IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto il «Nuovo piano generale dei trasporti e della logistica» sul
quale questo Comitato si e' definitivamente pronunciato con  delibera
1° febbraio 2001, n. 1 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 54 del
2001), e che e' stato approvato  con  decreto  del  Presidente  della
Repubblica 14 marzo 2001; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 dicembre 2013 sugli orientamenti dell'Unione per lo
sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e  che  abroga
la decisione n. 661/2010/UE e visto il regolamento (UE) n.  1316/2013
del Parlamento europeo e del  Consiglio  dell'11  dicembre  2013  che
istituisce il meccanismo per collegare l'Europa  e  che  modifica  il
regolamento (UE) n. 913/2010 e  che  abroga  i  regolamenti  (CE)  n.
680/2007 e (CE) n. 67/2010; 
  Vista la  delibera  21  dicembre  2001,  n.  121  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 51 del  2002,  Supplemento  ordinario,  con  la
quale  questo  Comitato  ha   approvato   il   1°   Programma   delle
infrastrutture strategiche, che nell'allegato 1, include, nell'ambito
del   «Corridoio   plurimodale   padano»,   l'infrastruttura    «Asse
ferroviario sull'itinerario del Corridoio 5 Lione -  Kiev  (Torino  -
Trieste)»; 
  Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 3 del 2015, Supplemento ordinario, con la  quale  questo
Comitato ha  espresso  parere  sull'11°  allegato  infrastrutture  al
Documento di economia e  finanza  -  DEF  2013,  che  include,  nella
tabella  0  -  avanzamento  Programma  infrastrutture  strategiche  -
nell'ambito del «Corridoio plurimodale padano»  nella  infrastruttura
«Asse ferroviario Corridoio 5 Lyon - Kiev» l'intervento «Tratta AV/AC
Verona - Padova»; 
  Considerato  che  la  predetta  infrastruttura  e'  ricompresa  nel
secondo atto aggiuntivo all'Intesa  generale  quadro  tra  Governo  e
Regione del Veneto sottoscritto il 6 novembre 2009 ed  e'  confermata
nella nuova Intesa generale quadro sottoscritta il  16  giugno  2011,
come  riportato  nel   parere   commissione   tecnica   di   verifica
dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2232; 
  Considerato che in data 8 agosto  2014  e'  stato  sottoscritto  il
contratto  di  programma  2012-2016  -  parte  investimenti  tra   il
Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  e  Rete  ferroviaria
italiana  S.p.A.,  approvato   con   decreto   del   Ministro   delle
infrastrutture  e  dei  trasporti,  di  concerto  con   il   Ministro
dell'economia e delle finanze, 18 maggio 2015, n. 158; 
  Visto il decreto legislativo 15 luglio 2015,  n.  112,  «Attuazione
della direttiva 2012/34/UE del Parlamento europeo  e  del  Consiglio,
del 21 novembre 2012, che istituisce uno spazio  ferroviario  europeo
unico (Rifusione)», che abroga il decreto legislativo 8 luglio  2003,
n. 188; 
  Considerato che l'aggiornamento  2016  del  predetto  Contratto  di
programma  2012-2016  -  parte  investimenti,  e'   stato   approvato
dall'art. 10, comma 1, del decreto-legge 22  ottobre  2016,  n.  193,
convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2016, n. 225; 
  Considerato che con la Convenzione  15  ottobre  1991  la  societa'
Treno  Alta  Velocita'  S.p.A.  (TAV)  -  successivamente  fusa   per
incorporazione in Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (RFI S.p.A.) -  ha
affidato al Consorzio Iricav Due la progettazione e la  realizzazione
della linea AV/AC Verona  -  Venezia,  successivamente  ridotta  alla
tratta Verona - Padova; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327,  recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative   e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica  utilita',  e
successive modificazioni; 
  Visto il decreto-legge 25 giugno  2008,  n.  112,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, che,  all'art.  12,
ha abrogato la revoca  delle  convenzioni  tra  TAV  e  i  contraenti
generali disposta  con  il  decreto-legge  31  gennaio  2007,  n.  7,
convertito, con modificazioni, dalla legge  2  aprile  2007,  n.  40,
trasferendone la titolarita', originariamente prevista in capo a TAV,
a RFI S.p.A.; 
  Vista la legge 23 dicembre 2009, n. 191 (legge  finanziaria  2010),
che - all'art. 2, commi da 232 a 234 - ha previsto che,  con  decreti
del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta  del  Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti, di  concerto  con  il  Ministro
dell'economia e delle finanze, sono  individuati  specifici  progetti
prioritari per i quali questo Comitato puo' autorizzare l'avvio della
realizzazione del relativo progetto definitivo per lotti  costruttivi
individuati dallo stesso Comitato, e visti in particolare: 
    a) il comma 232, che: 
      1) individua, quali requisiti dei citati progetti, l'inclusione
nei corridoi europei Trans European Network - Transportation  (TEN-T)
e nel Programma delle infrastrutture strategiche, un costo  superiore
a 2 miliardi di euro, un tempo di realizzazione superiore  a  quattro
anni dall'approvazione del progetto definitivo,  l'impossibilita'  di
essere suddivisi in lotti funzionali d'importo inferiore a 1 miliardo
di euro; 
      2) subordina l'autorizzazione di questo Comitato all'avvio  dei
lotti costruttivi a una serie di condizioni, tra cui: 
        i. l'esistenza  di  una  relazione  a  corredo  del  progetto
definitivo dell'intera opera che indichi le fasi di realizzazione per
lotti costruttivi nonche' il cronoprogramma dei lavori  per  ciascuno
dei lotti e i connessi fabbisogni finanziari annuali; 
        ii. l'aggiornamento - per i lotti costruttivi  successivi  al
primo - di tutti gli elementi della stessa relazione; 
        iii. l'acquisizione,  da  parte  del  Contraente  generale  o
dell'affidatario dei lavori, dell'impegno di rinunciare  a  qualunque
pretesa risarcitoria, eventualmente sorta  in  relazione  alle  opere
individuate con i succitati decreti del Presidente del Consiglio  dei
ministri,  nonche'  a  qualunque  pretesa,  anche  futura,   connessa
all'eventuale mancato o ritardato finanziamento dell'intera  opera  o
di lotti successivi; 
      3) precisa che dalle determinazioni assunte da questo  Comitato
non devono derivare, in ogni caso, nuovi  obblighi  contrattuali  nei
confronti di terzi a carico del soggetto aggiudicatore dell'opera per
i quali non sussista l'integrale copertura finanziaria; 
    b) il comma 233, il quale stabilisce che con l'autorizzazione del
primo   lotto   costruttivo,   questo   Comitato   assume   l'impegno
programmatico di finanziare l'intera opera  ovvero  di  corrispondere
l'intero contributo finanziato  e  successivamente  assegna,  in  via
prioritaria, le risorse che si  rendono  disponibili  in  favore  dei
progetti di cui al comma 232, per  il  finanziamento  dei  successivi
lotti costruttivi fino al completamento delle opere, tenuto conto del
cronoprogramma; 
    c)  il  comma   234,   il   quale   stabilisce   che   l'Allegato
infrastrutture al documento di programmazione  economico-finanziaria,
ora «Documento di economia e finanza», dia  distinta  evidenza  degli
interventi di cui ai commi 232 e 233, per il cui completamento questo
Comitato deve  assegnare  le  risorse  secondo  quanto  previsto  dal
richiamato comma 233; 
  Vista la legge 27 dicembre  2013,  n.  147,  «Disposizioni  per  la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato» (legge  di
stabilita' 2014), che all'art. 1, comma 76, stabilisce che: 
    a) le tratte Brescia - Verona - Padova  della  linea  ferroviaria
alta velocita'/alta capacita' - AV/AC Milano-Venezia, la tratta Apice
-  Orsara  e  la  tratta  Frasso  Telesino  -  Vitulano  della  linea
ferroviaria AV/AC Napoli - Bari  sono  realizzate  con  le  modalita'
previste dalle lettere b) e c) del comma 232 e dai commi  233  e  234
dell'art. 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191; 
    b) questo Comitato puo' approvare i  progetti  preliminari  delle
opere indicate al primo periodo anche nelle  more  del  finanziamento
della fase realizzativa e i relativi progetti definitivi a condizione
che  sussistano  disponibilita'  finanziarie   sufficienti   per   il
finanziamento di un primo lotto costruttivo di valore  non  inferiore
al 10 per cento del costo complessivo delle opere; 
    c) a tal fine e' autorizzata la spesa mediante erogazione diretta
di 120 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2029; 
    d)  a  valere  sui  predetti  contributi  non   sono   consentite
operazioni finanziarie con oneri a carico dello Stato; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «sistema di  Monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto
(CUP) e, in particolare: 
    a)  la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere
dotato di un CUP; 
    b)  la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187,  convertito  dalla  legge  17
dicembre 2010, n.  217,  che,  tra  l'altro,  definisce  le  sanzioni
applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di
pagamento; 
    c) la  delibera  27  dicembre  2002,  n.  143,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 87  del  2003  e  la  relativa  errata  corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale  n.  140  del  2003,  nonche'  la
delibera  29  settembre  2004,  n.  24,  pubblicata  nella   Gazzetta
Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato  ha  definito
il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP  deve
essere riportato su tutti i  documenti  amministrativi  e  contabili,
cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico
e  deve  essere  utilizzato  nelle  banche  dati  dei  vari   sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista  la  normativa  vigente  in  tema  di  controllo  dei  flussi
finanziari e, in particolare: 
    a) l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito,
con  modificazioni,  dalla  legge  11  agosto  2014,  n.   114,   che
regolamenta il monitoraggio  finanziario  dei  lavori  relativi  alle
infrastrutture strategiche e  insediamenti  produttivi  di  cui  agli
articoli 161, comma 6-bis e 176, comma  3,  lettera  e),  del  citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50; 
    b) la delibera di questo Comitato del 28  gennaio  2015,  n.  15,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che  aggiorna  -
ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge  n.  90
del 2014 - le modalita' di  esercizio  del  sistema  di  monitoraggio
finanziario di cui alla delibera 5 maggio  2011,  n.  45,  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 2011 e la relativa errata corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n.  163,  «Codice  dei
contratti  pubblici  relativi  a  lavori,  servizi  e  forniture   in
attuazione delle direttive 2004/17/CE  e  2004/18/CE»,  e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo 18 aprile  2016,  n.  50,  «Attuazione
