IL MINISTRO DELL'AMBIENTE
  Visti  l'art.  1,  commi  2 e 5, e l'art. 5, comma 2, della legge 8
luglio 1986, n. 349;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 1976, n.
448,  pubblicato  nella  Gazzetta Ufficiale n. 173 del 3 luglio 1976,
con  il  quale  e'  data  piena ed intera esecuzione alla convenzione
relativa  alle  zone  umide  di importanza internazionale soprattutto
come  habitat degli uccelli acquatici, firmata a Ramsar il 2 febbraio
1971;
  Considerato  che  la  predetta  convenzione, ai sensi dell'art. 10,
paragrafo  2, della medesima, e' entrata in vigore per l'Italia il 14
aprile 1977;
  Atteso  che, a norma dell'art. 2, n. 4, della convenzione precitata
e  sulla  base  dei criteri di identificazione delle zone umide della
"Conferenza  internazionale  sulla  conservazione  delle zone umide e
degli uccelli acquatici" tenutasi a Heiligenhafen dal 2 al 6 dicembre
1974,  sono  state  a  suo  tempo  designate  alcune  zone  umide  di
importanza   internazionale,   che   sono   state   quindi   inserite
nell'apposito  elenco  di  cui  all'art.  2,  n. 1, della convenzione
medesima;
  Considerato  che  a norma dell'art. 2, n. 5, le parti contraenti di
tale  convenzione  hanno il diritto di aggiungere all'elenco predetto
altre zone umide situate sul proprio territorio;
  Considerato  inoltre  che  l'art.  4,  comma  3,  della convenzione
relativa  alla  conservazione  della  vita  selvatica e dell'ambiente
naturale  in  Europa  (convenzione di Berna), ratificata con legge n.
503/1981,  prevede  per  le  parti  contraenti  l'impegno  a prestare
particolare  attenzione  alla  protezione  delle  zone  che rivestono
importanza  per le specie migratrici indicate negli allegati II e III
alla convenzione medesima e, in particolare, per cio' che concerne le
aree   poste  lungo  le  linee  di  migrazione,  in  quanto  aree  di
svernamento, raduno, alimentazione, riproduzione e muta;
  Riconosciuto  che  la zona umida "Diaccia Botrona", in provincia di
Grosseto,  costituisce  una zona fondamentale per le migrazioni degli
uccelli  acquatici  e che in particolare ospita durante le migrazioni
sino  a circa 300 specie avifaunistiche tra cui Tuffetto (Tachybuptus
ruficollis),  Svasso  maggiore  (Podiceps  cristatus),  Berta  minore
(Puffinus   puffinus),  Tarabusino  (ixobrychus  minutus),  Nitticora
(Nycticorax nycticorax), Sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides), Airone
bianco   maggiore  (Egretta  alba),  Spatola  (Platalea  leucorodia),
Cavaliere d'Italia (Himantopus himantopus) e Avocetta (Recurvirostris
avosetta),  specie  queste  tutte  comprese  nell'allegato  II  della
convenzione di Berna prima citata;
  Riconosciuto  altresi' che, tra le specie di cui al citato allegato
II  della  convenzione di Berna, nella predetta zona umida nidificano
regolarmente  Garzetta  (Egretta  garzetta),  Airone  cinerino (Ardea
cinerea),  Airone  rosso  (Ardea  purpurea),  Falco di palude (Circus
aeruginosus) e Tarabuso (Botaurus stellaris), per le quali ultime due
specie  l'area  medesima costituisce uno dei siti a maggiore densita'
di nidificazione in Italia;
  Considerato   inoltre  che  la  zona  in  questione  ha  un  valore
particolare per il mantenimento della diversita' ecologica e genetica
della  regione mediterranea grazie alla ricchezza e alla originalita'
della   sua  flora  e  della  sua  fauna  e  costituisce  un  esempio
particolarmente  rappresentativo  di  zona umida caratteristica della
propria regione;
  Atteso  quindi  che  la  zona  in  questione  soddisfa i criteri di
identificazione  delle zone umide di importanza internazionale, cosi'
come  adottati  in  occasione  della  terza  conferenza  delle  Parti
contraenti  la  predetta convenzione, tenutasi a Regina dal 27 maggio
al 5 giugno 1987 (criteri di Regina);
  Visto  il  parere  espresso  al riguardo dall'Istituto nazionale di
biologia della selvaggina;
  Visti  l'art.  4,  lettera  h,  del  decreto  del  Presidente della
Repubblica  15 gennaio 1972, n. 11, e gli articoli 4 e 83 del decreto
del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 1987,
n. 184, concernente l'"Esecuzione del protocollo di emendamento della
convenzione  internazionale  di Ramsar del 2 febbraio 1971 sulle zone
umide  di  importanza internazionale, adottato a Parigi il 3 dicembre
1982;
  Visto il proprio decreto in data 14 settembre 1989, registrato alla
Corte dei conti il 16 ottobre 1989, registro n. 2, foglio n. 155, con
cui  il  Sottosegretario  di  Stato  per  l'ambiente  on. Piero Mario
Angelini   e'   stato  delegato  anche  agli  affari  concernenti  la
conservazione della natura;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  La  zona  umida  "Diaccia Botrona" ubicata nei comuni di Grosseto e
Castiglione  della  Pescaia (Grosseto), estesa ettari 2.500 circa, e'
dichiarata  di  importanza  internazionale ai sensi e per gli effetti
della   "Convenzione   relativa   alle   zone   umide  di  importanza
internazionale,  soprattutto  come  habitat degli uccelli acquatici",
firmata  a  Ramsar  il  2  febbraio 1971, secondo i confini riportati
nella planimetria allegata al presente decreto sotto il n. I.