IL MINISTRO DELL'AGRICOLTURA, 
                     DELLA SOVRANITA' ALIMENTARE 
                           E DELLE FORESTE 
 
  Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  300,  recante
«Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11  della
legge  15  marzo  1997,  n.  59   e   successive   modificazioni   ed
integrazioni; 
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante  «Norme
generali  sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze   delle
amministrazioni   pubbliche»   e    successive    modificazioni    ed
integrazioni; 
  Visto  il  decreto  legislativo  14  marzo  2013,  n.  33,  recante
«Riordino della disciplina riguardante gli obblighi  di  pubblicita',
trasparenza e diffusione di informazioni  da  parte  delle  pubbliche
amministrazioni»; 
  Visto il decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  5
dicembre   2019,   n.   179,   concernente    «Regolamento    recante
organizzazione del Ministero delle politiche  agricole  alimentari  e
forestali, a  norma  dell'art.  1,  comma  4,  del  decreto-legge  21
settembre 2019, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 18
novembre 2019, n. 132», come modificato e integrato dal  decreto  del
Presidente del Consiglio dei ministri 24 marzo 2020, n. 53; 
  Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali n. 9361300 del 4 dicembre 2020, registrato alla  Corte  dei
conti in data 11 gennaio 2021 al n. 14, concernente  l'individuazione
degli uffici di livello dirigenziale non generale del Ministero e  la
definizione delle relative attribuzioni; 
  Visti gli articoli 1 e 3 del decreto-legge  11  novembre  2022,  n.
173, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 264 dell'11 novembre 2022
recante  «Disposizioni  urgenti  in   materia   di   riordino   delle
attribuzioni  dei  Ministeri»  con  il  quale  «Il  Ministero   delle
politiche agricole alimentari e forestali assume la denominazione  di
Ministero  dell'agricoltura,  della  sovranita'  alimentare  e  delle
foreste», convertito con modificazioni dalla legge 16 dicembre  2022,
n. 204; 
  Vista la legge 29 dicembre 2022, n. 197,  recante  il  bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2023  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2023-2025, e  in  particolare  l'art.  1,
comma 453, il quale prevede che «Al fine di razionalizzare la  spesa,
semplificare   gli   adempimenti    e    incrementare    l'efficienza
nell'erogazione delle misure di sostegno  finanziario  da  parte  del
Ministero  dell'agricoltura,  della  sovranita'  alimentare  e  delle
foreste e degli enti dallo stesso controllati o vigilati, il Ministro
del medesimo Ministero provvede,  con  proprio  decreto,  sentita  la
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le  regioni  e  le
Province autonome di Trento e di  Bolzano,  alla  ricognizione  degli
organismi, dei comitati e  delle  commissioni,  comunque  denominati,
operanti presso il suddetto Ministero e degli organi degli enti dallo
stesso  controllati  o  vigilati,  alla  revisione  della  rispettiva
composizione  e  delle  modalita'  di  funzionamento,   controllo   e
rendicontazione,   con   facolta'   di   modificarne   altresi'    la
composizione,  di  trasformarne  le  finalita'  e  le  funzioni,   di
istituire nuovi organismi con apposita missione, di accorpare  ovvero
sopprimere quelli reputati non utili o  funzionali  per  il  migliore
perseguimento  dell'azione  amministrativa  e  la   piu'   efficiente
gestione delle risorse finanziarie e, quanto agli organi degli  enti,
di revocare eventualmente gli incarichi conferiti. E' eliminata  ogni
forma di compenso, indennita', gettone di presenza, rimborso di spese
o altro emolumento comunque denominato, per i componenti dei comitati
e  delle  commissioni,  comunque  denominati,  operanti   presso   il
Ministero  dell'agricoltura,  della  sovranita'  alimentare  e  delle
foreste.   All'attuazione   del   presente    comma    il    Ministro
dell'agricoltura,  della  sovranita'  alimentare  e   delle   foreste
provvede in ogni caso senza nuovi o maggiori  oneri  a  carico  della
finanza pubblica e nei limiti delle dotazioni  finanziarie,  umane  e
strumentali disponibili a legislazione vigente»; 
  Vista la direttiva generale del  Ministro  dell'agricoltura,  della
sovranita' alimentare e delle foreste  sull'azione  amministrativa  e
sulla gestione per l'anno  2023,  n.  29419,  del  20  gennaio  2023,
registrata al numero 212 in data 22  febbraio  presso  la  Corte  dei
conti; 
  Vista la direttiva dipartimentale del Capo del  Dipartimento  delle
politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale  n.  42502
del 27 gennaio 2023, registrata al n. 181 in  data  9  febbraio  2023
presso la Corte dei conti; 
  Vista la direttiva dipartimentale del Capo del  Dipartimento  delle
politiche competitive, della qualita' agroalimentare, della  pesca  e
dell'ippica n. 107781 del 17 febbraio 2023 registrata al  n.  297  in
data 13 marzo 2023 presso la Corte dei conti; 
  Vista  la  direttiva  dipartimentale  del  Capo  del   Dipartimento
dell'Ispettorato  centrale  della  tutela  della  qualita'  e   della
repressione frodi dei prodotti agroalimentari n. 43510 del 30 gennaio
2023, registrata al n. 198 in data 16 febbraio 2023 presso  la  Corte
dei conti; 
  Visto il decreto del Presidente della  Repubblica  del  21  ottobre
2022 di nomina dei ministri  ed  in  particolare  dell'On.  Francesco
Lollobrigida come Ministro  delle  politiche  agricole  alimentari  e
forestali; 
  Sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra  lo  Stato,  le
regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano nella  seduta  del
21 settembre 2023; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                         Oggetto e finalita' 
 
  1.  Il  presente  decreto  ha  ad  oggetto  la  ricognizione  degli
organismi, dei comitati  e  delle  commissioni,  comunque  denominati
operanti  presso  il  Ministero  dell'agricoltura,  della  sovranita'
alimentare e delle foreste,  l'istituzione  di  nuovi  organismi  con
apposita missione,  l'incorporazione  o  la  soppressione  di  quelli
reputati  non  utili  o  funzionali  per  il  migliore  perseguimento
dell'azione  amministrativa  e  la  piu'  efficiente  gestione  delle
risorse finanziarie.