delle    direttive    2014/23/UE,     2014/24/UE     e     2014/25/UE
sull'aggiudicazione  dei  contratti  di  concessione,  sugli  appalti
pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori
dell'acqua,  dell'energia,  dei  trasporti  e  dei  servizi  postali,
nonche' per il  riordino  della  disciplina  vigente  in  materia  di
contratti pubblici relativi a  lavori,  servizi  e  forniture»  (c.d.
nuovo Codice dei contratti pubblici) e seguenti modificazioni che  ha
abrogato e sostituito il decreto legislativo 12 aprile 2006, n.  163,
e  seguenti  modificazioni,  regolando  anche  il  relativo   periodo
transitorio; 
  Vista la delibera 6 agosto 2015, n. 62, pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 271 del 2015, con la quale questo Comitato - su proposta
del Comitato di coordinamento per l'alta  sorveglianza  delle  grandi
opere (CCASGO) - ha approvato lo schema di  protocollo  di  legalita'
che la stazione appaltante  deve  stipulare  con  la  Prefettura  UTG
competente e con il contraente generale o concessionario che  risulti
aggiudicatario  dei  lavori  di   realizzazione   di   infrastrutture
strategiche, e visto il protocollo operativo stipulato, ai  sensi  di
detta delibera, nel mese di settembre 2015 per  il  monitoraggio  dei
flussi finanziari relativi al progetto Terzo valico dei Giovi; 
  Visto l'art. 203 del citato decreto legislativo n. 50 del 2016 che,
istituendo il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle
infrastrutture  e  degli  insediamenti   prioritari   (CCASIIP),   ha
assorbito  ed  ampliato  -  all'interno  di  quest'ultimo   organismo
inter-istituzionale dello Stato - tutte le competenze del  previgente
CCASGO; 
  Visti i seguenti articoli del decreto legislativo 18  aprile  2016,
n. 50 e successive modificazioni: 
    a) l'art. 200, comma  3,  che  prevede  che,  in  sede  di  prima
individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale
di pianificazione (DPP) di cui al  decreto  legislativo  29  dicembre
2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 
    b) l'art. 201, comma 9, che prevede  che,  fino  all'approvazione
del primo DPP, valgono  come  programmazione  degli  investimenti  in
materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione
e programmazione e  i  piani,  comunque  denominati,  gia'  approvati
secondo le procedure vigenti alla data di  entrata  in  vigore  dello
stesso decreto legislativo  o  in  relazione  ai  quali  sussiste  un
impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 
    c) l'art. 214, comma 2, lettere d) e f),  in  base  al  quale  il
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti   provvede   alle
attivita' di supporto  a  questo  Comitato  per  la  vigilanza  sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e  della
successiva realizzazione delle infrastrutture  e  degli  insediamenti
prioritari per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura  l'istruttoria  sui
progetti di fattibilita' e  definitivi,  anche  ai  fini  della  loro
sottoposizione alla deliberazioni  di  questo  Comitato  in  caso  di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo  del  paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni  per  l'approvazione
del progetto; 
    d) l'art. 214, comma  11,  che  prevede  che  in  sede  di  prima
applicazione restano comunque validi  gli  atti  ed  i  provvedimenti
adottati e sono fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  ed  i  rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto  legislativo  n.
163 del 2006; 
    e) l'art. 216, commi 1, 1-bis  e  27,  che,  fatto  salvo  quanto
previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016, stabiliscono,
rispettivamente, che: 
      1) il medesimo decreto legislativo n. 50 del  2016  si  applica
alle procedure e ai contratti per i quali i bandi o avvisi con cui si
indice  la  procedura  di  scelta  del  contraente  siano  pubblicati
successivamente alla data della sua entrata in vigore; 
      2)  per  gli  interventi  ricompresi  tra   le   infrastrutture
strategiche  gia'  inseriti   negli   strumenti   di   programmazione
approvati, e per i quali  la  procedura  di  valutazione  di  impatto
ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore  del
suddetto decreto legislativo,  i  relativi  progetti  sono  approvati
secondo la disciplina previgente; 
      3) le procedure per la valutazione di impatto ambientale  delle
grandi opere avviate alla data di  entrata  in  vigore  del  suddetto
decreto legislativo  n.  50  del  2016  secondo  la  disciplina  gia'
prevista dagli articoli 182, 183, 184 e  185  di  cui  al  previgente
decreto legislativo n. 163 del 2006,  sono  concluse  in  conformita'
alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca
del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche
per le varianti; 
  Considerato che al progetto «collegamento ferroviario  linea  AV/AC
Verona - Padova», alla luce  delle  sopracitate  disposizioni  e,  in
particolare, di quanto previsto al citato art. 216, commi 1, 1-bis  e
27, del predetto  decreto  legislativo  n.  50  del  2016,  risultano
applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163
del 2006; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
9 giugno 2015, n. 194, che sopprime la Struttura tecnica di  missione
di cui al decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n.  356,  e
successive modificazioni, e trasferisce i compiti di cui  all'art.  3
del citato decreto alle direzioni generali  competenti  del  medesimo
Dicastero, alle quali e' demandata la responsabilita'  di  assicurare
la coerenza tra i contenuti della Relazione istruttoria e la relativa
documentazione a supporto; 
  Vista la delibera 29 marzo 2006, n. 94  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 219 del 2016, con la quale questo Comitato ha  approvato
il progetto preliminare del «collegamento ferroviario AV/AC  Verona -
Padova», limitatamente alle tratte di 1ª fase tra Verona e Montebello
e tra Grisignano di Zocco e Padova; 
  Vista la  delibera  10  novembre  2014,  n.  45,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 57 del 2015, con la quale  questo  Comitato  ha
disposto  la  reiterazione  del  vincolo  preordinato  all'esproprio,
apposto con la delibera n. 94 del 2006,  sugli  immobili  interessati
dalla realizzazione dell'intervento «Collegamento  ferroviario  AV/AC
Verona - Padova», limitatamente alle tratte di prima fase, tra Verona
e Montebello Vicentino e tra Grisignano di Zocco e Padova; 
  Considerato che in data 7 agosto 2017 questo Comitato  ha  espresso
parere sullo schema di «Contratto  di  programma  2017-2021  -  parte
investimenti» tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e
RFI S.p.A. e che, nella  «tabella  B -  Investimenti  realizzati  per
lotti  costruttivi»  del  «Corridoio   Mediterraneo»,   il   medesimo
Contratto di programma include  l'intervento  «Linea  AV/AC  Verona:-
Padova: Verona - bivio Vicenza - 1° lotto funzionale»  articolato  in
tre lotti costruttivi, con un costo di 3.140 milioni di euro, che non
tiene conto di eventuali ribassi in fase  di  aggiudicazione,  e  con
copertura finanziaria complessiva di 1.364 milioni di euro; 
  Vista la nota 26 luglio  2017,  n.  29861,  a  firma  del  Capo  di
Gabinetto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti  con  la
quale e' stato chiesto  l'inserimento  all'ordine  del  giorno  della
prima riunione  utile  del  Comitato  dell'argomento  concernente  il
progetto definitivo dell'«Asse ferroviario Mediterraneo - Linea AV/AC
Verona - Padova 1° Lotto funzionale Verona - bivio  Vicenza  (escluso
nodo Verona est)» ed e' stata trasmessa  la  relativa  documentazione
istruttoria; 
  Viste le note 16 ottobre 2017, n. 6132, 2 novembre 2017, n. 6469, e
7  novembre  2017,  n.  6617,  con  le  quali  il   Ministero   delle
infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  fornito  chiarimenti  e/o   ha
trasmesso   ulteriore    documentazione    istruttoria    concernente
l'argomento; 
  Preso  atto,  con  riferimento  alla  approvazione   del   progetto
definitivo del primo lotto  funzionale  della  linea  AV/AC  Verona -
bivio Vicenza, che sotto l'aspetto tecnico-procedurale: 
    a) la linea ferroviaria AV/AC Verona - Padova  costituisce  parte
della  sezione  Brescia -   Venezia   sulla   linea   Torino-Trieste,
nell'ambito dei progetti individuati per  il  Corridoio  Mediterraneo
della rete centrale europea nel settore dei trasporti (TEN-T); 
    b) il Corridoio Mediterraneo, in territorio italiano, si connette
con il Corridoio Reno Alpi, mediante i nodi di Milano e  Novara,  con
il Corridoio Scandinavia - Mediterraneo, mediante il nodo di  Verona,
e con il Corridoio Baltico - Adriatico, mediante i nodi di  Padova  e
Cervignano del Friuli; 
    c) questo Comitato, con la delibera n. 94 del 2006, ha  approvato
il  progetto  preliminare  della  linea  ferroviaria  AV/AC  Verona -
Padova,  limitatamente  alle  tratte  di  prima  fase  tra  Verona  e
Montebello e tra Grisignano di Zocco e Padova; 
    d) la stessa delibera n. 94  del  2006  prevedeva,  nell'allegato
prescrizioni e raccomandazioni, che in generale l'intervento  dovesse
essere realizzato in due fasi funzionali, di cui la prima consistente
nella realizzazione del tracciato della nuova linea AV/AC tra  Verona
e Montebello Vicentino e tra  Grisignano  di  Zocco  e  Padova,  come
previsto nel progetto preliminare approvato; 
    e)  le  medesime  prescrizioni  disponevano  che  la  prima  fase
funzionale prevedesse inoltre, tra l'altro,  la  realizzazione  della
tratta AV/AC tra Montebello Vicentino e  Vicenza,  sostitutiva  della
cosi'  detta  «interconnessione  di  Vicenza  ovest»,  prevista   nel
progetto preliminare presentato dal soggetto aggiudicatore e  che  Il
tracciato di detta  tratta  AV/AC  dovesse  correre,  per  una  prima
porzione, in affiancamento all'autostrada  A4  Milano  -  Venezia  e,
successivamente, dovesse affiancarsi  all'attuale  linea  ferroviaria
Verona - Padova, ottenendo  un  quadruplicamento  della  stessa  fino
all'esistente impianto della stazione di Vicenza; 
    f) per quanto concerne  la  seconda  fase  funzionale  dell'opera
all'epoca e' stato solo indicato il corridoio nell'ambito  del  quale
collocare il tracciato della nuova linea AV/AC, senza procedere  alla
formale  localizzazione  urbanistica  ed   alla   valutazione   della
compatibilita' ambientale e alla conseguente approvazione da parte di
questo Comitato; 
    g) nell'ambito del corridoio individuato la  soluzione  preferita
consisteva  nella   realizzazione   di   un   nuovo   tracciato   che
sotto-attraversasse  in  galleria  la  stazione  di  Vicenza  fino  a
Setteca',  in  prossimita'  dell'attuale   fermata   di   Lerino,   e
proseguisse in affiancamento alla ferrovia  esistente  per  Lerino  e
