiore ai 220 kW, nella misura prevista dai decreti
di aggiornamento biennale emanati dalla  Direzione  generale  per  la
salvaguardia del territorio e delle acque del MATTM; 
  Considerato che il Comune di Galatro (RC) ), capofila per i  Comuni
facenti parte del BIM Mesima, con nota prot. n. 502  del  6  febbraio
2017,  ha  richiesto  l'emanazione  del   decreto   ministeriale   di
ripartizione dei sovracanoni spettanti ai Comuni stessi; 
  Considerato  che  il  decreto  ministeriale  di  ripartizione   dei
sovracanoni spettanti ai Comuni aventi diritto del BIM Mesima non  e'
mai stato emanato dall'allora  Ministero  dei lavori  pubblici a  suo
tempo   competente   in   materia,   si   e'   provveduto   d'ufficio
all'emanazione del decreto ministeriale n. 268 dell'11  ottobre  2017
ai sensi dell'art. 1, commi decimo e tredicesimo, e dell'art. 2 della
citata legge n. 959 del 1953, non essendo i Comuni facenti parte  del
BIM Mesima costituiti in rispettivi Consorzi provinciali; 
  Considerato  che  secondo  quanto   concordato   tra   FEDERBIM   e
Ministero dei lavori pubblici per il BIM Liri-Garigliano, specificato
nella proposta del Ministero dei lavori pubblici - Direzione generale
acque e impianti elettrici, di cui alla nota n. 1640  del  18  luglio
1983, fatta propria dal Consiglio superiore  dei lavori  pubblici con
proprio voto n. 341 del 22 settembre 1983, rappresenta il  precedente
di riferimento; 
  Considerato che, in relazione alle caratteristiche del  territorio,
alle  densita'  abitative   ed   alla   ubicazione   degli   impianti
idroelettrici, per la ripartizione del provento dei sovracanoni tra i
Comuni facenti parte del BIM Mesima, si e' fatto ricorso  ai  criteri
di seguito  riportati,  indicati  nel  voto  341/1983  del  Consiglio
superiore dei lavori pubblici. 
    1) 10% da ripartire in  parti  uguali  fra  i  comuni  montani  e
rivieraschi del Bacino imbrifero montano; 
    2) 25% da ripartire in proporzione alla  superficie  territoriale
di ogni singolo comune ricadente all'interno del perimetro del Bacino
imbrifero montano; 
    3) 20% da ripartire in proporzione al numero di abitanti di  ogni
singolo comune, calcolati moltiplicando la  densita'  di  popolazione
per la superficie del comune compresa nel perimetro suddetto; 
    4) 45% da ripartire, in parti uguali, tra  i  comuni  rivieraschi
degli impianti idroelettrici soggetti al pagamento del sovra-canone; 
  Considerato che nel Bacino imbrifero montano del fiume Mesima, sono
compresi 19 comuni montani e/o rivieraschi di impianti  idroelettrici
soggetti al pagamento del sovracanone, ripartiti  per  Provincia  di:
Vibo Valentia n. 11 Comuni e Reggio Calabria n. 8 Comuni; 
  Considerato che i Comuni di Arena e Gerocarne  (Provincia  di  Vibo
Valentia), facenti parte del BIM del Mesima, hanno inviato  con  nota
prot. 2647 del 20 dicembre  2017  la  documentazione  comprovante  la
qualifica di rivieraschi; 
  Considerato pertanto che i Comuni facenti parte del  suddetto  BIM,
che rivestono la qualifica di  Comuni  rivieraschi,  ai  sensi  degli
artt. 52 e 53 del regio decreto dell'11  dicembre  1933,  n.  1775  -
Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e sugli  impianti
elettrici, con l'inserimento nell'elenco dei Comuni  rivieraschi  dei
Comuni di Arena e Gerocarne, risultano essere nel numero di cinque, e
precisamente:  i  Comuni  di  Galatro  e  San  Pietro  Carida'  nella
Provincia di Reggio Calabria ed i Comuni di Arena,  Gerocarne  e  San
Nicola da Crissa, Provincia di Vibo Valentia; 
  Considerato che cio' comporta la  modifica  delle  percentuali  dei
proventi dei sovracanoni tra i Comuni con la qualifica di rivieraschi
che ne hanno diritto; 
  Ritenuto pertanto che, sulla base dei suddetti criteri, il provento
dei sovracanoni relativi agli impianti idroelettrici le cui opere  di
presa sono situate in tutto o in  parte  nel  territorio  dei  Comuni
appartenenti  al  Bacino  imbrifero  montano  del  fiume  Mesima   va
ripartito secondo le percentuali stabilite con il presente decreto; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  Modifica dell'art. 1  del   decreto  ministeriale  n.  268  dell'11
ottobre  2017  limitatamente  alle  percentuali  del   provento   dei
sovracanoni   spettanti   ai   Comuni    rivieraschi,    a    seguito
dell'inclusione dei Comuni di Arena e Gerocarne  (Provincia  di  Vibo
Valentia) tra i comuni suddetti.