Grisignano di Zocco e che detta soluzione e' stata  tradotta  in  una
prescrizione della citata delibera n. 94 del 2006; 
    h) la legge n. 147  del  2013  ha  individuato  le  tratte  della
Brescia - Verona - Padova della linea  ferroviaria  Milano -  Venezia
tra le opere da realizzare con le modalita' previste dalle lettere b)
e c) del comma 232 e dai commi 233 e 234 dell'art. 2 della  legge  n.
191 del 2009 e in particolare che questo Comitato puo'  approvare  il
progetto definitivo e autorizzare  l'avvio  della  realizzazione  per
lotti costruttivi in  quanto  sussistono  disponibilita'  finanziarie
sufficienti per il finanziamento di un  primo  lotto  costruttivo  di
valore non inferiore al 10 per  cento  del  costo  complessivo  delle
opere; 
    i) in esito ai lavori di un tavolo tecnico istituito nel 2012 dal
MIT, anche a seguito della sottoscrizione dell'Intesa generale quadro
del 16 giugno 2011, e' stato sottoscritto il Protocollo di intesa del
29 luglio 2014 tra il MIT, la Regione  del  Veneto,  RFI  S.p.A.,  il
Comune di Vicenza e la C.C.I.A.A. di Vicenza, con le quali  le  parti
hanno  convenuto,  al  fine  di  ridurre  i  costi  di  realizzazione
dell'opera, di adottare una diversa soluzione di tracciato rispetto a
quanto  previsto  dalla  delibera  n.  94  del  2006  per  la  tratta
Montebello Vicentino - Vicenza che prevede: 
      1) attraversamento del territorio  vicentino  in  affiancamento
all'esistente linea storica Milano - Venezia; 
      2) eliminazione della galleria Altavilla Vicentina (ad ovest di
Vicenza) e del sotto-attraversamento di Vicenza; 
      3)  realizzazione  delle  nuove  stazioni  «Vicenza  Fiera»   e
«Vicenza Tribunale»; 
      4) interramento della linea storica  e  della  linea  AV/AC  in
«zona Ferrovieri» quale intervento di ricucitura urbana; 
      5) realizzazione di una nuova linea urbana di trasporto  rapido
di massa a trazione elettrica e di una  nuova  viabilita'  denominata
«gronda sud»; 
    j) nel mese di novembre 2014 ha preso  l'avvio  la  progettazione
definitiva delle due  sub-tratte  Verona  -  Montebello  Vicentino  e
Montebello  Vicentino  -  Vicenza,  comprensiva  della  variante   di
tracciato per l'attraversamento di San Bonifacio,  in  linea  con  lo
studio   di   prefattibilita'   gia'   predisposto    e    presentato
dall'Amministrazione  comunale  di  San  Bonifacio  e  nel  quale  si
privilegia il passaggio della linea AV/AC a sud dell'edificato; 
    k) nel 2015 e' stato sottoscritto  apposito  protocollo  d'intesa
tra il MIT, la Regione del Veneto, RFI S.p.A., le Province di  Verona
e di Vicenza, i Comuni di San Bonifacio, di Belfiore,  e  di  Lonigo,
per la «redazione del progetto  definitivo  della  linea  ferroviaria
AV/AC Torino - Venezia, tratta Verona  -  Montebello  Vicentino,  nei
Comuni di Belfiore, San Bonifacio e Lonigo»; 
    l) a seguito del finanziamento di 90 milioni di euro disposto  ai
sensi del decreto-legge 12 settembre  2014,  n.  133,  convertito  in
legge, con modificazioni,  dall'art.  1,  comma  1,  della  legge  11
novembre 2014, n. 164, e dal relativo decreto attuativo del  Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti  adottato  di  concerto  con  il
Ministro dell'economia e delle finanze 14 novembre 2014,  n.  498,  e
delle condizioni di revoca dello stesso, RFI S.p.A. ha  trasmesso  il
31 dicembre 2014 al Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti
l'Accordo sottoscritto  con  il  contraente  generale  relativo  alla
progettazione definitiva della tratta Verona- Vicenza, articolata nei
seguenti sub-lotti: 
      1) primo sub-lotto Verona - Montebello Vicentino, da progettare
in conformita' al progetto preliminare approvato con la  delibera  n.
94 del 2006; 
      2)  secondo  sub-lotto  Montebello  Vicentino  -   Vicenza   da
progettare  avendo  a  riferimento  lo  studio  di  fattibilita'  per
l'attraversamento del territorio vicentino redatto da Italferr S.p.A.
nel 2014, approvato dalla Regione del Veneto e dal Comune di  Vicenza
nel 2015; 
    m) il progetto definitivo elaborato da Iricav Due ha  evidenziato
oneri eccedenti quelli previsti  dallo  studio  di  fattibilita'  per
l'attraversamento di Vicenza  sia  per  l'introduzione  di  ulteriori
opere non previste sia per  le  difficolta'  realizzative  in  ambito
urbano e che si e' resa quindi necessaria la  ricerca  di  una  nuova
soluzione progettuale; 
    n) RFI S.p.A. si e' quindi impegnata: 
      1) a limitare l'estensione del  primo  lotto  funzionale  della
linea   AV/AC   Verona    -    Padova    immediatamente    a    monte
dell'attraversamento di Vicenza,  prevedendo  l'innesto  della  nuova
linea AV/AC sulla linea storica  con  l'inserimento  di  un  apposito
bivio a raso a circa 4,4 km a ovest del fabbricato viaggiatori  della
stazione di Vicenza,  ovvero  alla  progressiva  chilometrica  (p.k.)
44+250; 
      2) ad inoltrare al MIT, entro il 30 ottobre 2015,  il  progetto
definitivo del primo lotto funzionale Verona - bivio Vicenza, al fine
di adempiere all'avvio dell'iter autorizzativo nei  termini  indicati
dalla citata legge n. 164 del 2014 e successive modificazioni; 
    o) con Addendum al protocollo di intesa del luglio 2014,  del  30
ottobre 2015, le parti hanno convenuto, di  riarticolare  l'opera  in
tre lotti funzionali distinti; 
    p) con il Contratto di programma 2012-2016 -  parte  investimenti
tra Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti  e  RFI  S.p.A.,
inclusi i relativi aggiornamenti, la linea AV/AC Verona -  Padova  e'
stata conseguentemente articolata in tre lotti funzionali distinti: 
      1) primo lotto funzionale: Verona - bivio Vicenza; 
      2) secondo lotto funzionale: attraversamento di Vicenza; 
      3) terzo lotto funzionale: Vicenza - Padova; 
    q) con lo stesso contratto di  programma  2012-2016  sono  stati,
inoltre, allocati 1.364 milioni di euro sul primo lotto funzionale  e
150 milioni di euro sul secondo lotto funzionale; 
    r) nel passaggio dal preliminare al definitivo il progetto, oltre
a recepire le prescrizioni della delibera n. 94 del  2006,  e'  stato
oggetto di alcuni  interventi  di  ottimizzazione  in  aderenza  alla
normativa sopravvenuta, a specifiche richieste degli  enti  locali  e
enti  interferiti,  a  nuove  esigenze   legate   ad   una   migliore
qualificazione del ciclo di lavorazione; 
    s) il suddetto primo  lotto  funzionale  e'  stato  a  sua  volta
suddiviso  in  due  sub-lotti,  il  primo  da   Verona,   progressiva
chilometrica (p.k.) 0+000, a Montebello Vicentino, p.k. 32+525, e  il
secondo da Montebello Vicentino, p.k. 32+525, a bivio  Vicenza,  p.k.
44+250, al fine di consentire l'innesto della linea AV/AC sulla linea
storica esistente; 
    t) il  tracciato  del  primo  sub-lotto  funzionale  si  sviluppa
secondo quanto previsto dal progetto preliminare tra la p.k. 0+000  e
la p.k. 12+725 e prosegue in variante di tracciato, mentre il secondo
sub-lotto funzionale e' interamente in variante di tracciato; 
  Considerato, che oggetto della presente delibera e'  l'approvazione
del progetto definitivo del primo lotto  funzionale  Verona  -  bivio
Vicenza, compreso tra le p.k. 0+000, corrispondente all'uscita  dalla
stazione di Verona Porta Vescovo, e la p.k. 44+250, situata poco dopo
la fermata di Altavilla  Vicentina  e  in  corrispondenza  del  bivio
Vicenza, sulla linea ferroviaria AV/AC Verona - Padova, di competenza
del contraente generale; 
  Considerato che l'approvazione esclude il nodo di  Verona  est,  di
competenza di RFI S.p.A.; 
  Preso atto, con riferimento alle varianti sostanziali, che: 
    a)  i  nuovi  elementi  progettuali,  considerati  come  varianti
progettuali sostanziali,  sono  stati  formalmente  riproposti  nello
Studio di impatto ambientale  e  sottoposti  alla  procedura  di  cui
all'art. 167, comma 5, del citato  decreto  legislativo  n.  163  del
2006; 
    b)  le  varianti  progettuali  sostanziali,  sottoposte  a  nuova
valutazione di impatto ambientale, riguardano: 
      1) la c.d. variante di San Bonifacio  dalla  p.k.  12+725  alla
p.k. 29+842,31, per una lunghezza di circa  17  km,  localizzata  nel
primo sub-lotto funzionale; 
      2) il tracciato tra la p.k. 32+525 e  la  p.k.  44+250  che  si
sviluppa all'interno del  corridoio  individuato  dalle  prescrizioni
della delibera n. 94  del  2006,  costituente  il  secondo  sub-lotto
funzionale; 
      3) il piano di utilizzo del materiale da scavo, anche piano  di
utilizzo delle  terre  -  P.U.T.,  di  cui  al  decreto  emanato  dal
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del  mare  10
agosto   2012,   n.   161,   «regolamento   recante   la   disciplina
dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo», relativo all'intero
primo lotto funzionale; 
      4) i tracciati degli elettrodotti e  cavidotti  afferenti  alla
linea AV/AC; 
      5) la cantierizzazione e i siti di produzione inerti e recupero
ambientale; 
      6) le opere connesse afferenti alla  linea  AV/AC  relative  al
secondo sub-lotto funzionale; 
    c) il tracciato della variante di San Bonifacio ha comportato  un
incremento  di  sviluppo  rispetto  alla   soluzione   del   progetto
preliminare di circa 645 m; 
    d) il tracciato della variante tra  la  p.k.  32+525  e  la  p.k.
44+250 e' stato definito dopo avere recepito  le  prescrizioni  e  le
osservazioni contenute nella D.D.R. n. 1 del 21  gennaio  2015  della
Regione del Veneto; 
    e) in conseguenza di questi presupposti sono stati modificati  il
progetto della stazione  Montebello  Vicentino  e  l'adeguamento  del
tracciato ferroviario in corrispondenza della stazione di  Montecchio
Maggiore, oltre che il progetto dell'incrocio con la A4 in  posizione
intermedia tra le due stazioni; 
    f) il tracciato della variante tra  la  p.k.  32+525  e  la  p.k.
44+250 nel tratto iniziale e' in  affiancamento  a  sud  della  linea
storica Milano - Venezia, la quale e' a sua  volta  in  variante  con
spostamento e adeguamento  della  fermata  di  Montebello  Vicentino,
adeguatamente integrata con il nuovo viadotto Montebello; 
    g) dalla p.k. 35+800 alla  p.k.  39+100  la  linea  AV/AC  va  ad
occupare il sedime della linea storica, comportando lo spostamento in
variante di quest'ultima e in detto tratto il  corridoio  ferroviario
e' interessato da due nuovi  interventi  infrastrutturali,  il  nuovo
svincolo di Montecchio dell'Autostrada  A4  Milano  -  Venezia  e  la
relativa   autostazione,   a   carico   della   Societa'   Autostrada
Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.A., e il Sistema delle  tangenziali
venete - SI.TA.VE; 
    h) la nuova sede della linea storica, a nord della  linea  AV/AC,
necessitera'   della   costruzione   di   un   nuovo   manufatto   di
sotto-attraversamento autostradale; 
    i) le opere connesse alla realizzazione del tratto  tra  la  p.k.
32+525 e la p.k. 44+250, sono le seguenti: 
      1) adeguamento della  viabilita'  di  via  Fara,  accesso  alla
stazione di Montebello Vicentino; 
      2)  nuova  tangenziale  est   di   Montecchio   Maggiore   come
collegamento  diretto  tra  la  strada  regionale  11  e  la   strada
provinciale 34; 
      3) adeguamento della strada provinciale 34 del Melaro; 
      4) viabilita' di accesso  alla  nuova  stazione  di  Montecchio
Maggiore; 
    j) con riferimento agli elettrodotti e cavidotti in  variante  e'
prevista per quanto concerne: 
      1) il primo sub-lotto funzionale, la realizzazione delle  nuove
sottostazioni elettriche di conversione di San  Martino  Buonalbergo,
Belfiore e Locara e delle relative opere di alimentazione; 
      2)   il   secondo   sub-lotto   funzionale   la   realizzazione
dell'elettrodotto   «Montebello»   di    connessione    alla    nuova
sotto-stazione  elettrica  -  SSE  di  Montebello  e  del   cavidotto
«Altavilla» di connessione alla futura SSE di Altavilla; 
    k) il progetto della cantierizzazione  individuato  nel  progetto
preliminare, in ottemperanza agli indirizzi contenuti nella  delibera
n. 94 del 2006, e' stato rivisto al fine di  definire  in  modo  piu'
compiuto il processo di cantierizzazione che da un lato tenesse conto
delle esigenze di realizzazione della linea ferroviaria e  dall'altro
salvaguardasse  i  caratteri  ambientali  del  contesto  territoriale
interessato dai lavori; 
    l) la variante plano-altimetrica tra la p.k.  32+525  e  la  p.k.
44+250 ha di fatto comportato una revisione dell'intero  progetto  di
cantierizzazione   in   termini   organizzativi,   localizzativi    e
dimensionali; 
    m) per il primo sub-lotto funzionale le modifiche  concernono  lo
spostamento e la nuova  configurazione  di  layout  di  cantieri  nei
tratti  in  cui  il  tracciato  coincide  con  quello  del   progetto
preliminare e la realizzazione di nuovi cantieri per il tratto  della
variante di San Bonifacio, mentre per il secondo sub-lotto funzionale
e' prevista la realizzazione di 6 cantieri; 
    n) con riferimento  ai  siti  di  produzione  inerti  e  recupero
ambientale, sono stati individuati come aree per l'approvvigionamento
di materiali  inerti  necessari  alla  realizzazione  delle  opere  e
successivo reimpiego del materiale idoneo proveniente dagli scavi,  i
siti di cava la Gualda, cava di Zevio loc. via Sabbionara e  cava  di
prestito di Zevio loc. Diga; 
    o) in corso di redazione del progetto definitivo e' stato redatto
il Piano di utilizzo dei materiali da scavo, oggetto  di  valutazione
di impatto ambientale al  pari  delle  varianti  sostanziali  di  cui
sopra; 
    p) in seguito l'accoglimento di una prescrizione formulata  dalla
Regione del Veneto, fatta propria dal Ministero dell'ambiente e della
tutela del territorio e  del  mare  e  accolta  dal  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti, concernente l'integrale  acquisizione
da mercato del materiale inerte, ha reso  necessario  l'aggiornamento
del Piano di utilizzo dei materiali  da  scavo  in  coerenza  con  la
suddetta prescrizione; 
    q) il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  ha  quindi
disposto,  nella  prescrizione  n.  1  dell'Allegato  prescrizioni  e
raccomandazioni, che il Piano di  utilizzo  dei  materiali  da  scavo
dovra' essere ripresentato tempestivamente - 90  giorni  prima  della
presentazione del progetto esecutivo - al Ministero  dell'ambiente  e
della tutela del territorio e del mare,  al  fine  di  consentire  la
verifica  di  conformita'  del  piano  stesso  alla  prescrizione  di
utilizzare solo cave di mercato; 
    r) il  progetto  definitivo  e'  integrato  dalla  relazione  del
progettista attestante  la  rispondenza  al  progetto  preliminare  e
l'ottemperanza alle prescrizioni contenute nella delibera n.  94  del
2006; 
  Preso      atto,      con      riferimento       agli       aspetti
amministrativo-procedurali, che: 
    a)  il  progetto  definitivo  del  primo  lotto   funzionale   di
competenza del Contraente generale e' stato  trasmesso  dal  soggetto
aggiudicatore al Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti  in
data  30  ottobre  2015  e  la  consegna  del  progetto  a  tutte  le
amministrazioni interessate e' stata completata in  data  2  febbraio
2016; 
    b)  Italfer  S.p.A.,  in  nome   e   per   conto   del   soggetto
aggiudicatore,  in  data  28  novembre  2015,  ha   dato   avvio   al
procedimento finalizzato alla dichiarazione di pubblica utilita'  con
la pubblicazione dell'avviso di avvio del procedimento su due testate
giornalistiche,  di  cui  La  Repubblica  a  diffusione  nazionale  e
Corriere del Veneto a diffusione locale; 
    c) la conferenza di servizi e' stata convocata il 7 marzo 2016  e
si e' tenuta il 23 marzo 2016; 
    d) il Consorzio Iricav Due in data 30 gennaio 2016 ha  provveduto
all'avviso dell'avvenuto deposito del  progetto  e  dello  studio  di
impatto ambientale per la consultazione  pubblica  sul  quotidiano  a
diffusione nazionale La Repubblica  e  sui  quotidiani  a  diffusione
regionale  L'Arena  e  Corriere  del  Veneto,  integrato  con  avviso
dell'avvenuto deposito  della  documentazione  integrativa  richiesta
dalla commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale - VIA e
VAS tramite la pubblicazione degli avvisi al pubblico in data 23 e 24
maggio 2016 sul quotidiano a diffusione nazionale La Repubblica e sui
quotidiani a diffusione regionale L'Arena e Corriere del Veneto; 
    e) il  Consorzio  Iricav  Due,  in  data  1°  febbraio  2016,  ha
presentato l'istanza per l'avvio della procedura  di  valutazione  di
impatto ambientale ai sensi dell'art. 167, comma 5, e  dell'art.  183
del decreto legislativo n. 163 del 2006  per  le  opere  in  variante
rispetto al progetto preliminare, e per l'avvio  della  procedura  di
verifica di ottemperanza alle prescrizioni impartite  dalla  delibera
n. 94 del 2006 di approvazione del progetto preliminare; 
    f)  la  Regione  del  Veneto  ha  trasmesso  al  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti il proprio  parere  nell'ambito  della
conferenza di servizi, con nota n.  114151/71.001.003  del  23  marzo
2016; 
    g) la stessa Regione del Veneto con  deliberazione  della  Giunta
regionale n. 1595 del 10 ottobre 2016 ha espresso giudizio favorevole
di compatibilita' ambientale con prescrizioni e  raccomandazioni  sul
progetto definitivo del  primo  lotto  funzionale  nell'ambito  delle
procedure di valutazione dell'impatto ambientale regionale; 
    h) la medesima Giunta regionale della  Regione  del  Veneto,  con
deliberazione n. 1232 del 1° agosto 2017, ha inoltre  espresso  anche
il parere favorevole, con prescrizioni, sul progetto  definitivo  del
1° lotto funzionale; 
    i) il Ministero dei  beni  e  delle  attivita'  culturali  e  del
truismo, in data 23 giugno 2016,  ha  trasmesso  al  Ministero  delle
infrastrutture e  dei  trasporti  parere  positivo  con  prescrizioni
all'istanza di VIA per le opere in variante ai sensi  dell'art.  167,
comma 5, e dell'art. 183 del citato decreto legislativo  n.  163  del
2006 e all'istanza di verifica di ottemperanza di cui  agli  articoli
166 e 185, commi 4 e 5 del medesimo decreto legislativo  n.  163  del
2006; 
    j) il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare, con determina della Direzione generale per le valutazioni e  le
autorizzazioni ambientali n. 472 del 29 dicembre 2016, si e' espresso
sulla  positiva  conclusione   della   procedura   di   Verifica   di
ottemperanza del progetto definitivo del primo lotto funzionale nelle
parti comprese tra la p.k. 0+000 e la  p.k.  12+725  e  tra  la  p.k.
29+482 e la p.k. 32+525 sulla base del parere n. 2233 del 2016  della
commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale - VIA e VAS; 
    k) la commissione tecnica di verifica dell'impatto  ambientale  -
VIA e VAS dello stesso Ministero dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio e del mare, si e' espressa con il parere n.  2232  del  25
novembre 2016 sulla istanza di valutazione di impatto ambientale e in
particolare: 
      1) con riferimento al Piano di utilizzo dei materiali da  scavo
ha ritenuto che il proponente dovesse  provvedere  ad  una  revisione
dello stesso da redigere 90  giorni  prima  della  presentazione  del
progetto esecutivo per la sua approvazione  da  parte  del  Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, formulando le
relative prescrizioni; 
      2) ha espresso parere positivo condizionato all'ottemperanza di
prescrizioni ai fini della compatibilita' ambientale delle  parti  in
variante,  con  la  precisazione  che   qualora   gli   esiti   degli
approfondimenti  prescritti   dovessero   evidenziare   significative
modifiche del quadro conoscitivo posto a base della parere stesso, si
dovra'  procedere  alla  ripubblicazione  delle  parti  del  progetto
interessate dalle variazioni medesime; 
    l) il Consiglio superiore dei lavori pubblici, con voto n. 45/16,
emendato durante l'assemblea generale del 31 marzo 2017, ha  espresso
parere  sulla  base  degli  esiti   dell'istruttoria   svolta   dalla
Commissione relatrice, la quale ha  espresso  parere  favorevole  con
prescrizioni; 
    m) il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti -  Direzione
generale  per  la  vigilanza  sulle  concessionarie  autostradali  ha
trasmesso parere con nota n. 0013606 del 21 luglio 2017; 
    n) la documentazione istruttoria da'  conto  degli  elaborati  di
progetto relativi alle interferenze e agli espropri; 
    o) il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  ha  esposto
le  proprie  valutazioni,  in  apposito   allegato   alla   relazione
istruttoria,  in  merito  alle  prescrizioni  e  raccomandazioni   da
allegare alla delibera che ha pienamente o parzialmente accolto; 
  Preso atto, con riferimento agli aspetti attuativi, che: 
    a)  il  Soggetto  aggiudicatore,  ai  sensi  del  citato  decreto
legislativo n. 163 del  2006,  e'  individuato  in  Rete  Ferroviaria
Italiana S.p.A.; 
    b)   la   progettazione    definitiva    e    la    realizzazione
dell'infrastruttura e' affidata al Contraente generale Iricav Due  in
forza della citata convenzione del 1991; 
    c) il CUP assegnato all'opera e' J41E91000000009; 
    d) le parti si impegnano al rispetto degli obblighi in materia di
monitoraggio degli investimenti pubblici; 
  Preso atto, con riferimento agli aspetti finanziari, che: 
    a) il costo a vita  intera  del  progetto  definitivo  del  lotto
funzionale Verona - bivio Vicenza (escluso nodo  di  Verona  est)  di
competenza del Contraente  generale,  presentato  in  conferenza  dei
servizi e' pari a 2.410 milioni di euro, al netto dell'IVA; 
    b) per effetto del recepimento delle prescrizioni il costo a vita
intera si  e'  attestato  a  2.713  milioni  di  euro,  ed  e'  cosi'
articolato: 
 
                                           importi in milioni di euro 
 
=====================================================================
|                    | Costo del progetto  |  Costo del  |          |
|                    |definitivo presentato|  progetto   |          |
|                    |  in conferenza di   |definitivo in|          |
|      Oggetto       |       servizi       |approvazione |Differenza|
+====================+=====================+=============+==========+
|Opere civili        |                1.688|        1.328|      -360|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Armamento           |                   82|           89|         7|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Impianti tecnologici|                  221|          218|        -3|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Espropri            |                     |          316|       316|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Progettazione       |                     |             |          |
|definitiva          |                     |           20|        20|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Prezzo forfettario  |                     |             |          |
|contraente generale |                     |             |          |
|ante prescrizioni   |                1.991|        1.971|       -20|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Adeguamento         |                     |             |          |
|monetario e garanzie|                     |             |          |
|a rimborso          |                   57|           62|         5|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Sub-totale          |                     |             |          |
|valutazione tecnica |                     |             |          |
|dei lavori          |                2.048|        2.033|       -15|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Imprevisti          |                  176|          118|       -58|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Ingegneria Italferr |                   66|           82|        16|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Costi di struttura  |                     |             |          |
|RFI e altri oneri   |                   82|           82|         0|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Sub-totale somme a  |                     |             |          |
|disposizione        |                  324|          282|       -42|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Oneri connessi alle |                     |             |          |
|opere di ristoro    |                     |             |          |
|socio-ambientali    |                   38|           39|         1|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Altre prescrizioni  |                     |             |          |
|di enti /           |                     |             |          |
|amministrazioni in  |                     |             |          |
|conferenza di       |                     |             |          |
|servizi             |                     |          359|       359|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Sub-totale          |                     |             |          |
|prescrizioni        |                     |             |          |
|enti/amministrazioni|                   38|          398|       360|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Totale generale     |                2.410|        2.713|       303|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
 
    c) la voce «adeguamento monetario» di  62  milioni  di  euro,  e'
stata  calcolata   in   ottemperanza   a   quanto   riportato   nella
deliberazione della Corte dei conti n. SCCLEG/38/2015/PREV,  relativa
al  Terzo  valico  dei  Giovi,  con  la  quale  e'  stato   eliminato
l'adeguamento relativo al ritardato  finanziamento  dell'opera  o  di
lotti successivi, mentre restano considerati gli altri  diversi  casi
di  adeguamento  monetario  contrattualmente  previsti  e   stabiliti
nell'Atto integrativo che sara' sottoscritto nel 2018 da RFI S.p.A. e
Iricav Due; 
    d) l'adeguamento  monetario  viene  conteggiato,  dalla  data  di
stipula dell'Atto integrativo sino  al  momento  dell'esecuzione  dei
lavori, nella misura in cui ecceda il 5% dell'indice di  aumento  dei
prezzi ISTAT e senza che si possano produrre duplicazioni; 
    e) i casi di adeguamento  monetario  attualmente  previsti  nella
bozza di Atto integrativo alla Convenzione TAV (RFI) - Cepav  Due/ENI
del 15 ottobre 1991 sono: 
      1) Adeguamento monetario per naturale decorrenza del tempo; 
      2) Adeguamento monetario per ritardi dovuti a «Eventi di  Forza
Maggiore»; 
      3) Adeguamento monetario per ritardi dovuti a «Varianti»; 
      4) Adeguamento monetario per ritardi dovuti a «Inadempimenti di
RFI»; 
    f)  l'importo  di   359   milioni   di   euro   derivante   dalla
valorizzazione delle prescrizioni e' cosi' articolato: 
      1) 153 milioni di euro per le prescrizioni rese  dal  Ministero
dell'ambiente e della  tutela  del  territorio  e  del  mare  per  la
gestione dei siti di fornitura dei materiali inerti e di conferimento
dei materiali di scavo, di cui alla citata determina direttoriale del
29 dicembre 2016; 
      2) 90 milioni di euro per le prescrizioni  rese  dal  Ministero
dell'ambiente e della tutela  del  territorio  e  del  mare  relative
all'estensione  della  fascia  di  studio  per  gli   interventi   di
mitigazione acustica e dei criteri  per  la  valutazione  del  rumore
conseguente  alla  concorsualita'  tra  diverse   infrastrutture   di
trasporto; 
      3) 19 milioni di  euro  per  ulteriori  prescrizioni  rese  dal
Ministero dell'ambiente e della tutela  del  territorio  e  del  mare
relative a vibrazione e al progetto di monitoraggio ambientale; 
      4)  54  milioni  di  euro  per  prescrizioni  rese  dagli  enti
territoriali e/o dai soggetti gestori dei servizi interferiti; 
      5) 33 milioni di euro per oneri connessi alle  richieste  della
Concessionaria autostradale A4; 
      6) 10 milioni di euro per le osservazioni afferenti  al  parere
emesso  dal  Consiglio  superiore  dei   lavori   pubblici   ritenute
accoglibili dal MIT; 
    g)  le  risorse  complessivamente  assegnate   al   primo   lotto
funzionale Verona - bivio Vicenza sono pari a 1.364 milioni  di  euro
di cui: 
      1) 1.274 milioni di euro a valere sulle  risorse  del  capitolo
7122 del Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  rinvenienti
da finanziamenti diversi e allocate  nel  contratto  di  programma  -
parte  investimenti  -  aggiornamento  2016   tra   Ministero   delle
infrastrutture  e  dei  trasporti  e  RFI  S.p.A.  sul  primo   lotto
funzionale della linea AV/AC Verona - Padova; 
      2) 88,97 milioni di  euro  a  valere  sulle  risorse  assegnate
all'opera dal citato decreto-legge  n.  133  del  2014  e  ugualmente
allocate sul primo  lotto  funzionale,  considerato  che  il  decreto
interministeriale del Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti
e del Ministero dell'economia e delle finanze del 13 settembre  2017,
n. 426, ha ridotto di 1,03 milioni  di  euro  la  somma  inizialmente
prevista di 90 milioni di euro; 
      3) 1,03 milioni di euro a valere sul  finanziamento  del  primo
lotto costruttivo del secondo lotto  funzionale  «attraversamento  di
Vicenza», con corrispondente riduzione del relativo finanziamento  da
150 milioni (previsti dal contratto di programma RFI -  aggiornamento
2016) a 149  milioni,  da  reintegrare  al  primo  aggiornamento  del
contratto di programma con RFI S.p.A. 
    h) il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti afferma  che
le suddette risorse sono destinate per l'importo di  984  milioni  di
euro alla copertura finanziaria parziale del primo  lotto  funzionale
Verona - bivio Vicenza - escluso nodo di Verona est, e per  l'importo
di 380 milioni di euro alla copertura finanziaria del nodo di  Verona
est; 
  Preso atto, inoltre, con riferimento all'evoluzione  economica  del
progetto, che: 
    a) il costo a vita intera della  linea  AV/AC  Verona  -  Padova,
sub-tratta Verona-Vicenza incluso nodo di Verona est, come risultante
dal  contratto  di  programma  2012-2016  -  parte   investimenti   -
aggiornamento 2015 tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
e  RFI  S.p.A.,  e'  stato  pari  a  4.153  milioni  di  euro,  senza
indicazione di divisione in lotti funzionali; 
    b) il costo a vita intera della  linea  AV/AC  Verona  -  Padova,
primo lotto funzionale Verona-Vicenza, come risultante dal  contratto
di programma 2012-2016 - parte investimenti - aggiornamento 2016  tra
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e RFI S.p.A., e' stato
pari a 2.790 milioni di euro; 
    c) il costo a vita intera della  linea  AV/AC  Verona  -  Padova,
primo lotto funzionale Verona-Vicenza, come risultante dal  contratto
di programma 2017-2021 - parte investimenti  -  tra  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti e RFI S.p.A., e' stato fissato a 3.140
milioni di euro, con suddivisione in: 
      1. primo lotto costruttivo per 984 milioni di euro; 
      2. secondo lotto costruttivo 1.776 milioni di euro; 
      3. nodo di Verona est 380 milioni di euro; 
    d) il costo a vita intera della  linea  AV/AC  Verona  -  Padova,
primo lotto funzionale Verona-Vicenza  con  articolazione  nelle  tre
fasi sopra descritte al punto c) punti 1, 2 e 3, come  risultante  da
ultimo nella relazione  del  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti inoltrata con la sopra  citata  nota  26  luglio  2017,  n.
29861,  e'  infine  determinato  in  3.093  milioni  di  euro   cosi'
articolato: 
      1. primo lotto funzionale Verona-bivio Vicenza, escluso nodo di
Verona est, 2.713 milioni di euro di cui: 
        i. primo lotto costruttivo 984 milioni di euro; 
        ii. secondo lotto costruttivo 1.729 milioni di euro,  con  un
risparmio   ed   una   conseguente   pari   riduzione    dell'importo
contrattualizzato  rispetto  a  quello  previsto  nel  Contratto   di
Programma 2017-2021 pari a 47 milioni di euro; 
      2. nodo di Verona est, 380 milioni di euro; 
    e) il costo del primo lotto funzionale, escluso il nodo di Verona
est,  di  cui  con  la  presente  delibera  si  approva  il  progetto
definitivo, e' pertanto pari a 2.713 milioni di euro; 
  Preso atto, inoltre, con riferimento alla autorizzazione  all'avvio
della realizzazione per lotti costruttivi, che: 
    a) il soggetto aggiudicatore RFI S.p.A. ha trasmesso al Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti la relazione illustrativa  della
realizzazione della linea AV/AC Verona - Padova per lotti costruttivi
e che detta relazione risponde ai requisiti di cui  alla  lettera  b)
del comma 232 del citato art. 2 della legge n. 191 del 2009 in quanto
indica  le  fasi  di  realizzazione   per   lotti   costruttivi,   il
cronoprogramma dei lavori per ciascuno  dei  lotti  costruttivi  e  i
connessi fabbisogni finanziari annuali; 
    b) la relazione descrive  le  fasi  di  realizzazione  per  lotti
costruttivi, il cronoprogramma dei lavori  e  i  relativi  fabbisogni
annuali relativamente alla sola tratta  Verona  -  bivio  Vicenza  di
competenza del Contraente generale Iricav  Due,  con  esclusione  del
nodo di Verona est, di competenza di RFI S.p.A.; 
    c) i lavori relativi  all'intera  infrastruttura  possono  essere
ripartiti  in  lotti  costruttivi,  come  riportato   nella   tabella
seguente, che fornisce anche indicazioni sui relativi importi e sulle
attuali disponibilita' finanziarie: 
 
                                          importi in milioni di euro  
 
=====================================================================
|                              |  Costo   |     Disponibilita'      |
+==============================+==========+=========================+
|Primo lotto funzionale tratta |          |                         |
|Verona - Vicenza              |     2.713|                      984|
+------------------------------+----------+-------------------------+
|Primo lotto costruttivo       |       984|                      984|
+------------------------------+----------+-------------------------+
|Secondo lotto costruttivo     |     1.729|                        0|
+------------------------------+----------+-------------------------+
|Nodo di Verona est            |       380|                      380|
+------------------------------+----------+-------------------------+
|Secondo lotto funzionale      |          |                         |
|attraversamento di Vicenza    |       805|                      149|
+------------------------------+----------+-------------------------+
|Primo lotto costruttivo       |       150|                      149|
+------------------------------+----------+-------------------------+
|Secondo lotto costruttivo     |       655|                        0|
+------------------------------+----------+-------------------------+
|Terzo lotto funzionale tratta |          |                         |
|Vicenza-Padova                |     1.316|                        0|
+------------------------------+----------+-------------------------+
|Totale complessivo            |     5.214|                    1.513|
+------------------------------+----------+-------------------------+
 
     d) sono disponibili, pertanto,  per  la  linea  AV/AC  Verona  -
Padova, 1.513 milioni di euro di cui 984 sono  stati  destinati  alla
copertura finanziaria del primo lotto  costruttivo  del  primo  lotto
funzionale Verona - bivio Vicenza, escluso nodo di Verona est, mentre
le restanti risorse sono destinate al nodo  di  Verona  est  per  380
milioni di euro e al  secondo  lotto  funzionale  per  residuali  149
milioni di euro; 
    e) relativamente ai requisiti di cui al citato art. 1,  comma  76
della legge n. 147 del 2013 e di cui al citato art. 2,  commi  232  -
233, della legge n. 191 del 2009: 
      1) le tratte Brescia - Verona - Padova della linea  ferroviaria
alta velocita'/alta capacita' - AV/AC Milano-Venezia, la tratta Apice
-  Orsara  e  la  tratta  Frasso  Telesino  -  Vitulano  della  linea
ferroviaria AV/AC Napoli - Bari  sono  realizzate  con  le  modalita'
previste dalle lettere b) e c) del comma 232 e dai commi  233  e  234
dell'art. 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191; 
      2) sussistono disponibilita'  finanziarie  sufficienti  per  il
finanziamento di un primo lotto costruttivo di valore  non  inferiore
al 10 per cento del costo complessivo delle opere; 
      3) l'opera e' inclusa nel  Corridoio  Mediterraneo  della  rete
centrale nel settore dei trasporti (TEN-T)»; 
      4)  l'opera  e'  inclusa  nel  Programma  delle  infrastrutture
strategiche; 
      5) l'opera ha un costo superiore a 2 miliardi di euro; 
      6) l'opera ha tempi di realizzazione superiori a  quattro  anni
dall'approvazione del progetto definitivo; 
      7) la copertura finanziaria del  primo  lotto  funzionale  alla
data odierna, pari a 984 milioni di euro, costituisce piu' del 10 per
cento del costo aggiornato complessivo dell'opera ferroviaria  legata
alla linea Verona-Vicenza; 
      9) il primo lotto funzionale comporta  un  importo  complessivo
residuo da finanziare pari a 1.729 milioni di euro milioni  di  euro,
corrispondente all'intero costo del  secondo  lotto  costruttivo  del
primo lotto funzionale tratta Verona-Vicenza, escluso nodo di  Verona
est; 
      10) il Contraente generale Iricav Due, con atto di impegno  del
30 ottobre 2015,  ha  rinunciato  a  qualunque  pretesa  risarcitoria
nonche' a  qualunque  pretesa  anche  futura  connessa  all'eventuale
mancato o  ritardato  finanziamento  dell'intera  opera  o  di  lotti
successivi; 
    f) che il cronoprogramma delle attivita', riportato nell'allegato
3 alla  presente  delibera,  prevede  una  durata  complessiva  delle
attivita' realizzative di circa 6 anni e 8 mesi a partire dalla  data
di stipula dell'Atto integrativo alla  convenzione  vigente  tra  RFI
S.p.A. e Iricav Due; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art.  3
del vigente regolamento di questo Comitato di cui alla  delibera  del
30 aprile 2012, n. 62; 
  Vista la nota 22 dicembre  2017,  n.  6245-P,  predisposta  per  la
seduta del Comitato dalla Presidenza del  Consiglio  dei  ministri  -
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica, cosi' come  integrata  dalle  osservazioni  del  Ministero
dell'economia e delle finanze, acquisite in seduta ed entrambe  poste
a base dell'esame della presente  proposta  nell'odierna  seduta  del
Comitato; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
 
                              Delibera: 
 
1 Approvazione del progetto definitivo. 
 
  Le disposizioni del presente punto sono adottate ai sensi e per gli
effetti del combinato disposto degli articoli 214, comma 11,  e  216,
commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del  2016,  e  del
decreto legislativo n. 163 del 2006 e  successive  modificazioni,  da
cui deriva la sostanziale applicabilita' della previgente disciplina,
di cui al decreto legislativo in ultimo citato, a tutte le procedure,
anche  autorizzative,  avviate  prima  del  19  aprile  2016,  e   in
particolare degli articoli del citato decreto legislativo n. 163  del
2006 riportati per le singole disposizioni. 
  1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art.  166  del  citato  decreto
legislativo n. 163 del 2006, e successive modificazioni,  nonche'  ai
sensi dell'art. 12 del citato decreto del Presidente della Repubblica
n. 327 del 2001, e successive modificazioni,  e'  approvato,  con  le
prescrizioni  e  raccomandazioni   proposta   dal   Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti, anche ai fini della dichiarazione  di
pubblica utilita', il progetto definitivo  della  nuova  linea  AV/AC
Verona - Vicenza - Padova limitatamente  al  primo  lotto  funzionale
Verona - bivio  Vicenza  -  escluso  il  Nodo  di  Verona  est  -  di
competenza del Contraente generale Iricav Due -  ad  eccezione  delle
parti in variante di cui al punto 1.2; 
  1.2 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 167, comma 5,  del  citato
decreto legislativo n. 163  del  2006,  e  successive  modificazioni,
nonche' ai sensi degli articoli  10  e  12  del  citato  decreto  del
Presidente  della  Repubblica  n.  327   del   2001,   e   successive
modificazioni, e' approvato, con le  prescrizioni  e  raccomandazioni
proposta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche ai
fini della  attestazione  della  compatibilita'  ambientale  e  della
apposizione   del   vincolo   preordinato   all'esproprio   e   della
dichiarazione di pubblica  utilita',  il  progetto  definitivo  della
nuova linea AV/AC Verona - Vicenza - Padova  limitatamente  al  primo
lotto funzionale Verona - bivio Vicenza - escluso il Nodo  di  Verona
est - di competenza del Contraente generale Iricav Due, limitatamente
alle seguenti parti in  variante  rispetto  al  progetto  preliminare
approvato con la delibera n. 94 del 2006 e oggetto del citato  parere
della Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale  VIA  e
VAS del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio  e  del
mare n. 2232 del 25 novembre 2016: 
    a) la c.d. variante di San Bonifacio dalla p.k. 12+725 alla  p.k.
29+842,31, per una lunghezza di circa 17 km,  localizzata  nel  primo
sub-lotto funzionale; 
    b) il tracciato tra la p.k.  32+525  e  la  p.k.  44+250  che  si
sviluppa all'interno del  corridoio  individuato  dalle  prescrizioni
della delibera n. 94  del  2006,  costituente  il  secondo  sub-lotto
funzionale; 
    c) il Piano di utilizzo del materiale da scavo di cui al  decreto
emanato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del  territorio  e
del mare 10 agosto 2012, n. 161, «regolamento recante  la  disciplina
dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo», relativo all'intero
primo lotto funzionale; 
    d) i tracciati degli  elettrodotti  e  cavidotti  afferenti  alla
linea AV/AC; 
    e) la cantierizzazione e i siti di produzione inerti  e  recupero
ambientale; 
    f) le opere connesse  afferenti  alla  linea  AV/AC  relative  al
secondo sub-lotto funzionale; 
  1.3 Le approvazioni di cui ai punti 1.1 e  1.2  sostituiscono  ogni
altra autorizzazione, approvazione e  parere  comunque  denominato  e
consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e  attivita'
previste nei progetti approvati. 
  1.4 Ai sensi dell'art. 165, comma 3, del citato decreto legislativo
n. 163 del  2006  e  successive  modificazioni,  l'importo  di  2.713
milioni di euro circa, al  netto  di  IVA,  come  sintetizzato  nella
precedente «presa d'atto», costituisce il limite di spesa  del  primo
lotto funzionale Verona - bivio Vicenza - escluso il Nodo  di  Verona
est - di cui ai punti 1.1 e 1.2. 
  1.5 Le prescrizioni citate ai precedenti punti 1.1 e 1.2, cui resta
subordinata l'approvazione dei progetti, sono riportate  nella  prima
parte dell'Allegato 1, che  forma  parte  integrante  della  presente
delibera, mentre le  raccomandazioni  sono  riportate  nella  seconda
parte del  predetto  allegato.  Il  soggetto  aggiudicatore,  qualora
ritenga  di  non  poter  dar  seguito  a  qualcuna   delle   suddette
raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale motivazione,  in  modo
da consentire al Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti  di
esprimere le proprie valutazioni.  L'ottemperanza  alle  prescrizioni
non potra' comunque comportare incrementi del limite di spesa di  cui
al precedente punto 1.4. 
  1.6 Ai sensi dell'art. 170, comma 4, del citato decreto legislativo
n.  163  del  2006  e'  contestualmente  approvato  il  programma  di
risoluzione  delle  interferenze  relativo  all'intero  primo   lotto
funzionale della linea AV/AC Verona - Padova. 
  1.7 La lista degli elaborati di progetto relativi alle interferenze
e  agli  espropri  e'  inclusa  negli  allegati  alla  documentazione
istruttoria  trasmessa  dal  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti. 
  1.8 Laddove l'attivazione  del  lotto  funzionale  Verona  -  bivio
Vicenza - escluso il Nodo di Verona est  -  dovesse  intervenire  nel
periodo antecedente l'entrata in funzione del nodo di Verona,  R.F.I.
dovra' realizzare un  bivio  provvisorio  con  la  linea  storica  in
prossimita' della stazione di Verona Porta Vescovo, senza  modificare
il limite di spesa. 
  1.9 Eventuali costi correlati alla revisione del Piano di  utilizzo
dei materiali da scavo dovranno essere contenuti nel limite di  spesa
di 153 milioni di euro incluso nel quadro  economico  e  destinato  -
come riportato nella  relazione  istruttoria  -  alla  valorizzazione
delle prescrizioni rese dal Ministero dell'ambiente  e  della  tutela
del territorio e del mare per la gestione dei siti di  fornitura  dei
materiali di inerti e di conferimento dei materiali di scavo, di  cui
alla determina direttoriale del 29 dicembre 2016. 
  1.10 Si raccomanda di prestare particolare attenzione alla verifica
delle integrazioni e modifiche progettuali  concernenti  gli  aspetti
idraulici derivanti dalle considerazioni e prescrizioni del Consiglio
superiore dei lavori pubblici e della Regione del Veneto, da recepire
- come previsto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  -
nella fase di progettazione esecutiva. 
  1.11 Il quadro  economico  dovra'  rendere  evidente  la  copertura
finanziaria per l'importo di 104,4 milioni di euro relativo ai «costi
connessi al lodo arbitrale e agli  oneri  pregressi»  che  sono  gia'
stati pagati e attualmente non sono riportati nel quadro economico. 
  1.12 Gli elaborati esecutivi del  primo  e  del  secondo  sub-lotto
dovranno essere sottoposti al parere della competente  soprintendenza
per la verifica di ottemperanza alle prescrizioni di cui al parere n.
4121 del 2016 del Ministero dei beni e delle  attivita'  culturali  e
del turismo. 
  1.13 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra'  dare
conferma al Ministero dei beni e  delle  attivita'  culturali  e  del
turismo  della  verifica  dell'interesse  culturale  degli   immobili
interferiti  dalla  nuova  infrastruttura  secondo  quanto  stabilito
dall'art. 12 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n, 42. 
  1.14 Il Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  dovra'
vigilare e adoperarsi affinche' «sia rispettato l'impegno del Governo
italiano, a seguito della procedura di infrazione comunitaria del  30
marzo 2014, dell'affidamento a terzi del 60  per  cento  dell'importo
delle opere civili e dell'armamento, come  riportato  nella  delibera
dell'ANAC n. 6 del 2015». 
  1.15 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti verifichera'
che siano state  poste  in  essere  tutte  le  verifiche  e  condotte
contrattuali atte a garantire che la destinazione dei ribassi  d'asta
conseguiti nelle gare  espletate  dal  Contraente  generale  rispetti
l'interesse   pubblico   alla   economicita'   ed   efficacia   nella
realizzazione delle opere, anche nel rispetto della delibera ANAC  n.
6 del 2015. 
  1.16 L'onere della garanzia a rimborso non dovra' essere  a  carico
del committente, ma del Contraente generale che fornisce la garanzia.
Si prescrive pertanto una pronta revisione del contratto  alla  prima
scadenza utile per la sua revisione. 
  1.17 A seguito della pubblicazione nella Gazzetta  Ufficiale  della
presente delibera il costo del primo  lotto  funzionale,  escluso  il
nodo di Verona est, di cui con la presente  delibera  si  approva  il
progetto  definitivo,  dovra'  essere  modificato  nel  contratto  di
programma 2017-2021  -  parte  investimenti  -  tra  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti e RFI S.p.A., al  primo  aggiornamento
utile, nel nuovo importo pari a 2.713 milioni di euro, anziche' 2.760
milioni di euro. 
  1.18 Analogamente dovra' essere  modificato,  in  riduzione  di  47
milioni di  euro,  nel  contratto  di  programma  2017-2021  -  parte
investimenti - tra Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  e
RFI S.p.A.,  al  primo  aggiornamento  utile,  il  costo  complessivo
relativo all'intera tratta  AV/AC  Verona-Padova,  il  cui  costo  e'
riportato essere pari a 5.261 milioni di euro, invece degli effettivi
5.214 milioni di euro scaturenti dai risparmi  registrati  sul  primo
lotto funzionale. 
  1.20 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  si  impegna
ad inoltrare il  cronoprogramma  aggiornato,  dopo  la  registrazione
della presente delibera, nel caso in cui il  medesimo  cronoprogramma
dovesse subire eventuali variazioni. 
 
2. Lotti costruttivi. 
 
  2.1 Ai sensi dell'art. 2, comma 232, della legge n. 191  del  2009,
l'articolazione dei lotti  costruttivi  del  primo  lotto  funzionale
Verona - bivio Vicenza della  linea  AV/AC  Verona  -  Padova  e'  la
seguente: 
 
=====================================================================
| Lotti costruttivi | Costo  |   Disponibilita'    |   Fabbisogno   |
+===================+========+=====================+================+
|Primo lotto        |        |                     |                |
|costruttivo        |     984|                  984|               0|
+-------------------+--------+---------------------+----------------+
|Secondo lotto      |        |                     |                |
|costruttivo        |   1.729|                    0|           1.729|
+-------------------+--------+---------------------+----------------+
|Totale             |   2.713|                  984|           1.729|
+-------------------+--------+---------------------+----------------+
 
  2.2 Il quadro degli interventi e delle attivita' principali inclusi
nei vari lotti costruttivi e' riportato nell'Allegato 2 che fa  parte
integrante della presente delibera. 
  2.3  Il  cronoprogramma  di  realizzazione  dell'infrastruttura  e'
riportato nell'Allegato 3 che  fa  parte  integrante  della  presente
delibera. 
  2.4 Ai sensi dell'art. 2, commi 232, 233 e 234 della  citata  legge
n. 191 del 2009 (legge  finanziaria  2010),  e'  autorizzato  l'avvio
della  realizzazione  per  lotti  costruttivi  non  funzionali,  come
individuati nella tabella della precedente presa d'atto, delle  opere
di competenza del Contraente  generale  del  primo  lotto  funzionale
Verona - bivio Vicenza della Linea ferroviaria AV/AC Verona - Padova,
il cui costo a vita intera e' pari  a  2.713  milioni  di  euro,  nei
limiti dei  finanziamenti  che  il  Governo  rendera'  effettivamente
disponibili.  A  tal  fine  la  copertura  dell'importo  residuo   da
finanziare a carico dello Stato dovra' essere assicurata in  coerenza
con il cronoprogramma e le esigenze di cassa  di  cui  al  successivo
punto 2.2. 
  2.5 Ai sensi dell'art. 2, comma 233 della legge 23  dicembre  2009,
n. 191 (legge finanziaria  2010),  e'  autorizzata  la  realizzazione
delle opere di competenza del Contraente  generale  del  primo  lotto
costruttivo del «Primo  lotto  funzionale  Verona  (escluso  nodo  di
Verona est) - bivio Vicenza» entro un limite di spesa di 984  milioni
di euro, con l'impegno programmatico  a  finanziare  l'intera  opera,
entro il limite di spesa cui al punto 1.4. La  distribuzione  annuale
delle risorse necessarie e' riportata nell'allegato 3  alla  presente
delibera. 
  2.6  La  copertura  finanziaria  del  primo  lotto  costruttivo  e'
assicurata nell'ambito seguenti risorse complessivamente  disponibili
per il primo lotto funzionale per la linea AV/AC Verona - Padova: 
    a) 1.274 milioni di euro a valere sulle risorse del capitolo 7122
del Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti  rinvenienti  da
finanziamenti diversi e allocate nel contratto di programma  -  parte
investimenti - aggiornamento 2016 tra Ministero delle  infrastrutture
e dei trasporti e RFI S.p.A. sul primo lotto funzionale  della  linea
AV/AC Verona - Padova; 
    b) 88,97  milioni  di  euro  a  valere  sulle  risorse  assegnate
all'opera dal citato decreto-legge  n.  133  del  2014  e  ugualmente
allocate sul primo  lotto  funzionale,  considerato  che  il  decreto
interministeriale del Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti
e del Ministero dell'economia e delle finanze del 13 settembre  2017,
n. 426, ha ridotto di 1,03 milioni  di  euro  la  somma  inizialmente
prevista di 90 milioni di euro; 
    c) 1,03 milioni di euro a  valere  sul  finanziamento  del  primo
lotto costruttivo del secondo lotto  funzionale  «attraversamento  di
Vicenza», con corrispondente riduzione del relativo finanziamento  da
150 milioni (previsti dal contratto di programma RFI -  aggiornamento
2016) a 149  milioni,  da  reintegrare  al  primo  aggiornamento  del
contratto di programma con RFI S.p.A. 
  2.7  Prima  dell'avvio  della   realizzazione   del   primo   lotto
costruttivo  autorizzato   al   punto   2.2,   il   Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti trasmettera' a questo Comitato, a fine
informativo e con una relazione di accompagnamento  che  illustri  in
particolare le disposizioni ivi contenute sull'adeguamento monetario,
l'Atto integrativo tra RFI S.p.A. e Consorzio  Iricav  Due,  relativo
alla Convenzione TAV (RFI) - Cepav Due/ENI del 15  ottobre  1991,  ai
fini dell'efficacia degli impegni assunti  dal  Consorzio  stesso  in
data 30 ottobre  2015,  e  all'impegno  programmatico  di  finanziare
l'intera opera assunto da questo Comitato con la presente delibera. 
  2.8 Questo Comitato conferma l'impegno programmatico  a  finanziare
l'intera opera, entro il limite di spesa di 2.713  milioni  di  euro,
per un importo residuo da finanziare a carico dello  Stato  di  1.729
milioni di euro. 
  2.9 E' confermata  l'autorizzazione  al  soggetto  aggiudicatore  a
procedere alla contrattualizzazione dei successivi lotti costruttivi,
non  funzionali,  impegnativi  per   le   parti,   nei   limiti   dei
finanziamenti che il Governo rendera' effettivamente  disponibili.  A
tal fine la copertura del sopra citato importo residuo da  finanziare
a carico dello Stato dovra'  essere  assicurata  in  coerenza  con  i
relativi cronoprogrammi ed esigenze di cassa. 
  2.10 RFI S.p.A.  destinera'  prioritariamente  le  risorse  che  si
renderanno disponibili, sia che si tratti di nuovi  stanziamenti  (in
particolare la prossima proposta di aggiornamento  del  contratto  di
programma tra Ministero delle infrastrutture e  di  trasporti  e  RFI
S.p.A. - parte investimenti) sia che si tratti di risorse rinvenienti
da project review, alla copertura del secondo lotto costruttivo. 
  2.11 Lo stesso  soggetto  aggiudicatore  dell'opera  provvedera'  a
inserire nei bandi di gara per l'affidamento dei  lavori  dell'opera,
tra gli impegni dell'aggiudicatario, la rinuncia a qualunque  pretesa
risarcitoria, nonche' a qualunque  pretesa,  anche  futura,  connessa
all'eventuale mancato o ritardato finanziamento dell'intera  opera  o
di lotti successivi. 
 
3 Disposizioni finali. 
 
  3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  provvedera'
ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti relativi al progetto definitivo di cui ai precedenti  punti
1.1 e 1.2. 
  3.2 Il soggetto aggiudicatore provvedera',  prima  dell'inizio  dei
lavori previsti nel  citato  progetto,  a  fornire  assicurazioni  al
predetto Ministero sull'avvenuto recepimento nel  progetto  esecutivo
delle prescrizioni di cui al punto 1.5. 
  3.3 Il medesimo Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti
provvedera' altresi' a svolgere le attivita'  di  supporto  intese  a
consentire a questo Comitato di  espletare  i  compiti  di  vigilanza
sulla realizzazione delle opere ad  esso  assegnati  dalla  normativa
citata in premessa, tenendo  conto  delle  indicazioni  di  cui  alla
delibera n. 63 del 2003 sopra richiamata. 
  3.4 Il soggetto aggiudicatore inviera'  al  Ministero  dei  beni  e
delle attivita' culturali e del turismo il progetto esecutivo ai fini
della verifica  di  ottemperanza  delle  prescrizioni  riportate  nel
suddetto allegato 1 poste dallo stesso Ministero. 
  3.5 In relazione alle linee guida esposte  nella  citata  nota  del
Coordinatore del Comitato di coordinamento  per  l'alta  sorveglianza
delle grandi opere, il bando di gara  per  l'affidamento  dei  lavori
dovra'  contenere  una  clausola  che  ponga  adempimenti   ulteriori
rispetto alla vigente normativa, intesi a rendere piu' stringenti  le
verifiche antimafia, prevedendo - tra l'altro - l'acquisizione  delle
informazioni  antimafia   anche   nei   confronti   degli   eventuali
sub-appaltatori  e  sub-affidatari   indipendentemente   dai   limiti
d'importo  fissati  dalla  vigente  normativa,   nonche'   forme   di
monitoraggio durante la realizzazione  dei  lavori;  i  contenuti  di
detta clausola sono specificati  nell'allegato  3,  che  forma  parte
integrante della presente delibera. 
  3.6  Il  soggetto  aggiudicatore  dell'opera,  RFI,   assicura   il
monitoraggio ai sensi del decreto legislativo 29  dicembre  2011,  n.
229. In osservanza  del  principio  che  le  informazioni  comuni  ai
sistemi  debbono  essere  inviate  una  sola   volta,   nonche'   per
minimizzare le procedure e i connessi adempimenti, vengono assicurati
a questo  Comitato  flussi  costanti  di  informazioni  coerenti  per
contenuti con il sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici,
di cui all'art. 1 della legge n. 144 del 1999. A regime, tracciato  e
modalita' di scambio dei dati  saranno  definiti  con  un  protocollo
tecnico tra Ragioneria generale dello Stato e DIPE, da  redigersi  ai
sensi dello stesso decreto legislativo n. 229 del 2011, articoli 6  e
7. 
  3.7 Ai sensi della richiamata delibera n.  15  del  2015,  prevista
all'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90 del 2014, le  modalita'
di controllo dei flussi finanziari sono adeguate alle previsioni  del
protocollo  operativo  stipulato  tra  RFI  S.p.A.  e  il  Contraente
generale nel mese di settembre del 2015. 
  3.8 Ai sensi della delibera n. 24 del 2004,  il  CUP  indicato  per
l'opera  dovra'  essere  evidenziato  in  tutta   la   documentazione
amministrativa e contabile riguardante l'opera stessa. 
 
    Roma, 22 dicembre 2017 
 
                                     Il Presidente: Gentiloni Silveri 
 
Il segretario: Lotti 

Registrata alla Corte dei conti il 28 giugno 2018 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
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